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Questa premessa definitoria ha essenzialmente 2 scopi: il primo è quello di mostrare secondo quali criteri sono state selezionate le imprese oggetto di una potenziale intervista tramite un apposito questionario; il secondo (cfr. paragrafo 4.3) è quello di procedere, una volta ottenute le risposte, ad una suddivisione del campione dei rispondenti che tenga conto dei criteri appena forniti, in modo da arrivare ad una suddivisione del campione in sottocampioni classificati per dimensione di rispondenti.

Per quanto riguarda la selezione del campione a cui inviare il questionario, si è deciso di seguire i medesimi criteri utilizzati in altre indagini effettuate sulle PMI a livello nazionale e internazionale6, al fine di garantire una maggior comparabilità dei risultati. Per questo motivo, si è inviato il questionario alle imprese aventi un numero di dipendenti minore di 500.

I nominativi delle imprese a cui somministrare il questionario sono stati estratti dalla Banca dati Aida – Bureau Van Dijk Electronic Publishing (BvDEP) – una banca dati che contiene informazioni finanziarie, anagrafiche e commerciali su circa 500.000 società italiane, prevalentemente anche se non esclusivamente società di capitali. Le imprese sono state selezionate partendo da questa banca dati allo scopo di avere a disposizione, una volta ottenute le risposte al questionario, i dati di bilancio di queste società. A tal fine, abbiamo imposto (come ulteriore condizione, oltre a quella del numero dei dipendenti) non solo che la disponibilità dell’ultimo bilancio fosse al 31/12/2005, ultimo anno disponibile nel database, ma anche la disponibilità di bilancio degli anni precedenti, fino al 2002; in tal modo, ci siamo anche assicurati che l’azienda fosse attiva nel momento della selezione del campione e della contestuale somministrazione del questionario.

Per quanto riguarda il settore di appartenenza, non abbiamo imposto particolari vincoli: abbiamo solo escluso le imprese appartenenti ai settori finanziari e assicurativi.

Da ultimo, abbiamo selezionato solo le imprese che erano in possesso di un indirizzo e-mail, in quanto per la somministrazione del questionario è stato scelto tale canale.

6 Capitalia 2002, 2003, 2005; Cambridge Centre for Business Research, SME Dataset, 1991, 1997,

Il campione di potenziali rispondenti è stato perciò individuato, applicati questi “criteri di appartenenza”, in 20.000 imprese, distribuite sul tutto il territorio nazionale.

Una volta costituito il campione di potenziali rispondenti, abbiamo provveduto a somministrare un questionario costituito ad hoc7.

Le imprese selezionate hanno dunque ricevuto via e-mail l’invito a compilare il questionario, al quale potevano rispondere utilizzando diversi canali:

- la compilazione on-line accessibile tramite un apposito link che rimandava al sito del Centro Studi e Ricerche sul Credito e la Finanza (CREDIF)8;

- la restituzione del questionario (allegato alla mail) via posta ordinaria; - la restituzione del questionario via fax.

Per quanto riguarda la struttura del questionario, dopo una prima sezione riservata ai dati anagrafici (ragione sociale, provincia di appartenenza dell’impresa) esso è stato strutturato in queste tre sezioni:

i) nella prima, si indagano i rapporti con la banca (il numero di banche con cui l’impresa opera, la localizzazione della banca principale, la durata del rapporto con tale banca principale, i cambiamenti avvenuti nel rapporto con tale banca nel precedente triennio), le caratteristiche dei finanziamenti delle PMI a titolo di capitale di debito (utilizzo del leasing, presenza di razionamento, il ricorso a finanziamenti agevolati), e infine l’influenza esercitata da alcune figure professionali (direttore finanziario, commercialista, banca, consulente finanziario) nelle decisioni di finanziamento;

ii) nella seconda parte, si indagano la struttura proprietaria, l’avvenuta apertura del capitale verso terzi ovvero la disponibilità a finanziarsi tramite capitale di rischio (nel triennio successivo alla rilevazione delle risposte), la forma contrattuale di apertura del capitale ritenuta più adatta;

iii) nella terza ed ultima parte, infine, si indaga l’utilizzo di un ampio ventaglio di servizi che le banche offrono normalmente o potrebbero potenzialmente offrire

7 Per la creazione del questionario, desidero ringraziare la Dott.ssa Zambelli e il Dott. Palmucci che

hanno collaborato attivamente alla sua creazione, nonché alla predispostone informatica necessaria alla compilazione on line del questionario e alla raccolta delle risposte. Come la sottoscritta, anche la Dott.ssa Zambelli e il Dott. Palmucci sono membri del CREDIF, il Centro di Studi e Ricerche sul Credito e la Finanza, che ci ha permesso, tramite l’averci messo a disposizione le sue strutture telematiche, di procedere alla costituzione del database.

alle PMI, rilevando per ogni servizio se c’è stato in passato l’utilizzo (una tantum o continuato) o se c’è l’intenzione all’utilizzo nel triennio successivo alla rilevazione.

Visto il focus del presente lavoro sul finanziamento alle imprese a titolo di capitale di debito, solo la prima parte del questionario – ossia la natura e le caratteristiche del rapporto banca impresa – sarà oggetto di approfondimento in questa sede9. Verranno dunque analizzate in seguito (cfr. paragrafo 4.4) le risposte fornite dalle imprese alla sezione I del questionario in oggetto.

Una volta ottenute le risposte, il database così costituito è stato integrato con i dati contenuti in AIDA, consentendoci di avere a disposizione i dati desiderati anche in serie storica, in particolare fino all’anno 2002.

In particolare, nella tabella seguente sono riportate le variabili (sia qualitative che quantitative) oggetto dell’analisi seguente.

Tab. 3 – Le variabili utilizzate nell’analisi.

Dati qualitativi Variabili da questionario Variabili di Bilancio dal 2002 al 2005

Numero CCIAA Numero di relazioni bancarie Attivo circolante Forma Giuridica Localizzazione della banca principale Costi della produzione Provincia - sede Durata in anni della relazione bancaria Crediti verso soci Regione Quota detenuta dalla banca principale Debiti a breve

Ripartizione geografica Modifica della banca principale Debiti oltre l’esercizio Codice Fiscale Quota rappresentata dal leasing Dipendenti

Partita Iva Desiderio di maggior credito Garanzie prestate

Codice ATECO 2002 Non ottenimento di maggior credito Immobilizzazioni immateriali Settore di attività economica Necessità di fornire garanzie personali Oneri finanziari

Età dell’impresa al 2006 Ricorso a finanziamenti agevolati Rapporto di indebitamento Anno di fondazione Presenza di alcune figure professionali Ratei e Risconti

- direttore finanziario Ricavi delle vendite – fatturato

- commercialista ROA – Return on Assets

- consulente finanziario ROAE – Return on Average Equity

- banca Totale attività

Rilevanza di tale presenza Totale attività finanziarie Quota detenuta dal socio maggioranza Totale costi del personale

Utilizzo in passato di alcuni strumenti

di corporate banking quali: Totale crediti

- Ri.Ba. Totale debiti

- Aperture di credito in c/c Totale disponibilità liquide - Sconto di cambiali, s.b.f. Totale fondi rischi

- Leasing Totale immobilizzazioni

- Factoring Totale immobilizzazioni finanziarie

- Mutui Totale immobilizzazioni immateriali

- Emissione obbligazionaria Totale immobilizzazioni materiali Previsione di utilizzo in futuro degli Totale Patrimonio netto

9 Per quanto riguarda i risultati per le sezioni II e III si rinvia a A. Caruso, F. Palmucci, S. Zambelli

stessi strumenti di corporate banking

Totale rimanenze

Totale valore della produzione

Trattamento di fine rapporto

Utile/Perdita di Esercizio

Dal momento che alcune domande all’interno del questionario erano relative al triennio precedente la somministrazione (quindi al triennio 2003-2005), abbiamo ritenuto opportuno condurre l’analisi seguente considerando non solo le informazioni o le variabili (per es. quelle di bilancio) relative all’ultimo bilancio disponibile (contenente dunque i dati al 31/12/2005) ma anche quelle relative agli anni precedenti fino al 2002, anno precedente il triennio di riferimento. La disponibilità di questi dati ci consente di cogliere dunque fenomeni prospettici quali la crescita e lo sviluppo delle imprese, l’evoluzione del rapporto banca impresa e il grado di utilizzo del debito al variare dei fondamentali aziendali.