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Le caratteristiche della presenza marocchina in Italia sono particolari perché è una delle migrazioni più antiche nel nostro paese e la loro incidenza sul totale della popolazione è sempre stata una delle più alte e significative.

Ancora oggi il Marocco rappresenta il terzo gruppo di immigrati per importanza sull'insieme degli stranieri residenti in Italia24.

I marocchini sono presenti al 01.01.2010 con 432mila presenze e un incremento del 6.9% rispetto agli anni prima, si collocano pertanto al terzo posto dopo nazionalità come quella romena e albanese.

Anche i dati della Caritas25 confermano questa tendenza: dagli anni '90

i cittadini marocchini residenti in Italia sono aumentati di più di 100mila unità ogni 4 anni.

Negli anni 1996-2000 sono passati da 93mila presenze a 195mila.

Dal 2004 al 2008 da 295mila soggetti sono arrivati a 366mila tanto da confermarsi al terzo posto tra le nazionalità straniere presenti sul territorio italiano.

Il nostro paese si pone, nel 2006, come la quarta nazione europea per la presenza di cittadini marocchini: in Francia ci sono poco più di un milione di immigrati dal Marocco, in Spagna sono la metà, in Belgio sono 354.000 e in Italia 346.000.

Attualmente i marocchini all'estero sono 3,5 milioni e 8 su 10 si trovano in paesi europei26.

Secondo i dati della Caritas27 i marocchini sono omogeneamente

presenti nelle aree del Nord Italia: la Lombardia è al primo posto,

23 Dati Istat

24 Dati Istat al 01.01.2010 25 Dossier Caritas 2008

26 Melchionda U. e Pittau F., La collettività marocchina in Italia, Dossier Statistico Immigrazione,Caritas, 2008 27 Dossier Caritas 2008

seguita da Emilia Romagna, Piemonte e Veneto per ultimo.

In Sud Italia si è rilevata, invece, una sensibile diminuzione della presenza regolare. Quest'ultimo valore è da spiegarsi con il fatto che l'Italia meridionale rappresenta, per vicinanza geografica, l'area di primo ingresso e di prima stabilizzazione dei flussi migratori. Ma per la successiva stabilizzazione si sceglie di migrare al Nord Italia dove le condizioni di inserimento lavorativo e sociale sono diverse.

Per quanto riguarda le aree di provenienza la maggior parte dei marocchini arriva dalla zona di Casablanca, seguita dalla provincia di Beni-Mellal, Khourigba e Settat parti più centrali del paese28.

E' da notare che fino alla regolarizzazioni del 1998 la marocchina è la cittadinanza che ha presentato il maggior numero di richieste.

Questa tendenza diminuisce con la sanatoria del 2002; ma nel 2009 i marocchini sono la seconda nazionalità che ha fatto domanda per un permesso regolare, anche se erano soprattutto richieste per lavoratori di tipo domestico.

Lo stesso discorso vale per la regolarizzazione del 2012 dove le domande, in gran parte per lavoratori domestici, sono di marocchini che si collocano al secondo posto dopo il Bangladesh.

E' da notare che la maggior parte di queste richieste sono in favore di lavoratori marocchini assunti con contratti di colf da propri connazionali29.

La spiegazione è nel fatto che questo sistema rappresenta uno dei modi di regolarizzare la presenza clandestina in Italia di molti stranieri che non hanno la possibilità di trovare un altro tipo di contratto di lavoro regolare.

Lo stesso discorso vale per le domande di decreto flussi fatte negli anni a partire dal 2006 e quindi nel 2007, 2008 e 201030. Anche in questi

casi specifici le domande presentate in favore di lavoratori marocchini rappresentavano la prima nazionalità.

E' da specificare che nei vari decreti flussi erano presenti quote speciali per lavoratori del Marocco e, nonostante il numero di quote molto ridotto, le richieste inviate sono state moltissime tanto da far collocare questa nazionalità tra i primi posti. Ancora una volta, la tipologia di richiesta era di marocchini, regolari in Italia, che si improvvisavano datori di lavoro domestici e che promettevano un contratto di lavoro a connazionali presenti irregolarmente o che dal paese d'origine chiedevano di emigrare.

Altro elemento da sottolineare sono le domande di richiesta di cittadinanza italiana. Nel sito del Ministero dell'Interno sono pubblicate le statistiche che partono dal 2007 e mostrano l'andamento delle

29 Dossier Caritas 2012 30 Dati Ministero dell'Interno

richieste. Per quanto riguarda i marocchini sono la prima nazionalità che ha chiesto e ottenuto la cittadinanza italiana nel 2007.

Nel 2008 sono al 5° posto della graduatoria delle domande complessive; le donne sono, però, al primo posto, delle richieste pervenute da straniere di altre nazionalità31.

Nel 2009 le concessioni della cittadinanza italiana a marocchini sono al secondo posto sia per le richieste fatte dimostrando 10 anni di residenza che il matrimonio con coniuge italiano. Qui il Ministero fa un distinguo e si nota come le donne marocchine sono tra le prime che hanno acquisito la cittadinanza per matrimonio, mentre i marocchini sono i primi che sono diventati italiani per il requisito della residenza32.

Nel 2010 i procedimenti di riconoscimento della cittadinanza che si sono conclusi positivamente in favore di cittadini marocchini sono tra i primi in classifica per le domande fatte dimostrando il matrimonio e

31 Dati Ministero dell'Interno 32 Dati Ministero dell'Interno

primeggiano sia gli uomini che le donne; mentre per la residenza i marocchini sono al primo posto e le marocchine al secondo33.

Questi dati confermano i vari studi fatti: l'immigrazione marocchina è arrivata ad una fase di stabilizzazione. All'inizio la migrazione marocchina era soprattutto fatta di uomini soli, titolari di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro34.

Nel tempo la situazione di disequilibrio è andata modificandosi sia per i motivi del rilascio del permesso di soggiorno e sia per la presenza femminile: sono aumentati i ricongiungimenti familiari e gli ingressi per motivi di famiglia.

Nel 2008, infatti, i visti rilasciati a cittadini marocchini sono stati 39.841 per motivi di inserimento stabile, uguale al 12% dei 318.872 visti complessivi: 24.851 per ricongiungimento familiare (14.651 nell'anno 2007) e 14.117 per lavoro (34.656 nell'anno 2007)35.

Sempre nel 2008 la presenza marocchina in Italia si distingue perché è molto giovane: un terzo degli immigrati dal Marocco ha meno di 18 anni e solo il 2,1% ha più di 65 anni.

Altro dato da sottolineare che poco più del 55% è celibe, quasi il 42% è qui per lavoro, il 57% ha un permesso di soggiorno per motivi familiari e il 40% è la componente femminile. A conferma del fatto che anche i nuovi flussi migratori sono a carattere lavorativo perché le donne marocchine soggiornanti in Italia sono coniugate nel 52% dei casi contro il 23,5% dei giovani maschi36.