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Nel percorso migratorio la qualità della vita del luogo scelto per trasferirsi a vivere aiuta a sviluppare, o meno, il sentimento di appartenenza e il legame con il contesto d'arrivo.

Il fatto che se una persona immigrata è ben inserita e trova soddisfazione nelle scelte fatte per l'integrazione a livello abitativo, lavorativo, relazionale, ecc. la porta a non avere il desiderio di cambiare e di cercare altrove la felicità.

8 Tognetti Bordogna M., Il welfare locale di fronte alla realtà migratoria, in Tognetti Bordogna M. (a cura di ),

Arrivare non basta. Complessità e fatica della migrazione, Franco Angeli, Milano, 2011

9 De Leonardis O., Le nuove politiche sociali, in Bifulco L. (a cura di), Il genius loci del welfare, Officina Edizioni, Roma, 2003

Al contrario se un soggetto non si sente accolto e a proprio agio in un dato posto avrà il desiderio di cambiare e di provare a cercare in altri luoghi la realizzazione dei propri progetti.

Nei racconti delle donne emerge che, per qualcuna, l’Italia è il posto ideale per vivere e non vorrebbe andare altrove: è felice e si sente ben inserita a livello, lavorativo, abitativo e socio-culturale.

Per il coniuge, invece, non è sempre uguale perché qualcuno è contento di vivere nel nuovo contesto di arrivo, per altri, a differenza della moglie, vorrebbe ritornare in Marocco. Questo è il caso di Bouchra:

“(..) Io non vorrei vivere in un posto diverso da questo perché sto bene qui. Se parli con mio marito, invece, la pensa diversamente da me. Lui vorrebbe che mettessimo dei soldi da parte e andassimo giù a fare qualcosa per conto nostro. Magari apriamo un negozietto piccolo, tutto nostro, dove vendiamo cose da mangiare (..).” Bouchra

Nella loro storia per fare il ricongiungimento del marito, lui ha dovuto abbandonare un lavoro che gli dava un certo pregio e visibilità a livello sociale. In Italia non ha trovato altrettanto e si è dovuto adeguare a collaborare con il suocero nell’impresa edile di famiglia, per lui è stato come perdere l’immagine di prestigio e di valore che si era costruito al paese d’origine. Di conseguenza non si sente felice in Italia e vorrebbe ritornare indietro, ricostruire in Marocco qualcosa che gli dia soddisfazione.

La fatica di partire, emigrare in paese diverso dal proprio, di inserirsi in nuovo contesto è un deterrente a cambiare per una seconda volta:

“(..) Non voglio vivere in un posto diverso da questo perché ho fatto tanta fatica per venire qui, per vivere qui che non voglio cambiare ancora e a me l'Italia piace (..)” Jalila

Le difficoltà affrontate per imparare la lingua, per conoscere la nuova società ospitante, per trovare una casa, un’occupazione per vivere, per creare una rete amicale di supporto, sono state tali che ora non hanno

la forza di ricominciare un'altra volta.

Altre intervistate pensano ai figli e da una parte vorrebbero restare perché loro si sono abituati qui, ma dall'altra, invece, c'è il desiderio che mantengano il contatto con le proprie origini, facendo in modo che, una volta adulti, possano decidere di ritornare a vivere nel paese da dove sono emigrati i propri genitori.

Per questo motivo preferirebbero vivere in Francia, dove imparando il francese, hanno la possibilità di conoscere la seconda lingua corrente del Marocco e non avrebbero problemi a trasferirsi là un domani.

Diversamente ci sono delle donne contattate che desiderano trasferirsi in altri paesi europei come ad esempio, Belgio e Francia, come hanno fatto con molta soddisfazione dei loro connazionali.

Il ruolo dei network transnazionali è molto importante nell’influenzare le scelte e le preferenze di dove progettare il proprio percorso migratorio10. Anche in questi casi ci sono altri amici o parenti che sono

partiti prima, hanno compiuto questa scelta valutando bene dove trasferirsi, hanno contattato altri conoscenti e sono partiti sicuri di avere un aiuto e un supporto. Ora i racconti di successo e di soddisfazione di costoro influenzano anche la vita di chi è rimasto a vivere ancora in Italia ma che qui non vede futuro e felicità.

I network, grazie allo sviluppo dei mezzi di comunicazione, attraversano sempre più le frontiere e non sono più bidirezionali, cioè dal paese di emigrazione a quello di arrivo, ma si estendono e coinvolgono sempre più persone che abitano in varie parti del mondo11.

L'influenza dei racconti di inserimenti di successo porta molti a valutare di imitare le scelte e di partire per raggiungerli e poter contare sul loro appoggio.

10 Ambrosini M., Delle reti e oltre: processi migratori, legami sociali e istituzioni, WorkinPapers del Dipartimento di studi sociali e politici dell’Università di Milano, Milano, 2006.

11 Ambrosini M., Delle reti e oltre: processi migratori, legami sociali e istituzioni, WorkinPapers del Dipartimento di studi sociali e politici dell’Università di Milano, Milano, 2006.

11.6 CONCLUSIONI

I ricongiungimenti familiari e la crescita delle famiglie di origine straniera ha cambiato notevolmente le caratteristiche della società italiana che è diventata sempre più multiculturale.

Questa eterogeneità si traduce, per gli immigrati, in modi diversi di socializzare e di creare reti amicali, di supporto e di aiuto.

Nei confronti dei propri connazionali c'è chi è membro attivo delle associazioni di marocchini che, hanno carattere soprattutto religioso, altre donne frequentano amici marocchini con cui dividono il tempo libero, infine, qualcuna dichiara che preferisce la solitudine.

Nell'inserimento sociale, nei legami con gli abitanti del luogo risulta da una parte chi ha buone relazioni con tutti, altre si sentono isolate perché non c'è un clima accogliente ma molto chiuso, infine, qualcuna ha rapporti prevalentemente con le persone italiane che le hanno aiutate nel primo arrivo.

La costituzione di reti di supporto e di aiuto è importante per la riuscita del proprio percorso migratorio e in questo non è escluso il sistema del welfare e dei servizi.

Dai racconti delle donne contattate non emergono particolari problemi nel rapporto con gli uffici per pratiche burocratiche o per la richiesta di benefici perché parlano bene la lingua italiana e hanno acquisito una buona conoscenza del funzionamento del sistema dei servizi.

Le modalità di inserimento sociale e la creazione di reti di supporto influenzano il desiderio di restare a vivere in Italia o di emigrare in altri paesi. Anche in questo caso le risposte sono state varie: chi è felice e non pensa di cambiare, chi invece vorrebbe andare in altri stati europei, imitando le scelte di altri connazionali.

12 CAPITOLO

RAPPORTO CON IL MAROCCO

12.1 PREMESSA

Nel presente capitolo Ho voluto analizzare come si è sviluppato il rapporto con il Marocco, con la propria terra d'origine e con i familiari rimasti là dopo che il percorso migratorio delle donne intervistate si è stabilizzato in Italia.

Di seguito, ho approfondito la questione delle rimesse: se inviano denaro a qualcuno per aiutarlo, se investono risorse per costruirsi un futuro là o se, invece, non ne hanno la possibilità o l'intenzione.

Infine, ho esaminato l'influenza nella vita quotidiana per vedere se il legame con la propria terra d'origine è importante oppure è rimasto un ricordo dell'infanzia trascorsa.