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Capitolo 2 Il CERMEC SpA: l’azienda e i processi

2.1 Mission e politiche

Il CERMEC SpA: l’azienda e i processi.

2.1 Mission e politiche.

La regione Toscana è suddivisa in dieci Ambito Territoriale Ottimale (ATO), di cui il numero uno è quello rappresentato e coincidente con la provincia di Massa – Carrara; l'aggregazione dei comuni ricadenti nel territorio delimitato dall'ATO associati nei modi e nelle forme disciplinati dalla legge formano la Comunità di Ambito Territoriale Ottimale per la gestione dei rifiuti urbani, indicata come Comunità di Ambito. Per ciascuna Comunità, è di responsabilità della provincia definire le forme ed i modi di cooperazione degli enti locali mentre è di interesse dei comuni organizzare le raccolte di RU secondo criteri di economicità, efficacia ed efficienza.

La provincia di Massa – Carrara presenta caratteristiche geografiche e urbanistiche tali da poter suddividere il territorio in due macro aree: la fascia costiera con i comuni di Carrara, Massa e Montignoso, e la zona della Lunigiana.

A CERMEC , Consorzio Ecologia e Risorse di Massa e Carrara SpA, è affidata la gestione integrata e unitaria di tutte le attività ed i servizi relativi al trattamento, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani e della valorizzazione delle raccolte differenziate per l’intera provincia. Inoltre, per migliorare il recupero delle frazioni secche, CERMEC è piattaforma per il pretrattamento di carta e cartone (da inviare alle cartiere) e delle plastiche. L’azienda sta inoltre promuovendo, per il tramite di una società mista pubblico – privata, la realizzazione di un impianto di produzione di CDR (combustibile derivato da rifiuti) che consenta di recuperare le frazioni secche non riciclabili dei rifiuti urbani e degli speciali non pericolosi derivanti da attività artigianali e industriali.

CERMEC è una società pubblica, partecipata dai Comuni di Carrara (48%) e di Massa (47%) e dalla Provincia di Massa - Carrara (5%), costituita negli anni '80 come azienda consortile, che dal 1992 conduce l’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti di via Dorsale. Dal 2001 è stata trasformata in società di capitali, nel rispetto della più recente normativa in tema di servizi pubblici locali. CERMEC, oltre che per gli enti soci, fa fronte al servizio di smaltimento dei rifiuti urbani per tutti i comuni della provincia di Massa - Carrara (pari a una popolazione di 200.000 abitanti) e, per alcune determinate merceologie, anche per enti locali di alcune province limitrofe.

Dal dicembre 2005 il sistema di gestione integrato qualità – ambiente dell’azienda è stato certificato

8000 (responsabilità sociale).

Le attività industriali si svolgono nell’insediamento produttivo ubicato in via Dorsale, nella Zona Industriale Apuana, nell'area a confine fra il territorio di Carrara e quello di Massa. Questa zona risulta pressoché satura di differenti realtà aziendali, dalle piccole e medie industrie alle attività artigianali; nel raggio di 1000 metri dal perimetro dell’azienda sono quindi presenti quasi esclusivamente edifici industriali. Con 54 dipendenti ed un fatturato annuo assestatosi oltre i 13 milioni di euro, CERMEC oltre a costituire una presenza fondamentale nel panorama dei servizi pubblici locali, rappresenta anche una delle maggiori realtà industriali del territorio.

Nel rispetto della propria mission aziendale, “Accettiamo rifiuti per trasformarli in risorse”, i servizi erogati si ispirano ai concetti di recupero, riutilizzo, riuso e riciclaggio, propri della normativa europea e di quella nazionale. Questo, unitamente alla stessa natura pubblica dell’azienda, richiede un livello di prestazioni ispirato dai criteri di Qualità e di rispetto dell’Ambiente, assicurando la continuità, l’affidabilità e la certezza del servizio. La particolare attività svolta da CERMEC, inoltre, esige il continuo miglioramento dei propri standard produttivi che assicuri un prodotto finale (compost) di elevato livello qualitativo. Per conseguire questi obiettivi, ricercando la piena soddisfazione dei clienti (enti pubblici, aziende pubbliche e private, singoli cittadini) ed il miglioramento delle prestazioni ambientali, CERMEC SpA adotta un Sistema Integrato Qualità/Ambiente, che viene periodicamente revisionato e si basa sui alcuni elementi fondamentali.

Anzitutto l’impegno al rispetto della normativa applicabile sia per quanto concerne la qualità del servizio erogato, sia per l’assicurazione di più elevati standard di salvaguardia ambientale, oltre all’adozione di criteri atti ad un uso sostenibile delle risorse disponibili (come la riduzione delle perdite e dei consumi energetici e l’autoproduzione da fonti rinnovabili). CERMEC, inoltre, ricerca il miglioramento continuo e l’ampliamento dei servizi resi alla collettività, attraverso la definizione e l’attuazione di specifici obiettivi e programmi ed il ricorso, ove possibile, alle migliori tecnologie disponibili. Questo sia per garantire migliori performance del ciclo produttivo sia per ridurre ogni possibile impatto sull’ambiente circostante. Un ruolo fondamentale, in questa politica integrata, è svolto dalla comunicazione, sia all’esterno sia all’interno, degli obiettivi, dei programmi e delle prestazioni in materia di Qualità e Ambiente, attraverso il proprio sito web (www.cermec.it), le campagne informative/pubblicitarie, le iniziative con le scuole, mantenendo uno stretto dialogo con le diverse parti interessate (istituzioni locali, clienti, dipendenti, autorità, enti di controllo ecc.).

L’azienda si impegna a diffondere e promuovere la cultura del rispetto ambientale e del cliente nell’organizzazione, con la destinazione di risorse adeguate alla realizzazione di documentazione, la

sua diffusione, l’attuazione e la verifica del proprio Sistema Integrato Qualità-Ambiente. CERMEC è poi impegnato nella progettazione di nuovi impianti e nel continuo adeguamento degli esistenti, così da prevenire l’impatto ambientale ed i rischi per la salute e la sicurezza durante il loro ciclo di vita. Per lo stesso motivo l’azienda detta criteri per il ricorso sempre più coerente a fornitori, appaltatori e collaboratori qualificati, con procedure basate sulla trasparenza e sull’economicità.

L'azienda è associata a Federambiente e Confservizi-Cispel. Inoltre è socia del CIC, Consorzio Italiano Compostatori, che riunisce aziende pubbliche e private all'avanguardia nel compostaggio di qualità. CERMEC partecipa infine al Consorzio Toscana Ricicla, il cui scopo è quello di coordinare le attività di raccolta differenziata e valorizzare il mercato dei materiali recuperati.

L’azienda si presenta come la presenza fondamentale della politica provinciale per l’attuazione dei moderni principi legislativi in fatto di gestione dei rifiuti e nella filiera di trattamento dei rifiuti, si posiziona nella fase di recupero, centrale nel processo globale di gestione, dal momento che si rivolge alle operazioni di smaltimento, stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti, comprese le attività di trasformazione di rifiuti non pericolosi. Le restanti attività di raccolta e trasporto sono affidati ad aziende conferitrici, le quali devono operare osservando le norme comportamentali previste dalla normativa in vigore in materia di sicurezza. L’attività dell’azienda è compresa nell’elenco delle aziende incluse nella direttiva IPPC, acronimo il cui significato è Integrated Pollution Prevenzione and Control, che stabilisce una serie di regole comuni per la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento.

La materia prima per i processi aziendali è costituita da i rifiuti conferiti e provenienti dalle Raccolte Differenziate (RD) , quali plastica, carta e cartone, rifiuto Organico e Verde e da Rifiuti Solidi Urbani indifferenziati (RU indifferenziati).

Le tipologie di rifiuti accettate ed accettabili dall’azienda per l’alimentazione di processi sono regolate sulla base della normativa vigente europea , il CER, Catalogo Europeo dei Rifiuti, un elenco standardizzato ed organizzato prevalentemente sulla base del processo di formazione dei rifiuti stessi. Ogni tipologia di rifiuto è identificata mediante codici a sei cifre delle quali le prime due indicano la macrotipologia del rifiuto; scopo del CER è quello di identificare in maniera il più univoca possibile i rifiuti in ambito comunitario. Questo consente di garantire statistiche attendibili a supporto delle politiche ambientali in materia di rifiuti, monitorare la loro corretta attuazione negli stati membri e valutare l’efficacia delle azioni previste ed attuate, nel perseguimento degli obiettivi di riduzione della produzione e pericolosità dei rifiuti, del loro riciclo e recupero e del loro corretto smaltimento definitivo (funzioni ex ante ed ex post).

L’attività aziendale consiste nella selezione delle diverse tipologie di rifiuto, realizzata andando ad implementare dal punto di vista produttivo 4 linee di trattamento:

• Selezione meccanica degli RU indifferenziati con separazione della frazione umida, per la produzione di compost grigio, dalla frazione secca, per la produzione di CDR, e recupero di ferro.

• Produzione di compost di qualità (ammendante compostato verde) sulla linea Verde (da raccolta differenziata di sfalci e potature).

• Selezione e pressatura della Carta e del Cartone;

• Selezione e pressatura della Plastica;

Esiste una quinta linea destinata al trattamento della frazione organica da raccolta differenziata ( FORSU) attualmente inattiva a causa dell’esecuzione di opera di bonifica dei suoli.

Le linee e le lavorazioni in esse condotte avvengono in ambienti distinti, progettati in funzione delle attività da svolgere e potenzialmente modificabili ed integrabili, nel rispetto dei limiti territoriali dell’impianto e dell’ambiente circostante, in funzione delle specifiche esigenze gestionali.

I materiali in uscita dall’impianto possono essere smaltiti come rifiuto trattato, venduti come prodotti finiti o ricollocati quali materie prime seconde. Nel primo caso si assiste (es. per il compost fuori specifica FOS..) all’attribuzione di un nuovo codice CER al rifiuto in uscita dallo stabilimento:

questo è corretto alla luce del fatto che il rifiuto conferito in azienda viene sottoposto ad un trattamento che, oltre a modificarne le caratteristiche organiche come nel caso della produzione dell’ammendante di qualità, ne altera comunque ance le caratteristiche merceologiche, pur restando, di fatto, ancora un rifiuto. La seconda voce riguarda il prodotto finito, che è costituto dall’

ammendante, classificabile in base al materiale di partenza che subisce il processo di compostaggio.

La prima e più pregiata tipologia di compost è quella proveniente dalla linea Verde, in cui sono trattate le matrici di origine vegetale, seguita dall’ammendante ottenuto dal trattamento dell’Organico (prevalentemente scarti alimentari), la cui produzione non raggiunge livelli considerevoli principalmente a causa di inefficienze legate alla fase di raccolta. CERMEC infine pre-tratta carta e cartone conformi alla norma UNI 643, che sono inviati ai consorzi di filiera quali Materie Prime Seconde (MPS) volte ad essere riutilizzate nella produzione di nuovi prodotti finiti (es. cartiere).

Nella gestione dei rifiuti CERMEC ricopre un ruolo borderline: per i produttori di rifiuti a monte essa rappresenta, infatti, una ditta erogatrice di servizi (quelli di smaltimento e recupero appunto), per le società di raccolta CERMEC incarna l’azienda a valle presso la quale posizionare “i propri prodotti” infine per le aziende dedicate al trattamento o allo smaltimento dei materiali non gestiti in azienda o per gli acquirenti di prodotti derivati dalla trasformazione dei rifiuti (ammendanti) è vista come un’azienda di produzione, nel senso più tradizionale del termine.

Le aziende conferitrici pagano il corrispettivo delle quantità depositate, operazione effettuata applicando al materiale consegnato in ingresso tariffe predeterminate e differenziate sulla base della merceologia di rifiuto; gli acquirenti a valle pagano il materiale, prodotto (ammendante), recuperato (le materie prime seconde) o da recuperare (plastiche e ferro), in uscita dallo stabilimento secondo le regole del rapporto di domanda/offerta del libero mercato e dei consorzi specifici.

Per la frazione secca (sovvallo) derivante da selezione meccanica e ulteriori scarti di separazione è CERMEC che paga il corrispettivo agli impianti presso i quali è realizzato l’ulteriore trattamento.

Figura 5: Schema relativo alla natura di CERMEC

Oltre alla particolarità dell’ambivalente natura aziendale (erogatrice di servizio/produttrice), anche la complessità legislativa, che caratterizza il settore della gestione dei rifiuti, contribuisce alla necessità di classificare gli output dei processi di trattamento dei conferimenti: questo bisogno è motivato dal fatto che siffatti output possono a loro volta essere rifiuti. Come brevemente descritto

SERVIZIO DI TRATTAMENTO CONFERIMENTI

PRODUZIONE

RIFIUTI TRATTATI MPS

(carta e cartone) PRODOTTO

(ammendante)

RU indifferenziati Matrici verdi Rifiuti da RD

ULTERIORI TRATTAMENTI SERVIZIO

PRODUZIONE

sopra per il FOS, si viene dunque a creare la presenza di rifiuti pre / post trattamento e la necessità di gestirli in modo adeguato. L’esistenza dei rifiuti nella fase sia a monte che a valle del processo sembra giustificare una banale sintesi del processo stesso di CERMEC sostenendo che input e output coincidono: in realtà così facendo verrebbe trascurato tutto l’iter di valorizzazione qualitativa/merceologica del prodotto che determina l’attribuzione di un valore aggiunto di cui mancavano i conferimenti in ingresso.