15 Strategia Europa
1.4 Dal monocentrismo al policentrismo
1.4.1 Il modello organicista: dalla Città giardino al Greater London Plan.
Il termine “organicismo” definisce ogni dottrina filosofica, politica e sociologica che interpreta il mondo, la natura è la società in analogia ad un organismo vivente. Ispiratore di questa corrente di pensiero fu E. Howard, ideatore del concetto di “Città giardino”, considerata il primo tentativo di configurare una nuova organizzazione della città che, invece di continuare a crescere, doveva cominciare a “riprodursi”. Il movimento delle “città giardino” nasce alla fine dell‟800 con l’obiettivo di decongestionare le grandi città attraverso il decentramento della popolazione in città satelliti immerse nel verde della campagna. Il suo saggio A Peaceful Path to Real Reform (1898) fu uno dei più importanti testi della fine del XIX secolo sulla teorizzazione di città utopiche. Nella sua opera descrive l'idea di Garden City o città-giardino, un agglomerato urbano di dimensioni precise capace di distribuire in modo organizzato ed equilibrato la popolazione nelle campagne, consentendo un uso più razionale del territorio. Un quadro urbanistico che prevedeva una netta separazione tra le varie funzioni, residenziali, produttive, commerciali, culturali e ricreative. Le città giardino si fondano su un equilibrio armonico tra residenza, industria e agricoltura.
A scala territoriale un sistema di città satelliti immerse nel verde, sufficientemente distanziate per evitare di saldarsi, si dispongono a corona di una città centrale. Strade ampie linde e operose all'interno delineano spazi aperti che si condensano nella grande chiarezza dell'impostazione generale sintetizzata da alcuni schemi concettuali. Una di tali impostazioni è la tecnica urbanistica dell’azionamento che divide la città-giardino in zone ben determinate per attività caratteristiche, a cui l'edilizia corrisponde con una precisa configurazione tipologica. Le città giardino sono pensate per essere autosufficienti, con una popolazione di 32.000 ab., hanno struttura
radiocentrica e sono collegate tra loro da un sistema viario principale, da una rete di canali e dalla ferrovia. Al centro della città è posto un giardino di 2,25 ettari circondato dalle principali attrezzature pubbliche (teatro, biblioteca, municipio, ospedale, etc.). a corona circolare si sviluppa un parco di 58 ha, delimitato da un Crystal palace che accoglie il mercato permanente dei prodotti della città, e all’esterno lungo la linea ferroviaria si trovano le industrie mentre le abitazioni si dispongono su due fasce attestate su un grand avenue circolare. Nella corona verde esterna (greenbelt), che stabilisce i limiti della città, sono localizzati gli edifici speciali come i sanatori per i malati e le fattorie. Howard non considera l'aspetto storico o formale della nuova città industriale, ma si concentra su aspetti puramente sociali ed economici. Nel suo saggio descrisse con rigore scientifico le quantità di terreno, unità abitative, tipologie di insediamenti produttivi e quant'altro potesse servire alla costituzione corretta di una Garden City, arrivando a introdurre, in maniera del tutto innovativa, considerata l'epoca, il tema dello smaltimento dei rifiuti.
La città è vista come un organismo unitario le cui parti risultano tra loro connesse secondo una fitta rete di rapporti, non solo di natura funzionale e compositiva, ma fondamentalmente di natura economica e sociale.
Figura 2: Il sistema della città giardino: la città centrale e le altre città intorno Figura 3: Diagramma schematico di un settore tipo della città giardino
Le teorie di Howard non trovarono molti riscontri pratici, tra questo il più importante resta però il caso di Letchworth Garden City17 fondata nel 1903, la sua prima città giardino, seguita soltanto da un secondo tentativo, nel 1919, la Welwyn Garden City18.
Dalle idee di Howard trasse, tuttavia, ispirazione sir Patrick Abercrombie per il progetto del Great London Plan del 1942; quest’ultimo rappresentò il quadro territoriale di riferimento per la straordinaria esperienza della creazione delle New Towns, avviata nel Regno Unito qualche anno dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Il Great London Plan è uno dei manifesti della pianificazione urbanistica del Novecento, nel quale Abercrombie ebbe modo di sperimentare la concezione organica ad una metropoli di 10 milioni di abitanti, inaugurando così una nuova fase dell’urbanistica moderna.
Il piano venne pensato è realizzato nel dopo guerra, quando si ebbe la necessità di un piano d’azione, e si presentò l’opportunità di localizzare popolazione e industrie più logicamente, di migliorare radicalmente i trasporti e di determinare un più coretto uso del suolo.
Nel piano di Abercrombie confluiscono in una sintesi originale:
A. Gli orientamenti espressi dalle indagini governative sullo stato generale del Paese;
17 La costruzione della prima città giardino, Letchworth, a circa cinquanta chilometri da Londra, comincia nel 1903. Il Piano viene tracciato da Raymond Unwin e Barry Parker, la rete stradale ed i servizi sono costruiti dalla società ed i terreni vengono ceduti in affitto per novantanove anni.
La vita nella città è regolata minuziosamente: non solo è prescritto il rapporto tra case e giardini, ma la società vieta di aprire negozi in locali di abitazione, obbliga a cambiare zona gli artigiani che volessero diventare piccoli industriali, limita il numero di professionisti in ogni quartiere in modo che ognuno abbia abbastanza clientela, vieta di aprire industrie fumose.
La città prevista per 35.000 abitanti si popola molto lentamente, nel 1936 essa ha raggiunto solo 16.000 abitanti. Ciò non significa che questa esperienza si risolve in un fallimento totale, in quanto nel 1917 viene dichiarata città con un proprio consiglio comunale.
18 la costruzione della seconda città giardino, Welwyn, situata tra Letchworth e Londra, comincia nel 1919, dopo la guerra mondiale. La progettazione è affidata a Louis de Soissons, questa volta viene scelto un terreno più piccolo e viene ulteriormente ridotta la cintura agricola che già in Letchworth era stata dimezzata rispetto ai primi progetti. La città crescere più rapidamente rispetto a quanto non era avvenuto a Letchworth, infatti Welwyn raggiunge 35.000 abitanti (ne erano previsti 50.000) prima della seconda guerra mondiale.
B. La cultura della garden city, qui proiettata su un programma di realizzazione di città nuove (New Towns) in funzione del decongestionamento dell’area londinese.
Gli aspetti più importanti del Piano furono: • Suddivisione della città in anelli; • Progetto delle New Towns.
Abercrombie progettò le New Towns in previsione di un ulteriore sviluppo urbano, 8 città satellite all’esterno della cintura verde di Londra. Le New Towns, dette anche "città giardino" (in realtà "figlie" della città giardino) sono ben collegate con la capitale tramite servizi ferroviari ed autostradali provviste di tutti i servizi, dai cinema alle università.
Vi vive attualmente circa un milione di persone. Le New Towns seguono generalmente lo stesso schema urbanistico: al centro si trova un'area amministrativa-commerciale, circondata interamente da quartieri residenziali, separati da parchi e piccole aree agricole caratterizzati da colorate villette a schiera con il tradizionale giardino.
Le New Towns hanno conosciuto un successo internazionale e il loro modello è stato esportato in tutto il mondo.
Con il New towns act del 1946 (che si accompagnava a una serie di altre misure coordinate, studiate dal governo laburista e interessanti l'edilizia, l'industria, le infrastrutture e la legislazione urbanistica) la pianificazione delle new towns può decollare, applicandosi non solo a Londra, ma anche alle aree metropolitane maggiori del paese, come ad esempio in Francia con la realizzazione delle Ville Nouvelle. Fra il 1946 e il 1956, nella sola area londinese, sono in costruzione 14 new towns.