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La Pianificazione Strategica Delle Città Metropolitane dell’Italia Meridionale

LA PIANIFICAZIONE DELLE CITTA’ METROPOLITANE ITALIANE L’istituzione delle città metropolitane, con la Legge n.56 del 2014, e l’obiettivo della

Ob 2 rafforzamento del posizionamento competitivo del

6. Coesa e cooperante, che riconosce il valore della collaborazione tra territori e tra soggetti, che promuove forme associative nella gestione

5.3.6. La Pianificazione Strategica Delle Città Metropolitane dell’Italia Meridionale

La decisione di non dedicare un paragrafo a ciascun Piano Strategico delle città metropolitane dell’Italia meridionale non è casuale, ma parte dall’attuale condizione di mancanza del documento strategico. L’averle raggruppate non è indice di medesime condizioni del processo di pianificazione, ma semplicemente di mancata approvazione del documento, infatti di seguito analizzerò lo stato dell’arte di ognuna di esse per fare luce sulle singole condizioni di queste città metropolitane.

Partendo dalle città metropolitane della regione Sicilia, Messina, Catania e Palermo, vedremo che sono quelle che si trovano ancora in fase di assestamento al punto che non hanno redatto nemmeno lo Statuto metropolitano, quale atto che disciplina gli strumenti di pianificazione. A seguire Reggio Calabria, Napoli e Bari, che, pur non avendo ancora un Piano strategico, hanno già un proprio Statuto che lo disciplina, delle linee guida per la stesura ed un gruppo di lavoro già avviato che sta procedendo alla formazione.

NAPOLI

La città metropolitana di Napoli (Moccia-Sgobbo2013) non ha elaborato un proprio Piano strategico, tutta via ha prodotto le norme che dovranno regolarne la sua stesura. Esse sono inserite nello Statuto della Città Metropolitana.

Nell’iter di adozione del Piano strategico metropolitano è garantito un effettivo ruolo alla Conferenza metropolitana, il cui parere, benché non vincolante, impone al Consiglio metropolitano di esplicitare in motivazione le ragioni per le quali si è adottato un provvedimento difforme. Lo Statuto pone rilevante attenzione al tema della partecipazione finalizzata all’elaborazione del Piano strategico metropolitano. Diversamente dagli Statuti delle altre Città metropolitane, quello napoletano prevede che gli obiettivi del Piano strategico siano di lungo termine. In particolare, l’art.32, commi 2 e 3 delineano le specifiche vocazioni del futuro Piano strategico metropolitano: migliorare le condizioni di vita, di salute, di relazioni e di benessere dei cittadini; salvaguardia del patrimonio naturalistico, paesaggistico e artistico; il risanamento dell’ambiente e del tessuto urbano; la valorizzazione delle

eccellenze territoriali; l’ottimizzazione delle reti di comunicazione e dell’offerta dei servizi pubblici; il rafforzamento dei livelli di coesione e di integrazione sociale; il potenziamento della capacità attrattiva, di accessibilità e di relazioni dell’area metropolitana.

Il 19 Ottobre 2018 il Sindaco metropolitano ha approvato le linee di indirizzo per la predisposizione del Piano Strategico Metropolitano e identificazione delle Zone Omogenee.

Il Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli vuole essere un

laboratorio permanente della nuova governance urbana, dentro cui tracciare

una visione condivisa della città del futuro, da costruire mediante politiche e azioni concrete e sinergiche.

Le comunità dei 92 comuni, le loro idee, competenze e desideri, messe in rete con le maggiori rappresentanze scientifiche, culturali ed economiche, dovranno partecipare attivamente alla costruzione di scelte condivise, che troveranno forma in una visione univoca di scala metropolitana.

Città Metropolitana si pone come motore e agente di cambiamento, luogo di incontro di comunità locali, enti di ricerca, mondo imprenditoriale ed associativo, agevolando il dialogo, l’interazione e la ricerca di soluzioni, mediante pratiche partecipative strutturate.

A questo scopo il Consiglio Metropolitano ha avviato il primo percorso di

pianificazione strategica, nel novembre 2018, individuando preliminarmente

direttrici che contemplino come orizzonte costante da traguardare la sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico

Il percorso avviato è tutt’ora in itinere, il processo partecipativo vedrà sempre più coinvolgere istituzioni, enti ed associazioni, e porterà in tempi brevi all’approvazione del primo Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli.

BARI

La città metropolitana di Bari non ha ancora elaborato un proprio Pino strategico, ne ha però definito gli obiettivi generali e il procedimento di elaborazione e adozione nello statuto.

L’art. 8, comma primo, dello statuto della Città metropolitana di Bari definisce il Piano strategico come “atto di indirizzo per l’ente e per i comuni che ne fanno parte, anche con riferimento all’esercizio di funzioni delegate o attribuite dalla Regione”. In particolare, il PSM individua gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l’area metropolitana, specificando le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento e il metodo di attuazione (art. 1 , comma 3 dello statuto).

Quanto al procedimento partecipativo ed inclusivo, lo Statuto (art.8, comma4) prevede che la progettazione del Piano strategico metropolitano, ispirata al principio di trasparenza, avverrà con la partecipazione delle organizzazioni pubbliche e private situate sul territorio.

Il 5-6 Settembre 2019 la città metropolitana ha organizzato l’Evento Zero, due giornate che hanno segnanto l’inizio dei lavori per il Piano strategico metropolitano, con l’avvio de “Il tavolo dei talenti e delle giovani generazioni”, promosso nell’ambito di BA20>30, il processo di pianificazione strategica dell’Ente che porterà alla pianificazione partecipata del Piano Strategico della Città Metropolitana di Bari.

Durante l’“Evento Zero” il Tavolo dei Talenti e delle Giovani Generazioni, articolato in gruppi di lavoro, dedicati alle principali tematiche, svilupperà il percorso successivo quali lavoro e giovani, innovazione sociale e conoscenza, bellezza e attrattività del territorio e qualità di vita e ambiente. Al termine dei lavori, ogni gruppo procederà alla redazione di un report illustrativo della visione sviluppata dal gruppo sul futuro del territorio metropolitano. Il report sarà quindi pubblicato sul sito web della Città Metropolitana di Bari dedicato alla pianificazione e costituirà la base di partenza per i lavori successivi.

L’attività dei tavoli tematici dell’“Evento Zero” si svilupperà, poi, nei dodici mesi successivi con incontri tematici e di approfondimento, consultazione, elaborazione e proposizione in cui i partecipanti proporranno la propria visione del futuro per ognuna delle azioni strategiche individuate dalla Città Metropolitana di Bari: agenda digitale; mobilità sostenibile; attrattori culturali e ambientali; istruzione, lavoro e innovazione sociale; housing sociale e inclusione attiva; waterfront metropolitano; rigenerazione urbana e sociale delle periferie; rigenerazione urbana e sociale dei centri urbani; agricoltura 4.0; energia sostenibile e cambiamenti climatici; industria 4.0.