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MOVIMENTO ISOTONICO E ISOMETRICO, MODELLI SPERIMENTALI:

Nel documento APPUNTI DI NEUROFISIOLOGIA (pagine 124-127)

LA TRASMISSIONE NEUROMUSCOLARE E IL MUSCOLO

MOVIMENTO ISOTONICO E ISOMETRICO, MODELLI SPERIMENTALI:

si possono eseguire movimenti di natura differente, in particolare distinguiamo da punto di vista muscolare:

contrazioni ISOTONICHE:

senza carico.

consentono l'accorciamento della fibra.

contrazioni ISOMETRICHE:

con carico.

scarica la sua tensione sul tendine che rappresenta l'ultimo elemento contrattile in serie:

genera quindi una contrazione continua nel tempo e che NON PREVEDE ACCORCIAMENTO.

a seconda poi del diverso livello di carico si possono eseguire contrazioni isotoniche con carichi leggeri.

I MODELLI SPERIMENTALI DELLA CONTRAZIONE:

sono stati studiati fondamentalmente tre modelli sperimentali per quanto riguarda la contrazione muscolare: le scosse semplici (ballistiche), la stimolazione tetanica incompleta e la stimolazione tetanica completa. Tutti i modelli proposti vengono, ovviamente, studiati tramite elettromiogramma. LE SCOSSE SEMPLICI BALLISTICHE:

Sia con l'allungamento che con l'accorciamento del muscolo viene meno la forza contrattile della fibra muscolare. Nel momento in cui la lunghezza del sarcomero raggiunga i 2µm, allora la forza contrattile sarà massima. Con l'allungamento della fibra, come emerge dal grafico, si aggiungono i fattori relativi alla elasticità delle componenti poste in parallelo che incrementano di fatto la forza contrattile.

si tratta di contrazioni di tipo isotonico nelle quali si fa contrarre il muscolo; situazioni di questo genere possono essere:

sperimentali legate quindi alla induzione di uno stato contrattile.

patologiche in forma di TIC che:

nel giovane non sono preoccupanti.

nell'anziano possono essere legate a fenomeni di tipo BALLISTICO: danno adito a

sospetti in quanto possono essere legati a lesioni del nucleo subtalamico del lewis.

con il termine BALLISMO si indicano movimenti involontari, aritmici e afinalistici che interessano spesso grosse articolazioni, si distinguono:

ballismo che indica una tendenza bilaterale a movimenti di questo tipo.

emiballismo che indica invece una tendenza unilaterale a questo tipo di comportamento.

SCOSSE BALLISTICHE su muscoli differenti presentano effetto differente, possiamo distinguere infatti tre tipi di fibre:

BIANCHE che lavorano in anaerobiosi.

ROSSE rapide che lavorano in aerobiosi.

ROSSE lente che lavorano in aerobiosi.

più il muscolo è rosso, più è ricco di mioglobina, più la sua resa è prolungata nel tempo: come per ogni struttura del nostro corpo, SULLA BASE DELLA DIVERSA STRUTTURA DEL MUSCOLO, SI AVRANNO DIVERSE FUNZIONALITÀ. Ricordiamo per esempio che:

I MOVIMENTI SACCADICI SONO I PIÙ RAPIDI DEL NOSTRO ORGANISMO E

NECESSITANO DI FIBRE CONTRATTILI VELOCI: i muscoli oculari presentano una velocità di mille gradi al secondo.

GASTROCNEMIO E SOLEO sono fondamentali per il mentenimento dell'equilibrio

soprattutto in relazione alla caduta in avanti o indietro, la loro velocità di contrazione deve quindi essere abbastanza rapida.

Possiamo riassumere dicendo che:

UN MUSCOLO DOTATO DI FUNZIONALITÀ TONICA, presenta una CONTRAZIONE

DI BASE LUNGA.

UN MUSCOLO DOTATO DI FUNZIONALITÀ FASICA, presenta una CONTRAZIONE

DI BASE BREVE. IL MOVIMENTO TETANICO:

una stimolazione di natura tetanica è una stimolazione che presenta natura ripetitiva nel tempo e che può provocare due fenomeni fondamentalmente: il tetano incompleto o colono e il tetano completo. Il tetano incompleto o clono è una stimolazione ripetitiva a frequenze elevate, ma non abbastanza elevate da generare un fenomeno di sommazione della contrazione nelle componenti elastiche del tendine: si ha una serie di contrazioni identiche tra loro che si scaricano separatamente sul tendine posto in serie che ritorna alla sua tensione normale.

Il tetano completo è una stimolazione ripetitiva a frequenze tanto elevate da generare un fenomeno di sommazione: quando viene stimolata una contrazione successiva alla prima, la tensione esercitata dalla precedente sul tendine è ancora al massimo della sua forza; in una situazione del genere, la tensione esercitata dalla nuova contrazione si assomma alla precedente. Se le scosse continuano la tensione a livello del tendine si accumula e supera la tensione normalmente raggiunta in una contrazione normale. Raggiunta la massima tensione, se non viene fermato lo stimolo, si possono

avere:

1. stiramento muscolare.

2. rottura muscolare.

L'ELETTROMIOGRAMMA:

si tratta di una tecnica fondamentale per la valutazione della funzionalità muscolare che prevede l'inserzione di un ago associato a uno o più fili di platino capaci di registrare in senso EXTRACELLULARE la attività del muscolo. È possibile applicare tale tecnica di registrazione a differenti SMU o SINGLE MOTOR UNIT: le unità motrici hanno dimensioni differenti variabili da 6 a 2000 fibre, ma a prescindere da questo, tutte funzionano in modo bifasico dal punto di vista della registrazione extracellulare. La registrazione avviene quindi tipicamente per piccoli spikes dove lo stimolo elettrico:

prima si avvicina all'elettrodo.

poi si allontana dall'elettrodo.

I RECETTORI

I recettori sono fondamentalmente dei TRASDUTTORI capaci di trasformare uno stimolo di natura analogica in uno stimolo di natura digitale: da uno stimolo pressorio, per esempio, ad uno stimolo elettrico legato al potenziale. Le sfaccettature dello stimolo analogico si traducono poi, ovviamente, in una variazione della frequenza dello stimolo elettrico generato.

I RECETTORI si possono classificare in tre categorie fondamentalmente:

PRIMO TIPO: terminazioni nervose associate a strutture periferiche lipidiche e connettivali

capaci di percepire uno stimolo di diversa natura e tradurlo in una stimolazione elettrica la cui conduzione viene affidata alla fibra nervosa stessa. La stimolazione per questi recettori evoca un PG potenziale generatore elettrico. Appartengono a questa categoria tutti i recettori cutanei e le cellule olfattive per esempio.

SECONDO TIPO: le terminazioni nervose in questo caso entrano in contatto sinaptico con

una cellula recettoriale, il meccanismo di trasduzione del segnale da analogico a digitale è quindi, fondamentalmente, a carico della sinapsi. Queste sinapsi evocano un PR, potenziale del recettore, che viene trasmesso attivamente al sistema nervoso centrale. Appartengono a questa categoria recettori gustativi, uditivi e vestibolari.

TERZO TIPO: si tratta di recettori che trasducono un segnale tramite il mezzo di cellule

intercalate. Unico esempio sono i recettori retinici, coni e bastoncelli.

È possibile inoltre classificare in modo differente i sistemi recettoriali del nostro organismo:

TELERECETTORI sensibili a stimoli provenienti da una certa distanza rispetto

all'individuo, in particolare sono recettori associati a:

vista.

udito.

olfatto.

ESTEROCETTORI associati alla percezione di uno stimolo applicato in modo diretto.

PROPRIOCETTORI cioè recettori che percepiscono stimoli provenienti dal soggetto stesso,

sono associati in particolare:

ai tendini.

alle articolazioni.

ai muscoli.

a recettori vestibolari.

ENTEROCETTORI VISCERALI: si collocano nei mesenteri ma non solo, anche a livello

polmonare, si tratta di recettori che percepiscono diversi tipi di stimoli in modo non cosciente e che evocano risposte automatiche, per esempio i recettori polmonari associati al riflesso di Hering e Breuer.

Nel documento APPUNTI DI NEUROFISIOLOGIA (pagine 124-127)