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Le navi di OGS

Nel documento PIANO TRIENNALE DI ATTIVITÀ 2019 - 2021 (pagine 106-110)

Le Infrastrutture di ricerca

4.4 Le navi di OGS

4.4.1 Descrizione

La nave da ricerca OGS Explora, operativa dall’estate australe 1988/89, quando ha eseguito una prima campagna di ricerca geofisica in Antartide, è attualmente l’unica nave da ricerca con capacità oceaniche e polari di proprietà di un Ente Pubblico in Italia. È una nave multidisciplinare dotata sia di laboratori oceanografici che di sistemi per prospezioni geofisiche. OGS Explora ha effettuato importanti attività scientifiche, tra cui dieci campagne di ricerca in Antartide, tre in Artico, varie campagne di acquisizione di dati sismici crostali e ha supportato numerosi progetti di ricerca multidisciplinari nel Mediterraneo. La nave ha inoltre servito le esigenze dell’industria dell’off-shore (principalmente per la posa di cavi per telecomunicazioni). Sono anche stati eseguiti rilievi per conto di nazioni estere (Progetti UNCLOS - United Nations Convention on the Law of the Sea), con lo scopo di raccogliere dati per delimitare l’estensione delle zone economiche esclusive (EEZ) oppure di ricerca (in Artico per conto dell’Ente di Ricerca tedesco BGR - Bundesanstalt für Geowissenschaften und

Rohstoffe). OGS Explora è inserita nell’infrastruttura di ricerca europea EUROFLEETS (flotta europea delle navi da ricerca, attualmente inserita nella roadmap ESFRI) e MERIL (Mappa Europea delle infrastrutture di ricerca).

In ambito nazionale l’infrastruttura viene utilizzata per attività di servizio in maniera quasi esclusiva da società private italiane (medie imprese) che operano nell’ambito dell’off-shore marino. Grazie all’infrastruttura OGS Explora, queste imprese dispongono di un’unità navale ottimamente manutenuta e dotata di tecnologi di alto livello e di un equipaggio di altissima competenza; questo personale viene messo a disposizione a titolo oneroso da OGS, che spesso ha la responsabilità di coordinamento della missione. Dal punto di vista occupazionale la nave genera un indotto (fra personale dell’infrastruttura e quello delle società che la impiegano) superiore alle 250 unità, inquadrate prevalentemente fra quadri e quadri laureati.

La N/R OGS Explora rappresenta l’infrastruttura più complessa tra quelle esistenti in OGS, in quanto coinvolge un ampio spettro di figure professionali, che vanno dalla gestione amministrativa, a quella armatoriale, fino ad arrivare alla gestione operativa di strumentazione elettronica e meccanica (sistemi di navigazione e posizionamento, multibeam, sismica multicanale, gravimetria, magnetometria, campionamenti del fondo mare, oceanografia fisica, biologia marina, laboratori secchi ed umidi, analisi e controllo qualità dei dati), passando per l’organizzazione logistica ed il mantenimento della piattaforma navale. Importanti sono le migliorie alla strumentazione apportate recentemente: nel 2014 il sistema multibeam RESON 8150 ha subito un upgrade al modello 7150, che ha portato la risoluzione dai 220 beam a 880 (in pratica quadruplicandola), e permette di ottenere un imaging della colonna d’acqua.

Fondamentale inoltre è l’investimento di oltre un milione di euro effettuato nel corso del 2015 per l’acquisto di un cavo sismico da 1,5 km di lunghezza (FT) e di un nuovo sistema di registrazione SERCEL. Con questo investimento la nave riacquista un asset fondamentale, quale la capacità operativa nell’ambito della sismica multicanale.

L’infrastruttura, di proprietà di OGS, è gestita interamente dall’Istituto; gli organi di governo sono pertanto quelli dell’Istituto, il cui vertice è nominato dal Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica.

La principale fonte di finanziamento, oltre al contributo MIUR, deriva dalle attività svolte con l’infrastruttura nell’ambito di progetti di ricerca e di attività per conto terzi. Poiché il contributo

del MIUR copre solamente una parte dei costi vivi dell’infrastruttura, OGS effettua servizi sia industriali che di ricerca per conto di terzi. Annualmente vengono così reperiti gli oltre 900.000

€ netti necessari al solo mantenimento dell’infrastruttura; l’eccedenza di queste entrate viene destinata ad attività di ricerca effettuata da ricercatori OGS e da altri istituti di ricerca italiani ed esteri. Nel corso del 2016, grazie ad un finanziamento straordinario pari a 1.800.000 €, legato al progetto Bandiera RITMARE, la nave ha subito un profondo riammodernamento, al fine di ottenere la classe SPS (Special Purpose Ship); questo ha consentito di incrementare ulteriormente la sicurezza operativa ed al contempo di aumentare la possibilità di imbarco di personale scientifico fino a 24 unità. Sempre nell’ambito di questa ristrutturazione, sono stati ridisegnati alcuni spazi operativi di coperta al fine di incrementare le capacità operative della nave, aumentandone la multidisciplinarietà di impiego. La nave risulta ulteriormente potenziata nelle strumentazioni scientifiche di bordo, grazie ad un nuovo sistema di acquisizione sismica e ad un importante upgrade del multibeam oceanico; inoltre la modifica del portale di poppa (innalzato di 2 metri) permette una maggiore flessibilità operativa della nave in ambito oceanografico.

4.4.2 Impiego e finalità

L’obiettivo principale della OGS Explora è di consentire la ricerca oceanografica e geofisica dei ricercatori dell’Ente, della comunità scientifica nazionale ed europea. In questo contesto, la collaborazione con ricercatori internazionali, europei ed extraeuropei è sempre stata elevata, soprattutto durante le numerose spedizioni polari.

Obiettivo secondario, ma divenuto prioritario per situazioni contingenti negli ultimi anni, è l’attività di servizio alle imprese che operano nell’off-shore, tanto nell’area Mediterranea, quanto nell’area Atlantica (Canada, Groenlandia, Islanda, Norvegia, Isole Færøer) ed Artica.

La nave è stata impiegata con notevole successo nella missione antartica finanziata dal PNRA 2016/17, effettuata nel mare di Ross.

4.4.3 Prospettive future

Nel corso del 2015 l’unità è stata sottoposta a riammodernamento sostenuto economicamente dal Progetto Bandiera RITMARE. Il cantieramento dell’unità è avvenuto a marzo 2016, per una durata di circa 7 mesi. La ristrutturazione dell’unità è stata di fondamentale importanza per la riclassificazione della nave da cargo a Special Purpose Ship; quest’azione di profonda rivisitazione della nave permetterà di allungarne la vita operativa di circa 7 anni.

La nave OGS Explora è l’unica nave da ricerca oceanica di proprietà di un istituto pubblico, ed è anche l’unica nave con capacità oceaniche e polari a disposizione della ricerca italiana. Con l’ingresso in forza del Polar Code, la nave non potrà operare in aree artiche o antartiche così come definite dal Codice a partire dal 01.01.2019. Ne consegue che il sistema della ricerca italiana, a breve, non disporrà più di un’infrastruttura di ricerca essenziale per lo studio delle alte latitudini. Con la legge finanziaria 205/2017 al Comma 649 della legge 205/2017 è stato assegnato all’Istituto un finanziamento pari a 12 milioni di euro. La norma detta precisamente

“In coerenza con gli obiettivi del Programma nazionale per la ricerca (PNR) 2015-2020 e del Programma nazionale di ricerche in Antartide, nonché allo scopo di sostenere la ricerca italiana nelle aree polari, è assegnato all’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale un finanziamento, per l’anno 2018, di 12 milioni di euro per l’acquisto di una nave quale infrastruttura di ricerca scientifica e di supporto alla base antartica”.

E’ questo l’inizio di una nuova sfida e di una grande opportunità non solo per l’OGS ma in generale per la comunità scientifica nazionale soprattutto quella legata alle aree polari.

L’OGS si è immediatamente attivato per la definizione delle specifiche della nave, che in considerazione dell’importo assegnato non potrà essere un modello nuovo, condividendo tutte le scelte con la comunità scientifica e tecnica di riferimento.

4.4.4 Prospettive di utilizzo nel triennio 2019-2021

Nel triennio 2019-2021 si proseguirà il corso gestionale adottato in precedenza, aprendo il più possibile la nave all’industria e contemporaneamente incrementando la sua disponibilità per la ricerca. Questo binomio sta richiedendo un notevole sforzo sia dal punto di vista gestionale, che delle risorse umane. Il settore dell’off-shore sta dando segnali di ripresa, seppur deboli, dopo un assetto fortemente depressivo dovuto alla crisi economica globale, che ha ridotto notevolmente il prezzo degli idrocarburi. Sebbene nel corso del 2017 la nave non abbia svolto attività per conto terzi, a dicembre è stato acquisito un importante contratto di servizio in area Oceano Indiano Meridionale per uno studio del fondale propedeutico alla posa di cavi di comunicazione a fibra ottica sottomarini.

Operativamente si continuerà l’utilizzo della nave OGS Explora al servizio dell’industria e per conto di terzi pubblici e privati con il triplice obiettivo di:

• reperire le risorse al mantenimento dell’infrastruttura;

• auto-finanziare la ricerca di punta con limitati progetti selezionati con il criterio dell’eccellenza;

• promuovere il trasferimento tecnologico e del know-how tra industria e mondo accademico, finalizzato in particolare alla formazione di una nuova generazione di ricercatori, tecnologi e tecnici che aprano la strada alla gestione dell’infrastruttura per il periodo che segue al triennio 2019-2021.

Nuova nave per la ricerca

Il Comma 649 della legge 205/2017 in coerenza con gli obiettivi del Programma nazionale per la ricerca (PNR) 2015-2020 e del Programma nazionale di ricerche in Antartide, nonché allo scopo di sostenere la ricerca italiana nelle aree polari, assegna all’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale un finanziamento, per l’anno 2018, di 12 milioni di euro per l’acquisto di una nave quale infrastruttura di ricerca scientifica e di supporto alla base antartica.

La comunità scientifica Italiana si colloca tra le prime 7 potenze a livello mondiale per produzione scientifica in ambito Antartico grazie anche alle opportunità di ricerca, sviluppo tecnologico e collaborazione internazionale offerte dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). I mezzi navali che hanno consentito lo sviluppo delle competenze oceanografiche, geologiche e geofisiche all’interno del PNRA sono state le navi M/N Italica ed OGS-Explora utilizzate da anni nelle spedizioni.

La nave Italica, cargo del 1981, di fabbricazione russa, di proprietà privata è stata ormai venduta/dismessa. L’ OGS Explora è una nave per impieghi speciali (ricerca) ed è rimasta l’unica unità navale da ricerca italiana con capacità oceaniche oltre che polari, di proprietà pubblica (OGS). OGS ne ha, nel tempo, curato la gestione e anche la manutenzione.

A partire dall’anno 2019, non sarà però più possibile utilizzare nemmeno la SPS OGS-Explora in aree polari (sia artiche che antartiche) a causa dell’entrata in vigore di regolamenti internazionali restrittivi (Polar Code).

In questo quadro operativo si inserisce l’intervento del MIUR che ha assegnato ad OGS un finanziamento specifico per l’acquisto di un mezzo navale di classe polare idoneo a ripristinare i sevizi logistici e di ricerca del programma polare nazionale.

L’Ente sta quindi procedendo alla acquisizione della nuova unità dopo una attenta condivisione delle caratteristiche tecniche più opportune fatta con la comunità scientifica nazionale (CNR, ENEA…) , con la CNSA e con il Ministero.

Nel documento PIANO TRIENNALE DI ATTIVITÀ 2019 - 2021 (pagine 106-110)