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La partecipazione in progetti internazionali di ricerca e di servizio

Nel documento PIANO TRIENNALE DI ATTIVITÀ 2019 - 2021 (pagine 91-97)

Ricerca istituzionale, terza missione, internazionalizzazione

3.4 La partecipazione in progetti internazionali di ricerca e di servizio

Nel corso degli anni, OGS ha consolidato la propria vocazione alla progettualità europea e alle collaborazioni internazionali, sia in ambito pubblico che privato. Da un punto di vista strategico, l’internazionalizzazione e i contatti con il mondo produttivo sono fondamentali per portare avanti il processo di crescita dell’Ente.

La partecipazione a numerosi progetti di ricerca ha consentito all’Ente di sviluppare una rete di contatti che si estende a svariati Paesi, europei e non: OGS è coinvolto in un cospicuo numero di progetti, che spaziano dalle iniziative UE (VII Programma Quadro, Horizon 2020, Cooperazione Territoriale, bandi finanziati dalle diverse Direzioni Generali UE) all’ambito nazionale (Progetti Bandiera, Progetti Premiali e Progetti di infrastrutture di ricerca, Piano Nazionale di Ricerche in Antartide).

Grande importanza viene data dall’Ente a collaborazioni e progettualità sviluppate con il comparto privato; a tale proposito è utile citare l’attività di OGS nell’ambito dei servizi per l’industria.

Il quadro che emerge da tali considerazioni fornisce importanti indicazioni sul grado di internazionalizzazione dell’Ente, nonché sull’elevata capacità di OGS in termini di attrazione di finanziamenti.

Per il triennio 2019 - 2021 le prospettive di attrarre progetti e servizi si presentano buone;

la strategia che l’Ente intende perseguire rimane quella della massima integrazione delle possibili fonti di finanziamento: europee, nazionali ed internazionali.

Dai vari recenti indirizzi europei emerge chiaramente la necessità di supportare le collaborazioni pubblico-privato, di evidenziare l’impatto delle ricerche proposte a vantaggio della società e di favorire al massimo la collaborazione inter e multidisciplinare. I temi di interesse primario dell’Ente rientrano in pieno negli indirizzi dei “megatrends” a cui la Commissione Europea si sta ispirando (ambiente, energia, cambiamento climatico, crescita blu….) per la progettazione del 9° Programma Quadro. Oltre ai progetti legati alle grandi sfide globali, va segnalata l’importanza di rafforzare le azioni legate alla ricerca “curiosity driven”, con interesse specifico per i bandi ERC (European Research Council) mirati a supportare ricercatori eccellenti. OGS si propone come laboratorio di accoglienza per vincitori di tali bandi, così come per vincitori di bandi Marie Curie. Il miglioramento della propria capacità attrattiva verso i talenti rappresenta una forte priorità per il prossimo triennio cui sarà dedicata particolare attenzione mediante la messa in atto di specifici interventi. Si segnala ancora la grande attenzione di OGS per le collaborazioni con le Regioni, non solo il Friuli Venezia Giulia. La recente inaugurazione di una sede ufficiale in Sicilia apre la possibilità di partecipare, d’intesa con gli altri Enti di Ricerca presenti sul territorio, a bandi riservati alla Regione siciliana. Per quanto riguarda gli aspetti legati alle attività di servizio offerte dall’Ente, viste le molteplici richieste nel settore della tutela ambientale, a terra e a mare, e di monitoraggio di grandi infrastrutture (dighe, centrali nucleari, aree portuali), si reputa necessario potenziare l’attività di supporto alla comunità tecnico-scientifica di OGS attivando anche delle azioni mirate di marketing a livello nazionale ed internazionale. I paragrafi seguenti forniscono una descrizione più dettagliata delle attività progettuali e di servizio svolte nel 2017.

3.4.1 Progetti di ricerca 2018

Forti sono le interazioni dell’Ente con Università italiane e straniere (sia per progetti di ricerca comuni, sia per corsi di Dottorato e Master), con Enti di Ricerca omologhi in Italia e all’estero, e con le Autorità regionali, in particolare per azioni di valutazione e monitoraggio di pericolosità ambientale terrestre e marine.

Numerosi e prestigiosi sono i progetti di alta formazione in cui OGS riveste un ruolo primario:

ricordiamo tra gli altri il Master di secondo livello avviato su Sustainable Blue Growth con l’Università di Trieste (e con partner quali ICTP, EMUNI – Università Euro-Mediterranea, Water Academy Svizzera, TWAS- sostenuto dal MIUR e dall’iniziativa Dialogo 5+5), il Dottorato in Earth Science and Fluid Mechanics con l’Università di Trieste, ICTP, ENEA e CNR, il Dottorato in Scienze e Gestione dei Cambiamenti Climatici promosso da Ca’ Foscari.

Vanno segnalate le importanti collaborazioni con MISE, Protezione Civile Nazionale e Regionale, Istituto Idrografico della Marina.

Il dettaglio dell’anno 2018 conferma una solida capacità di attrazione di finanziamenti per le attività di ricerca, sia sul fronte europeo che sul fronte nazionale; tra le principali tipologie di finanziamento è opportuno ricordare, in ambito europeo, Horizon 2020, la Cooperazione Territoriale Europea, i bandi delle Direzioni Generali UE e le COST Action; in ambito nazionale i progetti Infrastrutture del MIUR, oltre al programma PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide).

Di seguito si riporta il quadro complessivo dei progetti di ricerca.

Progetti competitivi di ricerca UE (finanziati direttamente dalla Commissione Europea):

8 Horizon 2020

3 CTE - Cooperazione Territoriale Europea (INTERREG Adrion, Italia-Austria, Italia-Croazia) 3 DG - Direzioni Generali

3 COST Action

Progetti competitivi di ricerca non UE (progetti ministeriali, da enti nazionali e internazionali e da altre fonti di finanziamento):

3 MIUR Progetti Infrastrutture Internazionali ESFRI 5 PNRA Programma Nazionale di Ricerche in Antartide 3 MAE Progetti Congiunti di Cooperazione Scientifica

1 MATTM Progetti di previsione e prevenzione dei rischi geologici 2 Bandi Regione Friuli Venezia Giulia (LR 16/2014; LR 16/2000) 10 Altre fonti di finanziamento

Altri progetti:

10 Accordi/convenzioni di ricerca con enti nazionali 4 Accordi/convenzioni di ricerca con enti internazionali

Tale situazione è rappresentata nel seguente grafico. Per maggiori dettagli si vedano gli allegati del PTA.

Le Sezioni di ricerca dell’Ente collaborano costantemente in progettualità che affrontano in maniera multidisciplinare molteplici tematiche di ricerca, implementando progetti di notevoli dimensioni e rilevanza, a livello nazionale e internazionale. Nel corso del 2018 tale collaborazione si è concretizzata in 5 progetti di ricerca condivisi tra più sezioni, per un valore complessivo di € 924.400,62.

Va inoltre segnalato che il tasso di successo di OGS per quanto riguarda i bandi di Horizon 2020 è del 18% presentando quindi un’ottima capacità progettuale (si ricorda che il dato medio è del 11,9% - Dati UE).

3.4.2 Entrate da progetti competitivi di ricerca e attività di servizio

Complessivamente, nell’anno 2018 (dati aggiornati al 12/12/2018) l’Ente ha ottenuto entrate derivanti da progetti competitivi di ricerca e attività di servizio per un importo complessivo pari a € 12.722.439,44, ripartiti come di seguito dettagliato:

• Progetti competitivi di ricerca UE: € 1,677.006,49

• Progetti competitivi di ricerca non UE: € 1.489.673,49

• Infrastrutture di ricerca ESFRI: € 2.200.000,00

• Attività di servizio: € 7.355.759,46

Il grafico seguente illustra la suddivisione percentuale delle entrate per tipologia di attività:

Di seguito si riporta il riepilogo del quadro complessivo per quanto riguarda l’ultimo quinquennio (2014-2018):

3.4.3 Focus sui progetti premiali

Un ruolo strategico nelle attività scientifiche dell’Ente è stato svolto dai Progetti Premiali, che dal 2018 non sono più stati banditi dal Ministero. Attualmente OGS sta portando a conclusione le attività del Progetto Premiale FASTMIT, relativo al FOE 2014 e del Progetto Premiale EARTH CRUISERS, relativo al FOE 2015, entrambi a coordinamento OGS.

3.4.3.1 FASTMIT (Faglie sismogeniche e tsunamigeniche nei mari italiani)

Il progetto FASTMIT ha l’obiettivo di realizzare un censimento delle faglie che interessano quattro aree marine specifiche (Adriatico, Golfo di Taranto, Canale di Sicilia, Tirreno meridionale), e la loro classificazione in termini di potenzialità sismogenica e tsunamigenica.

Infatti, permangono forti incertezze e ampi vuoti conoscitivi per ciò che riguarda la pericolosità sismica e da maremoto delle aree marine.

Il progetto, di cui OGS è coordinatore, vede la collaborazione dei due principali Enti nazionali (OGS e INGV) che operano nell’ambito dei rischi geologici a terra e a mare, mentre altri Enti, Agenzie e Direzioni, quali il Dipartimento della Protezione Civile, le articolazioni regionali del sistema di protezione civile ed il Ministero dello Sviluppo Economico, pur non partecipando al progetto, hanno espresso il loro sostegno e l’interesse ai risultati ottenuti. Nell’ambito del progetto è stata effettuata un’acquisizione con un array sismologico nell’arcipelago Maltese, un’acquisizione sismica nel Canale di Sicilia, e multibeam nell’offshore Salentino, e un’acquisizione geofisica a basso impatto ambientale nel golfo di Trieste.

Le nuove regole riguardanti l’impatto ambientale delle sorgenti sismiche hanno reso necessaria la richiesta di una proroga per il completamento delle campagne di acquisizione, che si spera di poter effettuare nel corso del 2019. I dati acquisiti sono tuttavia molto buoni e nuove interpretazioni sia per la sismicità di Malta, che per le strutture dello Ionio sono in preparazione.

12˚37' 12˚38' 12˚39' 12˚40' 12˚41' 12˚42'

37˚28' 37˚28'

37˚29' 37˚29'

37˚30' 37˚30'

3.4.3.2 EARTH CRUISERS

Il progetto premiale EarthCruiser è un progetto guidato da OGS, che vede la collaborazione della Stazione Zoologica Anton Dohrn e dell’INGV (sede di Catania). Il progetto ha inoltre ottenuto il supporto dell’ENI, dell’Edison e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Gli obiettivi primari del progetto sono di individuare e caratterizzare le principali strutture tettoniche crostali presenti nell’offshore siciliano per ricostruire la cinematica delle microplacche che costituiscono questo settore del Mediterraneo Centrale, comprendere e modellizzare i processi geodinamici che controllano la sismicità e il vulcanismo dell’offshore della Sicilia e delle sue isole minori e fornire uno strumento utile alla stima della pericolosità sismica, vulcanica e da tsunami delle aree costiere della regione. Grazie all’esplorazione della struttura crostale, sia superficiale che profonda, nelle aree offshore della Sicilia (Mar Tirreno, Mar Ionio e Canale di Sicilia) con diverse tecniche di prospezione geofisica sarà possibile costruire un geo-database che verrà reso disponibile alla comunità scientifica.

Il progetto si propone inoltre di sviluppare alcune tematiche relative all’industria delle estrazioni marine offshore, e alla regolamentazione e tutela ambientale per caratterizzare i sistemi idrotermali individuati nel Tirreno sud-orientale, valutare gli effetti delle attività di estrazione di idrocarburi sul fondale marino (Canale di Sicilia) e stimare la pericolosità di un’area offshore oggetto di improvvisi rilasci di gas (Canale di Sicilia).

Nel documento PIANO TRIENNALE DI ATTIVITÀ 2019 - 2021 (pagine 91-97)