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Necessità emergenti nei contesti aziendali: modelli e percorsi

ENTERPRISE 2.0 E LE COMUNITA' DI PRATICA

3.2 Problematiche operative: dalle criticità del mercato

3.2.2 Necessità emergenti nei contesti aziendali: modelli e percorsi

A fianco ai fattori critici di mercato che le imprese devono tenere in considerazione, esiste anche una serie di bisogni emergenti riscontrati nel percorso evolutivo che porta all'enterprise 2.0. Spostiamo quindi l'attenzione su ciò che accade all'interno delle imprese, di quali esigenze debbano affrontare e di quali problematiche debbano tenere in considerazione se desiderano affrontare progetti di enterprise 2.0 che utilizzino gli strumenti partecipativi tipici del web 2.0.

I bisogni emergenti a cui i modelli di enterprise 2.0 cercano di dare una risposta possono essere raggruppati, secondo la classificazione di uno studio condotto dal Politecnico di Milano in collaborazione con la School of Management25, in sei dimensioni. Per ciascuna dimensione viene individuata una serie di strumenti e funzionalità, ed anche la percentuale di diffusione nelle aziende26:

Appartenenza aperta (13%): necessità di aprire il perimetro della propria azienda verso l'esterno, coinvolgendo i soggetti con cui ci si relaziona ogni giorno: partner, fornitori, consulenti, clienti.

Social networking (21%): esigenza di costruire relazioni lavorative ed extra-lavorative stabili fra i colleghi, in modo tale da creare comunità funzionali ai progetti 2.0 e sfruttare l'intelligenza collettiva all'interno dell'organizzazione.

Conoscenza in rete (30%) possibilità di accedere e codificare la conoscenza tacita ed esplicita attraverso tecnologie 2.0.

Collaborazione emergente (30%): utilizzare schemi organizzativi formali che permettano la collaborazione sia sincrona che asincrona.

Riconfigurabilità adattiva (20%): possibilità di riconfigurare i processi in modo da adattarli costantemente agli obiettivi strategici ed alla strategia aziendale.

Global mobility (25%): possibilità di potersi collegare ad un ambiente di lavoro anche al di fuori dell'ufficio ed in condizioni di mobilità

Sulla base di queste considerazioni e sulle dimensioni considerate, gli autori hanno individuato tre modelli di organizzazione che corrispondono a tre diversi percorsi evolutivi verso l'enterprise 2.0. I tre profili considerati vengono descritti nel seguente schema:

25

Fonte: “Enterprise2.0: la rivoluzione che viene dal web”, Rapporto 2008 Osservatorio Enterprise 2.0, Politecnico di Milano e School of Management

26 Il campione preso in considerazione nello studio effettuato dal Politecnico di Milano comprende: 70 case study di imprese e Pubbliche Amministrazioni italiane tra le più significative ed una survey che ha coinvolto 65 CIO di alcune tra le principali organizzazioni operanti nel nostro Paese.

Social Enterprise

Profilo che appartiene al 24% delle aziende considerate nello studio, segno che le aziende italiane si stanno muovendo verso questa direzione. La Social Enterprise è un'organizzazione che punta alla creazione di nuovi modelli di collaborazione emergente, sviluppati attraverso piattaforme di social networking per facilitare lo scambio di idee e la diffusione della conoscenza in rete. Infatti, i tre bisogni in cui la Social Enterprise si identifica meglio sono proprio la conoscenza in rete, il social network e la collaborazione emergente. E' evidente come le tecnologie 2.0 abbiano facilitato la possibilità di dotarsi di applicazioni e piattaforme collaborative – talvolta a prezzi molto vicini allo zero – che abbattono le barriere geografiche migliorando le relazioni lavorative.

Illustrazione 18: Percorsi evolutivi dell'Enteprise 2.0, Osservatorio Enterprise 2.0, 2008

Open Enterprise

Profilo che appartiene a circa il 14% delle aziende considerate. L'Open Enterprise è un'organizzazione nella quale è presente uno scambio continuo di informazioni e di conoscenza tra attori interni ed esterni all'azienda, con l'esigenza si poter comunicare e lavorare anche in condizioni di mobilità. Per queste organizzazioni è quindi indispensabile predisporre un'infrastruttura informatica che consenta di recepire al meglio i flussi informativi provenienti da più fonti: partner, fornitori, clienti, consulenti. L'aggettivo “open” riassume molto bene le caratteristiche di questa tipologia d'impresa 2.0: appartenenza aperta e global mobility sono dunque i bisogni principali dell'Open Enterprise.

Adaptive Enterprise

Profilo che appartiene a circa il 14% delle aziende considerate. Nella Adaptive Enterprise si realizza un ambiente capace di supportare i processi aziendali rispondendo con maggiore facilità alla mutevoli esigenze dell'azienda e dell'utente. Realizzare un'Adaptive Enterprise significa creare uno spazio capace di supportare i processi aziendali in modo sempre più flessibile, cercando di governare i flussi informativi attraverso un'infrastruttura agile e con la possibilità di farli evolvere nel tempo. I bisogni emergenti dell'Adaptive Enterprise sono dunque principalmente rivolti alla riconfigurabilità adattiva ed alla collaborazione emergente.

La categorie utilizzate dallo studio condotto dal Politecnico di Milano non riguardano solo il contesto produttivo italiano ma sono utilizzate ampiamente nella letteratura specialistica27. Per questo motivo, possiamo riassumere le tre tipologie di organizzazione 2.0 cercando di inquadrare per ognuna il settore o segmento di mercato in cui opera:

27 Vedi per esempio il paper: Hagel, J., Brown, J., Davison, L., (2009) “Abandon Stocks, Embrace Flows”, Harvard Business Review, January 27

Tipologia di organizzazione 2.0

Bisogni emergenti Segmento di mercato di appartenenza Esempio

Social Enterprise

- Conoscenza in rete - Social Networking - Collaborazione emergente

Imprese di piccole/medie dimensioni, operanti prevalentemente nel mercato B2C con un'offerta di prodotti/servizi

perlopiù standardizzati e grado di personalizzazione basso

Aziende di produzione di beni

finali

Open Enterprise - Appartenenza aperta - Global Mobility

Imprese di grandi dimensioni, multinazionali con filiali all'estero, operanti prevalentemente nel mercato

B2B, con alto numero di fornitori, partner ed un'offerta di prodotti/servizi

customizzabili con alto grado di personalizzazione Aziende leader nelle produzione di componenti per apparecchiature tecniche di produzione

Adaptive Enterprise - Riconfigurabilità adattiva - Collaborazione emergente

Imprese di piccole/medie/grandi dimensioni, multinazionali, operanti prevalentemente nel mercato B2C, che

devono costantemente aggiornare la propria offerta di prodotti/servizi per adattarli alla mutevoli esigenze del

mercato Aziende di servizi informatici, società di consulenza informatica, manageriale, organizzativa

Tabella 5: Tipologia di organizzazione 2.0, elaborazione personale

Il profilo della Social Enterprise appartiene ad imprese di piccole-medie dimensioni che operano in un mercato caratterizzato da prodotti/servizi perlopiù standardizzati e che servono il mercato B2C. Per questa ragione, hanno bisogno di accedere ad informazioni circa le preferenze dei consumatori, le loro opinioni, i gusti, le mode del momento attraverso sistemi informativi che gli permettano di accedere alla conoscenza in rete – generata, quindi, dagli stessi utenti del web – e piattaforme di social networking che gli consentano di comunicare con il potenziali consumatore. Nella sua organizzazione interna, invece, necessita di strumenti che gli consentano una collaborazione fra i dipendenti dell'organizzazione, anche attraverso la modalità del social network.

Il secondo profilo di organizzazione, la Open Enterprise, appartiene ad aziende anche molto grandi, in particolare multinazionali con molte filiali in tutto il mondo, che appartengono principalmente al mercato B2B. Il fatto di appartenere al mercato B2B è la

chiave interpretativa fondamentale: infatti, operare nella fornitura di prodotti o servizi per altre aziende, significa “cooperare” con altre organizzazioni che hanno una propria struttura organizzativa interna, propri codici e linguaggi comuni ed anche partner, fornitori e clienti propri, con la conseguente moltiplicazione delle problematiche e dei soggetti con cui interagire. Per questo motivo è necessaria un'appartenenza aperta – ovvero, la necessità di aprire il perimetro della propria azienda verso l'esterno, coinvolgendo i soggetti con cui ci si relaziona ogni giorno – e di permettere ai membri dell'organizzazione di lavorare in condizioni di mobilità. Ovviamente, appartenenza aperta ha un collegamento stretto anche con l'esigenza di tecnologie che favoriscano la comunicazione fra i dipendenti dell'organizzazione ed anche coni soggetti esterni alla stessa.

L'ultimo profilo riguarda la Adaptive Enterprise. E' un'organizzazione di piccole/medie/grandi dimensioni che, data la natura del prodotto, ha bisogno costantemente di rinnovare ed adattare la propria offerta di prodotti/servizi in base alle mutevoli esigenze del mercato in cui opera. Pensiamo, ad esempio, ad imprese che operano nel settore della fornitura di prodotti o servizi informatici: queste imprese devono essere costantemente aggiornate sulle ultime novità tecnologiche, sulle recenti release di determinati software ecc. Oppure pensiamo alle società di consulenza informatica, manageriale, organizzativa: rimanere aggiornati sui programmi formativi, sull'emergere di nuovi paradigmi culturali, tecnologici, organizzativi è un'esigenza fondamentale per questo tipo di organizzazione. L'Adaptive Enterprise ha dunque la necessità di avere un'alta riconfigurabilità adattiva per essere flessibile nella sua offerta, nelle competenze e nella capacità di mettersi in gioco e ripensare ai processi che utilizza.