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1.3 Learning organization e strutture organizzative per l'impresa 2.0

1.3.1 Struttura organizzativa per la Learning Organization:

Dato che la learning organization rimane un costrutto principalmente teorico, alcuni autori hanno tentato di darne una formalizzazione pratica elaborando una struttura organizzativa “ideale” da associare ai concetti teorici della learning organization. In particolare, Nonaka e Takeuchi hanno coniato il termine di HyperText Organization – letteralmente “organizzazione ipertestuale” – per descrivere di quale struttura organizzativa debbano dotarsi quelle organizzazioni che vogliono utilizzare la conoscenza come sorgente di un vantaggio competitivo. Gli stessi Nonaka e Takeuchi spiegano così la loro proposta:

“Come un documento ipertestuale reale, l'organizzazione ipertestuale è costituita da una serie di strati e contesti fra loro interconnessi: il sistema di business, il gruppo di progetto ed il patrimonio di conoscenza […] La caratteristica distintiva dell'organizzazione ipertestuale è la capacità dei suoi

membri di passare da un contesto ad un altro, la possibilità per essi di muoversi fra i tre contesti descritti per potersi adattare ai requisiti mutevoli delle situazioni interne ed esterne all'organizzazione. Tale abilità ricorda la flessibilità dell'utente di un computer, che può muoversi facilmente attraverso un

documento ipertestuale.”

(Fonte: Iacono, G., 2000)

E' chiaro che, per un'organizzazione, la definizione di una struttura organizzativa è principalmente guidata da scelte tattiche e, di conseguenza, una forma di struttura “ottima” in senso assoluto non esiste. Tuttavia, tra le strutture organizzative possibili è evidente che, se l'obiettivo è quello di dare all'organizzazione che apprende una forma aperta e flessibile, è necessario evitare alcune scelte estreme che impediscano l'apprendimento organizzativo e la gestione efficiente ed efficace della conoscenza. Per comprendere il fondamento dell'organizzazione ipertestuale è quindi necessario analizzare brevemente le principali forme organizzative presenti in letteratura:

la struttura burocratica, caratterizzata da una prevalenza di legami gerarchici, verticali, e basata sull'accentramento dei poteri decisionali. Caratteristica di questa struttura è anche la divisione in funzioni o unità organizzative rigide, ovvero senza la presenza di processi trasversali o cross-funzione, in quanto è proprio la gerarchia che regola il funzionamento della struttura organizzativa e la rigidità è ciò che ne assicura l'efficienza. E' un tipo di struttura adottata principalmente da organizzazioni che operano in mercati stabili e che commercializza prodotti o servizi a basso contenuto di competenze e creatività;

la struttura a rete, in cui le unità sono, di fatto, indipendenti ed interagiscono attraverso scambi di servizi gestendo le relazioni con il mercato;

la struttura piatta, chiamata anche struttura funzionale con task force per progetto, in cui la gerarchia è ridotta all'essenziale e convive con la definizione di responsabilità limitate nel tempo ma complete, con la formazione di task force o progetti che costituiscono il nucleo effettivo e dinamico dell'organizzazione aziendale;

la struttura ad hoc-cratica, in cui si opera un bilanciamento tra decentralizzazione e decentramento attraverso la composizione degli approcci fin qui descritti.

Le strutture organizzative descritte possono essere raggruppate in uno schema che ne descrive il passaggio dal paradigma meccanico, tipico delle strutture verticali e formali, al paradigma del sistema biologico, utilizzato per descrivere quell'assetto caratterizzato da strutture orizzontali, aperte, informali:

Sulla base di queste premesse, Nonaka e Konno (1993) propongono un design organizzativo capace di dare un fondamento strutturale alla creazione di conoscenza organizzativa, dove il perno del modello è la possibilità di fornire all’organizzazione che crea conoscenza la capacità strategica di acquisire, creare, sfruttare e accumulare, in modo continuo e attraverso la ripetizione di un processo ciclico, nuove conoscenze: la struttura aziendale così definita prende il nome di organizzazione ipertestuale.

L’obiettivo è quello di costruire un modello che consideri il modello burocratico e il modello learning organization come elementi complementari che non si escludano a vicenda. La metafora più appropriata per disegnare questa struttura è quella dell'ipertesto, strumento sviluppato nel settore informatico. L’organizzazione ipertestuale è costituita da una serie di strati e contesti fra loro interconnessi che sono: il sistema di business, il gruppo di progetto e il patrimonio di conoscenza. Possiamo visualizzare uno schema esemplificativo della HyperText Organization nel disegno sottostante:

Lo strato centrale è quello relativo al sistema di business, nel quale vengono condotte le operazioni di routine. Questo strato è strutturato come una piramide gerarchica, dato che la struttura burocratica è in grado di garantire un efficiente svolgimento di quelle operazioni di business che hanno comunque bisogno di routines formalizzate e che necessita di un'organizzazione, di fatto, verticale.

Lo strato al vertice è rappresentato dal team di progetto, nel quale gruppi di lavoro, team, task force, comunità di pratica lavorano al fine di creare nuova conoscenza organizzativa, ad esempio sviluppando nuovi prodotti, nuove strategie di marketing, ed anche utilizzando strumenti informatici collaborativi e modalità di apprendimento collettivo. I

membri dei diversi team di progetto sono cross-function, ovvero provengono da funzioni/processi aziendali diverse e operano nel team di appartenenza per tutta la durata del progetto oppure in maniera stabile

Lo strato di base, infine, è quello della base di conoscenza, nella quale la conoscenza organizzativa generata nei due strati superiori viene ricombinata per diventare patrimonio dell'intera organizzazione. Questo strato non costituisce un’entità organizzativa reale, ma trova espressione nella corporate vision, nella cultura organizzativa e nella tecnologia utilizzata dai sistemi informativi. La corporate vision definisce l’ambito in cui l’impresa opera e quindi le linee guida lungo le quali l’impresa si deve sviluppare, mentre la cultura organizzativa orienta la mentalità e l’azione di ciascun membro dell’organizzazione. La tecnologia, infine, ha il compito di estrarre la conoscenza esplicita generata nei due strati precedenti.

Questi tre diversi stati, che danno luogo a tre contesti differenti, coesistono nella medesima struttura ed i membri dell’organizzazione sono in grado di passare da un contesto all’altro per potersi adattare ai requisiti mutevoli delle situazioni interne ed esterne all’organizzazione: questa flessibilità è la caratteristica peculiare del sistema ipertestuale.

1.4 La conoscenza come asset strategico: l'organizzazione