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NOTE AL PRIMO EPITALAMIO

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.

Collis o Heliconii.Illustrainparteamenduegli epitalamjun luogo di PlautonellaCasina At.4.

Se. 2.e 3.VeggansiiviilLambino e gli altrico»

mentatori.

Uraniaegenus. Alcifrone epist.l3. 1. I.e Pro-cloappresso Foziop.987 fannoImeneo figlio di Terpsicore.Senecanella

Medea

al v. no.lodice proledi Bacco,e non ne individuala madre.Il Volpi hasospettato,che fosse la stessaUrania;

ma

sièingannato: eil passo di Seneca prendeluce dalleSchede Servianecitate dalCerda( ad Virg.

Acri.I- 4-v99)»ovèchiamatofigliodiVenere e diBacco.Sebbenesinoverino dagli antichinon pochifiglidelleMuse,ipiù peròdiessilefan ca-ste;anziLucianoneldialogofraVeneree

Amore

fadireaquestochenon le ferisce mai collesue saetteperchèhanvoltovenerando,e sono sempre intesealcanto Inepigrammaattribuitoda Dioge-neLaerzioaPlatone,Venereminacciale Musedi armarcontr’esseAmore, quando nonlarispettino»

edelle lerispondono che quel fanciullomai nonvola inversodiloro.

Qui rapis. Rapi, dice Pestoaquestavoce, simti-latnr virgo ex gremiomatris,autsiea nonestex proximanecessittidinecitiliadvirimitrahitur,quod videlicet earesfeliciterRonmlocessit

.

Suaveolentis nrnaraci

.

L’amnracoèdaTeofrasto e Dioscqride noveratofra’ fioridaintessercorone.

LodatissimoeraquellodiCipro secondo Pliniolib.

21.c. 22. donde condottrinadel pariche con c-leganzatraepartitoVirgilioper una graziosa im-magine nel rappresentarci Ascanio trasportato da VenereinIda:

ubimollisamaracusillum Floribusetdulciaspirans complectitur timbra.

A

. , .

S9 Opportunissimo poi è 1epiteto suaveolentis, per-chèAteneolib.5.dicechelasoavitàdell’odore è lacaratteristicadell’amaraco

Flammeiimcape E' noti^iino che chiamavasi dai LatiniFlammeoilvelo,concuisicoprivailcapo dellenovelle Spose.VeggasiilPitisconel suo Les-sicod’antichità,eAchilleStazioa questo luogo;

ilqualenota anche dietroun’ autorità di Seneca nell’Ippolito,chedelsocco calzavansiinovelli ma-riti;ondeèamolto proposito quipressoCatulloin piede adImeneo.

Voce tinnula .’Etnixxs'Tut’vouoj. Callim. hym. in Del t>.296

Pineam taedam.

Ha

pìneaml’edizione principe;

ma

nelmarginedell’esemplare magliabechiano fu scritto Spineam dapostillatore anonimo,

ma

cer-tamentedelsecoloxvi.

Ha

pineam anche1 edizio-nedel 1481.

ma

inuna delle notemarginali che sono nella copiadelladetta Libreria,di

mano

di BernardoPisano leggasi:aìitcr spineam. Bernardo Pisano confrontò, com’egliassicura,un emendatis-simocodicediFrancesco Pucci,eneriportòle varian-tisulcitatoesemplare.LavarianteSpineamperònon pardiquel codice, oalmeno nonèdiesso esclu-siva,avendovi premesso l’avverbioaliteràloche, perquantoho potuto osservare,faquando tal le-zionetrovasi in più libri.VeggasiilPitisco alla voce fax,ov’ eglicitaautoriche parlando delrito nuzialerammentanfacedispine,edaltricheladicon dipino.Lasolaautoritàadunquedelmaggior nu-merodeicodiciodeipiùcorretti può stabilir la lezionediquesto luogo.

.Qualis Idaliumetc.NotailVolpi che Catullo qui nonsoloparagonalabellezzadiGiulia con quella diVenere;

ma

che vuol ancheindicare, che Giu-liastessasiuniva conbuoni augurj, econ la si-curezza diviverconcordementecolconsorte,come Veneretuttaaffidata sull’avvenenzasapea certo,

che Paridel’avriadonatadelpomo.Callimaco nel Lavacro di Palladev. 21. diceche Venere

pri-ma

dipresentarsi al pastore si acconciò perben

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4 °

*

...

duevolte allospecchiolachioma.PressoClaudia*

no(

De

Nupt. HonoriietMar.v.106.) mentre1’ ab-biglianleGrazielefanda specchioimetallie le

gemme

lucidissimedellasua Reggia,descrittaivi dalpoeta conartemaravigliosa.

Myrtus asia

.

Soavissimacomparazione, ebene adattataadonzella,che vaamarito;giacchéil mir-toèsacroaVenere(V. Virg. Ecl. 7 v.62.Georg, hb.I.v.‘28. etl.li.-v64.Claud.de Nupt. Hon.et Mar.v.208.).Pausania(Eliacor.1.c.1.8.p.4^8.) ci-taunsimulacrodiVenerefattodi mirto, eretto, com’erafama,da Pelope per venerazionedellaDea, eperconciliarsiilfavorediItipelconseguimento d’Ippodamia.Fauso Catullo dellostessoparagone perAriannainvaghitadiTeseonelbellissimo poe-mettosullenozzedi PeleoediTetiàiv.89. Sic-comeilmirto

ama

iluoghivicini alleacque {Virg.

Georg.I.u.v.112.etlib.IV.v.124.)icosì ottima-menteilVossioha pensato che Catullocitandoil mirto dell’Asia debba intendersidiquel della pa-ludecosìchiamata.Fadiessa menzione Virgilio al7. dell’Eneidev.70.e alprimo delle Georgiche v.383.edèformata dal Caistro.Veggasi

Omero

Iliadelib.11.v.4ól-Delrestonellenotemarginali dellacitataediz.principetrovo all’adiettivoasia lavarianteagia cioè santaconfermatanellechiose dell’edizione del 1481.ove Bernardo Pisanoilotaì

suntquilegiiTitagia.

HamadryadesDeaeludicrnmsibiroscido nutritint humore

.

Non

soapprovare l'opihione del Vossio se-guita dal Volpi,che ludicrumdebba prendersi per luogoattoaglischerzi, esegnatamente per Nin*

feo.Scorgo, inquesta interpretazione più ingegno che verità;eludicrum nel suo senso naturale di sollazzoèassai più poetico, e perciòpreferibile.

E'quida osservare che da CatullosiallontanaCai*

purnionell’egloga2.non attribuendo alleDriadì Eaurafecondante;

ma

allesoleNaiadi:Adfuerunt siccoDryades pede,Naides udo.V. anche Nemesia-noegl.2.v.21.eiviil Burmanno.Nell’edizione principeallavocehumore è la variante odore di

4i manodelPoliziano,che quel grand*

uomo

avrà, tol-tagiusta ilsuocostumedauncodice; lezione pe-ròche nonmipardegnad’essermolto considerata.

Thenpiae rupis Aonios spécus

.

Peresserl’Elicona vicinoaTespeè appellato così da Catullo. V.il Vossioaquestoluogo.Sonodette aoniele spelon-chediquelmonte dagliAoniantichiabitatori del-laBeozia.Perla stessaragioneinVirgilio all’e-glogaIO.v.II.Aonia

Aganppe

.V.ivi ileh.Heync.

Vos itemetc.Avverte qui Achille Stazio che ne-gliepitalamis’introducevailcoro che implorasse prosperitàaiconiugi.PressoiGreci,notalo Sco-liastediTeocritoaltitolo dell’epitalamio d’Elena, Chedueeranoicantiepitalamici;1’unovespertino che seguitavafinoallamezzanotte,e l’altro mat-tutino.

BonaeVeneri s

.IlPolizianoglossalegitimae

.

Ah

rnagis.Le duesopraccitateedizionidelsecolo XV. hannonmatis,allaqualvocenell’edizione prin-cipes’annotadallamano sconosciutagià rammen-tata:aliteroptimiscolent.IlPolizianolegge colane.

Tesuistremtilus.E'verociòche diceil Volpi»

che sogliono cioè ivecchi desiderarediveder col-locatelefiglieprimadimorirepernonlasciarle or-fanecprive disoccorso.Potrebbero però,e forse più naturalmente,intendersiquei vecchi che

bra-man

lenozzedeifigliper morircolcontentodi ve-dercontinovatalalorostirpe.Perciòamano svisce-ratamente questinipoti

,e talorapiùdei proprj figli, comeLacrteappresso

Omero

(Odys. I. 16.) èpiù tenero perTelemacocheperUlisse.

Zonula soluuntsintts.Catullostessoalv.ultimo dellapoesiaII. dicecheadAtalantail pomo get-tatole daIppomenezònamsoluitdin ligatam\ cioè lafcdiveniresposadilui.Usaronoanche iGreci lastessametafora(Hamer. Odys.I.xl.v.244.) per-chèlegiovani greche,comelelatine,cinser la zo-na,che poiloroscioglievalosposolaprima notte delmatrimonio. Convien peròfar su questo rito alcune osservazioni,dandocert’ordineni passidegli antichi: lochefinquìtrascurato,ha prodottonon

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4*

ca confusione.I Romani stringean della zona la Sposa novella; Cingulo nova nupta praecingebatur,

qnodvirinledosolvebat.CosìFestoallavoce cin-ghilo.LaddoveiGrecineornavanledonzellefinodal

momento

eh’eranoattealmatrimonio.V. Spanhe-mioaCallim.innoaDianav.14.eloScaligeroa questopassodiCatullo.Dopociò ben s’intende,

perchèillatinopoetaabbiachiamata din ligatamìa zona d’Atalanta, avendola da grantempocinta-, co-mecchégià richiestada moltiinfeliciproci.In se-condoluogo deeavvertirsiche inTrezene era in vigorealtrocostume.Etraaveastabilitochele ver-gini(Pausati. Corinth.c.33.)avantilenozze sospen-desserlazonaa MinervaApaturia. IlVolpi(ad Catul.Carni. 2.v.tilt.)crede che debba intendersi dipromessafattadalledonzelleallaDeadi consa-crarleilcinto,quandofossestato loro scioltodai novellimariti.

Ma

1*autorità, di Pausania nonsi piegaaquesta interpretazione:equei che sono'pra-ticidellaStoriaanticadellaGrecianonesiteranno un momentoadammetterla diversità,sapendo guan-to laGrecia funellecostumanzevaria in varjpac*

si.FinalmenteloScoliasted’ApollonioRodio!2.1.

v.288.)cifasapere cheinAteneerailtempiodi Diana Scioglizone (Avr/f***;) cui le donne,che avevanola primavolta partorito,sospendevano^in votolalorocintura. Pare cheil dottissimoCerda

(

Ad

Aen.I.4.v.55.)ciònonavvertisse,mentre ne-gonne1’uso contro quelli,che per sostener que-st’ultima opinione,nonammettevanoilrito di scio-glier lazonalaprimanotte.

A me

per vero dire paionoduediversicostumi,e talichestarpossano uniti,senzache1*uno 1’altro distrugga. L’ atto delloSposo novello era pura cerimonia-,esiricinge*

vanoposcia,finchéla gravidanzanon l’impediva loro-, e dopo aver partorito riprendean la zona, com’èchiarodalpasso d’ApollonioRodio, cemen-tato'sopra dallo Scoliaste,in cui dice Alcimede d’ essersiscioltaper Giasone la primae1’ultima Voltàlazona(pirftiv nr^ùtavÌXvoroi

^

ufctiav);con che Volleindicaredinonaver avutialtrifiglichelui.

' 4 Te tehymen.

Hanno

Tetimeni1edizione prin-cipe equella del 14.81..ed Achille Stazio asseri-scediavercositrovatoin tutti imanoscrittida luiveduti,e così l’interpreta novtismaritusrimette ne voto excidat,te cupida"aurecaptat.

A

ragione dunque1egregio traduttoresièqui allontanatodal Volpi.

Necparens stirpejungier.Le due edizioni del Secolo XV.or orcitateleggono vincier.Nella

pri-ma

ilPoliziano ponelavariantedicier,e l’ano-nimoglossacosì lalezioneedita:inticier id est su-peratiutmaiaremneputvm videat sabnlem.Lostesso diceBernardo Pisano.Taluno anchehaletto nitier-,

ma

par da doversi seguire jungier; intendendosi assaipoeticamente,senzaricorrerealle sottigliezze delloScaligero,che quei, che

mena

moglie,resta còmeanellodiunacatena unitoalfiglioeproduce oltreilsuoramo;laddoves’eglinons’ammogliasse, resterebbeisolatoed ultimodellasualinea

.

Quaetuiscareatsacrisnon queat dare praesides terrafimbus.Lungosarebbeilriferire le variee contorte interpretazioni datedaicomentatori, esclu-soperòilPasserazio,aqxiesto luogo. Egli inter-pretapraesides per soldatie adduce prove incon-trastabili diquestosignificato.Lo avea preceduto però1anonimoannotatore della edizione principe glossando: creareliberos ftituros milites etpugna -turosprò patria,sire futurosniag:stratta infinibut patriae.Bernardo Pisano dicelostessoinpoco di-verseparole; sennonchénon halaseconda interpre-tazione,che non sembrapotersiammettere,dopoquel che ne ha detto ilPasserazio. Sifinga,par vo-glia dirqui Catullo,cheunaterranon abbia ma-trimoni,eche perciò privasiadeisacriritid’ Ime-neo;essanon puòaverlagloriadicooperarealla difesadeiconfinidello statoromanocolmandarlà.

dipresidio i giovani suoi cittadini.Questa lode data ad Imeneoè grandissima,considerata,come quiconsiderarsidehbe,inrelazioneadunpopolo guerrieroeconquistatore,com’erailromano.

Tardet.AvverteloScaligerocheè d’antica

for-4S Aureotos poi èadiettivoindicante metaforica men-te bellezza. Così alcuni nre«so Didoro Siculo

(lib. 4.p162.) credevano chelepecoredell’ Espe-ridi(laparolagrecap chevalepecoraepomi ha fattonascerequivoco:eornegliantichisi tro-van menzionatiipomi,or lepecorediqueste ninfe) sichiamassero auree appunto peresserbelle;

come

Venere,dicean essi, cosi appellavasipel decoro delleforme.

Torqnatusvoloparvulus etc. L’

Anonimo

e Ber-nardoPisanoleggono:Torquatumvoloparvulum

Ma-tris qui egremio suae....sednitente(hianteil Po-liziano)labello.Virgilio,chetaloraha avuto avanti agli occhi Catullonelladivina Eneide,lo haqui imitatonelle parole messein boccaalladisperata Didone:siquismihiparvulusaula Luderet Aeneas;

e Claudiano dietro adamendue nelle nozzed’ O-noriov.340.ha: sicnatus in ostroParvus Hono -nadesgenibus considatavitis.

Dulcerideatad patrem.LoScaligerocita a que-stoluogoiiversodiVirgilioEcl.4.V.60. Incipe parve puerrisucngnoscerematrem,e vi naufraga nelcomcntarlo,comemolti degl’ interpreti. Virgi-liononmetteilriso inboccadel fanciullino,

nellacui nascitacominciardebbeunnov’ ordindi cose;

ma

sibbenedellamadre, chesi rallegranel nascimento dilui: ecosìquel verso accorda

otti-mamente

colseguito:Cuinonrisereparentesetc.

Sitsu,osimilispatri.

Similiaipadri fan le donneifigli

-diceEsiodonelleOpereeGiornatev. 2.33.noverando questofraglialtribeni che han quei che custodiscono lagiustizia;comefra’caratteridel seco] di ferro

ri-ponequeld’essereifiglida’padridissimili (w. l&c.)

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