3. Architetture informatiche e gestione dei dati sanitari
3.3 Obiettivi di un’infrastruttura di sanità elettronica
Un’infrastruttura di sanità elettronica, quale il EHR (o FSE nel- la versione italiana), deve avere alcuni obiettivi strategici sui quali pun- tare. Di seguito elenchiamo i principali requisiti che un sistema infor- mativo volto a gestire i dati sanitari dovrebbe presentare50.
Innanzitutto, punto fondamentale dev’essere la disponibilità delle informazioni cliniche. La digitalizzazione della documentazione sanitaria deve giungere alla sua completa affermazione, in modo tale che da qualsiasi punto d’accesso del sistema e da parte di qualsiasi u- tente (paziente, operatore sanitario, ecc.) si possano raggiungere e con- sultare le informazioni archiviate al suo interno. L’utilità e la forza di un sistema di EHR sono, infatti, costituite dalla possibilità di poter ac- cedere in maniera efficiente, in termini di tempo e di costi, ai dati di un paziente avendo sempre a disposizione l’intera sua storia clinica. Ciò, evidentemente, determina un aumento esponenziale delle capacità di cura di quest’ultimo da parte della struttura sanitaria.
Occorre, poi, puntare su un’architettura federata. Tale assunto rimane un fondamentale obiettivo da raggiungere. Troppo spesso la sa- nità elettronica si è sviluppata come un’esperienza localistica di alcune realtà virtuose senza che una visione d’insieme, a livello nazionale
50 Si riprende, commentandola, l’elencazione proposta dal T
AVOLO DI LAVORO PERMANENTE SANITÀ ELETTRONICA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
(TSE), Strategia architetturale per la Sanità Elettronica, 31 marzo 2006, 14-15, in Re- te: <http://www.innovazionepa.gov.it/media/566290/tse-ibse-strategia_architetturale- v01.00-def.pdf>.
quando non internazionale, guidasse e determinasse le scelte più impor- tanti, specialmente in termini di interoperabilità e di standard condivisi. Anche a livello di singola azienda sanitaria sovente si è proceduto ad una stratificazione, talvolta casuale, di infrastrutture informatiche senza aver riguardo alla compatibilità di standard e procedure nemmeno all’interno della stessa realtà di riferimento. È necessario, quindi, cam- biare prospettiva ed investire sulla potenzialità propria delle nostre e- sperienze regionali, costruendo un’architettura tecnico-giuridica che le inserisca come tasselli di un unico mosaico nazionale e federato.
Anche in quest’ambito, come in tutte le architetture digitali, gli aspetti di sicurezza e di privacy giocano un ruolo fondamentale, e ciò implica il perseguimento di ulteriori obiettivi legati all’affidabilità ed alla disponibilità dei dati che l’infrastruttura deve garantire. Essi rap- presentano, infatti, concetti chiave per la costruzione di un sistema sicu- ro e rispettoso dei diritti dei singoli utenti51.
L’infrastruttura deve essere, poi, ideata in maniera modulare. È un concetto questo che si ritroverà spesso quando si analizzeranno gli aspetti giuridici dei sistemi di FSE alla luce delle indicazioni del Garan- te Privacy italiano. La modularità è da concepirsi su due livelli. Da un punto di vista interno al sistema, e con particolare riferimento agli uten- ti, occorre apprestare soluzioni tecniche che permettano l’esercizio del
51 Cfr. L. D
EMUYNCK, B.DE DECKER, Privacy-Preserving Electronic Health Re-
cords, in J.DITTMANN,S.KATZENBEISSER,A.UHL (a cura di), Communications and
Multimedia Security. 9th IFIP TC-6 TC-11 Conference, CMS 2005, Salzburg, Austria,
September 2005 Proceedings, Laxemburg, Austria, 2005, 150-159, spec. 150 dove si legge: «There are, however, serious privacy concerns associated with the move towards electronic health records. Medical data should not only be protected against outsiders, but also against insiders. Studies have shown that patients do not trust central authori- ties with their medical data. They want to decide themselves who is entrusted with this data and who is not. (…) Next to patients, healthcare providers want their privacy to be protected. A central repository of medical data controlled by strong access regulations allows for the monitoring of a doctor’s actions. Central authorities can track down who is treated by which doctor, how, and for what reasons. Hence, patient-doctor autonomy is disrupted».
diritto di autodeterminazione con riferimento alle informazioni che ri- guardano un individuo: accesso modulare, oscuramento dei dati, sistemi di catalogazione pensati sulle reali esigenze di cura sono tutte possibili declinazioni del medesimo concetto. Da un punto di vista esterno al si- stema, invece, appare necessario concepire le applicazioni di sanità e- lettronica in modo tale da permettere loro di evolvere indipendentemen- te le une dalle altre, senza che ciò abbia un impatto sul sistema stesso nel suo complesso. Questo anche e soprattutto per evitarne una rapida obsolescenza.
Infine, l’infrastruttura deve integrarsi con i sistemi già esistenti. È condivisa l’idea che l’implementazione di strutture informatiche di questo tipo non possa avvenire in un’unica soluzione, ma debba anzi procedere per fasi successive al fine sia di permettere agli utenti di cambiare gradatamente i propri stili di vita e il proprio modo di accede- re ai servizi sanitari, sia di consentire la risoluzione di problemi che l’utilizzo della struttura stessa sicuramente determinerà, adattandosi alle innumerevoli sfaccettature che la professione medica presenta nella vita reale.
Un’ultima riflessione merita l’utilizzo di standard disponibili pubblicamente (i c.d. open standard)52. Si tratta di un requisito impre- scindibile per un sistema di sanità elettronica che vede nell’interope- rabilità la chiave per il successo. Esso non deve riguardare solo i proto- colli di trasporto, ma è necessario che anche gli elementi sintattici e semantici comportino l’utilizzo di formati aperti i quali permettano lo scambio e l’utilizzo condiviso di documenti ed informazioni trasmessi tra sistemi.
52 Per un approfondimento sul tema dell’utilizzo di open standard per favorire
l’interoperabilità all’interno delle pubbliche amministrazioni, v. L. DE NARDIS, e-
Governance Policies for Interoperability and Open Standards, Yale Information Socie-