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Obiettivi generali individuati dal governo

Nel documento DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (pagine 46-50)

Obiettivi generali individuati dal governo

Come previsto dalla L. 7 aprile 2011 n. 39, il Governo presenta alle Camere, entro il 10 aprile di ogni anno, il Documento di economia e finanza (DEF), il principale strumento di programmazione economico-finanziaria, in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine.

La relativa nota di aggiornamento, da adottare entro il mese di settembre, è stata deliberata il 30 Settembre 2019 e di seguito gli altri documenti di finanza pubblica, il decreto programmatico di bilancio e la legge di bilancio 2020 approvata il 27 dicembre 2019 (Legge n. 160/2019).

OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO E DALLA REGIONE

Secondo il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, i contenuti della programmazione devono essere coerenti con gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato, anche alla luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali.

Come previsto dalla L. 7 aprile 2011 n. 39, il Governo presenta alle Camere, entro il 10 aprile di ogni anno, il Documento di economia e finanza (DEF). Si tratta del principale strumento di programmazione economico-finanziaria, in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine.

La “Nota di aggiornamento”, invece, viene presentata alle Camere entro il 30 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche ed integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità ed al Programma nazionale di riforma.

La manovra di finanza pubblica per il triennio 2020-2022 ha l’obiettivo primario di promuovere una ripresa vigorosa dell’economia italiana; le misure previste sono finalizzate a sostenere la crescita economica, attraverso la riduzione della pressione fiscale e il rilancio degli investimenti pubblici e privati e al miglioramento dell’inclusione sociale.

La tabella successiva rappresenta il confronto tra il quadro tendenziale ed il quadro programmatico in merito ad alcuni valori economici di rilevante importanza nell’economia italiana.

Le proiezioni tendenziali, a differenza di quelle programmatiche, non riportano gli impatti derivanti dalle scelte che il Governo intende perseguire nel prossimo triennio.

Le tabelle successive rappresentano il quadro tendenziale ed il quadro programmatico in merito ad alcuni valori economici di rilevante importanza nell’economia italiana.

TAVOLA I.1: QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE (variazioni percentuali, salvo ove non diversamente indicato)

2017 2018 2019 2020 2021 2022

PIL 1,6 0,8 0,1 0,4 0,8 1,0

PIL 1.736,60 1.765,4 1.783,1 1.824,50 1.866,50 1.913,60

Obiettivi generali individuati dal governo Documento unico di programmazione 2020 - 2022

TAVOLA I.2: QUADRO MACROECONOMICO PROGRAMMATICO (variazioni percentuali, salvo ove non diversamente indicato)

2017 2018 2019 2020 2021 2022

PIL 1,6 0,8 0,1 0,6 1,0 1,0

Deflatore

PIL 0,5 0,9 0,9 1,3 1,3 1,7

Deflatore

consumi 1,1 0,9 0,8 1,0 1,9 1,8

PILnominale 2,1 1,7 1,0 2,0 2,7 2,6

Occupazion

e (ULA) 0,9 0,8 0,5 0,4 0,6 0,9

Occupazion

e (FL) 1,2 0,8 0,5 0,4 0,7 0,9

Tasso di disoccupazi one

11,2 10,6 10,1 10,0 9,5 9,1

Saldo corrente Bilancia dei Pagamenti in % PIL

2,8 2,5 2,7 2,7 2,6 2,5

PIL nominale (in miliardi di euro)

1.736,6 1.765,4 1.783,1 1.818,0 1.867,9 1.917,30

Fonte: Nota di aggiornamento del DEF, Ministero dell’Economia, settembre 2019.

Obiettivi generali individuati dal governo Documento unico di programmazione 2020 - 2022

Anche a livello regionale l’atto di indirizzo per l'attività di governo è costituito dal DEFR, Documento di Economia e Finanza Regionale, predisposto dalla Regione in attuazione del DLgsl 118/’11 con la finalità di:

· decidere i programmi da realizzare e i relativi contenuti all’interno delle singole missioni, le relative previsioni di spesa e le relative modalità di finanziamento;

· orientare le successive deliberazioni del Consiglio e della Giunta;

costituire il presupposto dell’attività di controllo strategico, con particolare riferimento allo stato di attuazione dei programmi all’interno delle missioni e alla relazione al rendiconto di gestione.

Il DEFR "vigente" è il DEFR 2020-2022 approvato con delibera della giunta regionale n. 133 del 05/03/2020 proposto all'assemblea legislativa che lo ha adottato con deliberazione n. 16 del 18.03.2020.

“Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (NADefr)2020/2022 in attuazione del decreto legislativo n. 118/2011” - Approvazione.

Supplemento straordinario al«Bollettino Ufficiale»- Serie Generale - n. 19 del 23 marzo 2020.

Ovviamente, uno scenario macroeconomico che viene predisposto nel mese di marzo 2020 non può non tenere conto dell’emergenza del “Coronavirus”. Per tutelare la salute dei cittadini, ma anche al fine di assorbire il più possibile il

“danno economico da panico”, la Regione Umbria si è prontamente attivata esercitando la massima sorveglianza con l’implementazione fin da sabato 8 febbraio di un numero verde gratuito 800.63.63.63 a disposizione dei cittadini umbri per informazioni e chiarimenti, 7 giorni su 7. Inoltre, sempre per fronteggiare l’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale derivante dall’epidemia da Coronavirus (2019-nCoV) è stata costituita una Task force regionale (DGR 24/2020), coordinata dal Direttore regionale alla Salute e Welfare.

Sono state definite le linee di indirizzo da diramare ai sindaci dei Comuni del territorio regionale per gestire questa fase delicata che sta creando allarme nella popolazione, ed attivate tutte le strutture mediche deputate all'accoglienza di pazienti, ribadendo che per qualsiasi necessità il punto di riferimento è il direttore di Distretto.

La Regione Umbria, in stretto contatto con il Governo, il Prefetto di Perugia e tutte le istituzioni ha messo in campo le misure utili a garantire la salute dei cittadini sul territorio regionale, adottando il 26 febbraio una ordinanza volta a definire ulteriori interventi per fronteggiare l’emergenzalegata alla diffusione dell’infezione da coronavirus.

Accanto alla assoluta priorità della tutela della salute dei cittadini, si è affrontata la necessità di predisporre misure idonee a tutelare gli operatori economici della nostra Regione.

Per valutare gli impatti economici per le imprese regionali che deriveranno delle recenti norme di sicurezza predisposte a livello nazionale, è stato convocato il tavolo di crisi con le associazioni di categoria con la finalità di predisporre misure e strumenti idonei a fronteggiare le ricadute economiche per la nostra regione.

L’incontro ha sancito la nascita di una task force che provvederà a monitorare costantemente la situazione e a recepire le esigenze delle imprese dei diversi settori, da portare sui tavoli istituzionali nazionali.

Il danno economico per l’Italia e per tutte le regioni italiane riguarderà sicuramente due aspetti cruciali: il turismo e il settore produttivo.

In tale contesto, aggravato ulteriormente dalle ripercussioni economiche dovute all’epidemia del Coronavirus, i criteri di impostazione della manovra di bilancio 2020-2022 dovranno prioritariamente tener conto di una serie di interventi che rivestono il carattere di obbligatorietà o di urgenza e, in misura più contenuta, per finanziare interventi previsti nel programma di mandato.

I criteri prescelti possono essere così sintetizzati:

_ per il 2020, invarianza della leva fiscale regionale e, quindi, della pressione fiscale, pur nella consapevolezza delle elevate difficoltà, derivanti dalla assenza di spazi finanziari di bilancio, nel garantire l’obiettivo prioritario di consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale;

_ previsione delle entrate tributarie sulla base dell'andamento del gettito, tenendo conto, in particolare, di quello verificatosi nell'ultimo anno e riduzione di alcune entrate extratributarie sulla base dell’andamento del gettito;

_ contenimento e riduzione delle spese di funzionamento per l’intero sistema regionale rappresentato anche dalle Agenzie, Enti strumentali e società controllate dalla Regione chiamati a concorrere all’efficientamento e al contenimento della spesa pubblica regionale;

_ riduzione dei costi della politica con un taglio delle spese previste per le strutture di supporto della Presidente e della Giunta regionale, nonché delle risorse stanziate per le spese di funzionamento dell’Assemblea legislativa;

_ revisione della spesa del Personale nel corso dell’esercizio 2020 ad esito del processo di riorganizzazione di tutte le strutture regionali;

_ finanziamento con risorse regionali incrementali del sistema di Trasporto Pubblico Locale;

_ incentivazione delle politiche di supporto economico alle famiglie e alle imprese;

_ rafforzamento delle politiche per la protezione civile;

_ sostegno agli interventi di manutenzione straordinaria sulle strade regionali a favore delle Province mettendo in atto un sistema di verifica e controllo puntuale degli interventi programmati e dei relativi stati di avanzamento;

Obiettivi generali individuati dal governo Documento unico di programmazione 2020 - 2022

Ma le risorse della programmazione europea e quelle del Fondo di Sviluppo e Coesione rappresentano un’importante leva per finanziare questi interventi.

Programmi europei e di coesione 2021-2027 riguarderanno gran parte delle politiche di sviluppo regionali, dalla promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente alla transizione verso un'energia pulita, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi, il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale alle TIC, dall'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali (lavoro, formazione, istruzione, povertà, ecc..) alla promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali, nonché agli investimenti in agricoltura e nel territorio rurale.

Compatibilmente con le disponibilità di bilancio 2020-2022, si provvederà prudenzialmente ad accantonare negli esercizi 2021 e 2022 una quota di risorse finanziarie da rendere disponibili per il cofinanziamento della nuova programmazione europea 2021-2027.

Nel documento DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (pagine 46-50)