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Gli obiettivi di governo per il 2020: i presupposti per Vision 2030

Capitolo 4. La visione dell’Arabia Saudita di Muḥammad Bin Salmān per il

5.4 Gli obiettivi di governo per il 2020: i presupposti per Vision 2030

L’intero programma Vision 2030 è costituito da riforme pensate per avere un impatto sul sistema finanziario nazionale e si divide in obiettivi generali previsti per il 2030 e obiettivi specifici per il biennio 2018-2020 che sono la privatizzazione, la tutela del Fondo di Investimento Pubblico, il risanamento del bilancio fiscale e l’attuazione di un programma di riforme volto al miglioramento della qualità della vita (qui già trattato nel capitolo precedente).

Per quanto riguarda il processo di privatizzazione, il programma si basa su quattro pilastri fondamentali che caratterizzano tutta la politica saudita dalla scoperta del petrolio ad oggi: lo snellimento burocratico del settore legislativo ed esecutivo, la creazione di enti preposti a velocizzare l’iter per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’investimento nel Paese e il controllo gestionale del processo di privatizzazione, per assicurarsi che le riforme siano rispettate e puntali.320

Sulla base di questi pilastri, il programma ha previsto degli obiettivi tra cui:

318 Vision 2030, pp. 55-59 319 Ivi pag 61

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 La regolamentazione della privatizzazione e l’individuazione dei settori su cui si può applicare

 L’istituzione di un ente che si occupi di preselezionare e fare degli studi di fattibilità sulle proposte di sviluppo del Paese

 La privatizzazione dei settori innovativi del sistema di sviluppo

 Supportare il lavoro dei ministeri che si occupano della tutela dell’ambiente e delle energie rinnovabili, dell’istruzione, dell’edilizia, dei trasporti e della sanità

 L’investimento nelle Ong e nei centri per le cure primarie

 La privatizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti (e di riciclo), del servizio postale, dei mulini e dei club sportivi

 La vendita dei territori posseduti dallo Stato per aumentare il valore dei terreni disponibili nel Paese e contribuire al rilancio dell’imprenditoria edile321

Il Fondo di Investimento Pubblico (PIF), che è il principale finanziatore di Vision 2030, è stato istituito nel 1971 attraverso il decreto reale n. M/24, allo scopo di sbloccare nuovi settori di investimento come quello delle costruzioni e delle infrastrutture in Arabia Saudita e all’estero. Ad esempio, uno degli stanziamenti più recenti gestiti dal PIF, riguarda il finanziamento di 500 miliardi di dollari per costruire zone commerciali e industriali in Giordania ed Egitto.322 Nel quadro di Vision 2030, il PIF sarà alimentato da iniezioni di capitali da parte del governo, da strumenti finanziari di prestito e debito con società private e da guadagni trattenuti dagli investimenti passati, oltre che, come accennato, dagli introiti della probabile quotazione in borsa di ARAMCO, prevista per il 2019.323

Le azioni di governo appena descritte contribuiscono alla realizzazione della maggior parte degli obiettivi di Vision 2030 tra cui rafforzare i valori islamici e l'identità nazionale, rappresentare un modello per una vita salutare, diversificare l’economia investendo nella cultura e nell’intrattenimento, abbassare il livello di disoccupazione, massimizzare l’efficienza della governance nazionale e promuovere la responsabilità della società civile nei confronti del territorio.324

321 Vision 2030, Privatization Program, pp. 45-56

322 Vision 2030, Public Investment Fund Program, pp. 12-14, url: http://vision2030.gov.sa/en/pifprogram/about

323 Ivi pag. 24 324 Ivi pag. 17

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Il PIF dipenderà dalla costituzione di un ente preposto alla realizzazione di previsioni economiche nel breve periodo, al conseguimento degli obiettivi specifici e alla gestione dei risultati a lungo termine di questa nuova politica.

In particolare, gli obiettivi sono la presa in gestione di società quotate e non quotate principalmente in Arabia Saudita e in diversi settori per portarle a conseguire un ruolo di spicco nel mondo finanziario internazionale; la diversificazione delle società saudite per aumentare la partecipazione allo sviluppo del settore privato, individuare le conoscenze che il Paese ha sviluppato negli ultimi anni e quindi creare posti di lavoro per personale altamente qualificato nelle piccole e medie imprese e infine, lo sviluppo delle infrastrutture e di beni immobili.

In questo settore, sono inclusi i cosidetti giga-progetti (come ad esempio il Red Sea Project ed il Qiddiya Project)325 che riguardano diversi settori del commercio e dell’investimento e che puntano a valorizzare l’economia saudita nel medio e lungo periodo. Infine, sono citati gli investimenti internazionali che mirano a diversificare l’economia saudita e a conferire al Paese una leadership a livello globale. Il frutto della realizzazione di questi obiettivi (tramite l’iniezione di credito nelle casse dello Stato e alcuni strumenti di prestito e debito) andrebbero a costituire circa il 47% dei proventi totali annuali dello Stato entro il 2020.326

L’ultimo punto del programma PIF riguarda invece le iniziative di governo e le riforme a breve termine, molte delle quali sono già state messe in atto e verranno illustrate nel paragrafo seguente.

Il programma di revisione fiscale è stato pensato in relazione al declino finanziario che l’Arabia Saudita ha dovuto affrontare durante il 2017 ed è costituto da alcuni pilastri fondamentali per la realizzazione di ulteriori obiettivi specifici che sono: preparare tutti gli enti statali alla gestione finanziaria del settore di appartenenza, la pianificazione della macroeconomia statale, massimizzare le entrate dello Stato e ottimizzare l’impiego delle finanze nazionali.327

325 Il Red Sea è un progetto che mira a trasformare centinaia di chilometri delle coste del Mar Rosso, in un’area balneare attrezzata per accogliere turisti da tutto il mondo. Qiddiyya invece, è il nome di un mega parco divertimenti che sarà costruito entro il 2022 appena fuori la capitale saudita.

326 Public Investment Fund Program, Op. cit., pp. 24-27 327 Ibidem

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5.5 L’entrata in vigore delle prime riforme economiche: il sistema