• Non ci sono risultati.

c ontinUità e novità neLL ’ imPegno itaLiano neLLe missioni

internazionaLi

Nel 2017 l’Italia ha confermato il proprio impegno nelle missioni milita-ri internazionali lungo due direttmilita-rici pmilita-rincipali – euro-mediterranea ed euro-atlantica – corrispondenti ai contesti geostrategici di primario in-teresse nazionale. gli interventi hanno in particolare riguardato: la lotta

al terrorismo; il contributo alla sicurezza dell’area euro-mediterranea; il supporto alle iniziative dell’Alleanza atlantica, sia sul fronte orientale che sul fronte meridionale; e la partecipazione alle missioni Onu per la pro-mozione della pace e della stabilità internazionale1.

Per quantità e qualità di risorse impiegate spiccano, in particolare, le mis-sioni nell’area del Mediterraneo e Medio oriente, per le quali l’Italia ha inve-stito nel 2017 circa 600 milioni di euro e impiegato in media ben 4.154 unità2. L’Italia è stata particolarmente impegnata nella lotta al terrorismo di matrice etnico-confessionale, e soprattutto al sedicente Stato Islamico, con-tribuendo alla coalizione internazionale a guida americana con 1.497 unità nell’ambito dell’operazione Prima Parthica3. L’Italia ha schierato in Iraq un contingente secondo solo a quello statunitense. oltre ad essere responsabi-le di attività di formazione e addestramento delresponsabi-le forze irachene destinate a garantire il controllo delle aree liberate da/negate allo Stato Islamico, il contingente italiano ha contribuito anche a compiti di ricognizione, sorve-glianza, raccolta informazioni e rifornimento aereo, nonché al recupero di personale ferito o in difficoltà sul territorio iracheno, attraverso un dispo-sitivo aereo schierato in Kuwait e una componente elitrasportata basata ad Erbil4. Inoltre, una forza di circa 500 uomini è stata posta a protezione della diga di Mosul e del personale della ditta italiana trevi che nel 2016 si era aggiudicata i lavori di messa in sicurezza della struttura5. L’impegno del-la coalizione ha portato aldel-la liberazione di Mosul a luglio 2017 e, quattro mesi dopo, di Raqqa, città siriana proclamata capitale dello Stato Islamico.

Quest’ultimo ha così di fatto perso la sua dimensione territoriale – uno dei suoi aspetti distintivi fino a quel momento6.

1 Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, adottata il 14 gennaio 2017, gennaio 2017, p. 4, http://www.se-nato.it/leg/17/Bgt/Schede/docnonleg/33725.htm.

2 Camera, “Deliberazione del Consiglio dei ministri - Missioni internazionali (14 gen-naio 2017) DoC. CCL n. 1 - tabella di raffronto”, in Dossier dei servizi di documentazione, n.

274/1, 14 febbraio 2017, http://documenti.camera.it/leg17/dossier/testi/DI0571a.htm.

3 Si veda il sito del Ministero della Difesa: Operazione “Prima Parthica”, https://www.

difesa.it/operazioniMilitari/op_intern_corso/Prima_Parthica.

4 Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, cit., p. 5.

5 Per maggiori informazioni si veda il sito del Ministero della Difesa: Operazione “Pri-ma Parthica”, cit.

6 Lorenzo Cremonesi, “Raqqa è libera, la sconfitta dell’Isis”, in Corriere della Sera, 17 ot-tobre 2017, http://www.corriere.it/esteri/17_otot-tobre_18/raqqa-libera-sconfitta-dell-isis- 7aaccb7c-b36c-11e7-9cef-7c546dada489.shtml.

un altro teatro operativo che ha catalizzato gran parte dell’attenzio-ne politica nazionale dell’attenzio-nel corso del 2017 è senza dubbio quello libico. gli sforzi italiani per la stabilizzazione e pacificazione della Libia si sono concretizzati nell’operazione nazionale Ippocrate ma anche nella parte-cipazione alla missione dell’onu United Nations Support Mission for Lybia (unsmil) e a quella europea European Union Border Assistance Mission in Lybia (Eubam Libya).

Nell’ambito dell’operazione Ippocrate, che mira a fornire sostegno di carattere umanitario e sanitario7, è stata installata una struttura ospeda-liera campale nell’area di Misurata. La missione integrata unsmil sostiene invece le autorità libiche nel processo di transizione politica, soprattutto nel settore dei diritti umani e in quelli della non proliferazione e del con-trollo degli armamenti8. In ambito europeo, infine, l’Italia ha partecipato alla missione Eubam Libya, con unità di polizia a supporto delle autorità libiche per le attività di sicurezza delle frontiere marittime e terrestri9.

Inoltre, sempre nel contesto europeo, l’Italia partecipa all’operazione navale Eunavfor Med, nell’ambito della quale svolge attività addestrative a favore della guardia costiera della Libia10. Si è rafforzato anche l’impegno nazionale nel contesto dell’operazione Mare Sicuro per l’addestramento della guardia costiera e la Marina Militare libiche, con l’impiego di 700 mi-litari, 4 mezzi navali e 5 mezzi aerei11. Dal 2 agosto 2017, infatti, su richiesta del governo di tripoli, i militari italiani sostengono le forze libiche nel con-trasto ai traffici marittimi illeciti, in particolar modo quelli di esseri umani.

Sempre nell’area del Mediterraneo, ma sotto l’egida della Nato, l’Italia ha contribuito con due unità navali alla missione di sicurezza marittima Sea guardian12.

7 Si veda il sito del Ministero della Difesa: Operazione Ippocrate, https://www.difesa.

it/operazioniMilitari/op_intern_corso/op_ippocrate.

8 Camera, “Deliberazione del Consiglio dei ministri - Missioni internazionali…”, cit.

9 Ibid.

10 Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, cit., p. 7.

11 Si veda il sito del Ministero della Difesa: Operazione Mare Sicuro, https://www.dife-sa.it/operazioniMilitari/NazionaliInCorso/MareSicuro.

12 Sea guardian, lanciata a novembre 2016, è andata a sostituire l’operazione Active Endeavour che era stata istituita in risposta agli attacchi terroristici contro gli Stati uni-ti dell’11 settembre 2001. Si veda il sito del Ministero della Difesa: Mediterraneo - Sea Guardian e Forze Navali NATO, https://www.difesa.it/operazioniMilitari/op_intern_cor-so/Active-Endeavour.

Mentre le missioni fin qui menzionate sono in sostanziale continuità con le tradizionali linee di politica estera e di difesa, il 2017 si è concluso con un elemento di novità: il 13 dicembre il premier Paolo gentiloni, al margine del vertice del g5 Sahel, ha annunciato la decisione di schierare soldati italiani in una missione in Niger13. Questa scelta è stata conferma-ta anche alla vigilia di Naconferma-tale durante l’intervento di saluto all’equipaggio della nave Etna della Marina Militare14.

L’annuncio rappresenta un passaggio importante per il “riposiziona-mento strategico” dell’Italia15 nella regione euro-mediterranea, che se-condo il Libro bianco del 2015 include i Balcani, il Nord Africa ed il Medio oriente, e a cui sono connessi il Sahel, il Corno d’Africa e la regione del golfo Persico16.

La missione in Niger, prevista dalla legge quadro per le missioni inter-nazionali per il 2018, avrà il compito di addestrare le forze armate e di polizia nigerine e di assisterle nelle attività di sorveglianza e controllo in un’area di importanza strategica, situata al confine con la Libia17. Si tratta di una missione sotto mandato onu, richiesta dal governo del Niger, alla quale parteciperanno anche Stati uniti, Francia, germania, Mali, Maurita-nia, Ciad, Burkina Faso e lo stesso Niger. Il contributo italiano dovrebbe sostanziarsi in 470 militari e 130 veicoli, da schierare in tre fasi (i primi 120 soldati sono stati dispiegati già nel dicembre 2017). Per schierare tali forze in Niger, si prevede che l’Italia ritiri una parte dei soldati dall’Iraq e riduca gradualmente anche il proprio impegno in Afghanistan18.

13 Alessandra Baldini, “g5-Sahel: gentiloni, verso impegno italiano con missione ad-destramento in Niger”, in OnuItalia, 13 dicembre 2017, https://wp.me/p46pmn-b70.

14 Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev, “gentiloni: soldati italiani in Niger per fer-mare traffico di esseri umani”, in Corriere TV, 24 dicembre 2017, http://video.corriere.

it/gentiloni-soldati-italiani-niger-fermare-traffico-esseri-umani/e68459b6-e8a3-11e7-8ef2-b5f38039d58d.

15 Venus in Arms, “La missione in Niger e la politica di difesa italiana. un’analisi”, 24 dicembre 2017, http://www.venusinarms.com/?p=1648.

16 Ministero della Difesa, Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, 2015.

17 Pietro Batacchi, “Al via la missione in Niger”, in Portale Difesa, 19 dicembre 2017, http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,2088.html.

18 gianluca Di Feo, “La Ministra Pinotti: “Via dall’Iraq metà dei soldati. E sull’Africa l’Ita-lia rafforza il suo impegno”, in Repubblica, 16 dicembre 2017; Comunicazioni del Governo sull’andamento delle missioni internazionali autorizzate per il 2017 e la loro proroga per l’anno in corso, nonché sulle missioni da avviare nel 2018, Resoconto stenografico Commis-sioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato, seduta n. 32, 15 gennaio 2018, http://

www.senato.it/leg/17/Bgt/Schede/ProcANL/ProcANLscheda39786.htm.

Tabella 1 – Personale impiegato in missioni internazionali e operazioni nazionali nel 2018

Europa e Mediterraneo

Mare Sicuro 681

Eunavfor Med 395

Kosovo (Kfor) 523

Estonia (eAP operazione Baltic Eagle) 110 Lettonia (eFP operazione Baltic guardian) 166 Asia e Medio Oriente

Libano (Unifil, Mibil) 1.119

Afghanistan (Resolute Support) 893

Iraq-Kuwait (Prima Parthica) 1.200

turchia (o.P. Sagitta) 135

Emirati-Al Minhad task force Air 108

Africa

Libia Miasit 269

Somalia (Eutm) 115

gibuti (Base di supporto) 90

Egitto (Mfo) 79

Niger Misin 42

Mali (Eutm) 12

Altre missioni 233

Totale missioni internazionali circa 6.200

Territorio nazionale

Strade sicure 7.000

task group genio 280

totale operazioni nazionali circa 7.250

Fonte: Ministero della Difesa, Operazioni militari in corso, https://www.difesa.it/operazioniMilitari/

pagine/operazioniMilitari.aspx.

Tabella 2 – Riparto geografico di spese e personale per le missioni internazionali nel 2017 e 2018 (milioni di euro)

Missioni Finanziamenti

2017 Finanziamenti

(1° gennaio-30 settembre)2018

Europa e Mediterraneo 281,85 199,24

Asia e Medio oriente 653,02 387,18

Africa 107,17 118,63

Esigenze generali missioni 90,70 62,10

Totale 1.132,75 767,15

Missioni Militari in teatro

2017 Militari in teatro (1° gennaio-30 settembre)2018

Europa e Mediterraneo 2.295 2.136

Asia e Medio oriente 3.688 3.191

Africa 857 1.234

Totale 6.880 6.561

Fonte: camera, “proroga missioni internazionali 2018 (Doc ccL - bis 1) - tabella di raffronto”, in Dossier dei servizi di documentazione, n. 330, 30 gennaio 2018, http://documenti.camera.it/

leg17/dossier/testi/DI0665.htm.

Figura 1 – Riparto geografico delle spese per le missioni internazionali nel 2017 e 2018

Fonte: senato e camera, “autorizzazione e proroga missioni internazionali 2018 (Doc ccL n. 3 e Doc ccL - bis 1)”, in Dossier dei servizi di documentazione, n. 45, gennaio 2018, p. 75, http://

documenti.camera.it/leg17/dossier/testi/DI0660.htm.

L’

imPegno Per La diFesa eUroPea e L

azione in ambito