I CLIENTI IDONEI
REGIONE FATTURATO (K€) EBITDA (K€) EBITDA/ FATTURATO
3.5 Analisi del mercato al dettaglio
3.6.2 Operatori integrati
Le imprese integrate, seppure rappresentando solamente circa il 20% del totale, sono i responsabili della maggior parte dei volumi d’affari generati dal settore, circa il 75% del
fatturato complessivo. Le motivazioni che spiegano questi risultati sono intuitive. Le
imprese in questione sono integrate su più attività operative: rispetto ad un operatore focalizzato, perciò, si è mediamente in grado di ottenere un maggior ritorno dalle proprie attività; in secondo luogo, gli operatori integrati sono spesso grandi player dell’energia, che presentano notevoli capacità d’investimento in assets oltre che una notevole solidità patrimoniale. Infine, tali operatori sono presenti da anni nel settore non solo del gas naturale e degli idrocarburi, ma nel settore energetico in generale, presentando perciò una forte efficienza sviluppata nel corso del tempo delle proprie attività operative.
Come nel caso di imprese integrate, la maggior concentrazione si ha nel downstream, nelle attività di vendita sia all’ingrosso che al dettaglio; molti sono infatti gli operatori che sfruttano la similarità tra i due business per operare in entrambi gli stadi della filiera.
Ora si riporta, nella seguente tabella, il numero di operatori integrati per Regione per ognuno dei tre stadi del downstream della filiera:
REGIONE Distribuzione Ingrosso Dettaglio
Abruzzo 3 3 Basilicata 2 2 Calabria Campania 2 2 Emilia Romagna 2 8 9 Friuli 2 2 Lazio 2 17 18 Liguria 3 5 6 Lombardia 1 62 59 Marche 3 3 Molise 2 1 Piemonte 8 8 Puglia 3 3 Sardegna 6 Sicilia 2 2 Toscana 5 4
Trentino Alto Adige 1 2 3
Umbria 2 2
V. Aosta
Veneto 12 12
TOTALE 15 140 139
Tabella 3.28: Numero di operatori integrati per fasi nelle regioni; fonte “Elaborazione propria su dati AIDA, 2013”
Per quanto riguarda le imprese del settore, è possibile effettuare una serie di conclusioni critiche di sintesi a seguito dell’analisi di massima degli operatori focalizzati ed integrati appena effettuata:
• Il maggior numero di operatori è presente nel downstream.
• Non sempre vi è corrispondenza tra numerosità degli operatori nel settore e volumi d’affari che la specifica attività della filiera è in grado di generare.
• Vi è un’elevata influenza dei grandi player dell’energia e in generale di operatori integrati, sia in termini di quote di mercato che di volumi d’affari generati.
3.6.3 Snam
LA STORIA
La storia di Snam inizia il 30 Ottobre 1941: l'Ente Nazionale Metano (costituito nel 1940), insieme ad Agip, Regie Terme di Salsomaggiore e Società Anonima Utilizzazione e Ricerca Gas Idrocarburati (Surgi) danno vita alla Società Nazionale Metanodotti (Snam) per la costruzione e l'esercizio dei metanodotti e la distribuzione e vendita del gas. Il capitale sociale è fissato in 3 milioni di lire. Un evento importante, come già detto, è stato il decreto legislativo 164/2000 (decreto Letta). Nel 2000 il legislatore recepisce nell’ordinamento italiano la Prima Direttiva Europea (la 98/30/CE) per la liberalizzazione del mercato del gas e decide per la separazione societaria delle attività di trasporto e dispacciamento da tutte le altre, come ad esempio l'approvvigionamento e la vendita. Cosi, nell’Ottobre 2001 nasce Snam Rete Gas. Il nuovo
naming unisce la storia del nome Snam, protagonista dello sviluppo della metanizzazione in
Italia, alla nuova attività specifica della società di trasporto del gas naturale, sottolineandone la continuità di valori e di competenze, la cultura della sicurezza e la tutela dell’ambiente. Nel Dicembre 2001 avviene l’ingresso in borsa, precisamente dal 6 Dicembre 2001 le azioni Snam sono quotate sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da borsa italiana. Nel Febbraio c’è stata l'acquisizione di Italgas e Stogit: Snam rete gas acquisisce da Eni il 100% di Stogit e di Italgas per complessivi 4.509 milioni di euro. Il 1 Gennaio 2012, la società modifica la propria denominazione sociale da Snam Rete Gas in Snam e conferisce il ramo d’azienda trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas a una nuova società che, data la notorietà del marchio associato al principale operatore nazionale del settore, prende il nome di Snam Rete Gas. Snam assume quindi la qualità di società Corporate che controlla al 100% le quattro società operative focalizzate sulla gestione e sviluppo dei rispettivi business.
I NUMERI
Si vedano i numeri economici di Snam, attraverso le immagini seguenti:
Immagine 3.5: Risultati finanziari di SNAM nel 2013; fonte “www.snamretegas.it”
Immagine 3.6: Risultati economici di SNAM nel 2013; fonte “www. snamretegas.it”
IL RUOLO
Snam Rete Gas svolge l’attività di trasporto e dispacciamento di gas naturale avvalendosi di un sistema integrato di infrastrutture formato da 32.306 chilometri di metanodotti, un Centro di Dispacciamento, 8 Distretti, 49 Centri e 11 Centrali di compressione. In base al "Decreto Letta" è stata stabilita una ripartizione dei metanodotti Snam Rete Gas in Rete Nazionale di Gasdotti (9.475 km) e Rete di Trasporto Regionale (22.831 km). La Rete Nazionale di Gasdotti di proprietà di Snam Rete Gas è costituita essenzialmente da tubazioni, normalmente di grande diametro, con funzione di trasferire quantità di gas dai punti di ingresso del sistema (importazioni e principali produzioni nazionali) ai punti di interconnessione con la Rete di Trasporto Regionale e con le strutture di stoccaggio. Della Rete Nazionale di Gasdotti fanno parte anche alcuni gasdotti interregionali funzionali al raggiungimento di importanti aree di
consumo. La Rete Nazionale di Gasdotti comprende inoltre 11 centrali di compressione. La Rete di Trasporto Regionale di Snam Rete Gas, formata dalla restante parte dei gasdotti, permette di movimentare il gas naturale in ambiti territoriali delimitati, generalmente su scala regionale, per la fornitura del gas ai consumatori industriali e termoelettrici e alle reti di distribuzione urbana.
La rete della Snam rappresenta il 96% della rete primaria nazionale. Altri operatori sono presenti con reti locali, in particolare nelle regioni adriatiche (Marche, Abruzzo e Molise). Vengono effettuati servizi di trasporto anche sui metanodotti internazionali. La maggior parte dei paesi europei importa il gas attraverso un numero limitato di strutture di metanodotti e terminali di ricezione GNL. Il gas di provenienza estera entra nella rete nazionale attraverso quattro punti, utilizzando strutture dedicate (appositamente costruite a seguito della stipula di un contratto di importazione); in particolare metanodotti da Russia, Olanda ed Algeria ed un terminale di ricezione del GNL ubicato a Panigaglia (La Spezia). I metanodotti di importazione sono stati realizzati da Snam in collaborazione con società del gas dei Paesi attraversati.
ITALGAS
La divisione di Snam che si occupa della distribuzione a livello urbano di gas naturale è Italgas: Nata nel 1837, Italgas è stata la prima società italiana impegnata nella distribuzione del gas in ambito urbano. Il servizio è svolto in regime di concessione a favore delle società di vendita autorizzate alla commercializzazione. Italgas svolge l’attività di distribuzione attraverso un sistema integrato di infrastrutture, cabine di prelievo, impianti di riduzione della pressione, reti di distribuzione, punti di riconsegna, principalmente di proprietà, che consentono di prelevare il gas dalla rete nazionale di trasporto e di riconsegnarlo alle società di vendita in prossimità delle utenze finali. Nei punti di prelievo viene anche effettuata l’odorizzazione del gas per renderne percepibile la presenza in caso di dispersioni, dato che il metano è per sua natura inodore. Nell’ambito delle sue attività, Italgas effettua nei punti di prelievo e in quelli di riconsegna la misura della quantità di gas distribuito. Italgas è il principale operatore italiano nell’attività di distribuzione di gas naturale in Italia, con 1.435
aree comunali affidate in concessione, circa 53.000 km di rete di media e bassa pressione in
gestione e 5,9 milioni di contatori attivi. Attraverso la consociata Napoletanagas gestisce, inoltre, il servizio di distribuzione del gas a Napoli e in altri 129 comuni della Campania.
3.7 Prezzi
In questa sezione ci si propone l’obiettivo di studiare l’andamento nel tempo e il trend futuro del prezzo, con particolare attenzione alla distribuzione e alla vendita. Si partirà da un’analisi di scenario mondiale, soffermandosi l’attenzione sulle principali macro-‐aree geografiche e sulle rispettive situazioni contingenti; dopodiché sarà fatto un approfondimento riguardo i contratti Take or Pay e Spot, focalizzando l’attenzione sull’andamento della situazione italiana rispetto al resto d’Europa. Questo perché ovviamente i prezzi nel downstream ne dipendono direttamente. Quindi si passerà allo studio vero e proprio dei prezzi nella distribuzione e nella vendita, per poi concludere l’analisi mostrando le componenti e l’andamento nel tempo della bolletta per l’utente finale.