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Opportunità e sfide

Nel documento Università degli Studi di Padova (pagine 31-40)

Per riusci re ad ott enere maggiori opportunità dalle tecnol ogi e Indust ry 4.0 e comprendere a pieno l e s ue propri et à, l e azi ende dovranno inves tire m olto nel la creazi one di nuove capacità: di reperimento, cons ervazi one, circolazi one di dati; analisi e l oro utili zzo, m a anche nuove abilit à in t ermi ni di int erazione t ra uom o e macchi na e tra mondo fisi co e digit al e. (McKinsey & C ompany, 2016).

1.1.4 Opportunità e sfide

Il s ett ore manifatt uri ero rivest e un ruolo di grande import anza per l’Europa (figura 1.4), pari al 15% del valore aggiunto (rispetto al 12% negli St ati Uniti ) e assum e un ruol o chiave nel gui dare atti vità di ri cerca, i nnovazi one, produttivit à, creazione di pos ti di l avoro ed es port azi oni (Strat egi c P oli cy Forum on Di gital Ent repreneurs hip, 2015).

Figura 1.4 - Quota dell'industria manifatturiera sul valore aggiunto (Strategic Policy Forum on Digital Entrepreneurship, 2015)

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Lo st ess o settore genera l '80% dell e innovazi oni dell 'UE e l '80% delle sue esportazioni, ma nell’ultimo decennio ha perso molti posti di l avoro, e con la produzi one nei mercati emergent i in rapida cres cit a, l'Europa sta affrontando una dura concorrenza.

Nel rapporto “Think Act” di Roland Berger (2016), si analizzano le opportunità portate dall’industry 4.0 e l’impatto a livello economic o. La produzione europea pot rà raggiungere una cres cit a dal 15% al 20% (quota del P IL del s ettore) entro il 2030, t enen d o conto dei servizi a valore aggiunto generati e portati dall a quart a rivoluzione indust riale .

L’impatto sarà visibile anche sul rendimento del capitale investito, com unement e not o con l 'acronimo ingl es e R OCE (+25%), sul grado di util izzo dell'impi ant o, su profi tti e gi ro d'affari, s ulla riduzi one del parco macchine e sugl i i nvestim enti i n personal e (fi gura 1.5).

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Dal punto di vist a operativo i l digit al e crea nuove t ecnol ogi e di produzione, nuovi m at eri ali , nuove rel azi oni e nuove modal it à di archivi azione, el aborazione e condi visione dei dati, influenzando tutti i processi all’interno della catena del valore. Nuovi dispositivi di pro duzione, come le st ampanti 3D, accelerano i ci cli di s viluppo del prodott o e rendono possibi li nuovi processi di coll aborazi one support ando la prototipazione rapida e l a pers onali zzazione, con una riduzione dei di fet ti, una m igli ore t racci atura dei problem i e un tim e to m arket pi ù rapido. L’i ntegrazione dei dati dell a value chain cons ent e un aument o di effi ci enza, flessi bilit à, velocit à e una considerevol e riduzi one degli sprechi ed elimi nazi one di tutt e l e inform azioni ridondanti o conflittuali .

Per riusci re ad ident i ficare le giust e opportunit à dal l ato operat ivo -manageriale rivolt e al mondo del l’i ndust ria e l egat e all a Di gital Trans form ation, l a s oci et à McKinsey (2015), grazi e alla pot ent e com binazione di es peri enza maturat a i n num eros i progett i di digit ali zzazione, è ri uscita a creare un “Digi tal Com pas s”. (“Bussola digitale”) Lo schema grafico (figura 1.6) permette di identificare le opportunit à pi ù prom ett enti in ambi to digit al e, in modo da poter prendere decisi oni inform at e e capi re a quali atti vità dare priorit à.

I t rend in questione s ono i s eguenti: • RESOURCE/PROCESS

Aum ent o della produttivit à del 3 – 5% l egato ad una maggiore effi ci enza energeti ca, i ntel ligent Iots e ottimi zzazione dei processi produttivi i n real -tim e.

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• ASSET UTILIZATION

Riduzione dei tempi di fermo macchi na del 30 -50% grazie ad ass et pi ù flessibili, monitoraggi o e controllo remoto, manutenzione predi tt iva e realt à aum ent at a.

• LABOR

Aum ent o dell a produttivit à nell e professioni t ecni che del 45 -55% m ediante autom azione di conos cenza, ovvero attraverso il processo di coll aborazi one uomo -m acchi na, monitoraggi o, controllo remot o e gesti one di git al e dell e performance. • INVENTORIES

Riduzione dei costi di i nvent ario del 20 -50% associ at o all a tecnol ogi a del la st ampa 3D e dim ensio ne unit ari a del lotto Figura 1.6 - The McKinsey Digital Compass maps (McKinsey, 2015)

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• QUALITY

Riduzione dei costi di controllo dell a qualit à del 10 -20% grazie a modalità avanzate e tecnologiche di “quality” managem ent .

• SUPPLY-DEMAND MATCH

Aumento dell’accuratezza nelle previsioni dell’85% grazie all a st rett a connessione dom anda -offert a.

• TIME TO MARKET

Riduzione del Ti me To Market (TTM ) del 20 -50%. Il t empo che int ercorre t ra i deazione e comm erciali zzazione di un prodotto diminuisce grazie all’open innovation, proget tazi one, s peri ment azioni e si mul azioni.

• SERVICE/AFTERSALES

Riduzione dei costi di m anutenzione del 10 -40% grazie all a manutenzione predi ttiva, assis tenza i n remoto e real tà virt ual e gui dat a.

Nonost ant e i recl amati e pubbli ci zzat i vantaggi l egati al fenom eno dell a Digit al Transform ation, ci sono ancora mol te imprese ch e fat ican o a t rarre un vero e proprio ris ult ato pos itivo classi ficabil e com e benefi ci o derivant e dall a digit ali zzazione. P erfi no i n organi zzazioni i n cui la l eaders hip azi endal e dim ost ra di ess ere in grado di condurre e usare abilm ent e l a t ras formazi one di git al e, c i si s cont ra con di vers e resist enze e s fide (figura 1.7).

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L'attenzione si focali zza principalm ente sull a port ata degli investim enti i ni zi ali e la diffi cil e valut azione dei costi/benefici, spesso non chi ari per l e nuove appli cazi oni Indust ry 4.0. Questo perché digit ali zzazi one non si gni fi ca sol o acquist are dell e n uove macchine e im plementare nuove t ecnol ogie, l’azienda deve avere il coraggio di ripens are i propri modell i di business e rist rutt urarsi tenendo presente l’incertezza e la gradualità del processo.

Un altro tema i nteress ant e di sfi da è l egato ai nuovi li vel li di com pet enza e qualifi ca ri chi esti per i dipendenti. Il cambi am ento digitale modifica i requisiti dei lavoratori lungo l’intera catena del val ore, dall o svil uppo fino all a vendit a, ri cercando hard skills , soft skills e modi di pensare sempre nuovi, in grado di sfruttare al

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massi mo l e innovazioni t ecnologi che dell a quart a rivoluzi one indus tri al e.

Le azi ende i nolt re s ono spesso spavent at e dalla com plessit à dell e tecnol ogi e, dall a di fficil e i ntegrabilit à t ra entit à e dati proveni enti da mondi e cost rut tori di versi e dal le incertezz e su t emi quali Dat a security, privacy, IP -security et c.

La vast a gamm a di sfide ris ult a com pless a e non può es sere superata solo attraverso l’azione delle singole aziende, ma tramite sforzi congiunt i di as soci azioni indust ri ali , sindacati, ass ociazi oni di dat ori di lavoro e sopratt utto t ramit e il s ost egno es pli cito dei poli cy -makers (figura 1 .8).

I respons abili politi ci giocano un im portante ruolo nel cont ribuire a pl asm are l a nuova forza l avoro, con nuove skill s e abi lità, part endo dal la form azione scol asti ca e creando le basi per una nuova educazione che incoraggia l’uso e lo sviluppo di tecnolog ie

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innovati ve. Support ano l a creazi one di standard indust riali europei o a livell o int ernazi onal e che consent ono la defini zione di norme, regol am enti e leggi com e base per una buona integrazione ori zzont al e e verti cal e dell a cat ena del val ore.

Si impegnano poi nell’imposizione di forme di t ass azione agevolat e per incent ivare gli i nvestim ent i in innovazione , s pess o però quel lo che l e aziende ri chi edono è una m aggiore chi arezza e durabi lit à, per perm ett ere agli imprendi tori di cost rui re pian i a lungo t ermine in modo solido , non affret tat i dalla s cadenza dell’incentivo.

I piani d’azione degli Stati Europei mostrano delle somiglianze, speci alm ent e per quant o riguarda gli obietti vi, focali zzat i s ulla cres cit a dell a competiti vità del le economie nazionali att raverso l’ammodernamento dell’industria.

Le motivazioni legate all’attuazione di iniziative a favore del sett ore indust ri ale e le misure appli cate dipendono da quell e che sono percepit e dai vari paesi com e le sfide pi ù urgenti con la possi bilit à i nolt re di unire obi etti vi s ul pi ano economico a obiet tivi di caratt ere ambientale e sociale (figura 1.9) .

La m aggior part e dei P aesi si concentra sul migli oram ent o dell a produttività e dell’efficienza dell’industria, e in questo approccio si contraddisti ngue l a Germani a che è un Paese alt am ent e l egato all a m ani fat tura e necessit a di continui st ep evolutivi in t ermi ni di perform ance produtt ive per t enere il passo con l a concorrenza strani era a bass o cos to.

Altri obi ettivi di ffusi fanno riferimento all a creazi one di nuovi modelli di business pi ù ori entati ai s ervi zi e al client e, al lo sviluppo e di ffusi one di t ecnol ogi e di nuova generazione con lo scopo di raggiungere l eadership i n ambito 4.0 e l a mi gliore gest ione del rischio.

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