Forme di tecnologia ed innovazioni della quarta rivoluzione industriale
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
3.5 Ostacoli all’adozione dell’automazione e della robotica
L’automazione potrebbe essere il nuovo motore di crescita per l’economia globale. L’aumento di produttività che deriva dall’utilizzo di macchine in ambito lavorativo, può compensare la riduzione della forza lavoro e ciò che si sta, al momento, verificando nelle economie più avanzate. La crescita produttiva, infatti, è necessaria per determinare la crescita del PIL e del PIL pro capite. Altre misure saranno necessarie, oltre all’introduzione di macchine, misure che si dovrebbero basare sulla creazione di domanda di lavoro, per non permettere alle macchine, seppure necessarie, di soppiantare il lavoro umano. Vi è bisogno, dunque, di un affiancamento delle macchine al lavoro umano. L’automazione però presenta anche degli elementi di criticità, che potrebbero rallentarne la diffusione, e ostacolare l’esecuzione di determinati compiti ancora per lungo tempo. Secondo Frey ed Osborne (2017) l’automazione non rappresenta una minaccia per il lavoro; i due accademici presentano tre colli di bottiglia (bottlenecks) per descrivere le criticità del fenomeno.
Il primo elemento rappresenta l’intelligenza creativa. Questo tipo di lavoro infatti è difficile da automatizzare, non è facile definire la creatività. È possibile progettare una macchina che sappia dipingere opere d’arte (come AARON27), ma è molto complesso ad
27 Programma per computer scritto da Cohen H., che crea immagini artistiche originali, esposte e
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oggi, insegnare ad un robot a distinguere l’aspetto o il potere emotivo28. Il secondo collo di bottiglia individuato, è l’intelligenza sociale. Essa richiede, infatti, una gamma di conoscenze del sociale, dei contesti culturali, e quindi la dimestichezza con sottigliezze e sfumature che sono difficili da specificare, e che spesso sono oggetto di fraintendimento anche tra gli umani stessi. Forme impegnative di intelligenza sociale, come l’insegnamento, il coordinamento, la negoziazione, sono ancora lontane dal poter essere automatizzate (Citi GPS, 2016). Infine, il terzo collo di bottiglia di cui le caratteristiche sono la percezione e la manipolazione delle macchine, risultano ancora arretrate rispetto a quelle umane. È difficile far distinguere, far manipolare e far comprendere le caratteristiche di vari oggetti, in maniera autonoma, alle macchine.
Un’ulteriore barriera è formata dall’ambito normativo e sociale. Per quanto riguarda il primo punto vi sono molti problemi legati alla privacy (come quelli connessi al fenomeno Facebook), e anche legati alle responsabilità in caso di errori, di incidenti che avvengono a causa delle macchine. La pressione sociale potrebbe invece essere alta in caso di perdita di lavoro da parte di un gran numero di dipendenti.
Nonostante la forte crescita potenziale, esistono tuttavia ancora altri ostacoli circa l’adozione diffusa della automazione e della robotica nei vari settori (Citi GPS, 2016). Questi includono l'investimento di capitale iniziale richiesto, una carenza di competenze e il dubbio su come le aziende, specialmente le piccole e medie imprese, possano produrre un rendimento interessante sul loro investimento. Nel capitale iniziale d’investimento, figurano anche i costi di installazione e di programmazione. Questi costi, sono alti
28 SOPHIA: intelligenza artificiale dalle sembianze umane, in grado di imparare, di discorrere con un altro
essere umano (ancora in maniera semplice), di espressioni facciali e riconoscimento di queste su esseri umani.
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soprattutto per sistemi su misura, essi vengono stimati intorno al 35-45% dei costi totali dell'automazione (The Boston Consulting Group, 2015).
Esistono inoltre altri ostacoli, come l'adattamento delle macchine a compiti diversi, ad esempio le operazioni che cambiano a seconda dell’ordine preso in considerazione. Questo è individuabile come il problema di multifunzionalità. Lo sviluppo di più capacità richiede tempo, si stima che a seconda delle abilità da sviluppare il tempo necessario si attesterebbe tra uno e nove anni. In aggiunta, alcune tecnologie, richiedono infrastrutture fisiche sostanziali, come attrezzature specifiche e laboratori. L’installazione di processi di automazione all’interno di un azienda, presuppone poi una modifica dei processi interni di organizzazione, oltre alla realizzazione dei corsi di formazione adeguati al personale. I software aziendali non vengono considerati molto costosi, mentre i servizi di implementazione associati ad essi spesso comportano costi molto maggiori rispetto al software stesso (McKinsey Global Institute, 2017).
Una mancanza di competenze in aree come la scienza, la matematica, le materie di ingegneria e tecnologia potrebbe fornire un ulteriore barriera allo sviluppo dell'industria della robotica e all'espansione dell'automazione in settori industriali diversi.
Nonostante le criticità discusse, rispetto alle rivoluzioni passate, la rivoluzione 4.0 rappresenterà un processo che dovrebbe avvenire più velocemente e in cui saranno compresi se non tutti, sicuramente molti più ambiti che in passato. Senza dubbio, i settori maggiormente interessati saranno quelli caratterizzati da lavori di tipo routinario o da quelli in cui i lavoratori presentano un livello basso in termini di qualifiche. Il McKinsey Global Institute sottolinea come l’impatto apportato dal processo di robotizzazione rispetto alla prima rivoluzione industriale stia avvenendo dieci volte più velocemente e su una scala trecento volte superiore. Ciò significa che, rispetto alla prima, questa
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rivoluzione avrà un impatto tremila volte maggiore (Petropoulus G., 2017). Non esiste però un consenso sull’effetto dell’automatizzazione. Certo è chiaro come le I.A., i robot, il mondo digitale, insieme, raggiungeranno un livello che supera quello umano in molti ambiti. Fino ad oggi i robot mostrano capacità fisiche che superano di gran lunga la massima prestazione umana o animale non solo in termini di forza ma anche di abilità. Rimangono invece, ancora molti passi da compiere per quanto riguarda le abilità motorie, soprattutto per quelle più sofisticate. In riferimento alla percezione sensoriale i robot raggiungono la percezione umana, mentre ad oggi, sono al di sotto della media umana circa il linguaggio naturale, le capacità sociali ed emotive. A proposito delle capacità cognitive, il livello di “attendibilità” dipende dalle attività prese in considerazione. Sicuramente nel recupero delle informazioni, ottimizzazione e pianificazione i robot si rivelano migliori della media umana. Ad ogni modo l’essere umano rimane superiore in attività quali l’interazione, il coordinamento e, come già detto, la creatività.