maggio 2018
«Sarebbe l’ideale disporre di una definizione ‘stipulativa’ e semplice di che cos’è un’atmosfera, ma questo non risulta possibile perché si tratta di concetto che è di per sé troppo complesso. Il concetto di atmosfera, infatti, riguarda un fenomeno che rifiuta l’oggettivazio- ne, poiché contesta l’idea settecentesca di estetica, con l’assunzio- ne di aísthēsis (intesa nel significato greco di cognizione emotiva
e multisensoriale) come ‘giudizio estetico (degli oggetti)’. Puoi ri- portare questa riflessione, ma non è una definizione. Il mio libro
Attunement è il contributo con cui posso dire di aver meglio appros-
simato la tematica atmosferica, ma si tratta di un libro intero!».* * Riferimenti bibliografici
Alberto Pérez-Gómez, Attunement: Architectural Meaning After the
Crisis of Modern Science (Cambridge, MA: The MIT Press, 2016).
Alberto Pérez-Gómez
Ciudad de México, 1949. Architetto, Ph.D., professore emerito di Storia e Teoria dell’Architettura presso la McGill University (Faculty of Engi- neering), membro del board scientifico e docente del master Neuroscience Applied to Architectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia).
di
Davide
Ruzzon
aprile 2018
«Un’atmosfera architettonica è il sospeso coagulo di tanti segnali. Come fosse una coscienza aerea, come un intero infrangibile, l’atmosfe- ra inspira ai sensi dello smemorato il ricordo del suo destino angelico».
Davide Ruzzon
Conselve (Padova), 1965. Architetto, responsabile scientifico del master Neuroscience Applied to Architectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia) e del progetto Tuned (iniziativa di integrazione appli- cata tra l’approccio neuroscientifico e la progettazione architettonica). È direttore della rivista Intertwining per Mimesis International (2018).
di
Michael A.
Arbib
maggio 2018
«La nozione di atmosfera in architettura può essere considerata come una forma di affordance emotiva, che diviene complementare a quel- la proposta da Gibson in merito ai meccanismi movimento/azione».*
* Riferimenti
Action, Space and Language: Towards a Neuroscience for Architectu- re, ciclo di lezioni tenuto presso la University of California di San Die-
go – UCSD, 2018 (lezione n. 3 ‘Atmosphere as a Kind of Affordance’).
Michael A. Arbib
England, 1940. Neuroscienziato, Ph.D., professore di Psychology pres- so la University of California di San Diego – UCSD e contributing fac- ulty member in Architecture presso la NewSchool of Architecture and Design. È, inoltre, docente del master Neuroscience Applied to Archi- tectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia).
di
Michela
Balconi
marzo 2018
«Atmosfera come compound di elementi di cognition ed emotion, che qualificano e danno identità agli ambienti architettonici; tali elementi trovano nei correlati fisiologici e corporei espressione e corrispondenza».
Michela Balconi
Vimercate (Milano), 1968. Dottoressa in filosofia e psicologia, Ph.D., professoressa associata di neuropsicologia e neuroscienze cognitive e di- rettrice della Research Unit in Affective and Social Neuroscience presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Facoltà di Psicologia). È membro del board scientifico e docente del master Neuroscience Ap- plied to Architectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia).
di
Eleonora
Buiatti
aprile 2018
«Nel nostro cervello i sensi sono rappresentati in singole aree del- la corteccia e delle zone profonde. Tuttavia esiste un’area, detta parietale, che lega tra loro tutti i sensi e le emozioni da questi sca- turiti, creando quella percezione globale, non frammentata, ricca di esperienze cognitive ed emotive, che più generalmente possiamo definire ‘atmosfera’. In quest’ottica, l’atmosfera è più della somma delle singole parti, in quanto diventa un’elaborazione sintetica di percetti e risposte emotive».
Eleonora Buiatti
Torino, 1972. Esperta in neuroergonomia sensoriale, Ph.D., docente a contratto di ergonomia cognitiva presso il Politecnico di Torino (Dipar- timento di Architettura e Design – DAD). È autrice del libro Forma Men- tis: Neuroergonomia sensoriale applicata alla progettazione (Milano: Franco Angeli Editore, 2014).
di
Colin
Ellard
settembre 2018
«Reputo l’atmosfera un’affordance emotiva. Come altri tipi di affor-
dance, essa non è né una proprietà intrinseca di una configurazione
spaziale né una proprietà intrinseca del soggetto che fa esperienza di tale configurazione. È qualcosa che sta da qualche parte, in mezzo a queste due realtà. Inoltre, dal momento che non è una condizione in- sita nell’assetto spaziale, non è universale. Il mio rapporto (affordan-
ce) con la Cappella Sistina non sarà mai uguale alla tua. Ma, d’al-
tro canto, analogamente ai setting ambientali di cui parlava Roger Barker, entrambe le nostre esperienze della Cappella Sistina saranno tra loro più simili di quanto lo possano essere le nostre esperienze di un negozio Ikea, se confrontate con la quelle della Cappella Sistina». Sponda
Frammenti — 189 188 — Neurocosmi
Colin Ellard
London, 1958. Neuroscienziato, Ph.D., professore associato di Cogni- tive Neuroscience e direttore dell’Urban Realities Laboratory presso la University of Waterloo (Department of Psychology), nonché consulente di progettisti e artisti. È docente del master Neuroscience Applied to Architectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia).
di
Gernot
Böhme
maggio 2018
«L’atmosfera è uno spazio accordato (tuned space) – ossia uno spa- zio con un suo stato d’animo. Si può parlare di atmosfere architet- toniche, se tale accordatura è indotta da arrangiamenti di natura architettonica».
Gernot Böhme
Dessau-Roßlau, 1937. Filosofo, Ph.D., presidente e direttore dell’Institut für Praxis der Philosophie e.V. – IPPh, a lungo professore di Philosophie presso la Technische Universität Darmstadt (Institut für Philosophie).
di
Tonino
Griffero
marzo 2018
«In breve, generando ‘spunti di orientamento, suggestioni cinetiche e segnali’, gli edifici producono un’ampia gamma di atmosfere e, in quanto autentici spazi messi in scena, spingono il soggetto percipiente a immergersi in esse. Così, le atmosfere architettoniche modulano il timbro patemico dello spazio pericorporeo dell’osservatore, e lo fan- no in modo coerente, poiché – diversamente da altre qualità più tran- sitorie – le forme architettoniche e urbane danno stabilmente luogo a certe atmosfere. L’atmosfera architettonica, anche se fosse intesa come ‘effetto’ (Camillo Sitte) o ‘figurabilità’ di una città (Kevin Lynch), è perciò qualcosa che non viene visto, ma percepito e co-prodotto».*
* Riferimenti bibliografici
Tonino Griffero, ‘Architectural Affordances: The Atmospheric Autho- rity of Spaces’, in Architecture and Atmosphere, a cura di Philip Tidwell (Espoo: Tapio Wirkkala-Rut Bryk Foundation, 2014), p. 24.
Note
Il termine ‘patemico’ indica la variazione dello stato d’animo del soggetto.
Tonino Griffero
Asti, 1958. Filosofo, Ph.D., professore ordinario di estetica presso l’Uni- versità di Roma Tor Vergata (Facoltà di Lettere e Filosofia). È editor di numerose riviste scientifiche internazionali, membro del board scientifi- co del progetto Ambiances: International Journal of Sensory Environ- ment, Architecture and Urban Space e direttore del gruppo di ricerca Atmospheric Spaces.
di
Timothy
Ingold
giugno 2018
«Il concetto di ‘atmosfera’ non solo è ovunque, ma risulta anche impossibile da definire, per definizione. La sua vaghezza mi ha sfi- brato. Nel mio lavoro di ricerca, ho tentato di integrare insieme il suo significato estetico e quello meteorologico. Ho esposto i miei ragionamenti in merito a tale questione, nella forma più sintetica possibile, in sei pagine del mio libro The Life of Lines*. Non penso di essere in grado di migliorare il mio punto di vista. Ecco perché preferisco rimandarti a tale testo, piuttosto che provare a risponde- re in questa sede alla tua domanda, sforzandomi di condensare il tutto in poche parole».*
* Riferimenti bibliografici
Tim Ingold, The Life of Lines (Abingdon: Routledge, 2015), pp. 73-78.
Timothy Ingold
Kent, 1948. Antropologo, Ph.D., professore emerito di Social An- thropology presso la University of Aberdeen (School of Social Sci- ence, Department of Anthropology). È docente del master Neuroscience Applied to Architectural Design – NAAD (Università IUAV di Venezia). Nel mezzo,
di
Jean-Paul
Thibaud
maggio 2018
«Che cos’è un’atmosfera architettonica? È l’insieme di sensazioni e stati d’animo che vengono irradiati da uno specifico ambiente costruito».
Jean-Paul Thibaud
1960. Di formazione sociologo, Ph.D., direttore di ricerca presso il Cen- tre National de la Recherche Scientifique – CNRS, ricercatore presso il Centre de Recherche sur l’Espace Sonore et l’Environnement Urbain – CRESSON (École Nationale Supérieure d’Architecture de Grenoble). È fondatore del progetto di ricerca Réseau International Ambiances.
192 — Neurocosmi
Contaminazioni
(scienza e arte)
collaborazioni disciplinari nuovi orizzonti
evoluzione dei bisogni umani le scienze cognitive
il focus neuroscientifico
Paragrafi