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Il percorso, le attività e le tappe del progetto (di Anna Masiello) C’è differenza fra dire “disabile” e “persona con disabilità”?

Nel documento DISABILITÀ O DIVERSA ABILITÀ? (pagine 90-97)

Rendicontazione delle attività progettuali

3.1. Il percorso, le attività e le tappe del progetto (di Anna Masiello) C’è differenza fra dire “disabile” e “persona con disabilità”?

Sì, c’è una grossa differenza, perché nel primo caso si identifica la persona con la sua disabilità, nel secondo si mette l’attenzione sulla persona a prescindere dalla sua disabilità.

BEBE VIO

La Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (2014/95/UE): un’opportunità per svi-luppare i diritti di partecipazione e inclusione delle persone con disabilità e prevenire il rischio di dumping sociale. Il ruolo cruciale dei CAE e dei sindacati è stato un progetto biennale presentato da First Cisl e finanziato dalla Commissione europea sulla linea dedi-cata ai CAE, partito a gennaio 2019 e concluso, con una dilazione di sei mesi dovuta alla pandemia mondiale da Covid-19, nel giugno 2021.

Disabilità nel lavoro: un approccio innovativo

Il dibattito sulle politiche e sulle azioni concrete per rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità è in corso ed è sempre più urgente. L’ONU ha richiesto maggiore inclusività nella gestione delle risorse umane, inserendo il tema nell’obiettivo 10 dell’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile; la Com-missione europea a marzo 2021 ha presentato un’ambiziosa strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 per garantire la loro piena partecipazione alla società ed effettiva parità di diritti con gli altri cittadini europei.

First Cisl ha provato a dare un contributo importante, ponendo disabilità, inclu-sione, pari opportunità e miglioramento delle condizioni di lavoro, al centro di un progetto finanziato dalla Commissione europea.

Avendo come riferimento e quadro giuridico di partenza la direttiva europea 2014/95/UE sull’informazione non finanziaria – che riguarda anche l’obbligo, per le imprese, di fornire informazioni sulla gestione della diversità – il progetto affronta il tema della disabilità nel lavoro in modo innovativo, come abilità lavo-rativa che muta nel tempo. Si guarda alla “diversa abilità”, non più come condi-zione statica e definitiva, ma come concetto dinamico ed adattabile alle

modifiche che segnano il lavoratore nel ciclo di vita, e determinano l’adattamento organizzativo a carico delle aziende, come deriva dalla direttiva-quadro europea 89/391/CEE.

Lo scopo principale dell’azione progettuale di First Cisl e del ricco partenariato (tra cui Banca Etica, First Social Life, l’associazione Abili Oltre, quattro Comitati Aziendali Europei, e sei sindacati europei di settore) è proporre strumenti per garantire la piena integrazione organizzativa dei lavoratori con disabilità e favo-rire l’introduzione di un nuovo criterio di gestione per le aziende, ovvero la di-versità nella composizione degli organi strategici. Tra gli strumenti si propone l’istituzione di un “CAE disability manager” all’interno delle aziende multinazionali dotate di Comitati aziendali europei.

Il disability manager del CAE avrà il compito specifico di promuovere un cambia-mento culturale significativo, favorendo la cooperazione tra CAE e sindacati, nazionali ed europei, per perseguire nuove forme di negoziazione che superino le carenze del quadro normativo comunitario per la contrattazione transnazio-nale.

Obiettivi del progetto

L’obiettivo sfidante del progetto è di duplice natura:

a. rafforzare l’efficacia delle azioni del CAE nelle imprese bancarie trans-nazionali operanti nell’Unione europea, sviluppando l’informazione (che comprende anche l’“informazione sulla diversità”), la consulta-zione e i diritti di partecipaconsulta-zione;

b. garantire una migliore integrazione dei lavoratori disabili nei contesti lavorativi, nella prospettiva, ancora in gran parte non realizzata, della loro piena inclusione.

Il riferimento è la suddetta direttiva 2014/95/UE, il cui obiettivo principale è di rendere i valori economici e finanziari delle imprese compatibili con gli obiettivi generali della società e dell’ambiente, incoraggiando lo sviluppo sostenibile e la crescita a lungo termine. Tenuto conto di questo e della volontà delle imprese di mantenere una buona reputazione sul mercato, si prevedono due impatti positivi:

una maggiore trasparenza che incoraggia l’azienda a perseguire gli obiettivi di-chiarati e un circolo virtuoso che influenza anche il comportamento degli stake-holders aziendali.

Fasi del progetto

Il progetto, dal punto di vista concettuale delle azioni da realizzare, si è articolato in 3 fasi principali:

1. la ricerca condotta a distanza da due gruppi di lavoro, composti da membri CAE da un lato e sindacalisti dall’altro;

2. il confronto e allo scambio, attraverso una tavola rotonda alla quale sono stati invitati gli attori più rappresentativi del dialogo sociale dei paesi partner;

3. la diffusione dei risultati, attraverso un corso di formazione, un webinar e una conferenza europea aperta ai principali attori del dialogo sociale europeo.

Risultati attesi

L’intera azione progettuale è stata orientata a promuovere un cambiamento cul-turale e a definire ruolo e funzioni della figura del CAE disability manager, in coe-renza con le politiche di attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, che stabilisce tra i venti principi e diritti fondamentali l’inclusione delle persone con disabilità.

Questi nel dettaglio i risultati attesi:

1. una più ampia conoscenza del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e del Pilastro europeo dei diritti sociali;

2. un’azione innovativa e più cooperativa tra i rappresentanti dei lavora-tori e dei dalavora-tori di lavoro nel campo delle politiche inclusive volte a rafforzare la protezione dei lavoratori con disabilità;

3. la progettazione della posizione organizzativa, dei compiti e delle fun-zioni del disability manager all’interno dei CAE, al fine di promuovere i diritti dei lavoratori con disabilità;

4. la raccolta, la selezione e la diffusione di buone pratiche e accordi col-lettivi nel campo delle politiche di inclusione dei disabili, dei lavoratori a rischio di disabilità e dei potenziali lavoratori disabili;

5. l’elaborazione di linee-guida comuni per negoziare azioni per la tutela e l’incremento dei diritti di inclusione, volte a promuovere un coordi-namento tra i CAE e i sindacati aziendali europei, nazionali, con la firma di “dichiarazioni congiunte”;

6. la creazione di una rete di sindacalisti preparati e formati sulle poten-zialità dell’approccio inclusivo, al fine di migliorare il dialogo sociale europeo;

7. lo sviluppo di iniziative di formazione che coinvolgono i sindacati dei nuovi Stati membri e dei paesi candidati, i più deboli nella tradizione sindacale (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Repubblica di Mace-donia), rispetto ai quali insistono interessi di investimento delle multi-nazionali finanziarie;

8. una ampia diffusione dei risultati progettuali finali e delle raccomanda-zioni politiche.

Partner

Il progetto ha coinvolto un partenariato transnazionale forte e significativo di 8 paesi europei:

• Presentatore: First Cisl; Co-presentatore: Banca Etica, membro della Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (FEBEA) e della Global Alliance for Banking on Values (GABV);

• sindacati nazionali provenienti dal settore finanziario di 7 paesi europei:

FinansForbundet (Danimarca), CFDT Banques (Francia), ZZP Ubis (Polonia), OSPPP (Repubblica Ceca), OZPPaP (Slovacchia), KSS (Re-pubblica di Macedonia), APF (Italia);

• CAE: UniCredit (Italia), Crédit Agricole (Francia), Generali Assicura-zioni (Italia)

• federazioni europee: UNI Europa, parte sociale riconosciuta;

• associazioni datoriali: Federmanagement, Associazione nazionale di di-rigenti d’azienda;

• organizzazioni senza scopo di lucro: First Social Life (Italia) e Abili Ol-tre (Italia), entrambe impegnate attivamente nella tutela e nello svi-luppo delle persone con disabilità.

Struttura

Il progetto si è articolato in 7 step:

Lavori preparatori

Il Comitato di direzione nella fase preliminare si è preparato al lancio del progetto mediante le attività progettuali preliminari necessarie. In questa fase si è costruita l’applicazione web chiamata Virtual àgora, una piazza virtuale finalizzata a favo-rire la collaborazione tra tutti i partecipanti, durante tutti i 24 mesi di lavori, per afferire e reperire materiali, e contribuire alla discussione interagendo in remoto.

Kick off – lancio del progetto

È stata la prima riunione “fisica” dei partner del progetto, che ha coinvolto tutti i componenti del Comitato direttivo, i facilitatori dei due gruppi di lavoro e i quattro esperti (tecniche di negoziazione, diritto comunitario, metodologie di formazione, computer-ICT); si è svolta a Bilbao presso la EU-OSHA nei giorni 1-2 aprile 2019, con modalità di incontro formativo ed operativo al tempo stesso.

I lavori hanno previsto:

a. la presentazione del progetto con obiettivi e risultati attesi;

b. un giro di tavolo per dare l’opportunità ad ogni partecipante di presen-tare il proprio contesto e verificare le conoscenze sui temi oggetto del progetto;

c. l’intervento del responsabile scientifico del progetto Domenico Iodice per inquadrare giuridicamente e indicare le piste d’azione del progetto;

d. la presentazione del ricco e qualificato partenariato e della Virtual àgora;

e. la condivisione delle linee-guida metodologiche del progetto;

f. con riferimento all’oggetto di studio, le indicazioni degli esperti circa le fonti di ricerca della documentazione;

g. la presentazione dei due gruppi di lavoro: composizione, obiettivi, ri-sultati attesi, metodologie e calendario attività.

Ricerca e analisi – lavoro a distanza

Questa fase, della durata di 5 mesi, è consistita in un lavoro di ricerca e analisi (in modalità a distanza) di normative e buone pratiche a livello europeo.

I partner sono stati divisi in 2 gruppi di lavoro: il primo, composto da membri CAE, ha sviluppato la ricerca sulle buone pratiche di inclusione svolte a livello di CAE e a livello europeo (accordi-quadro globali); il secondo, composto da sindacalisti, ha svolto ricerche sui contratti collettivi nel campo dell’inclusione a livello nazionale e aziendale. Entrambi i gruppi hanno avuto la responsabilità

della raccolta, selezione e sistematizzazione dei documenti, e hanno evidenziato per ciascuno di essi punti di forza e di debolezza utilizzando la metodologia della SWOT analysis (1). Per scambiarsi i documenti e l’esito delle elaborazioni, i parte-cipanti hanno utilizzato la Virtual àgora. Il lavoro a distanza e il relativo processo di apprendimento è stato guidato dai coordinatori.

Riunione di verifica

Al termine dei lavori a distanza, il Comitato direttivo si è incontrato a Praga il 4 e 5 novembre 2019 per condividere i risultati della ricerca e affrontare un caso di studio. I componenti del Comitato hanno lavorato divisi in due gruppi identifi-cando, con l’ausilio di una griglia:

• i possibili obiettivi da perseguire per la valorizzazione dei lavoratori con disabilità in un’azienda finanziaria;

• le relative politiche di gestione della disabilità che le aziende possono mettere in atto;

• il ruolo dei sindacati per promuovere, gestire e monitorare le suddette politiche di disability management.

È stato inoltre analizzato, condiviso e validato il questionario dell’indagine da lanciare via web per raccogliere la percezione, la consapevolezza e il sentimento dei lavoratori sulla disabilità sul posto di lavoro e sulle politiche attuate dalle loro aziende sul tema. Il questionario è stato tradotto in tutte le lingue dei Paesi part-ner.

Workshop + Steering Committee

Tappa centrale del progetto. L’incontro si è svolto a Bratislava il 5 marzo 2020.

Si sono presentati i primi risultati del lavoro svolto e una valutazione di medio termine. Dopo l’apertura e il benvenuto da parte del Direttore del progetto Gia-cinto Palladino, sono state presentate le attività svolte mediante la Virtual àgora e la sintesi dei risultati della riunione di verifica del Comitato direttivo di Praga.

Ha fatto seguito una tavola rotonda dal titolo Il disability manager, un passo impor-tante per un nuovo modello di politiche inclusive che ha visto confrontarsi tutti i partner del progetto, coordinati da Domenico Iodice, Responsabile scientifico del pro-getto. Nel pomeriggio si è tenuto un incontro operativo per discutere i risultati raggiunti. Si è anche lanciato ufficialmente il sondaggio europeo online che ha coinvolto i lavoratori di tutti i Paesi partner.

(1) Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dedicata.

Sospensione delle attività in presenza

A questo punto delle attività è intervenuta l’emergenza dovuta alla pandemia mondiale da Covid-19, con le progressive chiusure che hanno coinvolto tutti i Paesi europei. Il Comitato di direzione ha deciso quindi di chiedere, ottenendola, una proroga della scadenza del progetto di 6 mesi. I lavori sono quindi proseguiti con incontri a distanza effettuati utilizzando una nota piattaforma per videocon-ferenze.

Corso di formazione (2)

Il corso di formazione si è svolto in aula virtuale, dall’11 al 13 maggio 2021. Ha coinvolto 15 sindacalisti contrattualisti a livello aziendale delle imprese finanzia-rie europee e membri CAE delle organizzazioni partner, con l’obiettivo di co-struire una rete di sindacalisti esperti sul tema della disabilità e inclusione in azienda.

Il corso ha rafforzato conoscenze e competenze dei partecipanti attraverso la acquisizione di strumenti negoziali innovativi sulla disabilità al lavoro. Nel con-tempo si è tracciato il profilo di ruolo del CAE disability manager.

Nella mattinata del terzo giorno si è svolto un seminario formativo dal titolo Contrattare l’inclusione nei luoghi di lavoro, in modalità webinar aperto al pubblico, con l’obiettivo di approfondire l’argomento grazie al confronto con ricercatori ed esperti del settore.

Conferenza finale

La Conferenza finale si è svolta il 24 giugno 2021 in modalità webinar aperto al pubblico. È stata l’occasione per presentare ufficialmente i risultati del progetto.

La conferenza ha visto un ampio confronto e una pluralità di voci, con un panel di invitati così composto:

• Giacinto Palladino – First Cisl, Direttore del progetto;

• Domenico Iodice – First Cisl, Responsabile scientifico del progetto;

• Adriano Pallaro – Banca Etica, Co-presentatore del progetto;

• Marco Bartoletti – BB Holding, Fondatore e Presidente;

• Marino D’angelo – Abili Oltre, Presidente;

• Marco Cilento – ETUC Senior Advisor;

• Francesca Bonsi Magnoni – UniCredit Disability Manager;

(2) Per l’analisi approfondita di obiettivi, metodologia e risultati del corso di formazione, si rimanda alla sezione dedicata.

• Patrizia Ordasso – Banca Intesa, Responsabile delle Relazioni indu-striali;

• Marco Pronello – Giurista d’impresa.

Sono intervenuti con interventi pianificati anche i partner sociali del progetto:

• Christelle Stutzmann – CAE Crédit Agricole;

• Carole Bourner – CAE Generali Group;

• Jana Szaszova – OZ PPaP, Slovacchia;

• Eva Mikulkova – ZOOS OSPPP Repubblica Ceca;

• Tina Brinchmann Jensen – Finansforbundet Danimarca;

• Maja Stefkovska Paneva – Confederation of Free Trade Unions of Ma-cedonia, Repubblica di Macedonia.

Verifica e validazione finale

Ultima tappa del progetto. Il Comitato di direzione si è incontrato in un meeting online il 25 giugno 2021 per una valutazione complessiva dei risultati raggiunti.

Il Comitato ha anche convenuto i metodi di diffusione dei risultati nei Paesi che hanno partecipato al progetto, indicato le iniziative ulteriori di disseminazione, validato le raccomandazioni politiche.

Tutti i documenti prodotti dal progetto, i risultati finali degli incontri, dei corsi di formazione e del Sondaggio europeo, oltre alle raccomandazioni finali e al Dissemination Tool sono disponi-bili e accessidisponi-bili a tutti nella pagina web dedicata a Non Financial Reporting and Disadisponi-bility della Virtual àgora (https://agora.firstcisl.it)

3.2. I cardini del percorso formativo: negoziare il disability management

Nel documento DISABILITÀ O DIVERSA ABILITÀ? (pagine 90-97)

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