• Non ci sono risultati.

Si possono seguire i risultati del lungo lavoro nell’articolo de «L’Arpa» dell’anno successivo:

R. ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA- ESITO del Concorso per la composizione di una Messa a coro di quattro voci (due tenori e due bassi) con accompagnamento di organo, indetto da questa R. Accademia come dall'Avviso pubblicato in data 7 aprile 1890.

A tutto il 15 ottobre del detto anno, nel quale giorno chiudevasi il Concorso, erano pervenut3ealla Segreteria dell'Accademia ben 22 composizioni, tutte contraddistinte con un motto, come al seguente

ELENCO

N. 1. Motto – Cepedant. N. 2. Motto – Sine spe. N. 3. Motto – Fides et labor. N. 4. Motto – La penna è stanca ecc. N. 5. Motto – Pax.

N. 6. Motto – Per aures faedus. N. 7. Motto – Dominus tecum. N. 8. Motto – Sursum corda- N. 9. Motto – Bruno Stein. N. 10. Motto – Responsorio. N. 11. Motto – Fiat lux.

N. 12. Motto – Gio. da Palestrina. N. 13. Motto – X. X.

N. 14. Motto – Gloria in excelsis. N. 15. Motto – Laus Deo. N. 16. Motto – And Niagara ecc. N. 17. Motto – Laudate Dominum. N. 18. Motto – In choro et organo. N. 19. Motto – Labor optat premium. N. 20. Motto – Laus Deo.

N. 21. Motto – Aut, aut.

N. 22. Motto – Fato prudentia minor.

Raccolte le descritte composizioni e dovendosi procedere ad un giudizio sul merito delle medesime, il sig. Cav. Federico Parisini, presidente dell'Accademia, stimò opportuno di affidare un tale incarico alla Direzione di questo Liceo Musicale, nella certezza di porgere in tal modo ai concorrenti la miglior guarentigia di un voto imparziale e sommamente autorevole. E così fece con nota d'ufficio, in data 22 novembre decorso, al sig. Cav. Giuseppe Martucci, direttore del Liceo medesimo, autorizzandolo nello stesso tempo, ove l'avesse reputato conveniente, di costituire una commissione giudicatrice e designare a farne parte quei professori del Liceo, che gli fosse piaciuto prescegliere.

Il Consiglio d'arte accademico e l'universalità dei soci ebbero in seguito ad approvare la deliberazione adottata dal presidente cav. Parisini.

136

Il sig. Cav. Martucci accettò l'incarico e costituì la Commissione composta, con lui, dei seguenti altri professori addetti allo stesso Liceo musicale: Maestro cav. Alessandro Busi, maestro Adolfo Crescentini, maestro Cesare Dall'Olio, e maestro Raffaele Santoli.

La quale, debitamente costituita, elesse a Presidente lo stesso cav. Martucci ed a Segretario il prof. Dall'Olio. La Commissione, in diverse adunanze appositamente tenute, avendo esaminato tutte le suddescritte composizioni, prima per turno, poscia assieme ed in piena adunanza, dopo opportune discussioni, venne alla seguente deliberazione: «di eliminare, cioè, tutte quelle che le erano sembrate meno degne di considerazione, tenendo nota delle altre, che le apparivano meritevoli di particolare attenzione e di un più accurato esame.» La quale scelta cadde su di sette composizioni, che più sotto vengono particolarmente designate.

Ed in un'ultima seduta (30 dicembre), fatta nuova lettura dei sette distinti lavori al Pianoforte, tenuto dallo stesso prof. Martucci, mentre gli altri quattro professori accennavano le singole parti vocali, e dopo nuova ed analoga discussione, addivenne alla votazione sul merito dei medesimi, che risultò come appresso:

il N. 3 – Fides et labor ottenne voti 6 1/2 su dieci " " 5 – Pax voi 6 1/4 c.s.

"" 7 – Dominus tecum voti 6 c. s. " " 8 – Sursum corda voti 8 1/2 c. s. " " 9 – Bruno Stein voti 8 c. s. " " 15 – Laus Ddeo voti 6 1/4 c. s. " " 22 – Fato prudentia minor voti 9 c. s.

In seguito la Commissione emetteva gli apprezzamenti, che qui letteralmente si riportano. «Il N. 8 ( Sursum corda) conferma l'ottima impressione, specialmente per la buona condotta delle parti vocali, per l'interesse melodico, sempre in rapporto al genere, per la correttezza armonica, per la giusta proporzione delle forme e del carattere bene appropriato al sacro testo.

Nel N. 9 (Bruno Stein) si nota pure la buona condotta armonica, alquanto più ardita nella modulazione, ma nondimeno corretta ed elegante: le forme sono concise ed equilibrate, il carattere ben sostenuto nell'insieme.

Il N. 22 (Fato prudentia minor) richiama speciale attenzione, per lo stile elaborato nelle parti vocali, come nell'organo: vi si nota un interesse costante nell'andamento delle parti con robustezza armonica e periodare ben fatto e concludente. - L'interpretazione musicale del sacro testo è lodevole, ne è ben sostenuto il carattere, con facilità contrappuntistica. - Questo lavoro rivela perizia non comune del suo autore, concezione vigorosa, e riscuote la generale approvazione». E concludeva proponendo sia deferito il premio al N. 22 (Fato

prudentia minor) e la menzione onorevole al N. 8 (Sursum corda) ed anche al N. 9 (Bruno Stein).

La dolorosa quanto inaspettata morte del prefato Presidente prof. Parisini, seguita nel frattempo – che coincideva con la rinnovazione triennale di tutte le cariche ufficiali dell'Accademia – fu causa del non breve ritardo alla pubblicazione dell'esito del concorso. Costituitasi finalmente la nuova Presidenza, e adempiuto a tutte le formalità che erano riputate del caso, fu sua cura convocare l'accademico Consiglio d'arte, il quale, presa cognizione della relazione della più volte lodata Commissione Esaminatrice conforme alla proposta, proclamò vincitore del premio l'autore della Messa N. 22 portante il motto «Fato prudentia minor». Ed aperta l'annessavi scheda, ne risultò autore il signor maestro Guglielmo Mattioli, organista della perinsigne Basilica di S. Prospero di Reggio Emilia,

137

sua patria; il quale – consultati eziandio i registri dell'Accademia – si rinvenne inscritto fra i nostri maestri- compositori fino dall'anno 1881.

In quanto alle menzioni onorevoli che, sempre la lodata Commissione, proponeva per le Messe N. 8 (Sursum corda) e N.9 (Bruno Stein), il Consiglio d'arte, benché tecnicamente ne dividesse il parere e ritenesse l'une e l'altre ben meritevoli della proposta distinzione pure non istimava poterle loro formalmente conferire, perché entrambe mancanti di due pezzi,

Graduale ed Offertorio, assolutamente prescritti dall'articolo 2° delle norme di Concorso.

Dalla Residenza Accademica Bologna, 8 Aprile 1891 Il Presidente

F. M. Abini

Il Segretario Leonida Busi12

In merito alla menzione d’onore da attribuire ai due lavori, la Commissione si