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Il Molise: agire oggi per programmare il futuro

3.6 Il Premio Antonio Giordano

3.6.1 Premio Giordano

La seconda edizione del “Premio Antonio Giordano” si arricchisce con due eventi collaterali: “Write da future”, grazie al segretario ACAG Gaetano

al Comune e l’Istituzione Centro Servizi Turistici e Culturali della città di Campomarino; e "Art needs school for urban space", in collaborazione con il Comune di S.Croce di Magliano e il Liceo Scientifico Statale "R.Capriglione” di Santa Croce di Magliano.

“Write da future” (Campomarino (CB), si propone come prima graffiti jam della città: undici artisti (Bronko, Zhanco, Domee, Smyle, Nohr, Smoh, Sabote, Cheone, Jab, Imack, Emeid) daranno vita ad un’ imponente opera su una superficie pari a 147 mq, in pieno centro abitato.

A seguire “Art needs school for urban space” (Santa Croce di Magliano (CB)) progetto dedicato al mondo della scuola, che si propone come opportunità formativa volta alla realizzazione di un intervento di riqualificazione dell’arredo urbano esistente; nello specifico, le sedute antistanti il vecchio edificio delle

scuole elementari. Tale progetto rientra nell’ambito delle iniziative collegate al “Premio Antonio Giordano per il writing e la street art”, volto alla promozione dell’opera d’arte realizzata su strada. Due gli obiettivi primari:

1. contribuire al miglioramento della qualità estetica dell’ambiente urbano;

2. consolidare il senso d’appartenenza all’ambiente urbano e l’impegno dell’alunno, come cittadino, a rispettarlo.

Il progetto è rivolto ad alunni del Liceo Scientifico, che hanno maturato esperienze pregresse nell’ambito di concorsi e mostre di pittura, selezionati in base alla valutazione dei curricula. L’attività didattica, di tipo laboratoriale,

culminerà nella produzione di schizzi, concepts e realizzazione dei progetti a partire dalla rielaborazione critica di contenuti quali: il design, l’arredo urbano, Bruno Taut e l’uso del colore in architettura, Bruno Munari, l’Arte Concreta, il Graffuturism.

3.6.2 Premio Giordano 2016

Il PAG (Premio Antonio Giordano), alla sua terza edizione, seleziona artisti che gravitano nel panorama dell’arte urbana in ambito nazionale ed internazionale; l’evento è organizzato dall’ACAG (Associazione Culturale Antonio Giordano) con il patrocinio del Comune di Santa Croce di Magliano (CB); la scelta degli spazi urbani più adatti, ma anche più carichi di significato (edifici dismessi, luoghi rappresentativi del centro urbano) e la direzione artistica dell’evento sono gestiti dall’ACAG; particolare attenzione è riservata alla scelta degli artisti ovvero al loro linguaggio, diverso per cultura e formazione ma anche per tecnica utilizzata; la scelta ricade su ciascun artista proprio in funzione del linguaggio che si ritiene essere più adatto al carattere dei luoghi su cui poi si andrà ad intervenire. L’edizione del 2016 ha come protagonisti cinque artisti (Francisco Bosoletti, Camilla Falsini, Giulio Vesprini, Guerrilla Spam e Zed1) che hanno realizzato opere su pareti di edifici pubblici e privati. Cinque pareti per cinque artisti, ma anche spot su piccole pareti, portoni e un workshop di poster art, aperto a studenti, artisti ed illustratori. Cinque settimane che culmineranno nella realizzazione di opere che andranno ad aggiungersi a quelle realizzate nei due anni precedenti, arricchendo la galleria d’arte all’aperto in formazione.

3.6.3 Premio Giordano 2017

Mani in alto!”: è con questa espressione che si è aperta la quarta edizione del Premio Antonio Giordano per il writing e la street art, la

manifestazione organizzata dall’Acag (associazione culturale Antonio Giordano) a Santa Croce di Magliano, in provincia di Campobasso.

Grazie al Pag, nella cittadina molisana, si contano ad oggi già 17 opere, realizzate da artisti come Millo, Zed1, mr THOMS, Alberonero, Francisco Bosoletti, Camilla Falsini, Giulio Vesprini, e Guerrilla Spam. Proprio con quest’ultimo collettivo si sono aperte le porte dell’ultima edizione del festival: con il proprio progetto Guerrilla Spam ha coinvolto, infatti, le pareti interne del cortile della Casa Circondariale di Larino. L’iniziativa ha preso il nome di “Mani in alto!” ed ha visto anche la partecipazione dei detenuti della struttura. Sia ben chiaro, il nome del progetto è tutt’altro che un invito alla resa, ma piuttosto un’esortazione a protestare per attirare l’attenzione, per salutare, per incitare, per esultare o per disegnare e dipingere, in questo caso con il collettivo, un’opera di street art. Parte dell’iniziativa è stata la realizzazione di “Geografie immaginarie”, un intervento realizzato all’interno del cortile del carcere che trasporta in mondi altri i detenuti che lo vivono. Ma non solo, perché, con questo lavoro, Guerrilla Spam ha realizzato la sua prima opera a colori, abbandonato per l’occasione la tipica cromia in bianco e nero, che solitamente li caratterizza.

Il progetto non si è limitato, però, all’intervento sulle mura interne del carcere, ma è arrivato fin oltre le sbarre: alcuni detenuti hanno infatti partecipato a dei workshop di poster art, consegnando i propri lavori a Guerrilla Spam che si è occupato di affiggerli in diversi punti della città. Il collettivo ha così portato un po’ del punto di vista di chi è recluso, oltre le mura della struttura. Così dal 10 giugno, proseguendo poi per tutto luglio, si è sviluppato il festival che ha contato nella sua 4° line-up interventi di 108, Nelio, i personaggi surreali di NemO’s e l’arte di Robocoop. Mentre, parallelamente alla realizzazione delle opere, anche per quest’anno, il Pag si è occupato di

Bang in un progetto realizzato

con la collaborazione dello Sprar Casa d’Amico di Santa Croce di Magliano.

Tra queste, infine, si presenta una traccia del progetto del Collettivo Fx, impegnato da tempo a ritrarre da nord a sud dell’Italia le Madonne dell’Adesso, ossia le declinazioni con cui ciascun paese o cittadina ritrae la beata vergine.

Nella fattispecie, la Madonna di Santa C roce di Magliano è stata Madre Nostra, Terra Nostra Svelaci. Una Madonna che afferra il cappuccio dello Scarciacappa (la figura in nero presente nella processione che rappresenta l’uomo prima della visione) il

quale calpesta Diana, divinità romana delle fonti e dei fiumi. Fonti e fiumi maltrattati dalle numerose discariche illegali di rifiuti tossici presenti in Molise. Proprio lì sotto dove, oltre ai rifiuti, ci sono reperti romani ignorati, simboleggiati da Diana in questa immagine.