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Presentazione della piattaforma

CAPITOLO 4 IL CASO AZIENDALE: STARS-UP

4.1 Presentazione della piattaforma

Per concludere il presente lavoro, ed essere quanto più esaurienti sul fenomeno dell’equity crowdfunding, il presente capitolo si propone di analizzare un caso aziendale, in particolare quello del primo portale iscritto al Registro dei portali online per la raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative della Consob. La piattaforma è la StarsUp, gestita dalla società StarsUp S.r.l., costituita a luglio 2013 con sede legale a Livorno. Il progetto nasce dall’idea di tre dottori commercialisti affermati nel campo: Carlo Piras, Matteo Piras e Alessandro Scutti, a seguito di una partecipazione ad un convegno nel 2012, dell’economista Don Tapscott, teorico dell’economia collaborativa. I tre professionisti con il loro lavoro e quindi la vicinanza alle imprese, hanno potuto osservare quale fossero le difficoltà per le aziende, del nostro paese, nel reperire i fondi per finanziare le loro attività. Per tal motivo, spinti da queste ragioni hanno deciso di sviluppare una piattaforma peer-to-peer con l’intento di mettere in comunicazioni investitori e società. Come spiegato sul sito ufficiale della piattaforma le esigenze a cui l’equity crowdfunding risponde sono:

un vasto numero di imprese (non quotate), organizzazioni o imprenditori avrebbe bisogno di capitale per poter avviare e/o sviluppare validi progetti imprenditoriali, anche a carattere sociale, che però, spesso, rimangono “sulla carta”. Anche per le iniziative “di maggior talento” la raccolta del capitale rappresenta la fase più difficile da superare e di conseguenza molte aziende “potenzialmente di grande successo” non riescono invece a decollare;

molti soggetti, investitori professionali o persone fisiche, dispongono di liquidità finanziaria (anche in piccola quantità) che investirebbero volentieri in iniziative imprenditoriali o sociali di loro gradimento, per diversificare il proprio portafoglio di attività, per ottenere un (eventuale)

beneficio economico futuro, per spirito imprenditoriale e/o volontà di far parte di una iniziativa di successo. Spesso però non hanno conoscenza di iniziative che potrebbe interessare loro.38

Entrato in vigore il Decreto Crescita bis e il regolamento Consob, i fondatori di StarUp S.r.l. presentano ad agosto 2013 la documentazione necessaria per richiedere l’iscrizione al registro della Consob; il 18 ottobre dello stesso anno viene loro concessa l’autorizzazione. Con stupore scoprono di essere i primi ed unici ad aver fatto richiesta. Il “first mover” darà l’avvio nei successivi anni alle altre piattaforme che si iscrivono al registro. A seguito dell’iscrizione iniziano i lavori di creazione della piattaforma e degli accordi con l’ente bancario, che si sarebbe occupato di portare a termine le transazioni.

L’obiettivo della piattaforma è quello di “far incontrare, attraverso il proprio

portale, idee interessanti e persone disposte a dotarle della necessaria forza finanziaria”.39

Il punto cardine che ha indirizzato i tre imprenditori a far nascere la piattaforma è l’innovazione ritenendo opportuno:

valorizzare il meglio dell’innovazione italiana soprattutto nei campi in cui il nostro paese è “tradizionalmente” all’avanguardia (manifatturiero, ma anche agroalimentare, biomedicale turistico-culturale, della creatività); proporre progetti di “new economy” soprattutto se in grado di fornire un servizio utile per la collettività;

individuare aziende veramente innovative con idee in grado di conquistare i mercati.

La piattaforma si appoggia per far ciò, sull’eccellenza imprenditoriale italiana, la ricerca, i progetti sociali, le università, gli incubatori e il mondo professionale, garantendo professionalità e trasparenza.

38

www.starsup.it/cosa-facciamo 39

4.1.1 La struttura organizzativa del portale

Il consiglio di Amministrazione è composto dai tre fondatori, i quali si occupano in maniera diretta delle macrofunzioni quali:

- funzioni ed attività verso l’esterno (rapporti con le start-up, con gli investitori, istituzionali e comunicazione);

- funzioni ed attività verso l’interno (organizzazione, marketing, amministrazione, finanza, controllo ed IT).

L’organizzazione presenta una struttura così accentrata, per mettere al corrente il CdA, di quelle che sono le specificità e le criticità di tutti gli ambiti e per poter operare attivamente.

Oltre ai tre imprenditori, il team StarsUp è gestito da professionisti, che sono quotidianamente a contatto, con la realtà aziendale e che possono offrire, quindi, il giusto supporto per la creazione di campagne, sia in fase di lancio, che in quella di raccolta, e aiutare i potenziali investitori a entrare nel mondo dell’equity

crowdfunding.

4.1.2 I numeri

Dalla relazione iniziale presentata alla Consob ad oggi, StarsUp è cresciuta notevolmente presentando 27 offerte, per un totale di raccolta pari a 3.312.643,00 di euro. Il primo anno la piattaforma si prefissò la presentazione di quindici progetti, quattro online, dopo l’iscrizione al registro Consob. Il team di StarsUp aveva delle previsioni ottimistiche del fenomeno, ma si dovette rendere conto sin da subito a quale difficoltà avrebbe dovuto venire incontro. Le previsioni sulle offerte andarono come prestabilito a differenza di quelle degli investitori. La principale ragione è che la piattaforma fu la “pioniera” in Italia e lo scetticismo nell’utilizzo nel crowdfunding era ancora molto elevato, inoltre l’assenza di campagne concluse positivamente faceva aumentare la scarsa fiducia dei donatori. L’aumento degli investitori lo si ebbe a seguito delle prime campagne

di successo, arrivando nel 2017 a 375 utenti, di cui 332 persone fisiche e 43 persone giuridiche.

I primi dati, sui sei mesi di attività, hanno mostrato però, che StarsUp ha avuto un forte interesse da parte di circa 1700 utenti registrati e più di 35000 visite, provenienti da tutto il mondo.

Figura 22 Dati della piattaforma StarsUp Fonte: www.starsup.it

Ad oggi le campagne offerte sono state 27, di cui 10 hanno avuto esito positivo, anche ben oltre il tetto minimo prestabilito. È possibile notare come la presenza di investitori istituzionali abbia “rassicurato” il piccolo investitore a partecipare alla raccolta, mentre la sua assenza in fase di raccolta abbia scoraggiato i donatori a investire e non portare alla buona riuscita della campagna.

Il numero contenuto di offerte con esito positivo ricalca quello scetticismo che il nostro paese ha mostrato nei primi anni nei confronti di questo strumento finanziario. Dal 2016 a oggi le campagne sono state quasi tutte positive, perché all’interno della nostra società si è manifestato in modo preponderante il

fenomeno, che ha attirato l’attenzione di un numero sempre più elevato di utenti che trovano interessante in nuovo mezzo finanziario.