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PRESIDI OSPEDALIERI

Nel documento Regione Molise (pagine 149-152)

La Continuità Assistenziale

PRESIDI OSPEDALIERI

Adeguamento sismico Adeguamento funzionale Investimenti totali Investimenti attivati Investimenti da attivare € ADEGUAMENTO P.O. CAMPOBASSO 68.000.000,00 25.000.000,00 93.000.000,00 0,00 93.000.000,00 ADEGUAMENTO P.O. ISERNIA 5.000.000,00 5.000.000,00 10.000.000,00 0,00 10.000.000,00 ADEGUAMENTO P.O. TERMOLI 15.000.000,00 10.000.000,00 25.000.000,00 0,00 25.000.000,00 TOTALE 88.000.000,00 40.000.000,00 128.000.000,00 0,00 128.000.000,00

Per la struttura di Isernia, nell’attesa della costruzione del nuovo Ospedale, saranno realizzati solo interventi finalizzati alla conservazione dei livelli minimi di sicurezza richiesti dalla normativa, per un importo stimato in circa 10 milioni di euro.

Nuovo Presidio Ospedaliero di Isernia-Venafro

I notevoli costi di intervento necessari per conseguire l’adeguamento sismico e funzionale dell’ospedale di Isernia porta a privilegiare la scelta della realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero, moderno e sismicamente adeguato, posto tra Isernia e Venafro, con riconversione degli attuali Presidi Ospedalieri.

Da uno studio mirato alla localizzazione della struttura, il nuovo complesso ospedaliero, potrà essere posizionato tra le città di Isernia e Venafro, in una zona semi-urbanizzata del territorio Comunale di Monteroduni.

La nuova struttura ospedaliera dovrà essere molto versatile e funzionale, si dovrà integrare con il territorio e dovrà avere un alto grado di flessibilità in modo da poter essere facilmente adeguata ad esigenze future e cambiamenti tecnologici e funzionali, tipo Ospedale Trasversale e modalità assistenziali secondo l’intensità delle cure, cercando di superare gradualmente l’articolazione per reparto differenziati per disciplina specialistica, onde favorire al meglio la segmentazione dei pazienti suddividendoli in relazione alla tipologia di assistenza richiesta e con la focalizzazione delle attività imperniata sulla specificità della casistica da trattare.

L’intendimento è quello di realizzare una struttura all’avanguardia con costi contenuti e con la partecipazione di capitale privato nella realizzazione del progetto. I costi per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero sono stimati in circa 55 milioni per circa 120 posti letto.

Nell’attesa della realizzazione del nuovo complesso ospedaliero, per conservare la funzionalità della strutture esistenti e garantire i livelli minimi di assistenza sarà necessario effettuare, presso il P.O. di Isernia, alcune opere di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzate al mantenimento della struttura ed all’adeguamento di parte di essa alle norme di sicurezza cogenti.

Saranno necessari, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato, lavori per la razionalizzazione e l’adeguamento normativo degli spazi e dei percorsi interni, in funzione e delle nuove esigenze organizzative delle strutture. Dovranno essere adeguate le compartimentazioni e le vie di esodo alla normativa antincendio e rimodulati i percorsi interni, verticali ed orizzontali, evitando interferenze tra quelli di accesso al pubblico e quelli prettamente sanitari.

Poliambulatori da convertire

Per la ristrutturazione dei poliambulatori esistenti, nell’ambito dell’Accordo di Programma Integrativo del 2008, sono state attivate risorse per € 3.300.000,00 finalizzate alla ristrutturazione delle strutture di Trivento e Montenero di Bisaccia. Ulteriori risorse per € 6.000.000,00 sono state attivate nell’ambito del programma “Centri Urbani”, art. 71 legge n° 448/98, finalizzati alla costruzione del Distretto di Campobasso.

H. LA SOSTENIBILITA’ DEL SISTEMA E LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

La gestione del servizio sanitario regionale deve essere assicurata dai finanziamenti ordinari del fondo sanitario nazionale, dalle entrate proprie regionali per compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni, da altri proventi per la compartecipazione dell’azienda sanitaria regionale all’attività libero professionale del personale, dai proventi per prestazioni a pagamento che l’azienda vende a persone fisiche e giuridiche.

La programmazione finanziaria deve assicurare a ciascun macro livello di assistenza le risorse stimate in base ai criteri di determinazione del fondo sanitario nazionale. La seguente tabella A simula, in base al Fondo sanitario regionale 2012, l’equilibrio di bilancio per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza:

Tabella A:

L’equilibrio di bilancio è garantito se nelle quote suindicate sono compresi i saldi di mobilità, ossia i saldi per ciascun macro livello di assistenza delle prestazioni erogate da altre regioni ai residenti in Molise e delle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie del Molise a cittadini di altre regioni. Il bilancio regionale della sanità non trae alcun beneficio economico dal saldo attivo che storicamente incrementa i flussi finanziari del fondo sanitario regionale, perché il saldo positivo è prevalentemente di competenza delle strutture private che operano nella regione, come è evidenziato nella seguente tabella B riferite al dato stimato del 2012, nella quale è anche esposto il valore dell’acquisto di prestazioni a carico del servizio sanitario regionale da privati operanti nel Molise, assimilabili a mobilità passiva:

Tabella B: Saldo % % ASReM (52.305.152) 100% 31.202.668 37% (21.102.484) (62.837.000) (84.810.137) 580.789.257 -15% Privati - 0% 53.142.874 63% 53.142.874 0 0 0 Regione (52.305.152) 84.345.542 32.040.390 (62.837.000) (84.810.137) 580.789.257 -15%

FSR=FSN+entrate proprie+saldo intramoenia, al netto della mobilità attiva ASReM=servizio sanitario regionale

Stima ANNO 2012*

Molise - Saldo Mobilità 2012

Acquisti 2012 da privati regionali Totale 2012 mobilità e privati FSR 2012 + Vincolati Quota mobilità + privati su FSR Passiva Attiva

La tabella evidenzia come il 15% del FSR è assorbito da acquisti da privato e mobilità passiva.

La regione acquista da altre regioni prestazioni per circa 52 milioni di euro; le strutture sanitarie pubbliche vendono ad altre regioni prestazioni per circa 31 milioni di euro, con un saldo negativo di 21 milioni, cui si devono sommare circa 63 milioni di euro per prestazioni acquistate da strutture private operanti in Molise, che – sostanzialmente - sono assimilabili a mobilità passiva.

Riaggregando i costi in base alle principali destinazioni per natura, la seguente tabella C permette di formulare una stima ragionevole e prudente delle funzioni di sanità pubblica, ospedaliere e distrettuali di assistenza specialistica ambulatoriale, residenziale, semiresidenziale in gestione diretta dell’unica azienda sanitaria regionale.

Tabella C

dati in € Ricavi Costi % Costi su Ricavi

R 580.789.257 R 84.345.542 C 51.775.000 7,8% C 115.979.874 17,4% C 71.887.463 10,8% C 52.305.152 7,9% R-C 373.187.310 56,1% Totale a pareggio 665.134.799 665.134.799 100,0%

* Sono stati considerati i valori 2011, ad eccezione del valore del FSR 2012

Anno 2012 - Stima Allocazione FSR per funzioni: sostenibilità del sistema

Prestazioni da altre Regioni (Mobilità Passiva)

Prestazioni ospedaliere e distrettuale in gestione diretta

FSR compreso fondi vincolati Mobilità Attiva

MMG / PLS e continuità assistenziale

Acquisti da privati e Mobilità Attiva di competenza dei privati Assistenza farmaceutica

Per raggiungere nel triennio di vigenza del Piano l’equilibrio economico della gestione e mantenerlo nel tempo senza il ricorso ad imposizione fiscali, occorrerà ricondurre i costi aziendali agli standard di costo di cui alla tabella A. Il Piano individua alcune delle principali azioni correttive nelle seguenti:

A) Riorganizzazione delle funzioni ospedaliere e distrettuali;

B) Rinegoziazione del contratto integrativo regionale della medicina di famiglia e della continuità assistenziale;

C) Rimodulazione dell’offerta di prestazioni delle strutture pubbliche e private operanti nella regione Molise per contenere la mobilità passiva;

D) Accordi con le regioni confinanti per regolare i flussi di mobilità passiva ed attiva.

I budget operativi dell’ASReM dovranno assicurare la ristrutturazione graduale, ma rigorosamente scandita da realistici tempi di attuazione, del piano delle reti di emergenza urgenza, ospedaliera e distrettuale, nonché tutte azioni necessarie a rendere efficiente la gestione, intervenendo principalmente sulla razionalizzazione delle dotazioni organiche del personale e gli approvvigionamenti di beni e servizi.

Nel documento Regione Molise (pagine 149-152)