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LE RETI DELLE CURE PALLIATIVE E DELLA TERAPIA DEL DOLORE - L’HOSPICE

Nel documento Regione Molise (pagine 76-79)

La Continuità Assistenziale

30. LE RETI DELLE CURE PALLIATIVE E DELLA TERAPIA DEL DOLORE - L’HOSPICE

Negli ultimi dieci anni è andata maturando la consapevolezza della necessità di contrastare il dolore nelle sue molteplici manifestazioni ed in maniera particolare le sindromi dolorose che caratterizzano la fase terminale delle patologie oncologiche e di alcune patologie degenerative.

Il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore all’interno dei percorsi assistenziali sanitari costituisce un obiettivo prioritario del Piano Sanitario Nazionale ed è specificamente tutelato dalla legge n. 38 del 15 marzo 2010.

In particolare, è tutelato e garantito l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza. Tale diritto è assicurato dalle strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapie del dolore in un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia nel rispetto dei principi fondamentali della tutela della dignità e dell'autonomia del malato, della promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale, e di un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.

La Regione è in tal senso impegnata al miglioramento di tale livello di assistenza e si prefigge di prevedere una importante integrazione tra il settore oncologico e la rete della terapia del dolore. A garanzia della continuità assistenziale del malato dalla struttura ospedaliera al suo domicilio sono opportunamente promosse azioni specifiche per garantire tale diritto. Tra queste la Regione si impegna ad approvare un progetto specifico per dare attuazione al Progetto nazionale “Ospedale- territorio senza dolore” previsto dall’art. 6 della Legge n. 38 del 15/03/2010, art. 6”, supportato da finanziamenti specifici, e che riformula, con una diversa impostazione, il progetto “Ospedale senza dolore” di cui all’Accordo Stato-Regioni del 25 maggio 2001 . In particolare il nuovo progetto nazionale, oltre a rafforzare l'attività dei Comitati ospedale senza dolore, favorisce l'integrazione ospedale-territorio ed introduce il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale e degli altri operatori del territorio.

Particolare attenzione andrà indirizzata allo specifico sviluppo di una rete assistenziale di cure palliative. L’obiettivo per il triennio è implementare la Rete regionale per le Cure Palliative e della Rete regionale per la Terapia del Dolore, tramite l’elaborazione di specifici progetti, in considerazione delle necessità e del fabbisogno evidenziato sul territorio della ASReM. Le rete delle cure palliative e la rete della terapia del dolore sono finalizzate alla garanzia dei livelli uniformi di assistenza e all’erogazione e accesso alle cure palliative ed alla terapia del dolore, assicurando un’assistenza qualificata al paziente terminale e alla lotta contro il dolore inutile in ogni sede assistenziale. Va potenziato un sistema di offerta nel quale la persona affetta da malattia inguaribile e la sua famiglia possano essere guidati e coadiuvati nel percorso assistenziale tra il proprio domicilio, le strutture di degenza e le strutture residenziali, per contenere la sofferenza globale nella fase finale della vita.

Considerata la dimensione regionale, le reti – che rimangono distinte per diversità di funzioni e compiti da svolgere - faranno capo ad un’unica Commissione regionale di Coordinamento della Rete di Cure Palliative e

della Rete di Terapia del Dolore,formato da un referente regionale, un esperto in cure palliative e un

esperto in terapia del dolore (gli esperti sono designati sulla base della responsabilità ed esperienza specifica maturata nel campo).

La Commissione dovrà svolgere le funzioni indicate dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, di coordinamento, indirizzo, promozione e monitoraggio del processo di attuazione e sviluppo della rete di cure palliative e della rete della terapia del dolore, a domicilio, in hospice, nelle strutture residenziali e nelle strutture ospedaliere, al fine di garantire approccio omogenei ed equità di sistema, in attuazione della legge n. 38 del 2010. La Commissione opererà in stretto collegamento con l’Unità locale di cure palliative della ASReM

Sarà costituita una Rete locale di cure palliative, con una Unità di cure palliative (UCP) nella ASReM, che avrà come compiti principali, in coerenza con quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 e dall’Intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012:

 Adottare strumenti di certificazione dell’effettiva erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore nelle strutture ospedaliere, residenziali e domiciliari;

 Adottare strumenti di controllo della qualità delle prestazioni;  Perseguire il miglioramento continuo della qualità delle cure erogate;

 Fornire il supporto tecnico allo sviluppo del sistema informativo regionale sulle cure palliative e sulla terapia del dolore;

 Monitorare lo stato di attuazione della rete locale di cure palliative e di terapia del dolore, attraverso la raccolta di un appropriato set di indicatori e di tutte le informazioni utili a tale scopo, con particolare riferimento al rispetto degli indicatori e standard previsti dalla normativa nazionale vigente;

 Individuare elementi per lo sviluppo di strumenti per il governo clinico in cure palliative ed in terapia del dolore, incluse la realizzazione e l’implementazione di linee guida;

Favorire, la promozione culturale delle cure palliative e della terapia del dolore, attraverso iniziative di comunicazione sociale;

 Elaborare specifici programmi di formazione continua degli operatori di cure palliative e di terapia del dolore;

 Promuovere l’attuazione della continuità terapeutica nei pazienti a fine vita e nei pazienti con dolore acuto e cronico, attraverso programmi di controlli nel tempo, anche in accordo con i Medici di Medicina Generale, con i Pediatri di Libera Scelta (PLS) e con tutti gli specialisti operanti sul territorio;

Individuare i requisiti specifici richiesti ai volontari operanti in cure palliative ed in terapia del dolore;  Sviluppare metodi comuni per un’omogenea raccolta dei dati, in attuazione dei flussi ministeriali

(assistenza domiciliare e hospice).

Azioni prioritarie:

istituire la Rete regionale di Cure Palliative e la Rete regionale di Terapia del Dolore, in ottemperanza alla L. n. 38 del 15 marzo 2010, anche integrando e modificando le normative preesistenti

 implementare il progetto “ospedale-territorio senza dolore”;  adottare una “Scheda Hospice” per i flussi statistici;

 potenziare l’assistenza domiciliare ad elevata intensità per malati terminali in modo da offrire l’opportunità di rimanere nella propria casa, sostenendo le persone anche con un impegno specifico contro il dolore, tenendo anche conto dell’art. 8 della legge 16.11.2001, n. 405 su particolari modalità per garantire l’erogazione di medicinali agli assistiti a domicilio e in strutture residenziali. L’assistenza va erogata secondo il modello delineato dal sistema delle Cure Domiciliari della Regione Molise, al fine di garantire una diffusione omogenea sul territorio secondo precisi criteri (modalità di ammissione e di erogazione delle cure, standard di personale e tempi di assistenza);

 sviluppare corsi di formazione per volontari in cure palliative, promuovendo la collaborazione con il terzo settore e valorizzando le esperienze positive già realizzate sul territorio.

 l’informazione ai cittadini ed agli operatori sulla istituzione della rete di assistenza palliativa, sulla localizzazione dei servizi e delle strutture, sull’assistenza erogata dalla rete e sulle modalità d’accesso;  l’utilizzo sistematico e continuativo, da parte della rete di assistenza palliativa, di strumenti di

valutazione della qualità percepita dai malati e dalle loro famiglie.

Per quanto riguarda le strutture residenziali, attualmente sul territorio regionale esiste un solo hospice, a Larino ( 10 p.l. che potrebbero essere aumentati a 14) ed è in via di realizzazione una seconda struttura a Campobasso nella quale prevedere un numero minimo di posti da destinare ai casi pediatrici. Pertanto l’obiettivo nel periodo di vigenza del Piano è quello del potenziamento delle strutture residenziali - hospice, offrendo due strutture di riferimento nella Regione, con i requisiti previsti dall’Intesa Stato-Regioni 25 luglio

2012 (“Definizione dei requisiti minimi e delle modalità organizzative necessari per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore”) e

creando una rete unitaria con l’assistenza domiciliare ed ospedaliera tramite collegamenti sistematici e formalizzati, professionali ed organizzativi.

L’implementazione della rete deve avvenire in collegamento con gli obiettivi di razionalizzazione della rete ospedaliera previsti dal presente Piano.

Per l’attuazione della Rete regionale di Cure Palliative e della Rete regionale di Terapia del Dolore si provvederà prioritariamente con i finanziamenti destinati all’attuazione di quanto previsto dalla L. n. 38 del 15 marzo 2010, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza maggiori oneri per il bilancio regionale.

Nel documento Regione Molise (pagine 76-79)