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LA SANITÀ VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE Premessa

Nel documento Regione Molise (pagine 36-39)

D. OBIETTIVI DI SISTEMA

23. LA SANITÀ VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE Premessa

Il presente documento intende tracciare le linee programmatiche di una politica per la salute, che rivolge l’attenzione all’integrazione tra politiche europee, sistema della salute italiano e sistema sociale ed economico regionale.

Questo “nuovo indirizzo” aspira ad introdurre un cambiamento che vede gli obiettivi di sanità pubblica rapportati alle più generali politiche economiche e sociali.

Nel corso degli ultimi anni la sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare hanno visto il succedersi di diversi documenti programmatori regionali tesi a conformare l’attività di controllo agli standards europei, ed in particolare al regolamento n. 882/2004. Alla luce della loro applicazione e dell’esperienza acquisita, tali atti, che di seguito si segnalano, necessitano una revisione ed adeguamento alla realtà molisana, alle osservazioni avanzate con diversi documenti del Ministero della salute, al progetto di Dipartimento Unico della Prevenzione, ai diversi provvedimenti di semplificazione burocratico-amministrativa che sono stati emanati dal governo centrale.

Con la DGR 30 dicembre 2009, n. 1303, è stato approvato il primo Piano pluriennale integrato dei controlli ufficiali degli alimenti ai sensi del Reg. CE n. 882/2004. Con la stessa delibera, tra l'altro, è stata attivata la Banca dati delle imprese alimentari, realizzata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, per la registrazione delle imprese soggette a controlli e per l’informatizzazione dei dati dell’attività di controllo svolta.

Con la DGR 1 febbraio 2011, n. 15, è stato approvato il Manuale Operativo per le attività Pianificate in Sanità animale, per consentire la pianificazione ed il coordinamento di tutti i piani di controllo, monitoraggio e d eradicazione delle malattie del bestiame.

Con la DGR 20 maggio 2011, n. 339, è stato attivato il nuovo programma di gestione informatica dell’anagrafe canina regionale, realizzata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, che opera direttamente sul web facilitando e velocizzando l’inserimento e la trasmissione dei dati. Il Piano pluriennale integrato dei controlli ufficiali degli alimenti è già giunto alla prima revisione, in via di approvazione.

Con il DCA 22 dicembre 2011, n. 108, è stato approvato il nuovo Piano pluriennale integrato dei controlli ufficiali degli alimenti, ai sensi del Reg. CE n. 882/2004. Con lo stesso decreto è stata attivata la Banca dati delle imprese alimentari, realizzata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, per la registrazione delle imprese soggette a controlli e l’informatizzazione dei dati dell’attività di controllo svolta.

Alla luce di quanto sopra esposto, le attività di sanità pubblica veterinaria devono conformarsi a quanto richiesto per espletare correttamente le attività di controllo ma, nel contempo, tramite l’attività di formazione, informazione e comunicazione, essere di supporto soprattutto alle piccole imprese.

Ciò richiede da parte del sistema sanitario regionale il proseguimento del percorso di adeguamento avviato negli anni precedenti, mirato non solo alla riorganizzazione delle attività di controllo ufficiale, ma anche ad una ridefinizione degli assetti delle stesse Autorità competenti preposte allo svolgimento dei controlli. Per quanto sopra, i principi fondamentali adottati dal Sistema Sanitario regionale sono:

 attività orientata al consumatore e utente;  apertura e trasparenza;

 indipendenza;

 garantire il rispetto delle norme cogenti;  controllo ufficiale basato sulle evidenze;  flessibilità e semplificazione4.

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Contesto

La sanità pubblica veterinaria svolge compiti complessi e articolati che sinteticamente possono essere riassunti nella gestione della salute animale, della sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale.

Nella realtà molisana la sicurezza alimentare e specialmente il comparto agro-zootecnico rivestono notevole importanza economica e sociale soprattutto nelle zone interne che presentano uno scarso sviluppo industriale e una orografia disagevole, prevalentemente montana. In tali zone sono stati preservati alcuni prodotti tradizionali che trovano spazio nella dodicesima versione dell’elenco aggiornato dei prodotti agroalimentari tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole (DDG 7/6/2012). Inoltre in regione è presente una importante filiera avicola (che rappresenta il 2,5-3% dell’intero comparto nazionale) costituita da oltre 200 allevamenti con un numero variabile di capi da 5.000 a 25.000. Sono presenti 45.000 capi bovini distribuiti in più di 2.800 allevamenti (di cui circa 1600 con più di 5 capi), 91.000 capi ovicaprini distribuiti in quasi 3.700 aziende e 24.000 suini in 2.000 allevamenti. Questo comparto alimenta il mercato locale e delle regioni limitrofe e costituisce un presidio ambientale del territorio5. L’industria alimentare è presente con impianti di notevole rilevanza nel comparto lattiero caseario, della trasformazione delle carni e della pesca con un numero di impianti pari a 213 riconosciuti (48 mattatoi, 16 sezionamenti carni, 42 stabilimenti di trasformazione delle carni e preparazioni di carni, 11 per prodotti della pesca e molluschi, 81 caseifici). La regione inoltre si distingue anche per nicchie di produzione agro-zootecnica di pregio e qualità, quali per esempio l’allevamento di bovini ed ovini al pascolo montano (transumanza) e l’allevamento del bovino marchigiano, razza da carne allevata da sempre con sistemi eco-compatibili.

Questi dati evidenziano la necessità di implementare un sistema di garanzie come previsto dai regolamenti comunitari ed in particolare del regolamento n. 882/2004 a e il regolamento (CE) n. 854/2004.

In Molise, a seguito della istituzione della ASReM e del Dipartimento Unico, il sistema di controllo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare nella sua articolazione territoriale soffre della inattuata integrazione dei Servizi Veterinari delle vecchie ASL. Infatti nella regione sono ancora attive le vecchie articolazioni dei Dipartimenti della Prevenzione.

Il riordino deve superare l’obsoleta differenziazione organizzativa a favore di nuova organizzazione che si tradurrà automaticamente a livello aziendale con benefici in termini razionalizzazione delle risorse, univocità delle prestazioni, multidisciplinarietà.

Analisi del contesto

favorevole, nel controllo ed eradicazione delle malattie di interesse antropozoonosico;

favorevole nel controllo (è attiva su tutto il territorio l’anagrafe canina),ma non nel contenimento della

popolazione canina randagia e degli animali inselvatichiti;

vengono svolte attività di igiene urbana, ma non sono attivi sistemi di sorveglianza strutturati;

presenza di disomogeneità e difficile interpretazione dei dati forniti in merito al controllo dell’utilizzo dei farmaci veterinari;

Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema Norme di igiene ed imprese artigiane di trasformazione.

Note esplicative di talune disposizioni in materia di flessibilità contenute nel “pacchetto igiene”. Linee guida per le autorità competenti.

Note esplicative di talune disposizioni in materia di flessibilità contenute nel “pacchetto igiene”. Domande frequenti (FAQ). Linee guida per gli operatori del settore alimentare.

Guida all'attuazione di alcune disposizioni del regolamento (CE) n. 852/2004 sull'igiene dei prodotti alimentari.

Guida all’attuazione di alcune disposizioni del regolamento (CEE) 853/2004 in materia di igiene degli alimenti d’origine animale.

Guida all’applicazione delle procedure basate sui principi del sistema HACCP e semplificazione dell’attuazione dei principi del sistema HACCP in talune imprese alimentari.

5 I dati (arrotondati) sono tratti dalla finzione “statistiche” del portale dell’IZS di Teramo e sono aggiornati al 30 settembre 2012

insufficiente ricorso dell’attività di categorizzazione del rischio degli stabilimenti e aziende, con riflessi

sulla riduzione dei controlli;

insufficiente ricorso ai controlli mediante audit;

insufficiente attività di sorveglianza della scrapie;

insufficiente attuazione dell’anagrafe dinamica del patrimonio zootecnico (DPR. 317/96);

favorevole nel controllo sui prodotti lattiero caseari e sul commercio al minuto;

insufficiente applicazione nel controllo sulla produzione delle carni e loro prodotti delle nuove

metodiche ispettive; Obiettivi

Il controllo ufficiale è stato normato dal Reg. CE n. 882/2004 ed ha come obiettivi generali la verifica della conformità alla legislazione volta, segnatamente, a:

prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per gli uomini e gli animali, siano essi rischi diretti o veicolati dall'ambiente;

garantire pratiche commerciali leali per i mangimi e gli alimenti e tutelare gli interessi dei consumatori, comprese l'etichettatura dei mangimi e degli alimenti e altre forme di informazione dei consumatori. In relazione agli obiettivi generali sopra descritti si riportano i seguenti obiettivi specifici:

Sorveglianza epidemiologica delle malattie correlate con l’alimentazione ed igiene degli alimenti.

Salute animale, prevenzione delle zoonosi, benessere animale e farmaci ad uso veterinario.

Adeguamento ai criteri di funzionamento previsti dal regolamento n. 882/2004 dell’attività di controllo ufficiale da parte dell’Autorità Competente regionale e delle Autorità Competenti Territoriali.

Completamento e sviluppo del Sistema informativo per la sicurezza alimentare all’interno del percorso di informatizzazione del Dipartimento di Prevenzione con particolare riguardo al controllo di gestione dei flussi informativi e delle attività programmate.

Promozione dello snellimento delle procedure di comunicazione con tutte le parti interessate e favorire la dematerializzazione della documentazione.

Revisione delle procedure di registrazione alla luce dei provvedimenti di semplificazione emanati dalle autorità centrali.

Categorizzazione del rischio degli stabilimenti (stabilimenti produttivi ed allevamenti,) tenendo conto che realtà molisana è rappresentata prevalentemente da microimprese per cui a volte è utile una categorizzazione per gruppi di attività simili.

Sviluppo di procedure che conducano alla certificazione di qualità delle Autorità Competenti Territoriali in attesa dell’Accreditamento istituzionale delle stesse e sviluppo del sistema di Audit dell’Autorità Compente regionale e delle Autorità Competenti territoriali che si prefiggano i seguenti obiettivi : – attenzione al processo interno all’organizzazione, che genera la prestazione-controllo, con

riferimento anche alla funzionalità, alla comunicazione interna, al livello di formazione del personale, agli strumenti di lavoro, ecc.;

– ricerca del miglioramento continuo, anche nei controlli che sono per definizione evolutivi, e alle innovazioni legislative e tecniche;

– coinvolgimento delle risorse umane nell’ambito della gestione delle risorse, finalizzato a garantire la crescita professionale del personale e la dotazione degli strumenti necessari al miglioramento dei processi produttivi.

Aspetti organizzativi

Il processo di innovazione organizzativa non seguirà le “classiche” discipline professionali ma dovrà essere orientato alla costituzione di strutture organizzative professionali legate a parametri volti al raggiungimento di adeguati volumi operativi, che portino ad una correlazione positiva tra prestazioni e risultati conseguiti, tenendo anche conto delle specificità territoriali, come previsto nel paragrafo “Articolazione del Dipartimento”.

Nel documento Regione Molise (pagine 36-39)