3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
3.2.1 Prima versione della strategia d’investimento
Ormai è chiaro come la nostra strategia d’investimento si basi sulla serie storica e la sua
media mobile; prima della media mobile si è calcolato il rendimento aritmetico, considerato
come misura “Corretta”, attraverso la semplice e nota formula:
Figura 3.4: Calcolo del rendimento aritmetico.
Dopodiché si è calcolata la media mobile semplice cosicché con tutti gli elementi in
possesso fino a qui si è riusciti ad improntare quelli che sono i segnali di posizione:
• long
• short
Figura 3.5: Serie storica FTSE MIB vs MA. (Fonte: Elaborazione personale)
In campo borsistico esistono due tipi di strategie operative, in altre parole due tipo
di posizioni che si possono assumere: la strategia long o posizione rialzista e la strategia
short o posizione ribassista.
3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
di Kelly.
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La prima si basa sull’acquisto di uno strumento quotata con la speranza che i prezzi
aumentino con l’intento di poterli successivamente vendere e di trarne profitti. Viceversa
nella seconda si realizza un profitto se i prezzi scendono ovvero, in gergo tecnico, si “Ven-
de allo scoperto” su di un titolo. Ciò implica che si vende uno strumento che non è in
nostro possesso, ma che ci viene prestato temporaneamente, con l’intento di riacquistarlo
successivamente ad un prezzo più basso, guadagnando sulla differenza di prezzo.
Questo sistema permette di effettuare un investimento (anche di medio-lungo termine)
per speculare sulla possibilità che un titolo perda valore, in quanto si prevede che il prezzo
al quale si riacquisterà in futuro sarà inferiore al prezzo di vendita.
Se il prezzo dovesse salire si avrà una perdita acquistando ad un prezzo superiore a quello
in cui si è venduto.
Con queste informazioni abbiamo dato vita alla nostra strategia d’investimento alla
quale però ora determiniamo anche il rendimento, come per la serie storia.
La differenza rispetto a quanto avvenuto prima è che il rendimento varia in base al segnale
che il processore Excel ci restituisce:
• +1 −→ Short −→ P rezzo.F T SEM IB > P rezzo.ST RAT EGIA
• −1 −→ Long −→ P rezzo.F T SEM IB < P rezzo.ST RAT EGIA
È doveroso sottolineare che nell’analisi empirica sviluppata si sono utilizzate le cosid-
dette Rolling window, letteralmente finestre mobili, che non sono altro se non delle tec-
niche statistiche di analisi applicate alle metodologie matematiche o statistiche in campo
finanziario.
Il funzionamento delle Rolling Windows è abbastanza intuitivo ma per farlo comprende
a pieno si è voluto riportare le parole del fondatore di Diaman SCF, Daniele Bernardi.
Egli riportò, con le sue doti semplificative, in uno dei suoi innumerevoli articoli come:
“Immaginando una serie storica di dati settimanali, se si prendono in analisi 52 periodi
ovvero un anno, avremo un punto di partenza ed un punto di arrivo. Da questi ci si potrà
ricavare il rendimento ottenendo 52 rendimenti settimanali su cui calcolare la deviazione
standard e altri indicatori utili per le analisi di mercato.”
4
Se si sposta l’analisi in avanti di una settimana si avrà un nuovo punto di partenza,
ovviamente diverso dal primo, e così anche un nuovo punto di arrivo nonché una nuova
performance, una nuova volatilità e così via.
Se si replicasse quest’analisi “n” volte avremo a disposizione i casi possibili che un investitore
può trovarsi di fronte se esso ha investito, in questo determinato strumento analizzato, per
un solo anno. Diviene facile intuire, seguendo tale logica, quale sarebbe stato il peggior
risultato possibile o il migliore ma non solo.
Riprendiamo ora la nostra analisi precisando come, per questioni di praticità, si sia creato
4
Articolo con rielaborazione personale tratto da http://www.diaman.it/blog/entry/finestre-mobili-per-
un portafoglio su base 100 dal quale poi si sono calcolano tutte le componenti della formula
di Kelly quali:
Segnali di vincita
Si determinano nel momento in cui il rendimento
della strategia è superiore al rendimento della serie
storica.
Segnali di perdita
Si determinano nel momento in cui il rendimento
della strategia è superiore al rendimento della serie
storica.
Conteggio vincite
Dato dalla sommatoria di segnali di vincita
Conteggio perdite
Dato dalla sommatoria di segnali di perdita
Rapporto
vincite
su perdite
Dato dal rapporto tra: conteggio rendimenti positi-
vi su vincite totali e conteggio rendimenti negativi
su perdite totali
Probabilità di vincita
Dato dal rapporto tra: vincite su sommatoria totale
di vincite e perdite.
Probabilità di perdita
Dato dal rapporto tra:
perdite su sommatoria
totale di vincite e perdite.
Tabella 3.1: Componenti della formula di Kelly nella versione 1.
Attraverso tutti questi dati si è in grado di utilizzare la formula di Kelly, dalla quale risulta
una percentuale che non viene presa così come appare. Di fatto ad essa vengono imposte
delle condizioni per cui:
% Kelly
Valori
%
Posizione
Alternativa
% Kelly > 0
"+%"
Long
Fuori dal mercato
% Kelly < 0
"-%"
Short
Fuori dal mercato
% Kelly > 0
% Kelly < 0
"+%"
"-%"
Long
Short
Short
Long
Tabella 3.2: Condizioni per l’utilizzo della percentuale di Kelly nella versione 1.
Per ogni delle precedenti condizioni si calcolerà:
• l’ammontare da investire, determinato su base 100 dalla formula
[100 ∗ (%Kelly ∗ Rend.Strategia)]
3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
di Kelly.
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• il rendimento calcolato come indicato precedentemente
• il drawdown, ovvero la perdita massima subita nel tempo in una qualsiasi classe
di asset. In gergo più tecnico è la differenza percentuale tra il massimo assoluto
ottenuto dalla serie storica e il successivo punto con il valore minimo.
In termini statistici indica il vero rischio di perdita in cui l’investitore può incorrere
e per di più che egli non possa perdere molto di più in futuro.
Questo indicatore comunque è essenziale poiché mostra come dovrebbe e potrebbe
comportarsi un investitore, nei differenti periodi storici. Agisce in maniera più chiara
rispetto alla volatilità e per di più è identificabile come quell’opportunità in più o
quel rischio che non si è disposti a correre.
Al termine di tutti i calcoli si è creato un grafico che mostrasse tutte le varianti della formula
di Kelly analizzate, potendo così effettuare delle conclusioni su tale prima versione.
Figura 3.6: Strategia d’investimento: versione 1. (Fonte: Elaborazione personale)
Prima ancora di realizzare questo grafico si è creata una struttura di controllo iterativa
con Visual Basic quale il Ciclo For, con il quale è possibile determinare l’esecuzione di
una porzione di programma ripetuta per un determinato numero di volte, da noi imposto.
Il Ciclo For è in genere distinguibile per un certo insieme di fattori tipici:
• il ciclo è costruito su una variabile contatore, in genere una variabile numerica intera
che viene fatta iniziare con valore nullo per poi essere incrementata a ogni iterazione,
il cui ruolo è contare il numero di volte che si è eseguito il ciclo.
• il numero di iterazioni fissato per il ciclo è indicato indirettamente, sottolineando il
valore iniziale della variabile contatore e il valore finale (aggiungendo una condizione
che fa finire il ciclo quando la variabile contatore tocca il valore finale previsto).
• di norma il contatore viene aumentato di 1 a ogni iterazione, ma è in genere possibile
indicare un incremento diverso a piacere (detto step), eventualmente anche come
numero negativo (è possibile impostare un ciclo in cui il valore iniziale del contatore
è uguale a quello finale e il contatore conta dunque "a ritroso", con la condizione che
fa terminare il ciclo quando il contatore raggiunge valore 0).
Il codice che è stato inserito nella versione 1 per il Ciclo For stampava a video i numeri e
valori come seguono:
La struttura iterativa costruita è la seguente:
MA
K
Perf
Vol
MaxDD
25
9
-37.167851%
11.16470%
-49.51%
Tabella 3.3: Struttura iterativa Ciclo For nella versione 1.
Di seguito vengono analizzati i singoli componenti della struttura iterativa:
Componenti
Caratteristiche
Formula
Performance
Rendimento realizzato al-
la fine dell’investimento
[+Capitale (t+n)/100]-1
Volatilità
Misura della variazione
percentuale del prezzo di
uno strumento finanziario
nel corso del tempo.
RADQ[VAR(Media rendimenti)*252]
Max Drawdown
Inteso come la riduzio-
ne del capitale di trading
a seguito di una perdita
e va relazionato sempre
al capitale massimo nel
frattempo accumulato.
Valore MAX(Media singoli drawdown)
Tabella 3.4: Componenti della struttura iterativa nella versione 1.
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differenti in base al valore risultante nella cella.
In conclusione la formula di Kelly, applicata a questo specifico portafoglio, non è stata in
grado di esprimere con chiarezza quando assumere le posizioni long e short e così anche
quando rimanere fuori dai giochi quando si fa troppo rischioso.
Ne emergono risultati del tutto contrastanti poiché i portafogli delle posizioni lunghe e
corte dovrebbero risultare simmetrici tra di loro.
Nel documento
La Formula di Kelly: dal gioco d'azzardo al money management, un'applicazione empirica
(pagine 104-109)