3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
3.2.5 Quinta versione della strategia d’investimento
Dato il miglioramento dei risultati ottenuti nella quarta versione si è pensato di appor-
tare ulteriori modifiche così che si possa avere risultati ancor migliori.
In particolar modo si è modificato il peso in base alla percentuale restituita dalla formula
di Kelly, così da ottimizzare non solo le informazioni che ci vengono restituite alla fine
dell’analisi ma anche la possibilità di tener sempre a mente l’importanza della valutazione
dei costi.
In aggiunta si è deciso apportare tali modifiche appena menzionate su altri 10 indici
a livello mondiale. Così facendo si può effettuare un confronto tra di essi e si può intuire
se questa versione sia effettivamente una valida correzione al problema iniziale da poter
applicare unanimamente a tutti gli strumenti finanziari di tutto il mondo.
In tale versione si è deciso di mantenere nuovamente solo la serie storica, con posizione
long e un ulteriore maggiore arco temporale del rolling.
3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
di Kelly.
99
−1 −→ Long −→ P rezzo.F T SEM IB < P rezzo.ST RAT EGIA
Rimangono confermate le componenti della formula di Kelly della versione 4, presentate
in tabella 3.7, ma cambia l’impostazione delle condizioni in base al valore assunto dalla %
di Kelly:
% Kelly ottenuta
% Kelly utilizzata
% Kelly < 0%
0%
0% < % Kelly < 50%
50%
50% < % Kelly < 100%
100%
Tabella 3.9: Condizioni per l’utilizzo della percentuale di Kelly nella versione 5.
Si è deciso di mantenere la cadenza mensile anziché giornaliera, procedendo poi nella
consueta maniera delle versioni precedenti. Anche per questa versione verrà mantenuto il
rapporto vincite su perdite pari al rendimento mensile della serie storica, piuttosto di tener
conto del rendimento giornaliero netto.
Per di più, esattamente come nella quarta versione, permane la condizione secondo cui:
% Kelly
Valori
%
Posizione
Alternativa
% Kelly > 0
"+%"
Long
Fuori
dal
mercato
Tabella 3.10: La formula di Kelly: decisione d’investimento nella versione 5.
Ora si presenta ciò che si è ottenuto per ognuno dei 10 indici analizzati:
1. FTSE MIT
Figura 3.11: Strategia d’investimento: versione 5 - FTSE MIB. (Fonte: Elaborazione
personale)
2. CSI 300
Il CSI 300, ovvero, China Security Index, è l’Indice della Borsa cinese, introdotto nel
2005 in sostituzione dell’indice Shanghai e Shenzen 300.
È composto dai 300 titoli a maggiore capitalizzazione quotati in valuta locale (titoli di tipo
A, distinti dai titoli di tipo B, che sono invece negoziati in dollari statunitensi e dollari di
Hong Kong) nelle Borse di Shanghai (Shanghai Stock Exchange) e di Shenzhen (Shenzhen
Stock Exchange).
Figura 3.12:
Strategia d’investimento:
versione 5 - CSI 300.
(Fonte:
Elaborazione
personale)
3. DAX 30
Il DAX 30, ovvero, Deutscher Aktien Index, è composto dai 30 titoli tedeschi a mag-
giore capitalizzazione e liquidità quotati sul Segmento ’Prime Standard’ della Borsa di
Francoforte e negoziati in continua sulla piattaforma Xetra.
Figura 3.13: Strategia d’investimento: versione 5 - DAX 30.
(Fonte:
Elaborazione
personale)
3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
di Kelly.
101
4. HSI
Il HSI, ovvero Hang Seng Index, è l’indice azionario della Borsa di Hong Kong, che
comprende le 45 azioni emesse dalle 45 società a più alta capitalizzazione quotate sulla
borsa di Hong Kong. Queste rappresentano circa la metà della capitalizzazione del mercato
azionario di Hong Kong che, facciamo presente, è una delle due regioni ad amministrazione
speciale della Repubblica Popolare Cinese.
Figura 3.14: Strategia d’investimento: versione 5 - HSI. (Fonte: Elaborazione personale)
5. IBOV
Il IBOV, ovvero Ibovespa, è l’indicatore più importante della performance media delle
quotazioni azionarie negoziate sulla borsa valori di São Paulo. È formato dagli stock con
il volume più grande negoziato negli ultimi mesi ed il valore attuale indica l’importo,
in valuta, di un portafoglio teorico di azioni, costituito il 2 gennaio 1968 , basato su
un’ipotetica applicazione. Il valore base di 100 è stato attribuito a un lotto standard il cui
portafoglio aumenta senza ricevere ulteriori contributi, con l’esclusiva aggiunta di proventi
generati dagli stock che costituiscono il lotto standard, come il reinvestimento dei dividendi,
l’esercizio dei diritti e ricevendo bonus.
6. INDU
Il INDU, ovvero il Dow Jones Industrial Average, è il più noto indice azionario della
borsa di New York (il NYSE, New York Stock Exchange), creato da Charles Dow, pa-
dre dell’analisi tecnica e fondatore del Wall Street Journal e da Edward Jones, statistico
finanziario americano.
Figura 3.16: Strategia d’investimento: versione 5 - INDU. (Fonte: Elaborazione personale)
7. S&P 500
Il S&P 500, ovvero Standard & Poor’s, realizzato dall’omonima società nel 1957 il
quale segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi
a maggiore capitalizzazione. Fanno parte di questo basket le azioni di grandi aziende
contrattate al New York Stock Exchange (Nyse), all’American Stock Exchange (Amex) e
al Nasdaq. Il peso attribuito a ciascuna azienda è direttamente proporzionale al valore di
mercato. Si tratta dell’indice più significativo dell’intero mercato americano ed ha ormai
superato per importanza lo stesso Dow Jones, paniere dei 30 principali titoli americani.
Figura 3.17:
Strategia d’investimento:
versione 5 - SeP 500.
(Fonte:
Elaborazione
personale)
3.2 Analisi tecnica: sette diverse versioni di strategie con l’utilizzo della formula
di Kelly.
103
8. SMI
Il SMI, ovvero lo Swiss Market Index, è il principale indice azionario svizzero, che fu
introdotto il 30 giugno 1988. Attualmente raggruppa i 20 più importanti valori del mer-
cato svizzero. L’indice è calcolato secondo la ponderazione semplice della capitalizzazione
fluttuante (capitalizzazione totale - azioni iscritte) di questi valori, divisa per il divisore.
Figura 3.18: Strategia d’investimento: versione 5 - SMI. (Fonte: Elaborazione personale)
9. UKX
Il UKX, ovvero il FTSE 100, è un indice azionario delle 100 società più capitalizzate
quotate al London Stock Exchange. L’indice è quotato dal 3 gennaio 1984 con un livello
iniziale di 1000. FTSE è l’acronimo di ’Financial Times Stock Exchange’. L’indice è gestito
dal FTSE Group, una società ora indipendente che originariamente era nata come joint
venture tra il Financial Times e il London Stock Exchange.
Figura 3.19: Strategia d’investimento: versione 5 - UKX. (Fonte: Elaborazione personale)
10. SX5E
Il SX5E, ovvero l’EURO STOXX 50 è stato introdotto il 26 febbraio 1998 e la sua
composizione viene rivista annualmente nel mese di settembre. L’indice è disponibile in
diverse valute (EUR, USD, CAD, GBP, JPY).
L’EURO STOXX 50 è l’indice delle principali aziende dell’Eurozona, che comprende una
rappresentazione dei principali settori dell’area, disponibile in diverse valute (EUR, USD,
CAD, GBP, JPY). È composto da 50 titoli di 8 paesi: Belgio, Finlandia, Francia, Germania,
Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Spagna. L’indice è utilizzato dalle istituzioni finanziarie come
riferimento per un’ampia gamma di prodotti di investimento come Exchange Traded Funds
(ETF), Futures, Opzioni e prodotti strutturati in tutto il mondo.
Figura 3.20: Strategia d’investimento: versione 5 - SX5E. (Fonte: Elaborazione personale)
Stando ai risultati ottenuti in questa quinta versione possiamo confermare come essi
siano molto più soddisfacenti rispetto alle versioni precedenti. Nonostante ciò si è pensato
di modificare ulteriormente la percentuale restituita dalla formula di Kelly, implementando
un’ulteriore strategia che potrebbe porre rimedio a quei punti critici ancora presenti nella
versione corrente. Di fatto notiamo come in alcune circostanze la retta restituita dalla
formula di Kelly non riesca a percepire le posizioni da assumere, rispetto alla nostra serie
storica.
Nel documento
La Formula di Kelly: dal gioco d'azzardo al money management, un'applicazione empirica
(pagine 114-120)