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2.3 L’edge del giocatore: il conteggio delle carte

2.3.2 I sistemi medi per il Blackjack

Dopo aver introdotto i sistemi di base per chi voglia affacciarsi nel affasciante gioco del

Blackjack, si introduco i sistemi intermedi.

Questi sistemi, diversamente dai precedenti, affrontano una tematica di non indifferente

importanza: il conteggio delle carte! Qui di seguito verranno elencate e diligentemente

spiegate le strategie appartenenti a tali sistemi di gioco; il consiglio che spesso viene dato

prima di introdurre tutto ciò è quello di procedere per gradi e così faremo. Partire a parlare

delle progressioni più semplici fino ad arrivare ai metodi più articolati e successivamente

anche a livelli avanzati, da veri esperti.

La calma è di certo ciò che fa da padrona quando si entra in contatto con tali strata-

gemmi di gioco ma, non può mancane neppure una buona dose di allenamento e pratica sul

campo vero e proprio. Per comprendere al meglio le metodologie che andremo ad elencare

è necessario introdurre una distinzione tra i conteggi: bilanciati e non bilanciati. Nei primi

il conteggio parte da zero e quando si sarà distribuita l’ultima carta del mazzo si arriverà

nuovamente allo stesso valore; nei secondi, invece, quando finiscono tutte le carte si avrà

un risultato diverso da quello iniziale, ovvero diverso da zero.

Le tecniche presenti all’interno di questo macro blocco sono:

1. Il KO

Tale metodo è il più semplice nel conteggio delle carte e prende il nome dal termine della

Boxe, quale Knockout. Il conteggio con modalità KO fa parte della categoria dei conteggi

non bilanciati, perciò sconsigliato a chi non si è mai misurato con il conteggio delle carte.

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Nonostante ciò tale metodo si differenzia dagli altri per la sua estrema facilità di appren-

dimento a fronte però di una minore accuratezza, in quanto meno affidabile. Il KO venne

introdotto nel libro “Knockout Blackjack” di Ken Fuchs e Olaf Vancura, in cui si mostrava

che nel conteggio:

• carte dal 2 al 7 incrementano il conto di un punto

• l’otto e il nove lo lasciano immutato

• le carte di valore 10 (10 e figure comprese) e l’Asso lo decurtano di un punto

Al termine della distribuzione delle carte se il conteggio è avvenuto nel modo corretto si

avrà un valore di +4; ogni qualsiasi altro valore sarà evidentemente un fonte di errori

di conteggio. Va precisato, però, che il conteggio non per forza dovrà partire da zero: il

punteggio iniziale è infatti determinato dal cosiddetto initial running count, il cui valore si

ottiene tramite la seguente espressione:

Figura 2.5: I sistemi di giochi medi: il KO - formula conteggio iniziale.

Se quindi prenderemo parte ad una sessione di Blackjack a tre mazzi di carte, il conteggio

iniziale partirà da -8.

Figura 2.6: I sistemi di giochi medi: il KO - esempio formula conteggio iniziale.

Come già anticipato il KO predilige la semplicità a sfavore della precisione, perciò, è più

indicato per chi è alle prime armi con il conteggio delle carte. Le uniche semplici regole da

ricordare sono: i valori delle carte, insieme al fatto che bisogna conteggiare tutte le carte,

anche quelle che vengono servite al dealer o agli altri giocatori sommando tutte le mani,

senza quindi ricominciare da capo ad ogni giro. In generale, più alto è il punteggio e più

favorevole diventa la mano quindi, di conseguenza, è possibile fare puntate più alte.

Ciò accade poiché un running count alto si manifesta all’uscita di carte basse, facendo

aumentare la probabilità di fuori uscita di carte alte. Quest’ultime possono essere molto

rischiose per il banco in quanto solitamente è obbligato a chiamare fino al 16. Un altro

importante elemento da memorizzare è il cosiddetto key count, ovvero un punteggio che

separa le mani potenzialmente vantaggiose da quelle potenzialmente svantaggiose. Il key

count per le partite da un mazzo è pari +2, +1 con due mazzi, via via fino al -4 se si gioca

con 6 mazzi e -6 se si gioca con 8 mazzi.

2. L’Hi-Lo

Tale tecnica risulta essere un po’ più complicata della precedente, ed è conosciuta anche

come Livello 1 di conteggio. Essa appartiene, diversamente dal KO, al gruppo dei conteggi

bilanciati perciò sia il valore iniziale che quello finale saranno pari a 0. Hi-Lo mantiene la

semplicità di gioco del precedente metodo ma introduce un valore aggiunto dato dall’essere

più affidabile e preciso.

Tale conteggio di carte presenta l’incontro tra precisione e singolare semplicità. Pensato

e realizzato da Harvey Dubner, un ingegnere e matematico originario dello Stato del New

Jersey che mise a punto tale soluzione già nel 1963. La maggior parte dei giocatori lo

conosce come “Sistema dei più e dei meno”, poiché di fatto l’Hi-Lo risulta essere una

interpretazione più elaborata e migliorata del “Ten Count”, il metodo ideato da Edward

Thorp, uno dei più famosi studiosi e teorici in materia di Blackjack.

Nel metodo oggetto di studio:

• le carte dal 2 al 6 valgono +1

• le carte dal 7 al 9 non cambiano il running count in quanto valgono zero

• le restanti carte (dal 10 all’Asso) valgono -1

Si capisce bene che l’unica differenza rispetto al KO è nel valore del 7, per il resto rimane

tutto inalterato. La denominazione Hi-Lo deriva dal fatto che, come del resto accade in

altri sistemi di conteggio, il giocatore deve puntare poco o astenersi dal gioco se il conteggio

è basso (Low, in inglese) e, al contrario, puntare forte quando il conteggio è alto (High, in

inglese). Secondo le statistiche, nelle partite con un solo mazzo di carte, il giocatore ha

un beneficio pari allo 0,5% per ogni carta alta in più rimasta nel mazzo: ciò significa che

un conteggio di +4 darà origine ad un vantaggio per il giocatore pari al 2%4, percentuale

ch,e a sua volta, andrà decurtata dell’ammontare dell’House Edge. Ovviamente anche in

questo caso è necessario che il running count venga diviso per il numero di mazzi così da

far risultare il True Count.

Utilizzando tale metodologia, perciò, si è ben capito che il conteggio diviene un po’ più

ostico, ma tale fatica viene ricompensata abbondantemente dal maggior beneficio che essa

apporta. Il vantaggio che si ottiene è riassumibile in poche parole: un valore di conteggio

alto è in grado di indicare al giocatore che nel mazzo vi sia un’eccedenza di carte alte: sulla

base di questo ragionamento, sapremo che avremo delle probabilità più alte di mettere a

segno un Blackjack o di riuscire ad arrivare ad un punteggio tra i più alti. Allo stesso

modo, un running count basso equivale a dire che nel mazzo sono rimaste poche carte di

valore alto, perciò le probabilità di vincita sono nettamente inferiori.

Andrà posta l’attenzione su di un altro elemento: il metodo di conteggio Hi-Lo diventa

via via sempre più affidabile man mano che aumentano le carte che sono state distribuite

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sul tavolo da gioco. Sulla base di ciò è possibile dedurre un’importantissima conseguenza:

se dal mazzo è stato estratto un numero limitato di carte, il metodo Hi-Lo può essere poco

attendibile, quindi è possibile dover procedere con più cautela nel gioco o, nel caso più

estremo, potrebbe rappresentare una scelta razionale evitare di giocare nelle mani iniziali

anche in presenza di un running count favorevole. Di fatto, se si presentasse quest’ul-

timo caso sarebbe saggio ritornare all’utilizzo della Basic Strategy, quale strategia meno

appagante ma protettiva.

Per tutti questi motivi, nonostante l’Hi-Lo counting system sia in grado di produrre

risultati estremamente soddisfacenti, non possiamo sottrarci dal consigliare anche l’uso

contemporaneo della Basic Strategy.

3. I Gruppi di tre

Tale tecnica fu introdotta specificatamente per il gioco dal vivo e il suo nome deriva proprio

dal fatto che le carte di ciascun mazzo utilizzato vengono suddivise in tre gruppi.

Il frazionamento avviene in base al valore che le carte recano al conteggio, massimizzando

l’efficacia nel momento in cui siano presenti al gioco cinque soggetti, oltre al dealer. I tre

blocchi di carte sono suddivisi nel seguente modo:

• le carte dal 2 al 6 modificano il conteggio di +1

• le carte dal 7 al 9 valgono zero e quindi lasciano immutato il conteggio

• le restanti carte (cioè 10, tutte le figure e gli Assi) valgono -1

Esattamente come nei casi precedenti di sistemi base, ad ogni giro il giocatore aggiorna

il conteggio in base a tutte le carte che escono dal sabot; se il conteggio è inferiore a +4 il

giocatore deve puntare low per poi rifarsi quando il conteggio raggiunge valori più alti. Si

sceglierà il raddoppio se si arriva almeno ad un valore compreso tra +5 e +10 o oltre.

Arrivati a questo punto, è doveroso sottolineare che, per diventare dei bravi contatori,

è necessario un certo periodo di pratica e allenamento che può avvenire a casa simulando

delle partite. Inoltre, vi sono tavoli di gioco Live i quali consentono la pratica del Wonging,

cioè di contare le carte semplicemente da spettatore, senza entrare nel vivo delle partite e

evitando così di dover puntare nelle mani con conteggio sfavorevole. Di fatto io stessa ho

applicato tale pratica per poter capire al meglio come funzionasse il conteggio delle carte.

In merito, dobbiamo ricordare che il conteggio delle carte non è una pratica vietata dalla

legge ma, come è ovvio , i gestori dei casinò possono e vogliono impedire l’accesso al

giocatore ritenuto colpevole di tale pratica.

Detto ciò, si procede descrivendo l’ultima classe di sistema per il gioco del Blackjack,

e non solo, quali i sistemi avanzati.