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Primi round delle negoziazioni ufficiali

4. L’accordo trilaterale e le opinioni della stampa

4.4 Primi round delle negoziazioni ufficiali

Nonostante le preoccupazioni per uno stallo delle negoziazioni a causa delle dispute territoriali tra i tre Paesi e l’annuncio del lancio del TPP, a marzo 2013 si è tenuto il primo round delle trattative per l’area di libero scambio, in cui si sono stabilite regole dettagliate per le negoziazioni future, principi di base e linee guida insieme alle materie amministrative generali e inoltre sono stati fissati i successivi due incontri entro la fine dell’anno.

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BAO Chang, Three nation FTA is high priority for Tokyo, “China Daily”, 15 marzo 2013, http://www.chinadaily.com.cn/business/2013-03/15/content_16309966.htm , 06-12-2013.

Figura 1. Wen Jiabao, Naoto Kan e Lee Myung-bak.

Fonte : XINHUA

Come riportato dal “Renmin Ribao”, i tre Paesi si sono trovati d’accordo sul trattare gli scambi di beni e merci indistintamente in contesti bilaterali o trilaterali, e prestare maggiore attenzione per le concessioni su servizi e investimenti da raggiungere necessariamente tramite un accordo trilaterale17.

L’ “Asahi Shimbun” invece si è focalizzato sull’ostacolo rappresentato dalla ferma opposizione cinese ad una maggiore protezione della proprietà intellettuale e il fallimento della creazione di un gruppo di lavoro sull’argomento. Per i due partner le contromisure adottate da Pechino contro la pirateria sono insufficienti, e infatti il Paese è invaso da copie pirata di CD, giocattoli e prodotti di design, mentre le compagnie non hanno acquisito sufficiente consapevolezza sulle regole delle proprietà intellettuale e i loghi di brand stranieri vengono utilizzati senza permessi18. Il “Korea Joongang Daily” dopo aver elencato i vari benefici attesi dall’accordo, richiama l’attenzione sul problema dell’opposizione delle lobby agricole coreane che hanno organizzato una protesta davanti al luogo dell’incontro trilaterale a Seoul: secondo i dati da loro raccolti la firma di un accordo bilaterale tra Cina e Corea del Sud porterebbe ad una diminuzione del

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XINHUA, China, Japan, ROK end first FTA talks with progress, “People’s Daily” (Renmin Ribao), 28 marzo 2013, http://english.people.com.cn/90778/8187099.html, 07-12-2013.

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Japan, China, S. Korea end first talks on FTA, disagree on intellectual property, “The Asahi Shimbun”, 29 marzo 2013, http://ajw.asahi.com/article/business/AJ201303290077, 07-12-2013.

14,7% della produzione, e il doppio nel caso di un accordo tra Giappone e Corea del Sud. I precedenti accordi di Seoul con gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno già colpito duramente il settore, per questo le organizzazioni hanno minacciato campagne di protesta su larga scala nel caso di un avanzamento del processo trilaterale19.

Il secondo round di negoziazione si è tenuto a Shanghai, dove per quattro giorni le delegazioni con a capo il Direttore dei Negoziati Commerciali coreani Woo Tae-hee, l’assistente del Ministro del Commercio cinese Yu Jianhua e il deputato giapponese del Ministro degli Esteri per gli Affari economici Koji Tsuruoka hanno trattato temi chiave come commercio di beni e servizi, regole di origine, procedure doganali, misure di difesa commerciale, diritti di proprietà intellettuale e e-commerce. Il primo giorno di negoziazione, il “China Daily” ha dichiarato che le negoziazioni si trovavano ancora in una fase esplorativa, e probabilmente l’incontro non avrebbe portato a progressi concreti, anche a causa delle tensioni regionali. Secondo Zhang Yunling, Direttore di Studi Internazionali all’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, il primo round ha testimoniato le grandi differenze ancora esistenti tra le tre parti per questo le trattative si trovano ancora ad un livello tecnico in cui le parti cercano un modo per raggiungere un’opinione comune sul quadro delle negoziazioni, inclusi i settori sensibili per ciascun Paese, e serviranno ancora due o tre incontri prima di entrare nel vivo delle trattative. Nonostante questo momento sia caratterizzato dall’aggravarsi della disputa sulle Diaoyu e i summit trilaterali siano stati sospesi, la cooperazione economica in vista dell’accordo di libero scambio non ha subito arresti e i tre Paesi in quel momento hanno deciso di non sospendere le negoziazioni a causa di motivi politici. Tuttavia Zhang ritiene che le dispute politiche influiranno molto sul processo nelle fasi più avanzate quando sarà richiesto il consenso dei tre leader su temi chiave per far progredire ulteriormente le negoziazioni20.

A pochi giorni dal terzo incontro trilaterale, la “Nikkei Asian Review” ha analizzato i cambiamenti nell’atteggiamento e i diversi calcoli politici di ciascun Paese, per comprendere il futuro delle trattative. L’espansione del TPP, considerata una componente degli sforzi americani per contenere l’ascesa cinese, ha reso necessaria una

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Three-way talks on an FTA begin, “Korea Joongang Daily”, 27 marzo 2013,

http://koreajoongangdaily.joins.com/news/article/article.aspx?aid=2969184, 07-12-2013.

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Trilateral FTA talks still at exploratory stage, “China Daily”, 31-07-2013,

riorganizzazione delle strategie di Pechino, e l’ha costretta a considerare più seriamente il proprio impegno nell’accordo trilaterale. Nonostante le tensioni per la questione delle Senkaku, il presidente Xi jinping intende impedire che lo stallo si estenda anche alle questioni economiche, puntando a mantenere il proprio ruolo leader nel mercato asiatico e usare l’accordo trilaterale come leva per raggiungere la RCEP. Per questo Xi ha incontrato la presidente coreana Park Geun-hye, incoraggiandola a promuovere attivamente l’accordo trilaterale. Le richieste cinesi non sono rimaste inascoltate, e da riluttante, e concentrata sull’accordo bilaterale con la Cina, per acquisire un vantaggio competitivo sul Giappone nel marcato cinese, la Corea del Sud si è dimostrata favorevole all’anticipazione della conclusione dell’accordo. Anche il Giappone ha notato significativi progressi nel suo atteggiamento, non direttamente riconducibile alle influenze politiche cinesi, anche se ha ancora riserve sulle vere intenzioni coreane21. Il 26 novembre 2013 nella capitale giapponese Tokyo, ha avuto inizio il terzo round delle negoziazioni trilaterali, durante il quale i tre stati per quattro giorni si sono confrontati su vari temi. Il “Jingji Cankao Bao” ha presentato lo stato attuale delle negoziazioni, manifestando un certo pessimismo per il fatto che non si è ancora riusciti ad affrontare le questioni essenziali nelle relazioni economiche trilaterali. Nonostante ci siano grandi prospettive per l’accordo, la presenza delle industrie sensibili e il diverso grado di impegno presentato dalle parti, rallenta il processo e anche se questo round si sviluppa attorno al modello delle negoziazioni, di certo non toccherà le questioni essenziali, dice l’articolo.

Durante l’incontro si sono tenuti incontri tra i gruppi di lavoro su diversi ambiti come merci, servizi, investimenti, competizione, proprietà intellettuale, commercio elettronico e dialoghi tra esperti in merito ad ambiente, strutture governative, e cibo. Ma si pensa che i tre Paesi si trovino ancora nella fase iniziale delle negoziazioni, in cui viene privilegiato lo sviluppo dello schema e dei punti focali delle negoziazioni.

La proposta dell’accordo tra Cina, Giappone e Corea del Sud rappresenta il più importante gruppo proposto nel quadro economico dell’Asia nord-orientale, e in base alle parole espresse durante l’incontro trilaterale preparatorio, dovrebbe concretizzarsi entro la fine del 2015, data in cui si prevede anche la fine delle negoziazioni per

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Japan, China, South Korea dicker over free trade deal, “Nikkei Asian Review”, 14-11-2013,

http://asia.nikkei.com/Politics-Economy/International-Relations/Japan,-China,-South-Korea-dicker-over- free-trade-deal , 02-03-2014.

l’accordo di libero scambio basato sullo schema dell’ASEAN+6. L’articolo sottolinea il diverso tipo di approccio assunto dalle parti. Mentre Cina e Corea del Sud sono molto attive e hanno già raggiunto l’ottavo round di negoziazione per l’accordo bilaterale, discutendo la bozza del documento e il contenuto della lista delle riduzioni tariffarie, il Giappone invece non presta molta attenzione all’accordo trilaterale ma la sua strategia guarda all’America e al TPP, a cui Cina e Corea non sono ancora state invitate a prendere parte. Song Hong, Direttore del Dipartimento del Commercio Internazionale all’Accademia Cinese di Scienze Sociali, si aspetta che il terzo round di negoziazioni faccia ancora parte delle fasi in cui si cerca di comprendere la situazione e di sondare il terreno, e non si giunga a toccare ancora le questioni essenziali. Le negoziazioni sono un lungo processo in cui bisogna affrontare molte partite, come si può notare nel caso delle negoziazioni bilaterali tra Cina e Corea del Sud che solo dopo otto round di negoziazioni sono arrivate a stilare una lista di ciò che volevano e non volevano. Il passo successivo consiste nel confrontare le liste e poi, alla luce dei diversi contenuti,e iniziare la contrattazione vera e propria. Perciò solo quando si arriverà a formulare la propria offerta, allora si potrà dire di toccare i contenuti essenziali , ma attualmente le negoziazioni trilaterali non sono ancora giunte a questa fase22.