2. La cooperazione trilaterale
2.1 Storia della cooperazione trilaterale
La cooperazione trilaterale ha avuto inizio più di dieci anni fa, nel 1999 con lo storico incontro a Manila, sotto gli auspici dell’ APT (ASEAN plus Three). Per iniziativa del primo ministro giapponese Keizo Obuchi, i leader dei tre Paesi parteciparono a una colazione informale in cui vennero trattati temi di interesse comune, soprattutto in ambito economico e commerciale, ad esclusione di temi politici sensibili o di sicurezza. Si decise in quella data di proseguire annualmente gli incontri trilaterali, sempre ai margini dei meeting dell’APT e fu così che nel 2001 e nel 2003, la cooperazione iniziò ad affrontare altri temi come contro-terrorismo e questione nucleare in Corea del Nord. Nel 2003 a Bali la firma del primo documento ufficiale, una dichiarazione congiunta sulla promozione della cooperazione tripartita tra Cina, Giappone e Corea del Sud, portò il processo ad un livello successivo.
Questo documento, firmato dai tre capi di Stato, Wen Jiabao, Koizumi Junichiro e Roh Moo-hyun, il 7 ottobre del 2003, conferma il positivo sviluppo dei rapporti bilaterali e della cooperazione trilaterale. I tre Paesi prendono atto dei propri elementi di comunanza cioè la vicinanza geografica, la complementarietà economica, la crescita della cooperazione economica e degli scambi interpersonali, oltre che un aumento della coordinazione delle politiche in ambito regionale e internazionale, e si impegnano nel perseguimento di benefici comuni in vari campi di collaborazione tra cui le relazioni
economiche e gli scambi commerciali, gli investimenti, la finanza, i trasporti, il turismo, la politica, la sicurezza, la cultura, la tecnologie d’informazione e delle comunicazioni (ICT), scienze e tecnologie e la protezione ambientale.
La cooperazione trilaterale subì una battuta di arresto nel 2005 a causa della visita del primo ministro giapponese, Junichiro Koizumi, al tempio Yasukuni, un memoriale di guerra simbolo dell’irriducibile militarismo giapponese, che suscitò le dure reazioni dei due vicini 8. Nonostante i ministri dell’economia abbiano continuato a riunirsi ai margini dell’incontro dell’APT, i summit trilaterali ripresero solo nel 2007, occasione in cui il primo ministro giapponese Yasuo Fukuda propose di svincolare il summit trilaterale dagli incontri dell’APT. Nel Dicembre del 2008 si tenne così il primo summit trilaterale indipendente a Fukuoka, in Giappone.
Dal suo inizio, più di dieci anni fa, la collaborazione ha raggiunto ormai un grado di capillarizzazione straordinario: fino a Dicembre 2012, si sono tenuti nell’ambito del Summit trilaterale indipendente 18 incontri ministeriali trilaterali, di cui 13 su materie economiche. Tra questi 13 meeting, 8 si tengono regolarmente ogni anno, in particolare i meeting trilaterali dei Ministri degli Esteri, dei Ministri dell’Economia e del Commercio, dei Ministri dell’Ambiente, dei Ministri della Finanza, dei Ministri della Cultura, dei Ministri dell’Agricoltura, dei Ministri della Salute, e sul dialogo politico. Gli altri quattro meeting trilaterali ministeriali in materia economica, rispettivamente su scienza e tecnologia, su trasporto e logistiche, sul turismo e sulle dogane, si tengono invece ogni due anni a rotazione. Molti di questi meeting, a parte quello riguardante l’economia e il commercio, hanno meccanismi di supporto come incontri tra i direttori generali e incontri a livello operativo per incrementare e valutare i progetti di collaborazione. Osservando la figura 1. possiamo notare la grande quantità di incontri trilaterali a partire dal meeting dell’ASEAN+3 del 1999. La maggior parte di essi, soprattutto all’inizio della collaborazione si concentrava su temi economici, inclusi scambi commerciali, finanza, investimenti, agricoltura, standardizzazione e normative, mentre la bassa frequenza di incontri incentrati su politica e sicurezza suggerisce la cautela nel trattare nel quadro della cooperazione trilaterale i temi nazionali sensibili e
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Cfr. Norimitsu ONISHI, Koizumi Visits War Shrine, as He Pledged, “The New York Times”,17 ottobre 2005, http://www.nytimes.com/2005/10/17/international/asia/17japan.html?_r=0, data di accesso 5- 12-2013; vedi anche nel sito degli affari esteri giapponese: Ministry of Foreign Affairs of Japan, Prime
Minister's Visits to Yasukuni Shrine, 29 agosto 2006, http://www.mofa.go.jp/policy/postwar/yasukuni/,
Meeting ministeriali
trilaterali
Economia Sviluppo sostenibile
Scambi umani e culturali
Politica e sicurezza
Meeting Trilaterale dei Ministri della Cultura Meeting Trilaterale dei
Ministri dell'Economia e del Commercio
Meeting Trilaterale dei Ministri della Finanza
Meeting Tripartito dei Direttori Generali
delle Dogane
Meeting Trilaterale sul Dialogo delle Politiche
Meeting Ministeriale Trilaterale su Scienza e Tecnologie Meeting Ministeriale Trilaterali sull'ICT Conferenza Ministeriale Trilaterale su Trasporto e Logistiche
Meeting Tripartito Dei Ministri dell'Ambiente
Meeting Trilaterale dei Ministri dell'Agricoltura
Meeting Tripartito dei Ministri della Salute
Meeting Trilaterale dei Ministri del Turismo
Meeting delle Autorità del Personale
Meeting Trilaterale dei Ministri dell'Educazione ( discussioni in corso)
Meeting Trilaterale dei Ministri degli Esteri
Meeting Tripartiti sulla mitigazione di
disastri e terremoti
Meeting Trilaterale dell'Agenzia dei Capi
di Stato per la Gestione delle
Meeting delle tre Supreme Istituzioni di
Controllo
Meeting dei Ministri dell'Energia dei 5
Paesi
la priorità data invece ad altre aree. In generale quindi, anche senza tener conto dei Six Party Talks o di tutti gli altri meeting in arene multilaterali più ampie, l’aumento del numero di incontri evidenzia il trend di crescente integrazione e dialogo tra i tre Paesi.
Fig.1: Suddivisione dei Meeting ministeriali trilaterali
Fonte: MOFAT (2012)
In ambito economico, fin dal 2001 tre istituti di ricerca, rispettivamente il Development Research Center (DRC) del Consiglio di Stato cinese, il National Institute for Research Advancement (NIRA) del Giappone 9 e il Korea Institute for International Economic Policy (KIEP) hanno intrapreso un progetto di ricerca congiunta per verificare la
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fattibilità di un accordo di libero scambio trilaterale, analizzando i vantaggi e gli svantaggi per l’uno o l’altro settore, in modo da poter contribuire alla comprensione approfondita delle potenzialità economiche dell’accordo dei tre Paesi. Nel 2003 si è passati alla seconda fase della ricerca congiunta, avviando un progetto triennale. Nel 2011 è stato istituito ufficialmente un segretariato trilaterale, “The New Trilateral Cooperation Secretariat” (CTS) che ha l’incarico di scrivere dei rapporti annuali per verificare i progressi della cooperazione e di valutare meticolosamente le iniziative proposte dai leader dei tre Paesi durante i summit 10.
Tabella 1. Numero di Meeting Trilaterali nella storia della cooperazione
Anno Politica e
Sicurezza Economia Ambiente
Scienza ,Società, Cultura Totale 2011 11 29 5 8 53 2010 8 28 4 11 51 2009 6 18 5 10 39 2008 5 16 5 10 36 2007 8 17 6 11 42 2006 2 14 2 9 27 2005 2 12 2 4 20 2004 4 8 2 4 18 2003 1 5 2 2 10 2002 1 5 2 3 11 2001 1 2 2 0 5 2000 1 1 2 0 4 1999 1 0 1 0 2 Totale 51 155 40 72 318 Fonte: KIEP 2013. 10
Cfr. Chang Jae LEE e al., “Trilateral Economic Cooperation: Proposal for Enhancing Economic
Cooperation Dialogue Channels among China, Japan, and Korea”, World Economy Update, KIEP,vol.3 n. 20, 6 maggio 2013.