La fotografia per documentare la realtà
Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Divisione della scuola Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale
www.orientamento.ch www.ti.ch/orientamento
Informazioni per gli allievi del ciclo di orientamento, per i loro genitori e per i docenti di classe
Scu
Scuola media e poi? Edizi
on e 2
020 – 2
021Scuola media e poi? Scuola media e poi? Scuola media e poi? Scuola media e poi? Scuola media e poi
“
Redazione e aggiornamenti
Revisione testi
Elaborazione grafica Ricerca fotografie d’archivio Fotografie attuali
Responsabile della realizzazione e della diffusione
Stampa Alessandra Truaisch e Laura Braga Servizio documentazione
Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, Bellinzona Roberto Savarino, Raffaele Paolini, Maria Rainone (tabelle) Servizio documentazione
Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, Bellinzona
Marlene B. De Leoni, GraficaNene, Olivone Nicola Arigoni, ACVC
ATAN; Viola Barberis; CPV Mezzana; Moreno Croci; Mario Curti, SPSE;
Depositphotos; Maurice Gruenig; Reto Klink; Iris Krebs; Login fo rma-zione professionale SA; Susi Lindig; Beat Maerrki; Frederic Meyer;
William Monaco; Frank Muller; Massimo Pacciorini; Thierry Parel;
Thierry Porchet; Alessandra Rime; Reto Schlatter; Shutterstock; Fabian Stamm; SUPSI; UOSP; USI; USIE Zurigo; Viticoltura Rohner Erni
© Servizio documentazione Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale 6500 Bellinzona tel. 091 814 63 51 decs-uosp.infodoc@ti.ch
Fontana Print SA, Pregassona La guida “Scuola media... e poi?”
è distribuita gratuitamente a tutti gli allievi e le allieve, ai docenti e alle docenti di classe di terza media del Cantone.
Altre persone o enti interessati la possono acquistare o richiedere in prestito a:
Infocentro Servizio Documentazione Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale 6500 Bellinzona telefono: 091 814 63 51 e-mail: decs-uosp.infodoc@ti.ch
La pubblicazione può essere consultata online o scaricata su:
www.ti.ch/orientamento
© Servizio documentazione – Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale 6500 Bellinzona
Con il sostegno della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione SEFRI.
Il mio auspicio è che questa guida vi permetta di individuare il miglior cammino possibile da seguire per valorizzare le vostre caratteristiche individuali, permettendovi di seguire i vostri sogni e le vostre aspirazioni. Per far questo è importante che pren-diate conoscenza e soppesiate tutte le opzioni a disposizione, incluse quelle meno conosciute o che
a prima vista potrebbero sembrare strane.”
dalla prefazione di Manuele Bertoli Consigliere di Stato
Tesserete, 1920-1930 Foto: Remo Canonica Provenienza: Michele Canonica Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla Meccanico intento a riparare un camion della Co ope-rativa di consumo capriaschese. Un tempo i meccanici erano tutti uomini, oggi anche le ragazze intraprendono questa strada, benché la presenza femminile sia ancora minoritaria.
La scelta della professione deve dipendere in primo luogo dai propri interessi e dalle proprie attitudini: è im por-tante prendersi il tempo per riflettere ed esplorare il mondo delle professioni, cercare di conoscere meglio le varie attività senza chiedersi se sono piuttosto “maschili”
o “femminili”.
Meccatronico / Meccatronica d’automobili Formazione professionale di base Durata: 4 anni Informazioni: www.orientamento.ch
Tesserete, 1960-1970 Provenienza: Mariagrazia Manzolini Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla Il postino Dionigi Menghetti in bicicletta. Negli anni il contatto con la clientela è cambiato. Il mezzo di tra spor-to si è adattato alla velocità necessaria per il servizio, ma l’attenzione al rispetto dell’ambiente è ancora molto p re-sente. L’impiegato e l’impiegata in logistica con indirizzo professionale distribuzione ha compiti inerenti alle op e-razioni legate al recapito di pacchi, alla corrispondenza e al denaro, come pure al servizio alla clientela.
Impiegato / Impiegata in logistica Formazione professionale di base Durata: 3 anni Informazioni: www.orientamento.ch
Roveredo TI, 1920 ca.
Sede dell’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla quando ancora era un asilo
Provenienza: Emanuele Gianini
Un archivio, molti volti e molte voci
Dal 2007 l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla raccoglie, salvaguarda e riconsegna alla popolazione e a tutti gli interessati le immagini e le testimonianze orali che costituiscono la memoria col-lettiva della regione. Il patrimonio audiovisivo raccolto proviene in gran parte da privati che offrono la possibilità di inserire le loro im-magini, le loro esperienze e conoscenze nell’archivio. Si tratta spesso di collezioni importanti di fotografie, di carattere privato ma anche pubblico (fotografie di avvenimenti, di feste, di luoghi e paesaggi, di inaugurazioni, di mestieri, relative a pratiche religiose, che ritraggono momenti della storia della regione quali l’emigrazione o la costruzio-ne di edifici e strade, di matrimoni e ritratti).
Per quanto riguarda le immagini, il lavoro consiste in due fasi: da una parte la ricerca, la raccolta e la scansione di queste immagini, dall’al-tra la loro catalogazione anche per poterle ricercare facilmente.
I fondi che giungono all’ACVC sono quindi in prevalenza famigliari e concernono la vita quotidiana dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri; sinora le immagini sono arrivate in archivio attraverso il pas-saparola e le persone, mosse dal desiderio di trasmettere la propria storia famigliare e dalla volontà di salvaguardare il proprio patrimonio, hanno portato e portano tuttora i loro album nella sede dell’ACVC.
L’Archivio, grazie alla possibilità di aprire i cassetti delle molte famiglie della regione, raccoglie quindi un ritratto inedito e a volte anche privato degli abitanti, sempre con l’occhio vigile al fatto di compiere una scelta che possa render conto della vita comunitaria.
La novità dell’impostazione dell’ACVC sta quindi nel fatto di riunire il materiale fotografico che può interessare la popolazione, senza vincoli temporali o tematici e nel fatto di conservare fotografie che sono “nascoste” nelle case delle persone, altrimenti invisibili se non vi fosse un lavoro di ricerca con l’obiettivo di valorizzare e preserva-re questo patrimonio.
Nicola Arigoni, presidente dell’Associazione memoria audiovisiva di Capriasca e Val Colla
Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla
6957 Roveredo (TI) info@acvc.ch
www.acvc.ch
Corticiasca, 1935 ca.
Tre uomini in posa al Pian sótt Provenienza: Michele Canonica
Copertina
Meccanico intento a riparare un camion della Cooperativa di consumo capriaschese.
Tesserete, 1920-1930 Foto: Remo Canonica Provenienza: Michele Canonica
Pagina 4
Un panettiere prepara le pagnotte per la cottura nel forno comunitario.
A Bigorio è tradizione che il giorno di San Valentino si preparino le pagnotte che poi vengono distribuite alla popolazione.
Bigorio, 1988
Provenienza: Bruna Stampanoni Pagina 1
Il postino Dionigi Menghetti in bicicletta.
Tesserete, 1960-1970
Provenienza: Mariagrazia Manzolini
Pagina 16
Lo storico camion Migros, che da ormai 18 anni non percorre più le vallate ticinesi.
Sala Capriasca, 1935-1950 Provenienza: Elide Pietra Lepori
Pagina 20
Selvicoltori mentre segano un tronco posto sopra una pietica con una sega intelaiata, chiamata in dialetto troncón.
Cagiallo, 1940-1960 Foto: Hermann Stradinger Provenienza: Sonia Morell-Stradinger
Pagina 22
Operai in posa durante la costruzione della presa di captazione in calcestruzzo per la centrale elettrica.
Bogno, 1912
Provenienza: Giovanni Pozzi
Pagina 14
Operai in posa sui ponteggi durante l’amplia-mento dell’ospedale bleniese di Santa Maria Ausiliatrice, creato nel 1909.
Acquarossa, 1920-1930 Provenienza: Fernando Cattaneo
Pagina 15
Donna mentre è intenta a fare il bucato al lavatoio comunale, composto da 4 vasche, l’ultima delle quali utilizzata per lavare i panni.
Vaglio, 1966 Pagina 8
Studenti e docenti in un’aula della Scuola ticinese di pittura.
Inaugurata il 23 settembre 1931, aveva sede a Lugano in Corso Elvezia.
Lugano, 1931-1940 Provenienza: Fabiano Quirici
Pagina 59
Interno di una fabbrica tessile.
Si tratta probabilmente della ditta Intes SA.
Tesserete, 1950-1960 Provenienza: Marina Quattrini
Pagina 62
L’artista Irma Bernasconi Pannes, moglie dello scultore Mario Bernasconi, su una slitta trainata da un cavallo.
Fra il 1929 e il 1933 i coniugi abitarono Sala Ca-priasca, dove ebbero pure il loro atelier.
Davos Dorf, 1930 ca.
Provenienza: Claudia Bernasconi Esposito
Pagina 63
Esercitazione del gruppo samaritane della Capriasca.
Nell’immagine si notano due barelle ripiegate.
Tesserete, 1954
Pagina 68
Cuochi in posa all’interno di una cucina di un albergo. I numerosi emigranti originari della Val Colla partiti per gli Stati Uniti erano impiegati soprattutto nel ramo alberghiero.
Springfield (Illinois), 14.12.1910 Provenienza: Tiziana Risi
Pagina 80
Da sinistra, donne che portano una gerla colma di fogliame, una falce, una gerla a stecche rade (cargansc) con il fieno e una gerla con rametti di legna. L’ultima donna è inoltre intenta a lavorare a maglia.
Vaglio, 1922-1928
Provenienza: Antonietta Forster Pagina 69
Attorno a un magnano proveniente dalla Val Colla, assieme al maestro, alcuni scolari, pro-babilmente impegnati in una lezione all’aperto, prendono appunti.
Rasa (Centovalli), 1932-1935 Provenienza: Athos Nesa
Pagina 97
Studenti della scuola per capomastri, che aveva sede nel palazzo che oggi accoglie il Liceo di Lugano 1. L’immagine è interessante anche per gli strumenti presenti. Da sinistra: una bussola topografica, una bussola, un sestante a scatola, un teodolite, due stadie e un livello.
Lugano, 1910-1914 Provenienza: Aquilino Antonini
Pagina 98
Allievi delle scuole di Comano durante le ri-prese di un cortometraggio dal titolo Queste maledette quattro mura.
Il docente annualmente proponeva agli allievi di girare filmati sceneggiati da loro stessi.
Milano, 1976-1978 Provenienza: Carlo Anselmini
Pagina 100
Due uomini spillano il vino da una botte durante il carnevale “Or Penagín”.
Tesserete, 1949
Provenienza: Luciana Antonini
Pagina 81
Studentesse durante una lezione sull’uso del telefono. Negli anni in cui il telefono non era ancora entrato nelle case delle persone (lo si trovava negli uffici postali e in alcuni locali pubblici), l’insegnamento all’uso dell’apparec-chio avveniva nelle scuole.
Capriasca, 1930-1940 Foto: Remo Canonica Provenienza: Michele Canonica
Pagina 82
Lo scultore Mario Bernasconi mentre modella la testa di Annelise Göbbers (nella fotografia, accanto alla scultura). Bernasconi fu uno scul-tore di fama, che per qualche tempo (fra il 1929 e il 1933) abitò a Sala Capriasca.
Monaco di Baviera, 1930 ca.
Provenienza: Claudia Bernasconi Esposito
Pagina 96
Pompieri intenti alla pulizia del tetto del Convento dopo l’incendio che divampò nella notte del 6 febbraio. L’evento toccò da vicino i frati cappuccini, i capriaschesi, nonché gli abi-tanti del Luganese e di tutta la Svizzera.
Bigorio, 7 febbraio 1987
Provenienza: Convento Santa Maria del Bigorio
Pagina 120
Renato Lucca, originario di Scareglia in Val Colla, nell’ufficio delle fabbriche orologiere Fabriques d’assortiments réunies (FAR), dove si occupava della contabilità.
Le Locle (JU), 1959 Provenienza: Renato Lucca
Pagina 122
Architetti al lavoro nello studio di architettura Marazzi. Al centro Enrico Besomi, architetto di Tesserete.
Lugano, 1926
Provenienza: Assunta Besomi Karseboom