• Non ci sono risultati.

I progetti per la diffusione della cultura finanziaria in Italia

Assicurazione per danni provocati a terzi Assicurazione sulla vita caso morte

2. Pianificazione ed educazione finanziaria in Italia

2.1 I progetti per la diffusione della cultura finanziaria in Italia

Dopo aver guardato alle esperienze di alfabetizzazione finanziaria della popolazione condotte a livello internazionale, anche l'Italia ha deciso di muoversi in questa direzione. Sono diverse le fonti e i progetti elaborati in merito.

Procederemo quindi all'analisi di alcune fra le più significative forme d'intervento. Le esperienze internazionali mostrano come la scuola costituisca il canale principale per veicolare iniziative e conoscenze di educazione finanziaria e rivesta un ruolo fondamentale perché, da un lato, consente di raggiungere una vasta fascia della popolazione, con riferimento a tutti i ceti sociali; dall’altro, agevola il processo di avvicinamento, o familiarizzazione, dei consumatori di domani ai temi finanziari, prima che giunga il momento della vita in cui vengono effettuate importanti scelte economico- finanziarie.

Inoltre, l’educazione finanziaria nelle scuole può produrre anche benefici “indiretti” per le famiglie: i giovani possono trasmettere in maniera più o meno volontaria le abilità e il senso di familiarità acquisiti anche ai genitori.

Questi presupposti rappresentano il punto di partenza del Progetto Ministero Istruzione Università Ricerca (MIUR) - Banca d'Italia: il 6 novembre 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione e la Banca d'Italia hanno siglato il Memorandum d'intesa "per l'avvio di un progetto sperimentale di formazione in materia economica e finanziaria in alcune scuole campione".

L'iniziativa di educazione finanziaria finalizzata a introdurre tale materia direttamente nei curricola della scuola, è volta a promuovere un programma di sviluppo che assicuri alle giovani generazioni gli strumenti cognitivi di base per assumere in futuro scelte consapevoli in campo economico e finanziario sia come cittadini, sia come utenti dei servizi finanziari.

I lavori sono coordinati da un Comitato Paritetico composto da rappresentanti delle due istituzioni che si avvale dell'apporto specialistico e operativo di un Comitato Tecnico, composto da dirigenti e docenti delle scuole italiane e da rappresentanti della Banca d'Italia.

Il progetto si propone lo sviluppo di un programma formativo biennale (compendiato in un "kit") per agevolare la pianificazione e l'organizzazione dei processi di apprendimento in campo economico e finanziario. Prevede un programma formativo modulare ed è rivolto preferibilmente alle classi intermedie di ciascun ciclo scolastico. Le materie trattate sono "la moneta e gli strumenti di pagamento alternativi al contante" (modulo base) e "la stabilità dei prezzi".

Il progetto "Educazione finanziaria nelle scuole" è stato avviato nell'anno scolastico 2008-09 con il coinvolgimento di 32 classi e 631 studenti in tre regioni pilota ed è stato esteso l'anno seguente a tutto il territorio nazionale. In tutte le edizioni successive è stata registrata una crescita dei partecipanti e nell'anno scolastico 2011-12 sono state coinvolte oltre 1.150 classi e quasi 23 mila studenti (tavola 2.1 e 2.2).

Le prassi sviluppate in ambito internazionale raccomandano di misurare l'efficacia delle iniziative di educazione finanziaria. La valutazione è funzionale alla verifica dei risultati conseguiti e all'adozione tempestiva di eventuali azioni correttive volte a migliorare il progetto. Per questo, tra le possibili metodologie di valutazione è stata adottata la somministrazione di test di conoscenza agli studenti. In particolare, agli alunni partecipanti è stato sottoposto un medesimo test di domande a risposta multipla, differenziato per ciclo di istruzione, prima (test di ingresso) e dopo l'intervento

formativo (test di uscita). L'aumento della percentuale di risposte corrette è stato assunto come misura di efficacia.

TAVOLA 2.1 – CLASSI

Anno scolastico Elementari Medie Superiori Totale

2008-09 13 9 10 32

2009-10 171 172 115 458

2010-11 228 219 327 774

2011-12 245 268 639 1.152

TAVOLA 2.2 - ALUNNI

Anno scolastico Elementari Medie Superiori Totale

2008-09 239 182 210 631

2009-10 3.224 3.526 2.151 8.901

2010-11 4.316 4.644 6.240 15.200

2011-12 4.899 5.681 12.287 22.867

Nell'anno scolastico 2011-12 i risultati dei test, in linea con gli esiti delle edizioni precedenti, hanno confermato che la formazione ha contribuito allo sviluppo delle conoscenze: per tutti i cicli di istruzione, la percentuale delle risposte corrette ha registrato un significativo incremento tra la prima e la seconda tornata di test.

In particolare gli alunni della scuola primaria hanno registrato un aumento di risposte corrette dal 38 al 63 per cento; gli incrementi per gli studenti di scuola secondaria di I e II grado sono stati, rispettivamente, dal 43 al 57 e dal 39 al 55 per cento (tavola 2.3).

A tutti gli studenti è stato proposto il medesimo test e agli studenti al secondo anno di sperimentazione (2° partecipazione) è stato chiesto di rispondere anche alle domande sul tema "moneta", oggetto di approfondimento l'anno precedente. Per tutti i livelli di istruzione gli studenti che partecipavano per la seconda volta al progetto hanno mostrato nei test di ingresso una migliore performance rispetto ai coetanei che vi accedevano per la prima volta; tale risultato sembra confermare che le conoscenze acquisite tendono a essere mantenute nel tempo.

Alunni Pre-test Post-test Gain scores

Elementari 3.865 38,2 63,5 25,2 1° partecipazione 3.321 36,1 63,0 26,9 2° partecipazione 544 51,0 66,2 15,1 Medie 4.530 43,0 57,5 14,5 1° partecipazione 3.727 41.8 57.3 15.5 2° partecipazione 803 48,6 58,2 9,6 Superiori 7.885 39,4 54,6 15,2 1° partecipazione 7.272 38,8 54,6 15,8 2° partecipazione 613 69,7 63,6 3,9

I risultati confermano, dunque, che il cammino intrapreso da Banca d'Italia e dal Ministero della Pubblica Istruzione è quello giusto. Occorrerà poi valutare l'integrazione del progetto con ulteriori misure volte ad intensificare sempre più i risultati e a creare una solida cultura finanziaria nelle generazioni future.

Nella stessa direzione si muove l'Anasf che, in collaborazione con la società Progetica, ha sviluppato Economic@mente - Metti in conto il tuo futuro. Si tratta di un progetto di educazione finanziaria per gli studenti della scuola superiore, per formare gli investitori di domani. L’iniziativa è stata lanciata nel 2009 ed è proseguita negli anni con una crescente adesione degli istituti scolastici su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è fornire ai giovani gli strumenti di conoscenza del mondo del risparmio, partendo dalle loro esigenze, per spiegare attraverso le loro esperienze l’uso migliore delle risorse che si troveranno a disposizione nel corso della vita. Partendo dal concetto di ciclo di vita e dall’analisi degli eventi che scandiscono le fasi

di transizione della famiglia, viene trattato il tema del valore della pianificazione finanziaria per raggiungere i propri obiettivi in maniera efficace ed efficiente e vengono spiegati gli strumenti del mercato che consentono di soddisfare le esigenze della vita. L’innovatività del progetto consiste proprio nel partire dalle reali esigenze dei ragazzi per sviluppare attitudini che consentano di perseguire obiettivi definiti sulla base delle proprie priorità.

Il programma di educazione finanziaria si articola in sei moduli di uno/due ore ciascuno e sono largamente utilizzati simulazioni, esercitazioni e test di verifica.

Il programma Economic@mente - Metti in conto il tuo futuro è stato riconosciuto anche idoneo all’attribuzione di crediti formativi da parte di alcuni Istituti che hanno già avviato le lezioni, nell’ambito dell’attività complementare ed integrativa della didattica scolastica. I formatori sono promotori finanziari iscritti ad Anasf che seguono un corso di formazione specifico e ai quali l’Associazione rilascia un attestato di idoneità a svolgere l’incarico di formatore nell’ambito del progetto. Fra tutti i progetti, questo rappresenta quello più specificamente dedicato alla pianificazione finanziaria; da qui ne discende la sua importanza e la necessità di diffonderlo a tutte le fasce di età della popolazione, non solo agli studenti.

Di portata più generale, invece, è il progetto avanzato dal Consorzio PattiChiari12, il

quale promuove iniziative di carattere formativo e informativo per aiutare tutte le persone, di qualunque età e fascia socio-culturale, a gestire al meglio il proprio denaro e il rapporto con la propria banca.

Per questo motivo, a partire dal 2007, il Consorzio PattiChiari ha deciso di avviare, in collaborazione con The European House-Ambrosetti13, un percorso volto a comprendere

lo stato dell'arte in materia di cultura finanziaria nel nostro Paese. Gli studi realizzati nelle prime edizioni del progetto hanno portato all'elaborazione di un apposito indicatore sintetico, denominato ICF PattiChiari (Indice della Cultura Finanziaria

PattiChiari).

I test effettuati sui risultati hanno mostrato come l'ICF PattiChiari presenti caratteristiche di piena significatività statistica e consistenza nelle stime.

12 Il Consorzio PattiChiari riunisce 62 banche, rappresentative del 70% degli sportelli presenti in Italia, e promuove la qualità, la trasparenza e l'efficienza del mercato finanziario nel nostro Paese.

13 The European House-Ambrosetti, L’educazione finanziaria in Italia. La prima misurazione del livello di cultura finanziaria degli italiani, presentazione dell’Indice della Cultura Finanziaria del Consorzio Patti Chiari, Roma, 2008.

Nei primi mesi del 2010, la rilevazione è stata aggiornata a livello nazionale interessando un campione di 2.000 famiglie per un totale di 4.200 individui maggiorenni, stratificati per sesso, età, area geografica di residenza, livello di istruzione e professione.

L'indicatore del livello medio di cultura finanziaria degli italiani nel 2010 assume il valore di 4,3 su una scala crescente da 0 a 10, dove 0 significa totale assenza di qualsiasi concetto o idea correlata al mondo finanziario, mentre 10 indica una conoscenza ottimale di nozioni, termini e concetti finanziari di base. Secondo l'indagine, i giovani (18 - 34 anni) sono, in media, i soggetti col più basso livello di cultura finanziaria in Italia. Il valore più elevato (4,6) è invece detenuto a pari merito dagli individui in età compresa tra i 35 e i 54 anni e dagli over 54.

L'impegno di PattiChiari per l'informazione, la trasparenza e la comparabilità si è concretizzato negli ultimi anni con numerosi progetti, che hanno coinvolto:

L'industria bancaria, che, attraverso PattiChiari, va nella direzione della trasparenza e della comparabilità come valori primari nel rapporto banca - cliente, consentendo una sempre più facile valutazione del valore e del costo dei servizi e, dunque, stimolando ogni giorno qualità ed efficienza nelle banche. Il settore, attraverso il Consorzio, investe nello sviluppo dell'educazione finanzia- ria mettendo in atto azioni e progetti concreti, con il supporto delle retibancarie sul territorio;

 Le Associazioni dei consumatori, già aderenti al Consorzio PattiChiari, con il programma L'IMPRONTA ECONOMICA PLUS per stimolare nei cittadini adulti una gestione più consapevole delle proprie risorse economiche. Si tratta di seminari dove vengono affrontati sia temi legati alla gestione delle risorse economiche (es. la pianificazione di entrate ed uscite, il proprio futuro economico attraverso il risparmio e la previdenza), sia le principali aree di interazione tra cittadini e banche quali investimenti, servizi bancari e forme di credito;

 Gli uffici scolastici Regionali e Provinciali, rivolgendosi anche al mondo dei ragazzi, con il quale si approccia allo scopo di aiutare ad apprendere fin da subito, con una comunicazione integrata e non istituzionale, una corretta informazione sul risparmio e sull'economia. Infatti, secondo un sondaggio online

condotto su 400 insegnanti dal mensile Tuttoscuola nel dicembre 2010, l'educazione finanziaria è una materia sempre più importante, tanto che la sua utilità all'interno della scuola è riconosciuta dal 97 percento del campione. Tuttavia, se da un lato emerge chiaramente l'interesse a introdurre questa tematica all'interno dell'insegnamento, dall'altra gli stessi insegnanti dichiarano di non essere del tutto preparati ad affrontarla: solo il 46 percento degli intervistati, infatti, ritiene il proprio livello di preparazione adeguato, a fronte di un 34 percento che lo ritiene scarso e un 19 percento addirittura insufficiente. Per questo motivo, è stato dedicato ai docenti italiani EconomiAScuola, il primo portale finalizzato all'educazione finanziaria nelle scuole (con contenuti specifici per le scuole elementari, le medie e le superiori), ricco di approfondimenti sull'economia di oggi e di ieri e di informazioni continuamente aggiornate sul mondo economico-finanziario;

 le rappresentanze della società civile, ANP MOIGE;

 gli istituti di ricerca Censis, Fondazione Rosselli, Ambrosetti, The European

House;

 Upter Solidarietà;  gli enti, ANCI.

Il progetto di Pattichiari presenta, quindi, una portata più ampia rispetto a quello del Ministero dell'Istruzione e di Banca d'Italia e di Anasf. Nonostante ciò, anch'esso pre- senta ancora enormi spazi di crescita prima di affermarsi a pieno nel nostro Paese e por- tare gli effetti desiderati.

Ulteriori forme d'intervento provengono da Consob, che a breve lancerà un nuovo porta- le per gli investitori sulla scia di quelli già messi in rete dai regolatori dei paesi anglo- sassoni. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di fornire a risparmiatori e consumatori stru- menti per l'apprendimento delle nozioni necessarie a una corretta gestione del risparmio e a una più trasparente interlocuzione con gli intermediari finanziari.

Il nuovo portale di educazione finanziaria, che si rivolge a tutti gli investitori retail, sarà operativo nei prossimi mesi e consentirà, tra le altre funzioni, l’invio degli esposti via web per segnalare alla Commissione. Verrà inoltre messa a punto un'apposita piattafor- ma dove le associazioni dei consumatori potranno far confluire tutti gli esposti ricevuti in un unico formata, migliorando e velocizzando cosi il processo di comunicazione con

la Consob. Questo futuro progetto è molto specifico e dovrebbe integrarsi con gli altri per contribuire ad ottimizzare il processo di educazione e pianificazione finanziaria. La presenza di tutti questi progetti ci fa capire l'importanza attribuita all'educazione fi- nanziaria, a livello non solo di singolo individuo ma di intera collettività.

La preparazione finanziaria dei cittadini è, infatti, un elemento essenziale per la prosperità economica di un Paese ed è tanto più essenziale se alla sua diffusione contribuisce un'azione sinergica che coinvolge tutti gli attori del sistema economico: Enti, regolatori, industria bancaria e finanziaria, media, sistema scolastico ed associazioni dei consumatori.

Un buon livello di educazione finanziaria, associato ad un progetto di pianificazione finanziaria, può aiutare le famiglie ad acquisire la disciplina necessaria a risparmiare per l'acquisto della prima casa o per l'educazione dei figli. Può stimolare i lavoratori a pianificare una strategia di investimento efficace che possa assicurare un livello di vita adeguato alle loro aspettative per quando andranno in pensione. Può aiutare le categorie a basso reddito a ricavare il massimo da ciò che hanno, utilizzando i servizi finanziari disponibili a costi minori. Ai risparmiatori questa consapevolezza permette di guidare al meglio le loro scelte di investimento.

Ecco perché promuovere la competenza finanziaria dei cittadini non è un impegno finalizzato alla semplice tutela dei consumatori, ma possiede una valenza più ampia, che investe la crescita di tutto il mercato e, di conseguenza, di tutto il Paese. Acquisendo gli strumenti e la cultura per richiedere un'offerta più rispondente alle proprie esigenze, i consumatori possono incoraggiare il settore a sviluppare nuovi prodotti e servizi, ad aumentare la competizione tra gli attori presenti sul mercato, a promuovere l'innovazione e il miglioramento della qualità. In sintesi, effettuare scelte consapevoli in materia economico-finanziaria consente di migliorare il proprio bilancio personale e, nel contempo, contribuisce a sostenere lo sviluppo economico complessivo.

Ecco perché è importante per un Paese investirci tutte le risorse possibili affinché tale processo si avvii e si sviluppi nel minor tempo possibile.