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LA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

La strategia di Lisbona, approvata dall’UE nel 2000, affida un ruolo fondamentale all’istruzione come parte integrante delle politiche economiche e sociali dei singoli stati. L’apprendimento deve diventare una

condizione permanente dell’individuo e la scuola deve attivare percorsi flessibili di formazione il cui fine ultimo è l’acquisizione effettiva di competenze. Le « competenze chiave », una combinazione di

conoscenze, abilità e attitudini di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva , l’inclusione sociale e l’occupazione in una società basata sulle conoscenze, sono :

Comunicazione nella madrelingua – capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, fatti, opinioni, sentimenti in forma orale e scritta e di interagire efficacemente sul piano linguistico ; Comunicazione nelle lingue straniere – stesse capacità richieste nell’espressione nella lingua madre pur a livelli più semplici, e inoltre abilità di mediazione e comprensione interculturale ;

Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia : abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico nella soluzione di problemi in situazioni quotidiane ; padronanza e applicazione di conoscenze e metodologie riguardo al mondo naturale e all’uso di strumenti e mezzi tecnologici ;

Competenza digitale : saper utilizzare adeguatamente e con spirito critico le tecnologie della società dell’informazione ; abilità di base relative alle TIC ;

Imparare a imparare : competenza legata all’apprendimento, all’abilità di perseverare

nell’apprendimento e di organizzarlo individualmente e in gruppo, secondo le proprie necessità e con consapevolezza dei metodi adottati ;

Competenze sociali e civiche : competenze personali, interpersonali e interculturali ; si riferiscono a tutte le forme di comportamento che consentono una partecipazione responsabile e fattiva alla vita sociale, oltre che a risolvere i conflitti ;

Spirito di iniziativa e di imprenditorialità : creatività, innovazione, assunzione di rischi, capacità di pianificazione e gestione ;

Consapevolezza ed espressione culturale : competenze relative all’identità storica, all’ambiente e al patrimonio culturale, artistico, letterario, all’espressione corporea.

Dalle Indicazioni Nazionali, lo studente, al termine del primo ciclo d’istruzione, “attraverso gli

apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita

quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti”.

La nostra scuola ha progettato il proprio curricolo verticale ( tale curricolo, disponibile alla lettura sul nostro sito d’Istituto, costituisce l’allegato 1 a tale PTOF) sulla base di tali indicazioni:

• mettendo in relazione la complessità dei nuovi modi di apprendere con un’opera attenta alle diverse metodologie;

• curando e consolidando le competenze e i saperi di base irrinunciabili;

• formando saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare l’incertezza di scenari presenti e futuri;

• riconoscendo e valorizzando le diverse situazioni individuali presenti nella classe e sapendo accettare la sfida che la diversità pone.

Tutto ciò nella consapevolezza che il paesaggio educativo sia diventato estremamente complesso e che l’apprendimento scolastico sia ormai solo una delle tante esperienze educative, l’unica, però, in grado di dare senso e compiutezza alle conoscenze.

Se ”il principiante” è colui che sa, il “competente” è colui che sa cosa fare con ciò che sa, mettendo in gioco le proprie attitudini, i dialoghi interni e gli strumenti esterni che ha a disposizione.

Proprio per questo motivo il nostro Istituto ha deciso di progettare per competenze, soprattutto perché, divenuto un Comprensivo, vuole andare oltre il principio della continuità educativa, differenziando gli ambienti, i contenuti ed i metodi in relazione all’età, alle caratteristiche ed alle motivazioni dei ragazzi.

Volendo iniziare con gradualità e con maggiore certezza degli esiti il percorso previsto, si è scelto di sviluppare, fra le tante, la competenza europea e trasversale “imparare ad imparare”, affinché tutte le discipline potessero essere coinvolte (si veda allegato 2 a questo Ptof)

Si è scelto di progettare per competenze, tramite compiti di realtà (si veda a tal proposito l’allegato 1 – sezione compiti di realtà) , attraverso le seguenti fasi:

• Definizione della competenza attesa

• Scelta dei traguardi e relativi obiettivi di apprendimento da perseguire

• Scelta di strategie significative, creando ambienti di apprendimento più motivanti, basati sull’operatività e sulla partecipazione più attiva degli studenti.

• Strutturazione delle modalità di realizzazione, non solo per assicurarsi della funzionalità delle attività stesse, ma anche per garantire che sia l’allievo al centro dell’attività

• Definizione degli apprendimenti da integrare

• Definizione degli strumenti di valutazione .

L’acquisizione delle competenze viene certificata, come previsto dalla normativa vigente, in un documento che descrive e attesta i livelli di ciascun alunno in relazione alla sua capacità di padroneggiare conoscenze e abilità. La valutazione per livelli di competenza si esprime secondo una scala che si articola su quattro fasce: iniziale, base, intermedio, avanzato.

 Livello iniziale: l’alunno ha conoscenze ancora incomplete e abilità strumentali che gli consentono di affrontare i compiti richiesti solo con domande guida o il supporto dei docenti e/o del gruppo dei pari. Applica in modo incerto semplici procedure.

 Livello base: l’alunno è in possesso di conoscenze di base adeguate e abilità strumentali che permettono di affrontare in maniera sufficientemente autonoma i compiti assegnati. E’ in grado di applicare semplici procedure

 Livello intermedio: l’alunno è in possesso di conoscenze strutturate e di abilità strumentali che gli consentono di affrontare autonomamente compiti di media difficoltà. Applica le strategie adeguate ai compiti richiesti

 Livello avanzato: l’alunno padroneggia in contesti diversi conoscenze, strumenti e strategie rielaborando in modo personale quanto appreso.

Per ogni ulteriore dettaglio si veda l’allegato 1 a questo PTOF – sezione valutazione.

LA VALUTAZIONE

La valutazione non è disgiunta dalla progettazione, dalla messa in atto dei processi di

insegnamento/apprendimento, dalla ricerca continua che i docenti compiono su di essi, sugli alunni, sull'intera Istituzione Scolastica, attraverso pratiche costanti di osservazione, raccolta dati, confronto e riprogettazione che sono la forza per una autentica crescita di qualità del sistema scolastico.

La valutazione del processo formativo degli alunni, intesa come valutazione dei processi di acquisizione di strumenti di apprendimento e, subordinatamente, come verifica delle competenze acquisite, è orientativa e risponde alla finalità di far conoscere all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le

metodologie di insegnamento; alla famiglia, i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.

Il Collegio dei Docenti elabora sistemi di riferimento il più possibile oggettivi ed omogenei sia per predisporre le prove di verifica, sia per stabilirne i criteri di valutazione.

Anche l’esito finale (ammissione o non ammissione) terrà conto dei progressi compiuti dall’allievo rispetto alla situazione di partenza, previo accertamento dell’effettivo impegno o disimpegno e analisi delle relative cause.

Nella nostra scuola si valuta per:

- conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun alunno;

- per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione;

- ricavare elementi di riflessione sul contesto e l'azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell'attività didattica.

Nella scuola dell’infanzia la valutazione prevede due momenti precisi:

- l’OSSERVAZIONE costante del processo educativo e cognitivo di ogni bambino, su cui si fonda la progettazione di ogni ambito di esperienza;

- la VALUTAZIONE più specifica del raggiungimento degli obiettivi previsti, attraverso la stesura di profili individuali e di griglie specifiche, utili anche per facilitare lo scambio di informazioni con la scuola primaria.

Negli altri ordini di scuola la valutazione degli alunni è prevista in diversi momenti dell’anno scolastico:

- all'inizio dell'anno scolastico per conoscere la situazione di partenza;

- periodicamente, durante l'anno nell'ambito dei percorsi didattici proposti;

- al termine dell'anno scolastico per una verifica degli esiti raggiunti dagli alunni e della qualità dell'attività educativa;

- a conclusione dell'esperienza scolastica di ogni ordine di scuola in un'ottica di continuità.

Per quanto si riferisce ai processi di sviluppo degli allievi, gli aspetti da valutare interessano:

- le conoscenze che essi hanno acquisito e costruito;

- le abilità e le capacità che hanno sviluppato;

- i progressi rilevati in relazione alle competenze che hanno raggiunto;

- gli atteggiamenti ed i valori che hanno assunto.

Casi particolari

La valutazione degli alunni stranieri- Soprattutto per i casi di alunni di recente immigrazione la valutazione comporta una serie di adattamenti rispetto ai consueti criteri che orientano la prassi valutativa. Ci si sofferma sul percorso dell’alunno, sui progressi realizzati soprattutto nel campo della comunicazione

linguistica, sugli obiettivi ragionevolmente raggiungibili, sulla motivazione e l’impegno e sulle potenzialità di apprendimento dimostrate dall’alunno.

Allo scopo di condurre gli alunni ad un progressivo superamento delle loro oggettive difficoltà vengono attivati corsi di alfabetizzazione primaria, per gli alunni di recente immigrazione, secondaria, per alunni residenti in Italia da più tempo o con maggiore padronanza della lingua

La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali: L. 170/2010, D.M.5669 del 12/07/2011, L.R.

28/2007, DGR 18-10723 del 9/02/2009.

Particolare attenzione viene posta nella valutazione degli alunni con diagnosi di BES ( disgrafia, dislessia, discalculia, ecc) per i quali vengono specificati i criteri valutativi nel Progetto Educativo Personalizzato e nella relativa scheda tecnica compilati dai docenti per ciascuno di essi.

La valutazione degli alunni con diverse abilità: Il Piano Educativo Individualizzato redatto dai docenti della classe e dal docente di sostegno con l’ausilio del personale della ASL individua i criteri di valutazione che tengano conto delle caratteristiche dell’alunno, della sua situazione di partenza, dei progressi conseguiti in rapporto alle potenzialità.

La Scheda di valutazione

SCUOLA PRIMARIA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DECIMALE

VOTO GIUDIZIO INDICATORI

5 Insufficiente • Padronanza parziale delle strumentalità di base

• Conoscenza frammentaria e superficiale dei contenuti

• Difficoltà a procedere autonomamente

6 Sufficiente Sufficiente padronanza delle strumentalità di base

Conoscenza essenziale dei contenuti e dei concetti

Parziale autonomia operativa

7 Buono Discreta padronanza della strumentalità di base

Conoscenza e comprensione di quasi tutti i contenuti

Capacità di procedere con sempre maggiore autonomia 8 Distinto Buona padronanza della strumentalità di base

Ampia conoscenza dei contenuti e buone capacità di comprensione e organizzazione

Autonomia nel procedere

9 Ottimo Piena padronanza della strumentalità di base

Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti

Capacità di comprensione, organizzazione e rielaborazione personale

Autonomia e sicurezza nel procedere anche in situazioni nuove

10 Eccellente Eccellente padronanza delle strumentalità di base

Conoscenza ampia, approfondita e organica dei concetti e dei contenuti

Capacità di rielaborazione personale con aspetti originali e creativi

Autonomia e sicurezza nel procedere anche in situazioni nuove e complesse

La valutazione del comportamento

Le aree di riferimento per la valutazione del comportamento, inteso come l’insieme delle abilità e degli atteggiamenti sociali e interpersonali che si manifestano nell’esperienza scolastica, sono:

 Rispetto delle regole, delle persone e degli ambienti

 Partecipazione alla vita della classe

 Relazionalità (relazioni positive, collaborazione, disponibilità)

 Responsabilità (assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici)

SOCIALIZZAZIONE RISPETTO DELLE

interazione attiva e costruttiva;

Comportamento non

N.B. Si precisa che sulla precedente tabella è in corso una riflessione , per eventuali modifiche, da parte del personale docente della Scuola Primaria.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO- GRIGLIA DI VALUTAZIONE

interazione attiva e costruttiva;

Comportamento poco

GRIGLIA DI CORRISPONDENZA VOTO - COMPORTAMENTO

Considerare - Atteggiamenti

- Correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento dei doveri, secondo il “Patto di Corresponsabilità Educativa

- Partecipazione alla vita della scuola in relazione alle norme definite dal “Regolamento Disciplinare d’Istituto”

- Capacità di autovalutazione dei propri comportamenti

Criteri

per valutazione inferiore alla sufficienza

Con apposito decreto del MIUR sono specificati i criteri per correlare la valutazione inferiori alla sufficienza a comportamenti di particolare gravità; tali criteri sono recepiti dal “Regolamento Disciplinare d’Istituto”