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A PROPOSITO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME Daniele Ciravegna

Nel documento Cronache Economiche. N.001-002, Anno 1979 (pagine 97-101)

In sede di primi consuntivi sull'anno precedente che s'impongono all'inizio di ogni nuovo anno, di particolare interesse può essere l'analizzare la dinamica dei prezzi dei prodotti di base o materie pri-me, alla quale è in qualche modo colle-gata la dinamica inflazionistica dei paesi industrializzati, che di questi prodotti sono i principali acquirenti. Così, per esempio, al forte aumento dei prezzi dj questi beni, avutosi negli anni 1972-1973 per i prodotti non petroliferi e nel 1974 per questi ultimi, si è imputato l'innesto del processo inflazionistico che ha carat-terizzato pressoché tutti i paesi indu-strializzati a partire dal 1973. Se escludiamo dalla presente breve ana-lisi i prezzi dei prodotti petroliferi — la cui dinamica è fin troppo di dominio pubblico, quasi come se essi fossero le sole materie prime importate dai paesi industrializzati — possiamo dire che il 1978 ha visto nel complesso una sostan-ziale stabilità di questi prezzi, eccetto che fra luglio e settembre, periodo in cui l'indice generale dei prodotti di base (esclusi i prodotti petroliferi) è aumen-tato dell'8% circa. Per effetto di ciò l'in-dice del quarto trimestre registra un sen-sibile incremento rispetto al trimestre precedente, anche se il livello di dicem-bre è lo stesso del mese di settemdicem-bre. Nel complesso l'indice medio del 1978 è sensibilmente più basso di quello del

1977, poiché il primo risente della forte discesa registrata nel secondo semestre del 1977 rispetto al primo semestre del-lo stesso anno.

Nell'ambito della dinamica degli anni settanta, il 1978 appare quindi come un anno con un lieve aumento dei prezzi dei prodotti in parola ( 6 % in più nel dicembre '78 rispetto al dicembre pre-cedente), dopo la sensibile flessione dei primi due anni del decennio, le forti ascese caratterizzanti i periodi I trime-stre 1972-1 trimetrime-stre 1974 e I trimetrime-stre

1976-11 trimestre 1977, le flessioni del I e del II trimestre 1975 e del III trime-stre 1977 e la sostanziale stabilità, pur attraverso oscillazioni, nei restanti pe-riodi. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, l'indice dei prezzi dei prodotti di base si trovava cosi ad un livello supe-riore del 9 % rispetto al culmine

rag-giunto nel secondo trimestre del 1974 al termine della prima fase di forte espansione di gran parte dei prezzi dei prodotti di base, ma inferiore dell'8% al massimo assoluto raggiunto nel secon-do trimestre del 1977, sotto la spinta della vertiginosa ascesa del prezzo del caffè.

Tutto ciò in termini di indice dei prezzi espressi in dollari USA, indice che ri-sente ovviamente anche della svalutazio-ne che questa mosvalutazio-neta ha avuto svalutazio-nel corso degli stessi anni settanta. L'aumento dei prezzi dei prodotti di base risulta cosi di molto attenuato se — come è ri-portato nella seconda colonna della ta-bella 1 — esprimiamo questi prezzi in Diritti Speciali di Prelievo (DSP), che equivalgono al valore di un determinato paniere di 16 monete, nei confronti del quale il dollaro USA s'era svalutato del 22,7% nel dicembre 1978 rispetto al di-cembre 1971.

Ma più che in termini di DSP, è inte-ressante esaminare l'andamento dei prez-zi dei prodotti di base in relaprez-zione al-l'andamento dei prezzi dei manufatti esportati dai paesi sviluppati. In tal

mo-do si dà una risposta all'interrogativo se la forte crescita dei prezzi delle materie prime nel corso degli anni settanta abbia significato anche miglioramento delle ra-gioni di scambio fra paesi esportatori di prodotti di base e paesi esportatori di manufatti, che, pur con le dovute corre-zioni, corrispondono grosso modo alle ragioni di scambio fra paesi in via di svi-luppo esportatori di prodotti di base e paesi industrializzati. Per procedere a questo confronto è sufficiente dividere (« correggere ») l'indice dei prezzi dei prodotti di base per l'indice dei prezzi dei manufatti esportati dai paesi indu-strializzati calcolato dall'ONU.

L'indice generale corretto (o espresso in termini reali) dei prezzi dei prodotti di base assume valori superiori a 100 (e indica perciò una situazione in cui i prezzi dei prodotti di base sono aumen-tati rispetto alla media 1968-70 relati-vamente di più dei prezzi dei manufat-ti) solo negli anni 1973-1974 e 1976-1977: nell'ultimo trimestre 1978 esso aveva un valore pari a 2 / 3 del massimo assoluto del primo trimestre 1974, pari a 3 / 4 del massimo relativo del secondo

Tabella 1. Indice dei prezzi dei p r o d o t t i di base (1968-70 = 100)

Totale Derrate

alimentari Bevande Materie prime agricole Metalli

Anni In dol-lari USA In DSP rettoCor- 2 In dol-lari USA Cor-retto 2 In dol-lari USA Cor-retto 2 In dol-lari USA Cor-retto 2 In dol-lari USA Cor-retto 2 1971 99 99 89 108 98 98 88 95 86 92 83 1972 113 104 94 124 103 110 91 125 104 92 77 1973 174 146 124 191 136 142 101 224 159 136 96 1974 222 184 130 306 178 166 97 216 128 170 100 1975 183 150 94 241 124 164 85 173 90 137 71 19/li 205 178 105 197 102 298 152 215 110 145 74 1977 247 212 117 190 90 575 244 222 105 156 73 1978 235 188 98 217 90 372 156 239 99 164 68 1977 I 260 225 126 199 96 553 267 234 113 159 77 II 270 232 130 201 97 614 297 230 111 153 74 III 232 199 109 174 82 474 222 216 102 151 71 IV 226 191 102 187 85 420 190 208 94 159 72 1978 I 231 189 100 209 91 405 176 217 94 154 67 II 231 189 100 219 94 372 160 230 99 154 66 III 232 183 95 212 87 347 142 247 101 166 68 IV 247 191 97 227 89 365 144 261 103 181 71

1 L'indice comprende i prezzi a pronti di 37 prodotti di base (esclusi i prodotti petroliferi) esportati dai paesi produttori di materie prime.

2 Sulla base dell'indice dei prezzi dei manufatti esportati dai paesi industrializzati.

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978

1 In dollari USA.

2 Corretti sulla base dell'indice dei prezzi dei manufatti esportati dai paesi industrializzati. Fonte: FMI.

Indice dei prezzi dei prodotti di base (1968-70= 100).

trimestre 1977 ed inferiore del 3 % alla media 1968-70.

Fra i diversi gruppi di prodotti di base, in posizione opposta si trovavano, a fine 1978, da un lato i metalli e dall'altro lato le bevande. L'indice dei prezzi cor-retto dei primi era ad un livello infe-riore di quasi il 3 0 % a quello della me-dia 1968-70, dopo aver quasi sempre avuto valori inferiori a 100 (eccetto che nei due ultimi trimestri del 1973 e nei due successivi trimestri della prima par-te del 1974). In par-termini di valori medi annui, detto indice non ha mai superato il valore di 100 (è stato pari a 100 nel 1974) e nel 1978 ha registrato il valore più basso (68%), inferiore rispetto allo stesso livello del 1975, che fino ad allo-ra costituiva il minimo degli ultimi due decenni.

All'estremo opposto, l'indice dei prezzi delle bevande registrava a fine 1978 un valore pari a 144 (media 1978 = 156), ma questo era inferiore di oltre il 5 0 % rispetto al massimo del secondo trime-stre 1977, che aveva chiuso la fenome-nale crescita, sia in termini nominali che in termini reali, iniziatasi nel terzo tri-mestre 1975 e conseguenza della forte impennata dei prezzi del caffè, del cacao

e del tè. Questa, a sua volta, era stata essenzialmente la conseguenza della ge-lata che aveva gravemente compromesso la raccolta del caffè nel Brasile nel 1975, aveva spinto alle stelle il prezzo di que-sta bevanda, aveva determinato uno spo-stamento della domanda verso altre be-vande (il tè specialmente) e quindi un aumento dei relativi prezzi. Prima di questi eventi il prezzo reale delle bevan-de aveva oscillato attorno al valore di

100, per scendere a meno dell'80% nel secondo trimestre 1975, da cui era par-tito per il forte balzo in alto summenzio-nato.

L'altro gruppo di prodotti di base che a fine 1978 si trovava con un indice dei prezzi corretto superiore a 100 (seppur di poco) era quello delle materie prime agricole. Questo indice risultava essere superiore di circa il 15% rispetto al mi-nimo del primo trimestre 1975, ma si trovava ad un livello inferiore di oltre il 4 0 % rispetto a quello massimo della fine del 1973, che aveva chiuso la forte crescita degli anni 1972-1973, dopo i valori sempre inferiori a 100 degli anni 1970-1971.

Infine, le derrate alimentari hanno chiu-so il 1978 con un livello dell'indice dei prezzi reale inferiore dell'I 1% al livello medio 1968-70. Nell'andamento di que-st'ultimo indice particolare, si possono individuare negli anni settanta le

seguen-ti fasi tendenziali: leggera flessione nel corso dei primi due anni, forte aumento negli anni 1972-1974 (200 a fine 1974), forte diminuzione (specie nei primi due trimestri del 1975) nei successivi anni fino al minimo di 82 nel terzo tri-mestre 1977, ripresa negli ultimi cinque trimestri, specialmente per effetto del rincaro della carne.

Concludendo, i prezzi dei prodotti di ba-se espressi in termini reali rispetto ai prezzi dei manufatti esportati dai paesi industrializzati, hanno mostrato negli ul-timi due anni una netta tendenza alla di-minuzione, influenzati dalla forte flessio-ne dei prezzi delle bevande, che hanno dominato il ciclo 1 9 7 6 - 1 9 7 8 L ' u l t i m o trimestre (gli ultimi due trimestri se si escludono le bevande) ha però visto la concomitante ripresa, seppure contenu-ta, di tutti gli indici dei prezzi corretti. Le previsioni per il 1979 sull'andamento dei prezzi delle materie prime fanno pen-sare che — specie se i paesi industria-lizzati riusciranno anche nel 1979 a ri-portare nuove vittorie nella lotta al-l'inflazione interna o per lo meno a non regredire in questo campo — con il 1978 sia terminata la fase discendente del secondo ciclo degli anni settanta dei prezzi reali dei prodotti di base.

N O T E

1 N e l precedente ciclo 1972-1974 avevano invece concorso tutti gli indici particolari (escluso quello delle bevande) nella fase ascendente e tutti gli indici particolari (escluso quello delle derrate ali-mentari, a parte gli u l t i m i due trimestri) nella fase discendente.

LA FUNICOLARE

Nel documento Cronache Economiche. N.001-002, Anno 1979 (pagine 97-101)

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