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Punta Tratzalis (Sinnai) Area caratterizzata da suoli fortemente erosi e affioramenti di rocce metamorfiche;

Suoli del Sarrabus-Gerrei

Foto 11 Punta Tratzalis (Sinnai) Area caratterizzata da suoli fortemente erosi e affioramenti di rocce metamorfiche;

tipologia paesaggistica diffusa in tutto il settore montano del Monte Serpeddì.

- Roccia affiorante, suoli a profilo A-C a minimo spessore.

Classificazione del suolo: Rock outcrop, Lithic Xerorthents e Typic Xerorthents.

La presenza di tali suoli è tipica delle aree particolarmente degradate a causa dell’intensità degli interventi antropici (diretti ed indiretti) per lo più finalizzati all’estensione delle superfici a pascolo in aree a vocazione forestale. I suoli sono sempre stati di scarso spessore e di modesta fertilità, ma hanno subito un ulteriore degrado in seguito a successivi interventi. La copertura vegetale è rappresentata da

prati pascolati con limitati nuclei di macchia mediterranea. Lo stato di degradazione è tale che dovrebbero essere sospese tutte le attività al fine di favorire la ripresa naturale della vegetazione. Questi suoli sono diffusi in tutto il settore metamorfico compreso a nord di Sinnai e Burcei, tra Muravera e S. Vito, Ballao, Villasalto, S. Nicolò Gerrei, S. Andrea Frius, Dolianova e Soleminis.

- Suoli poco evoluti a profilo A-C e A-Bw-C, da poco profondi a mediamente profondi, tessitura franca o franco-sabbiosa, parzialmente desaturati.

Classificazione del suolo: Lithic Xerorthents, Typic Xerorthents e Lithic Haploxerepts. Questi suoli caratterizzano settori montani con morfologia regolare e sub- pianeggiante. Sono suoli degradati principalmente dal sovrapascolamento, attuale e passato, e dai ripetuti incendi. In tali condizioni si ha la massima erosione in seguito ad eventi idrometeorici, con riduzione drastica della sostanza organica e della potenzialità nutritiva che si riflette negativamente sulla ricostruzione della copertura vegetale. Infatti, su questo tipo di suoli si osservano estese formazioni erbacee (pascoli), con nuclei arbustivi e sugherete pascolate. Si osservano in modo discontinuo a nord del Monte Genis, tra Villasalto, Armungia, Ballao e S. Nicolò Gerrei.

- Suoli mediamente profondi con profilo tipo A-Bw-C; la sostanza organica è abbondante in superficie e decresce regolarmente con la profondità. Tessitura da franco-sabbiosa a franca. Buona permeabilità. Parzialmente desaturati. Subacidi. Discreta fertilità generale.

Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts, Typic Xerorthents, Lithic Haploxerepts e Lithic Xerorthents.

La presenza di questi suoli caratterizza i paesaggi con morfologia ondulata e pendenze che variano da modeste ad elevate. Tali aree sono caratterizzate da una copertura vegetale arbustiva medio-alta, molto fitta, costituita da Arbutus unedo L.,

Erica arborea L. e Phillyrea latifolia L., con scarsa presenza di Quercus ilex L. e Quercus suber L. La copertura vegetale di questo tipo è molto importante per la

conservazione del suolo. Questa tipologia si osserva nel versante settentrionale del Monte Genis, nei pressi di S. Nicolò Gerrei e in altre aree di limitata estensione sempre del settore settentrionale dell’area di studio.

- Suoli abbastanza evoluti con profili A-Bw-C ed anche A-Bt-C, questi ultimi limitati ai depositi di versante. Ove la copertura è fitta e gli epipedon sono ricchi di sostanza organica, si ha una buona regimazione dei deflussi idrici. La fertilità è discreta e consente una rapida ricostituzione della foresta. La saturazione in basi è alta soprattutto ove è presente la macchia foresta di sclerofille sempreverdi.

Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts, Typic Xerorthents, Lithic Haploxerepts e Typic Palexeralfs. A tratti sottogruppi Litici dei diversi Grandi Gruppi.

Sono suoli evoluti capaci di ospitare boschi di Quercus suber L. e formazioni arbustive medio-alte. Sono aree pascolate e proprio lo svolgimento di tale pratica ha ridotto notevolmente la copertura boschiva a favore di radure e formazioni arbustive il

cui ulteriore degrado porterebbe inevitabilmente anche al degrado dei suoli. In alcune zone, anche su pendenze elevate, vi è un equilibrio tra suolo e vegetazione e sono poco interessate da fenomeni erosivi. Questa tipologia di suoli è presente in modo discontinuo e per limitate superfici del settore metamorfico.

- Suoli evoluti o mediamente evoluti, a profilo A-Bw-C, A-C e, limitatamente ai colluvi A-Bt-C, da profondi a mediamente profondi, da franco-sabbiosi a franco-sabbioso- argillosi, buona capacità di ritenzione idrica, generalmente saturi o leggermente insaturi.

Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts, Typic Xerorthents e Typic Palexeralfs. Suoli di aree con morfologia varia (da aspra a dolce), con incisioni tra i rilievi di varia ampiezza. Si tratta di aree che presentano un elevato grado di naturalità, espressa da formazioni boschive di Quercus ilex L., nelle quali il pascolo è razionalizzato. Anche in questo caso si tratta di suoli presenti in modo discontinuo e per limitate superfici del settore metamorfico.

- Suoli poco evoluti, di scarsa profondità. Profilo A-C, sottoposto a lavorazione. Subacidi e desaturati. Scarso tenore in sostanza organica. Tessitura franco- sabbiosa.

Classificazione del suolo: Lithic Xerorthents.

La limitata evoluzione di questi suoli è dovuta all’erosione in seguito ad incendi e pascolo intensivo. In alcune di queste aree sono stati impiantati rimboschimenti di conifere (Pinus sp. pl.) e latifoglie (Eucalyptus sp. pl.) considerate a rapido accrescimento. Le condizioni ecologiche, i suoli di debole spessore, la scarsa fertilità e un lungo periodo di aridità non hanno permesso “il rapido accrescimento” determinando un insuccesso degli interventi. Aree di questo tipo si trovano localizzate tra il sistema del Monte Serpeddì, Villasalto e S. Andrea Frius.

- Suoli da mediamente a poco profondi. Profili A-C e A-Bw-C. Tessitura franco- sabbioso. Tenore molto scarso in sostanza organica. Desaturati. Reazione acida. Scarsa fertilità. Bassa capacità di trattenuta dell'acqua.

Classificazione del suolo: Typic Xerorthents e Typic Haploxerepts.

Si tratta di suoli tipici di un paesaggio con morfologia da ondulata e sub- pianeggiante, spesso utilizzati per lo svolgimento di pratiche agricole. Infatti, nell’area di studio, sono i territori coltivati che si estendono intorno all’abitato di Burcei, dove le attività produttive sono di tipo frutticolo e viticolo. Queste vengono svolte in proprietà molto frazionate a causa di una colonizzazione molto antica, e tutta la zona, per evitare l’erosione dei suoli, necessita di una sistemazione idraulica.

Suoli su graniti

In questa unità paeaggistico-ambientale sono presenti le seguenti tipologie di suolo:

- Roccia affiorante.

Classificazione del suolo: Rock outcrop.

Sono aree caratterizzate da affioramenti rocciosi, prive di suoli, particolarmente accidentate e con forti pendenze. In condizioni edafiche simili la copertura vegetale è scarsa o assente. Le aree non presentano alcun interesse produttivo mentre assumono un notevole valore sotto l’aspetto percettivo. Sono presenti soprattutto nel settore meridionale dell’area di studio, in modo particolare nelle creste dei Sette Fratelli.

- Suoli a profilo A-C o A-Bw-C da poco a mediamente profondi, a tratti fortemente erosi. Tessitura sabbioso franca, scarsa capacità di ritenzione idrica.

Classificazione del suolo: Typic Xerorthents, Typic Haploxerepts e Rock outcrop. La presenza di questi suoli è propria delle aree granitiche con morfologia che varia da forme aspre a sub-pianeggianti. Sono zone soggette a forte degrado sia del suolo che della vegetazione per effetto degli incendi e del sovrapascolamento. Si tratta di una tipologia di suoli tra le più diffuse del settore granitico, occupando buona parte del territorio compreso a sud di Burcei, tra Maracalagonis, la costa di Quartu S. Elena, Villasimius, Castiadas e Muravera.

- Suoli da mediamente a poco evoluti di debole spessore. Profilo di tipo A-Bw-C, A-C. Tessitura sabbioso-franca. Ricchi in sostanza organica nei primi centimetri. Subacidi. Parzialmente desaturati. Poco fertili. Scarsa capacità di trattenuta per l’acqua.

Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts, Typic Xerorthents, Lithic Haploxerepts e Lithic Xerorthents.

Sono suoli di aree con morfologia molto varia, comprese le zone accidentate con affioramenti rocciosi. Sono suoli a debole spessore a causa della lentezza con cui si altera la roccia sottostante, del breve periodo di pedogenesi durante l’anno e della scarsa piovosità. L’evoluzione infatti è legata alla presenza di sostanza organica capace di trattenere l’acqua in quantità più elevata rispetto alla parte minerale e consentire nel contempo una più rapida copertura. Su questi suoli sono presenti aspetti vegetazionali medio-evoluti dominati da formazioni arbustive alle quali si alternano nuclei boschivi. Si tratta di aree nelle quali la copertura vegetale è stata degradata in seguito ai tagli allo scopo di ricavarne legna da ardere e carbone, e poi utilizzate come pascolo. Sono diffusi in tutto il settore montano del Sarrabus.

- Suoli da mediamente a poco evoluti con ampi tratti di roccia affiorante. Tessitura sabbioso-franca o franco-sabbiosa con scarsa capacità di trattenuta per l’acqua. Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts e Rock outcrop.

Suoli di aree con morfologia estremamente variabile per la presenza sia di forti pendenze che settori sub-pianeggiante. Presentano un buon grado di evoluzione, sui quali si insediano formazioni arbustive e boschive, costituite in prevalenza da

Quercus suber L. Diffusi nella vallata di S. Gregorio (Sinnai), tra Burcei e Monte

Cresia (Sinnai) e nella Piana di Castiadas sino a Muravera.

- Suoli da mediamente a poco evoluti con tratti di roccia affiorante. Profilo A-Bw-C, A- C, A-Bt-C. Mediamente profondi. Elevata saturazione in basi. Alta capacità di ritenuta per l’acqua.

Classificazione del suolo: Typic Haploxerepts, Typic Xerorthents e Typic Palexeralfs. Si tratta di suoli che presentano un buon stato di conservazione, capaci di ospitare estese formazioni boschive a Quercus ilex L., Quercus suber L. e formazioni arbustive alte ad Arbutus unedo L. ed Erica arborea L. (Foto 12). Sono i suoli che ospitano le formazioni forestali più estese e meglio conservate dell’area di studio e sono localizzati prevalentemente nel sistema montano del Sarrabus.

Foto 12 – Maidopis (Sinnai). Formazioni