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3. L A MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO NELL ’ AMBIENTE TEC NOLOGICO E VIRTUALE

3.2. I L QUADRO TECNOLOGICO DI I NTERNET

Per approfondire, nel successivo capitolo, lo studio delle espressioni di odio nella Rete, è opportuno soffermarsi sugli aspetti prettamente tecnologici di Internet e sulle loro ricadute di carattere sociologico. Non si può negare, difatti, che il nuovo contesto cibernetico influisca, da una parte, sulla stessa analisi del problema dell’hate speech online e, dall’altra, su comportamenti, approcci e reazioni delle persone, a seconda che si tratti di vittime o soggetti agenti.

Internet, com’è stato già evidenziato, sta tuttora rappresentando un modello tecnologico in grado di abbattere il monopolio dei media convenzionali e cambiare il modo con cui la gente pensa, comunica e apprende, alla stregua di quanto fece la stampa a caratteri mobili ideata da Gutenberg rispetto alla scrittura manuale degli amanuensi. Si tratta di un mezzo interattivo che comprende tutti gli elementi basilari della comunicazione (mittente, destinatario, messaggio e canale comunicativo) e che si basa sulla commutazione di pacchetto per la condivisione delle risorse.

Attraverso questa tecnica di utilizzo delle linee di comunicazione è innanzitutto possibile, contrariamente a quanto avviene con la commutazione di linea, propria delle comunicazioni telefoniche, utilizzare una linea per più comunicazioni contemporanee. La commutazione di pacchetto si basa sulla capacità di trasformare i contenuti in forma digitale, codificandoli in codice binario. Tutto ciò che può essere digitalizzato può essere inviato come un pacchetto.

Ai fini della sua trasmissione, ogni messaggio viene suddiviso in singoli pacchetti, ciascuno contenente una porzione del messaggio, gli indirizzi di origine e di destinazione, informazioni di controllo e una determinata quantità di dati con un indirizzo numerico di identificazione. Una volta giunti a destinazione tutti i pacchetti, il messaggio viene ricomposto attraverso la riunione dei pacchetti nell’ordine prestabilito123. Per permettere la

corretta e integra trasmissione del messaggio, dall’origine al punto di destinazione, ciascun pacchetto è dotato di apposite intestazioni (header) contenenti le necessarie indicazioni sul punto di partenza, su quello di destinazione, sulla posizione del pacchetto stesso rispetto agli altri pacchetti componenti il messaggio, nonché informazioni per la verifica dell’integrità del messaggio. Ad occuparsi dell’instradamento dei pacchetti all’interno della

123 SARTOR, Giovanni. 2010. L’informatica giuridica e le tecnologie dell’informazione. Corso d’informatica giuridica, 203. Torino: Giappichelli.

Rete sono dispositivi elettronici denominati router, che indirizzano ciascun pacchetto verso il migliore collegamento in uscita diretto alla sua destinazione finale.

Su Internet, le informazioni possono essere facilmente manipolate grazie alla loro essenziale digitalizzazione: il testo può essere modificato, le immagini possono cambiare forma e colore, opere audio e video possono essere alterate, e possono essere facilmente creati persone ed entità virtuali124. Spesso sono rese attraverso la combinazione di più

formati (testuale, sonoro, grafico, video), superando i limiti della stampa, della radio e della televisione, e, anzi, costituendone sotto certi aspetti la sintesi evolutiva. Si può correttamente parlare di vere e proprie opere multimediali125.

Il volume, la portata e la varietà di dati che gli individui sono in grado di trasmettere su Internet sono enormi. Al contrario della rappresentazione analogica, quella digitale offre il vantaggio di essere direttamente elaborabile dal calcolatore e, soprattutto, di essere riproducibile infinite volte con assoluta precisione, senza detrimento della qualità o della fedeltà rispetto al dato originale. Questa facilità di riproduzione permette, al tempo stesso, un’altrettanto facile distribuzione delle informazioni agli utenti localizzati in qualunque angolo del globo. La connessione a Internet è un pre-requisito fondamentale, ma l’attuale portabilità della Rete ha permesso la sua adozione anche nelle regioni più arretrate, dove le persone riescono a connettersi attraverso telefoni cellulari o smartphones piuttosto che con i computer.

La Rete, infine, non deve essere considerata un ambiente unico, bensì una pluralità di ambienti connotati da sistemi e servizi anche sovrapposti, ma distinti da peculiari caratteristiche fondamentali che sembrano influenzare il comportamento degli utenti126.

Il primo ambiente è senz’altro il World Wide Web, il servizio implementato da Tim Berners-Lee, utilizzato per navigare e usufruire di una vastissima quantità di informazioni inserite dagli utenti, collegate tra loro attraverso link, nonché di ulteriori servizi accessori. Gli altri ambienti riguardano i servizi di comunicazione: dalla posta elettronica, oramai utilizzata in tutti i livelli, compreso quello istituzionale, ai sistemi di discussione asincrona (forum, mailing list, newsgroup, o la pionieristica bullettin board) e sincrona (essenzialmente, le chat), utilizzati per qualsivoglia finalità e tematica. Non si devono dimenticare, inoltre, i

124 COHEN-ALMAGOR, Raphael. 2015. Confronting the Internet’s Dark Side. Moral and Social Responsibility on the

Free Highway, 36. New York, NY, and Washington, DC: Woodrow Wilson Center Press and Cambridge

University Press.

125 Per un approfondimento sul tema, DI COCCO, Claudio. 2005. L’opera multimediale. Qualificazione giuridica

e regime di tutela. Torino: Giappichelli.

LA MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO NELL’AMBIENTE TECNOLOGICO E VIRTUALE

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cosiddetti metamondi, discendenti multimediali dei primi MUD (Multi User Dungeon)127, che

ricreano, nella Rete, mondi virtuali attraverso immagini, video e suoni, in grado di ingenerare un notevole impatto psicologico nell’utente. Sono solitamente gli ambienti virtuali riprodotti dai videogiochi, che raggiungono, da un punto di vista squisitamente grafico, livelli di aderenza alla realtà sempre più elevati. L’ultimo ambiente offerto da Internet è quello dei servizi interattivi di comunicazione audio-video in tempo reale, che hanno oramai soppiantato, per ovvi motivi, la tradizionale comunicazione telefonica.

Muovendosi attraverso tali ambienti, ciascun utente subisce effetti psicologici che ne influenzano il comportamento, online e offline128. Come si vedrà, il livello di anonimato, la

presenza di moderatori e lo scopo degli utenti rappresentano variabili particolarmente rilevanti in tal senso. Benché spesso dipinto come un villaggio globale, Internet somiglia più ad un insieme di quartieri in cui le persone condividono interetti, pensieri, informazioni, collaborano, giocano ed eventualmente si aiutano vicendevolmente. In tale contesto, la provenienza geografica perde la propria rilevanza, mentre lo scopo per il quale gli utenti si riuniscono in comunità acquisisce un ruolo preponderante nell’influenza dei comportamenti: un individuo appartenente a più gruppi, difatti, può cambiare il proprio atteggiamento da un contesto all’altro, allo stesso modo di come avviene nella realtà quotidiana.