Philip Quincy Wright (1890‐1970) è stato professore di diritto internazionale e scienza politica all’University of Chicago dal 1923 al 1956. È riconosciuto come un pioniere, oltre che della peace research, delle relazioni internazionali e dei diritto internazionale94. E stato, infatti, tra i fondatori nel 1928, con Hans Morgenthau,
88 Nicolson, Michael, “Review Article: Lewis Fry Richardson and the Study of the Causes of War”, in British Journal of Political Science, n. 3, vol. 29, 1999, pp. 541‐563. 89 Nicolson, Michael, cit., 1999. 90 Si veda, per esempio, Daniel S. Geller, cit., 2004, p. 222. 91 Sul dibattito sulla scienza orientata a valori si veda cap. 3.2. 92 Nicolson, Michael, ibidem, 1999. 93 Eckhardt, William, Pioneers of Peace Research, Taylor & Francis, London, 1983 e Lawler, Peter, A Question of Values: Johan Galtungʹs Peace Research, Lynne Rienner Publishers, Boulder, 1995, nota 21, p. 14.
94 Nell’ambito di queste due discipline Quincy le monografie principali sono: The Control of
American Foreign Relations, Macmillan, 1922; Research in International Law Since the War, Carnegie
Endowment for International Peace, 1930; Mandates Under the League of Nations, University of Chicago Press, 1930; The Study of International Relations, Appleton‐Century‐Crofts, 1955;
International Law and the United States, Asia Publishing House, 1960; The Strengthening of International Law Academic of International Law, 1960; The Role of International Law in the Elimination of War. Oceana, 1961.
del primo programma di laurea in relazioni internazionali degli Stati Uniti95.
Inoltre, è stato presidente dell’American Association of University Professors (1944‐ 46), dell’American Political Science Association (1948‐49), dell’International Political
Science Association (1950‐1952), e dell’American Society of International Law (1955‐
56)96.
Il suo contributo principale al primo sviluppo della peace research, nonché la sua opera più importante, è A Study of War97, opera pubblicata nel 1942 dopo
sedici anni di studi suoi e di altri ricercatori, e aggiornata nel 1965. Benché la raccolta di dati è svolta in parte in parallelo con quella di Richardson, questo lavoro ha alcuni tratti unici. L’opera contiene, infatti, un vasto compendio con contributi di studiosi da varie discipline, dalla biologia al diritto, i quali da tempo contribuivano nel cercare di comprendere i vari aspetti della guerra e del ma
ight è stato di certo uno dei pionieri nelle analisi qu
senso più ampio possibile, Wright definisce la guerra come “contatto violento di
ntenimento della pace98.
Il lavoro di Wright è un ampio piano di ricerca che collega diversi livelli di conflitto tra loro, unendoli anche con altri diversi fattori collocati sullo sfondo. Le sue analisi induttive e le raccolte di statistiche − per esempio sulle guerre moderne dal 1480 al 1940, sulle culture primitive, sulle civilizzazioni nella storia − sono riprese da molti autori e sono state una valida banca dati per i ricercatori successivi. In questo modo, Wr
antitative della disciplina99.
La struttura di A Study of War è suddivisa principalmente in quattro parti. Nella prima parte sono analizzati i concetti e le definizioni di “guerra” e ne sono ripercorsi i cambiamenti attraverso la storia dal tempo del Rinascimento. Nel
95 Il riferimento è al Committee on International Relations dell’Università di Chicago.
96 Thompson, Kenneth, “Quincy Wright”, in American Political Scientists: A Dictionary, edito da
Utter, Glenn, Lockhart, Carles, Greenwood Press, 1993.
97 Wright, Quincy, A Study of War, The University of Chicago Press, 1942. 98 Wiberg, Hakan, cit., 1988.
99 Deutsch, Karl, ʺQuincy Wrightʹs Contribution to the Study of War.ʺ Journal of Conflict Resolution
entità distinte, ma simili”100. La stessa guerra è considerata “naturale”, ma non
come impossibile da controllo da parte del genere umano.
Per quanto riguarda la pace, è definita come uno stato di ordine e giustizia: “L’aspetto positivo della pace, la giustizia, non può essere separato da quello negativo, l’eliminazione della violenza”101. Sono poi citate più volte le opere di
Sorokin e Richardson, apprezzate per il modo in cui hanno “visualizzato” l’intensità della guerra attraverso molteplici parametri.
Nella seconda parte, la più ampia, sono analizzate le cause della guerra, il
balance of power, i vari aspetti del rapporto tra diritto e guerra, tra nazionalismi e
guerra e, infine, tra popolazione e guerra. Nelle analisi delle cause della guerra Wright rileva, tra l’altro, come ciascuno dei sei maggiori conflitti nel corso di più di venti secoli, mostrano una combinazione di cause idealistiche, psicologiche, politiche e giuridiche102, dalle quali è però difficile ricavare delle costanti. Per
quanto riguarda il balance of power, studia come possa essere superato e sostituito da un’integrazione sovranazionale, partendo dall’analizzare come questo sistema non porti a una crescente stabilità. In questo ambito, il lavoro di Wright ha influenzato molti ricercatori, come Kenneth Boulding, Anatol Rapoport, Amitai Etzioni, Ernest Haas e Karl Deutsch103.
Nella terza parte, l’attenzione è posta sulla predizione della guerra e sulle condizioni per la pace. A proposito di queste ultime, va rilevato come Wright è uno dei più esposti all’influenza del diritto internazionale e all’istituzione della
League of Nations come possibile strada per la pace. A questo riguardo, sostenne
l’idea che un’organizzazione internazionale e il diritto internazionale stesso avrebbero contribuito a ridurre la sovranità e l’indipendenza degli Stati, ma nell’interesse della pace104. 100 Wright, Quincy, A, cit., 1942, p. 5. 101 Wright, Quincy, A, cit., 1942, p. 8. 102 Stephenson, Carolyn, Peace Studies: The Evolution of Peace Research and Peace Education, pubblicato dall’University of Hawaii, 1990. 103 Wiberg, Hakan, The Peace Research Movement, in Wallensteen, P. (cur.), 1988, pp. 30‐56. 104 Wallensteen, Peter, Peace Research: Achievements and Challanges, Westview Press, London, 1988.
Su l’aspetto dell’ideazione di una nuova organizzazione internazionale di tutti i popoli, profondamente presente nelle opere di Quincy Wright, va ricordato anche il lavoro svolto alla fine degli anni trenta dalla Commission to Study the Organization
of Peace (Csop)105. Per diversi autori è fuori discussione che questa Commissione
abbia avuto un ruolo rilevante nella nascita delle Nazioni Unite106. La
commissione, composta da 47 membri, godeva del sostegno dalle più alte cariche statunitensi (il Presidente Roosevelt, il Segretario di Stato Cordell Hull e il Sottosegretario di Stato Sumner Welles)107. Wright mette le sue competenze come
esperto di diritto internazionale e i suoi studi sulle guerre al servizio della Commissione e lavora soprattutto sulla creazione di sistemi regionali
Nella quarta parte di A Study of War, infine, è analizzata la prevenzione e il controllo della guerra. Ponendo l’attenzione sulla prevenzione, Wright va ben oltre le analisi quantitative, e introduce così un elemento che diverrà connaturato alla stessa disciplina della peace research.
Possiamo affermare quindi che A Study of War, muove dalla motivazione di traghettare sempre più questo campo di studi dall’ambito polemico e normativo a quello empirico e quantitativo. A partire da ciò, un numero crescente di studiosi considerò le relazioni internazionali come un soggetto che può essere studiato con procedure empiriche. L’opera di Wright, dal carattere quasi enciclopedico, ha anche il merito di mostrare alla disciplina delle relazioni internazionali che i fenomeni sociali complessi come la guerra dovrebbero essere soggetti a richieste di tecniche metodologicamente sofisticate108. All’interno di questa impostazione
105 Commission to Study the Organization of Peace (Csop), Buildin Peace: Report of the Commission to Study the Organization of Peace, vol. 2, A Statement of American Proposals for a New World Order June 6, 1941, The Scarecrow Press, Metuchen, N.J., 1973. 106 Hillmann, Robert, “Quincy Wright and the Commission to Study the Organization of Peace”, in Global Governance: A review of Multilateralism and International Organizations, n. 4, vol. 4, 1998. 107 Ibidem.
108 Vasquez, John A., Henehan, Marie T., The Scientific Study of Peace and War: A Text Reader,
metodologica, occorre segnalare che una delle critiche mosse in seguito a Wright è di avere utilizzato un criterio troppo legalistico nell’individuazione delle guerre109.
Al contrario di Sorokin e Richardson, Wright è membro della prima comunità della peace research. Per questo, pubblica fin dal primo numero sul Journal of
Conflict Resolution nel 1957110. Questa richiesta è fatta a lui anche perché aveva
grande prestigio ed influenza nel campo del diritto internazionale e delle relazioni internazionali. Poteva quindi essere visto come un collegamento tra la sua “generazione di padri fondatori” e una nuova generazione, che, comunque, ancora ricercava sulla base dei lavori precedenti. 109 Geller, Daniel S., cit., 2004, p. 223.
110 Wright, Quincy “The Value for Conflict Resolution of a General Discipline of International
Relations” e “Project for a World Intelligence Center”, in Journal of Conflict Resolution, n. 1, vol. 1, 1957.