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IL RACCORDO TRA LA PROGRAMMAZIONE ORDINARIA E LE RISORSE AGGIUNTIVE

Volendo approfondire l’analisi sulla spesa sociale dei comuni, si ritiene necessario comparare i dati relativi alla spesa sociale media sostenuta dall’Ambito nel triennio 2014-2016 con la spesa sociale

LA STRATEGIA DELL’AMBITO TERRITORIALE PER IL CONSOLIDAMENTO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALE Il ciclo di programmazione che coprirà il periodo 2018-2020 sarà decisivo per il consolidamento del sistema

2.3 IL RACCORDO TRA LA PROGRAMMAZIONE ORDINARIA E LE RISORSE AGGIUNTIVE

Nel terzo ciclo di programmazione, alle risorse ordinarie si sono aggiunti anche i fondi straordinari del Fondo di Sviluppo e Coesione per gli obiettivi di servizio anziani e prima infanzia. Per i primi si è provveduto a mantenere e potenziare i servizi per la domiciliarità, per i secondi, invece, nell’ottica di conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei genitori, si sono estesi gli orari di apertura e chiusura delle strutture autorizzate ed è stato programmato il servizio acquisto voucher.

L’obiettivo del programma è quello di mettere in campo un intervento aggiuntivo rispetto alle risorse già disponibili; i beneficiari naturali sono i Comuni in quanto titolari dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio.

Con questa scelta si vuole favorire la presentazione e l’attuazione di progetti differenziati in relazione alle diverse normative regionali e alle diverse realtà territoriali.

- le azioni da realizzare con le risosrse riprogramate del Piano di Intervento PAC infanzia

Il Piano di azione e Coesione (PAC) per i servizi di cura per l’Infanzia è uno strumento di riprogrammazione del fondo di finanziamento nazionale (Fondo di Rotazione ex legge n°183/87) a Programmi Operativi Nazionali e Interregionali 2007-2013 che interessa le quattro regioni dell’area Convergenza 2007-2013 (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), finalizzato all’attuazione degli obiettivi per la prima infanzia.

Il PAC Servizi di cura per la prima infanzia ha quattro obiettivi generali:

1. ampliamento dell’offerta complessiva dei servizi;

2. riequilibrio territoriale dei servizi all'interno delle 4 Regioni, privilegiando interventi nei territori dove essi sono deboli o inesistenti;

3. mantenimento dei servizi già attivi, in particolare dove amministrazioni locali virtuose hanno raggiunto livelli di servizio relativamente più alti;

4. miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi;

e cinque obiettivi specifici:

1. estensione dei servizi di nido e micro-nido a titolarità pubblica (ovvero: gestione diretta o mediante affidamento a terzi nel rispetto della normativa vigente) in termini di: prolungamento della fascia oraria di apertura del servizio e/o estensione del periodo di apertura oltre quello scolastico;

2. ampliamento dei servizi di nido e micro-nido a titolarità pubblica o privata convenzionata con incremento del numero di utenti presi in carico e riduzione delle liste di attesa (estensione della capienza programmata, ad es. con incremento del personale per presa in carico di numero maggiore di bambini/utenti nel rispetto della ricettività massima);

3. mantenimento degli attuali livelli di servizio dei servizi di nido e micro-nido a titolarità pubblica.

In linea con le priorità di intervento e gli obiettivi specifici del PAC, il Piano di intervento dell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano si articola in quattro iniziative progettuali che vedono coinvolti i sette Comuni insistenti sul territorio dell’Ambito nella gestione associata degli interventi.

Nello specifico, il piano d’intervento per l’Infanzia prevede:

1. Sostegno diretto alla gestione di strutture e servizi a titolarità pubblica

- estensione del periodo di apertura oltre quello scolastico per andare incontro alle esigenze educative e di tutela dei figli piccoli (0-36 mesi) delle famiglie, anche durante le tradizionali vacanze estive che sono scaglionate da giugno ad agosto;

- ampliamento dei servizi di nido con incremento del numero di utenti presi in carico, al fine di garantire a tutti i bambini il diritto all’asilo nido che si rivela importante per le sue potenzialità educative, formative e di socializzazione;

- mantenimento dei livelli di servizio garantiti negli anni precedenti.

2. Acquisto di posti-utente per servizi in strutture convenzionate (nidi e servizi integrativi): acquisto di 30 posti-utente presso strutture private convenzionate dell’Ambito di Casarano, autorizzate al funzionamento e registrate nel catalogo regionale dell’offerta, su segnalazione dei servizi sociali comunali che individuano i nuclei familiari con difficoltà socio-culturali, economiche e carenze educative.

L’intervento è finalizzato a sostenere, in toto, le spese delle famiglie fortemente disagiate economicamente e socialmente che siano in carico ai servizi sociali comunali, e per le quali è fondamentale favorire l’inserimento dei figli in asilo nido, al fine di garantire agli stessi opportunità di armonico e sano sviluppo dal punto di vista della socializzazione e della formazione.

- le azioni da realizzare con le risosrse riprogramate del PAC Anziani

Il Piano di Azione e Coesione del Ministero dell’Interno I° Riparto (approvato con Decreto Prot. n. 232/PAC del 03/10/2014) ha consentito attraverso un finanziamento complessivo di € 598.672,00 di realizzare i seguenti interventi:

• Scheda 1 EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE INTEGRATE ALL’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA: Incremento utenti in Assistenza domiciliare integrata (ADI) anziani;

• Scheda 2 EROGAZIONE DI SERVIZI IN ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NON IN ADI: Incremento di servizio e mantenimento utenti SAD Anziani;

• Scheda 3: INVESTIMENTI IN ALLESTIMENTI, FORNITURE E ADOZIONI DI SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA GESTIONE: Implementazione PUA.

 Gli interventi previsti hanno avuto avvio a partire dal 2016

 PAC ANZIANI II° Riparto: con Decreto PAC 1096 del 11/04/2016 è stato approvato il Piano di Azione e Coesione Infanzia (PAC)Anziani II° Riparto, finanziato per un importo di € 630.993,63. Il Piano realizzerà attività in continuità con le attività del I° Riparto a partire dalla conclusione dello stesso intervento e sarà riprogrammato fino al 2019.

Le azioni da realizzare con i Buoni Servizio per il sostegno della domanda e dell’accessibilità (azione 9.7 POR PUGLIA 2014/2020)

I buoni di servizio di conciliazione per l’utilizzo di strutture e servizi per l’infanzia e l’adolescenza sono buoni economici spendibili dalle famiglie per i servizi erogati da strutture dedicate all’infanzia e all’adolescenza, iscritte in un apposito catalogo, per il pagamento delle rette di frequenza e, quindi, per sostenere la domanda di servizi qualificati che, altrimenti, sarebbero inammissibili per il costo delle rette stesse.

Destinatari di questi buoni sono i nuclei familiari che:

- presentino all’interno del nucleo familiare uno o più minori di età compresa tra 0 e 17 anni;

- abbiano un ISEE familiare non superiore a € 40.000,00; è richiesto l’ISEE minorenni per i minori figli di genitori non conviventi.

Gli obiettivi sono i seguenti:

- favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio regionale di servizi socio-educativi per l'infanzia e l'adolescenza;

- promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura;

- sostenere l'iniziativa privata nell'erogazione di servizi di cura.

2.3.5 I buoni servizio di conciliazione (Azioni 3.3.1 – 3.3.2 – 9.7)

I buoni di servizio di conciliazione per l’utilizzo di strutture e servizi per l’infanzia e l’adolescenza sono buoni economici spendibili dalle famiglie per servizi erogati da strutture dedicate all’infanzia e all’adolescenza, iscritte in un apposito catalogo, per il pagamento delle rette di frequenza e, quindi, per sostenere la domanda di servizi qualificati che, altrimenti, sarebbero inammissibili per il costo delle rette stesse.

Destinatari di questi buoni sono i nuclei familiari che:

- presentino all’interno del nucleo familiare uno o più minori di età compresa tra 0 e 17 anni;

- abbiano un ISEE familiare non superiore a € 40.000,00;

- abbiano uno o entrambi i genitori occupati, liberi professionisti, titolari di attività di impresa e/o inseriti in un percorso di formazione.

I buoni di servizio di conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti, invece, sono buoni economici spendibili dalle famiglie per servizi erogati da strutture che si occupano di persone con disabilità e anziane non autosufficienti, iscritte in un apposito catalogo, per il pagamento delle rette di frequenza.

Destinatari di questi buoni sono i nuclei familiari residenti in Puglia in cui siano presenti una o più persone in condizioni di non autosufficienza.

I requisiti di ammissibilità al beneficio sono:

- ISEE familiare non superiore a € 30.000,00;

- limitatamente all’accesso ai servizi ex artt. 60, 60 ter, reddito a ogni titolo percepito del solo beneficiario dell’intervento non superiore a € 20.000,00;

- uno o più dei familiari stabilmente conviventi occupati/e, liberi professionisti/e, titolari di attività di impresa e/o inseriti in un percorso di formazione;

- uno o più dei familiari stabilmente conviventi, ivi compreso l’eventuale tutore, comunque in età lavorativa, impegnati in funzione di caregiver per il soggetto beneficiario, e come tali non coinvolti nella ricerca attiva di lavoro.

Gli obiettivi per entrambe le misure sono i seguenti:

- favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio regionale di servizi educativi per l'infanzia e l'adolescenza, nonché di servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-riabilitativi per persone con diverse abilità e persone ultrasessantacinquenni in condizione di non autosufficienza;

- promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, oltreché il benessere e il mantenimento delle autonomie funzionali residue delle persone non autosufficienti;

- sostenere l'iniziativa privata nell'erogazione di servizi di cura.

2.3.6 I progetti speciali

Al fine di dare attuazione agli interventi previsti dalla misura regionale (RED) occorre strutturare un’equipe multidisciplinare di Ambito che dovrà occuparsi della presa in carico del nucleo familiare beneficiario della suddetta misura in grado di offrire un unico percorso.

L’equipe multi professionale effettuerà la valutazione multidimensionale, il preassessment, la costruzione del patto individuale per l’inclusione sociale attiva, l’assessment con la successiva costruzione di progetti personalizzati e il monitoraggio dei progetti individualizzati.

L’equipe professionale realizza inoltre anche azioni di informazione e di orientamento per il corretto e pieno utilizzo delle prestazioni sociali e accrescerne l’efficacia in termini di inclusione sociale per l’intero nucleo familiare.

L’intervento persegue i seguenti obiettivi e risultati:

Obiettivi:

- Costruzione di percorsi personalizzati di sostegno economico, integrazione sociale e reinserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati;

- Sviluppare l’autonomia personale, lavorativa e sociale delle persone con problematiche di disagio;

- Fornire un unico punto di accesso ai cittadini in grado di orientare e attivare un percorso di inclusione socio lavorativa;

- contrastare l’emergere di fenomeni di disagio, marginalizzazione ed esclusione sociale;

- sensibilizzare il mondo dell’imprenditoria e promuovere il contestuale sviluppo di una cultura locale che muova nella direzione della responsabilità sociale d’impresa;

Risultati attesi:

- Potenziamento dell’autonomia personale, lavorativa e sociale dei beneficiari dell’intervento e sviluppo della capacità di instaurare e mantenere rapporti interpersonali validi;

- riduzione del rischio di emarginazione ed esclusione sociale dei beneficiari dell’intervento;

- sviluppo di una cultura locale che muova nella direzione della responsabilità sociale d’impresa.