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SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

Prevenzione e contrasto del maltrattamento e della violenza - Maltrattamento e violenza CAV.;

SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

Annualità: 2018  2019  2020  AMBITO DI CASARANO

PROVINCIA DI LECCE

Informazioni generali

Valenza territoriale: Ambito  comunale Obiettivo di servizio:  SI  NO

(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2017-2020 – DGR 2324/2017) Numero progressivo: 13.1

(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)

Denominazione servizio/intervento: INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ Art. del R.R. 4/2007: 92

Importo totale programmato: € 544.049,22 (DI CUI 174.049,22 carico ASL)

Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)

 gestione in economia

 gestione diretta con affidamento a terzi

 altra modalità di gestione (specificare _____________________________________________)

Tipologia di utenti: alunni con disabilità N° medio annuo previsto di utenti: 65 disabili

Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi (anche con indicatori numerici per tipologia di beneficiari e prestazioni)

Il Servizio per l’Integrazione Scolastica è rivolto agli alunni con maggiore fabbisogno in relazione alla gravissima e grave disabilità, in possesso di Legge 104/92 art. 3 comma 3 (così come disposto dal D.lgs n.

66/2017 e dall’allegato A della Deliberazione G.R. n. 1050/2017).

L’articolo 3 del suindicato Decreto individua le prestazioni per l’inclusione scolastica, effettuando una ricognizione dei compiti già assegnati dalla normativa vigente a ciascun ente istituzionalmente preposto a garantire il diritto-dovere all’istruzione degli alunni e degli studenti con disabilità, delineando un sistema integrato degli interventi tra famiglia, servizio sociale, sanitario ed istruzione.

Nello specifico all’Ente Locale, e quindi all’Ambito spetta l’assegnazione del personale dedicato all’assistenza educativa e all’assistenza per l’autonomia e per la comunicazione personale, così come previsto dall’articolo 13, comma 3 della Legge 104/92.

Le prestazioni, svolte da educatori specializzati, fatte salve le deroghe di cui all’art. 46 comma 5 del R.R. n.

4/2007, consistono in attività di supporto alle risorse personali residue in linea con quanto pianificato nel PEI, condiviso da parte di tutti gli operatori presenti nel gruppo GLHI interistituzionale.

Obiettivi:

Creare governance territoriali, sviluppando sinergie e collaborazione tra la famiglia e tutti gli enti coinvolti;

Valorizzare il ruolo della famiglia, quale primo interlocutore di livello e non mera destinataria di servizi;

Promuovere la cultura dell’inclusione, facendo e creando rete;

rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio degli alunni diversamente abili;

promuovere la frequenza, nelle scuole primarie di primo grado degli alunni con diverse abilità, garantendo accompagnamento educativo attraverso l’impiego di personale specialistico;

favorire l’integrazione degli studenti con diverse abilità nelle scuole, per il sostegno e la sperimentazione di nuove metodologie di socializzazione e apprendimento;

contrastare fenomeni di marginalità;

sviluppare processi di empowerment;

sviluppare le potenzialità residue.

Prestazioni/Attività:

Attività educative di sostegno socio-educativo, realizzate con personale specialistico in ambito scolastico;

Interazione tra Servizio Sociale Professionale di Ambito, servizio sanitario competente (integrazione scolastica), scuole e famiglie per analizzare le situazioni problematiche esistenti e stabilire la priorità degli interventi;

Partecipazione condivisa di tutti gli attori coinvolti alla stesura del PEI, “vero e proprio progetto di vita degli alunni e degli studenti con disabilità”, contribuendo, secondo le proprie competenze, all’individuazione delle potenzialità, degli obiettivi, delle strategie/metodologie, dei momenti di verifica;

Collaborazione con ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del piano triennale dell’offerta formativa, per la predisposizione del piano dell’inclusione, che deve definire le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento ;

Progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica per l'effettiva partecipazione dell’alunno diversamente abile a tutte le attività scolastiche, ricreative e formative, previste dal Piano dell’Offerta Formativa e dal PEI;

Sostegno ed ampliamento della capacità relazionale e facilitazione della comunicazione, per il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi proposti dalla scuola e per lo sviluppo di soddisfacenti relazioni con i coetanei e gli adulti presenti nella comunità scolastica;

Creare all’interno delle classi gruppi eterogenei, cooperativi coinvolgendo la risorsa”compagni”;

Supporto all'alunno per la necessaria assistenza igienico-sanitaria, per l'autonomia fisica, la deambulazione allo scopo di migliorare il rapporto con se stesso, con gli altri e con l’ambiente;

partecipazione agli incontri del Gruppo di Lavoro Handicap Integrato(GLHI) d’istituto;

Collaborazione, in aula o nei laboratori, con gli insegnanti curriculari e le insegnati di sostegno, in interventi che, favorendo la comunicazione e sviluppando le relazioni, divengano funzionali ai processi didattici e di apprendimento;

Supporto pedagogico;

Sostegno relazionale.

Risultati attesi:

Miglioramento della qualità della vita dell’alunno diversamente abile;

Accessibilità e fruibilità degli spazi fisici di tutte le istituzioni scolastiche, dei sussidi didattici e degli strumenti tecnologici e digitali necessari per la piena inclusione scolastica;

Valorizzazione del ruolo della famiglia;

Piena attuazione di quanto sancito dai protocolli di cui alla deliberazione di G.R. n. 1050/2017;

Presa in carico globale dello studente disabile nell’ambito di un’azione inclusiva quotidiana per lo sviluppo delle proprie potenzialità.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Educatori professionali

Operatori Socio Sanitario (O.S.S.) Psicologo ( ASL)

Pedagogista ( ASL) Assistenti ex L. 16 ( ASL).

Altre figure professionali specializzate individuate di volta in volta in base alle esigenze.

Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi n. 14

Maltrattamento e Violenza - CAV

Annualità: 2018  2019  2020  AMBITO DI CASARANO

PROVINCIA DI LECCE Informazioni generali

Valenza territoriale:  Ambito  comunale Obiettivo di servizio:  SI  NO

(cfr. Piano Regionale Politiche Sociali 2017-2020 – DGR 2324/2017) Numero progressivo: 14

(coerente con la numerazione delle schede finanziarie)

Denominazione servizio/intervento: Maltrattamento e Violenza - CAV Art. del R.R. 4/2007: 107

Importo totale programmato: € 30.000,00

Modalità di gestione del servizio (in coerenza con quanto indicato nelle schede finanziarie)

 gestione in economia

 gestione diretta con affidamento a terzi

 altra modalità di gestione: convenzione con privato sociale

Tipologia di utenti: soggetti vittime di violenza ovvero esposti al rischio di violenza di genere, abusi e maltrattamenti.

N° medio annuo previsto di utenti: non definibile

Descrizione generale in termini di obiettivi, tipologia di prestazioni/attività e risultati attesi (anche con indicatori numerici per tipologia di beneficiari e prestazioni)

Convenzione con il Centro Antiviolenza “Il Melograno”.

Il Centro Antiviolenza si rivolge a soggetti che, nelle loro relazioni interpersonali, nelle relazioni di coppia, in famiglia, in ambito lavorativo o in altri contesti sociali vivono o hanno vissuto situazioni di sopraffazione, di violenza psicologica, fisica, sessuale e/o economica.

La consulenza è al centro del lavoro per offrire a chiunque necessiti un ascolto e un accompagnamento personalizzato in un progetto individualizzato, finalizzato all’attivazione delle proprie risorse e di quelle dei servizi competenti.

Descrizione delle prestazioni/attività

- Sportello ascolto e numero telefonico dedicato (primo ascolto, informazioni, analisi del bisogno, orientamento, accesso al processo d’aiuto);

- Pronta accoglienza (avvio processo d’aiuto, raccordo con i servizi territoriali, organi giudiziari, ecc);

- Inserimento d’emergenza di donne in idonea struttura convenzionata con l’Ambito;

- Consulenza psicologica;

- Consulenza legale;

- Percorsi psicoterapeutici personalizzati;

- Pronto intervento (prestazioni ed interventi di emergenza/urgenza effettuati anche in orario notturno);

- Formazione degli operatori di servizi pubblici e privati;

- Prevenzione e sensibilizzazione sulle tematiche della violenza;

- Consulenza nelle Scuole per violenza e bullismo.

Risultati attesi

- Diminuzione dello stato di disagio di quanti si rivolgono al servizio con conseguente miglioramento della qualità esistenziale, e della loro partecipazione alla vita sociale;

- Crescita della consapevolezza identitaria e valoriale e della capacità di elaborazione dei propri vissuti;

- Acquisizione di competenze relative all’orientamento verso le risorse territoriali;

- Attivazione di percorsi di “empowerment”, ovvero acquisizione di autostima e di autonomia;

- Definizione di procedure certe e condivise per invii e prese in carico con i soggetti istituzionali di riferimento;

- Realizzazione di programmi integrati individualizzati, in collaborazione con la rete pubblico-privato sociale;

- Aumento della sensibilità sociale e della conoscenza sulle problematiche e sulla rilevanza del fenomeno del maltrattamento fisico, psicologico, sessuale ed economico.

Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione del servizio Assistente Sociale del Servizio Sociale Professionale

Operatori del Centro Antiviolenza

Scheda per la progettazione di dettaglio dei Servizi n. 14.1 MALTRATTAMENTO E VIOLENZA