Luglio ) e affidate alle associazioni territoriali (n.11 Associazioni partecipanti).
- Area Anziani
Con riferimento alla presente area di intervento, la lettura dei dati sul bisogno e sulla domanda di servizi ha confermato il successo di una politica di domiciliarizzazione degli interventi sociali e socio-sanitari in favore della popolazione ultrasessantacinquenne. Pertanto, la volontà di evadere il maggior numero di richieste di intervento, rispondendo, tempestivamente, alle domande dei cittadini, ha obbligato i decisori ad orientarsi verso politiche di potenziamento del servizio SAD e del servizio ADI, al fine di ampliare il bacino di utenza.
D'altra parte, si è ritenuto di non trascurare nemmeno quella popolazione anziana con lieve compromissione dell'autosufficienza, ma priva di rete familiare adeguata, confermando il Servizio di Telesoccorso, nel rispetto delle indicazioni già stabilite dalla programmazione 2014-2016.
PAC ANZIANI II° Riparto: con Decreto PAC 1096 del 11/04/2016 è stato approvato il Piano di Azione e Coesione Infanzia (PAC)Anziani II° riparto. Il Piano in continuità con le attività del I° Riparto prevede:
Scheda 1 EROGAZIONE DI PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE INTEGRATE ALL’ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA: Incremento utenti in Assistenza domiciliare integrata (ADI) anziani;
Scheda 2 EROGAZIONE DI SERVIZI IN ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NON IN ADI: Incremento di servizio e mantenimento utenti SAD Anziani;
Scheda 3: INVESTIMENTI IN ALLESTIMENTI, FORNITURE E ADOZIONI DI SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA GESTIONE: Implementazione PUA;
Buoni di servizio per anziani e disabili: misura regionale consistente in buoni economici spendibili dalle famiglie nei servizi e nelle strutture dedicate alle persone con diverse abilità e persone ultra 65enni in condizioni di non autosufficienza, a scopo socio-assistenziale, socio-riabilitativo e socio-educativo presso strutture che sono autorizzate al funzionamento in via definitiva e che possono essere scelte in un apposito Catalogo regionale online, al fine di concorrere al pagamento delle rette.
- Area Disabilità e Salute Mentale
Con riferimento alla presente area di intervento, la lettura dei dati sul bisogno e sulla domanda di servizi ha confermato il successo di una politica di domiciliarizzazione degli interventi sociali e socio-sanitari in favore della popolazione disabile. Pertanto, la volontà di evadere il maggior numero di richieste di intervento, rispondendo, tempestivamente, alle domande dei cittadini, ha obbligato i decisori ad orientarsi verso politiche di potenziamento del servizio SAD e del servizio ADI, e all’attivazione del Servizio di Assistenza Domiciliare in favore di persone con disagio psichico.
Inoltre, per ciò che attiene i servizi residenziali e semiresidenziali, si è valutato opportuno dare attuazione a strutture a favore di persone con disabilità, puntando sulla diversificazione dell’offerta.
Sul piano del trasporto è stato adottato il meccanismo dei voucher di servizio, capaci di rispondere al reale bisogno della popolazione-obiettivo più di qualunque altra forma di sostegno.
D'altra parte, si è ritenuto opportuno non trascurare il bisogno di autodeterminazione delle persone disabili, puntando sulla formazione e sull'inserimento lavorativo con le misure Azioni di sostegno per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità (attività di formazione) e Azioni di sostegno per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità psichica stabilizzata.
Ancora, a parziale ristoro degli oneri sopportati per i ricoveri in strutture residenziali e semiresidenziali di disabili e disabili gravi in condizioni di indigenza economica, si è scelto di optare per l’accantonamento di parte delle risorse finanziarie in dotazione da destinare alla garanzia, totale o parziale, delle rette, nel rispetto di specifici meccanismi di calcolo che saranno successivamente definiti e disciplinati.
Infine, continuità è stata assicurata al Servizio di integrazione scolastica e specialistica in favore di alunni disabili, già previsti dal Piano sociale di Zona 2014-2016.
- Area Immigrazione
A distanza di oltre un anno dalla sua attivazione, nella presente fase di aggiornamento del Piano sociale di Zona, si è confermata la volontà di dare prosecuzione al servizio, prevedendo il potenziamento dell'équipe
operante al suo interno e riservando, altresì, parte della dotazione finanziaria alle attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche in esame.
- Servizio Sociale Professionale, Welfare di accesso e Azioni di sistema
Confermati gli obiettivi di servizio previsti dal Piano Regionale Politiche Sociali 2013-2015 della Regione Puglia per ciò che attiene il personale in forza presso l'Ambito Territoriale Sociale di Casarano che si avvarrà, come per la triennalità precedente, del Servizio Sociale Professionale di Ambito, del Segretariato Sociale Professionale di Ambito e dell'Ufficio di Piano in senso stretto.
Assicurata, altresì, la prosecuzione dell'UVM e della PUA e la giusta rilevanza alle azioni di comunicazione.
- Area Contrasto alla Povertà e Disagio Adulti
All’iniziativa relativa alle Azioni sperimentali di solidarietà sociale, volte a fornire sollievo alle famiglie con grave disagio economico, attraverso la fornitura di pacchi alimentari, l’Ambito, verificata la poca efficacia dell’azione (mero assistenzialismo), ha provveduto a stipulare una convenzione con Welfare Company al fine di erogare i Voucher sociali, proporzionalmente suddivisi nei singoli Comuni afferenti all’Ambito e spendibili presso esercizi commerciali convenzionati. I Servizi Sociali Comunali hanno gestito la distribuzione dei voucher sociali, in relazione al bisogno dell’utenza.
Rispetto alla precedente programmazione vengono meno i Percorsi formativi in favore di soggetti svantaggiati, già garantiti da enti di formazione operanti sul territorio di competenza, e il Microcredito di Solidarietà non rispondente con immediatezza ai bisogni di sostegno economico della popolazione.
Infine, sarà parzialmente modificato l’intervento Potenziamento delle forme di sostegno economico per la prima infanzia.
- Area Dipendenze
Per ciò che attiene l'area Dipendenze si è ritenuto di dare prosecuzione e continuità agli interventi di prevenzione, la cui impalcatura strutturale sta dimostrando di poter sortire effetti positivi sulla popolazione target, in termini di mutamenti comportamentali, non mancando di proporre ottimi spunti di riflessione sulle best practice adottabili in materia. Sul piano più strettamente legato agli interventi di natura terapeutico- riabilitativa, la necessità di far fronte alle crescenti richieste di inserimento sociale e lavorativo di persone con problematiche di dipendenza patologica ha reso indispensabile potenziare l'intervento, con l'incremento del numero di percorsi previsti dalla precedente programmazione. D'altra parte, l'attenta lettura del bisogno e l'analisi dell'offerta dei servizi sinora compiute hanno evidenziato l'opportunità di intervenire a sostegno di quella fascia di popolazione con problematiche di dipendenza patologica che, fuori dal circuito residenziale, necessita di un adeguato supporto, atto a facilitare le dinamiche familiari e sociali. In una logica di prevenzione e animazione del territorio sono state realizzate le seguenti attività:
- GENITORI IN GIOCO: corso di formazione sulla “Responsabilità genitoriale;
- RAGAZZI IN GIOCO: di animazione/formazione/informazione con gli alunni degli Istituti Comprensivi di II°
grado e degli Istituti Superiori.
1.4 L’ATTUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E CAPACITÀ DI COFINANZIAMENTO DEI COMUNI.
Nello precedente triennio 2014-2016, la Regione Puglia ha consolidato gli strumenti di programmazione locale alcuni elementi di efficienza e di efficacia quali la concentrazione delle risorse finanziarie su alcune priorità di intervento, mantenimento della spesa sociale storica, incremento della quota di risorse comunali a cofinanziamento dei servizi a gestione associata.
A seguito di tali impostazioni da parte della Regione Puglia, nell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano, si è registrato una capacità di utilizzo delle risorse finanziarie, dal 2014 al 2016, pari al 68,76%, con un livello di avanzamento della spesa e della progettazione ben più veloci di quelli registrati nella prima fase di attuazione del Piano Sociale di Zona 2014-2016.
Di seguito si specifica meglio sinteticamente il dettaglio delle risorse finanziarie: programmate, impegnate, liquidate e i residui di finanziamento per il periodo 2014/2017
Risorse
Programmate Risorse Impegnate Residui di stanziamento Risorse Liquidate
€ 19.265.797,89 € 14.303.102,67) € 4.962.695,22 € 10.881.361,37
Il grado di avanzamento della spesa si registra soprattutto su quei servizi attivati già con le risorse del precedente Piano Sociale di Zona 2014-2016 (A.D.I., S.A.D., Azioni in favore di alunni diversamente abili ) e anche su quei servizi realizzati con le risorse del Piano 2010-2013 (educativa domiciliare, servizio integrato affido e adozione, centri socio-educativi diurni per minori, eliminazione delle barriere architettoniche, interventi per area dipendenze, centro ascolto, servizio Sociale professionale e segretariato, C.A.V., A.D.E.M. e azioni di sperimentazione di solidarietà sociale). Mentre è stato più difficile mobilitare le risorse allocate su aree di intervento innovative, che per l’innovatività delle prassi operative e gestionali ad esse connesse, fanno rilevare valori più bassi e che di fatto producono dei residui di stanziamento.
Buona, anche se tra molte difficoltà, è stata la capacità di cofinanziamento dei comuni, sia in termini di risorse da apportare a cofinanziamento per la gestione associata unica che in termini di risorse da utilizzare
per i servizi a gestione comunale non associata.
Tab. cofinanziamento dei comuni Pdz 2014-2017.
COLLEPASSO € 20.630,81 € 30.614,50 € 30.492,55 € 31.589,24 € 113.327,10
MATINO € 40.119,77 € 51.720,13 € 51.514,12 € 53.366,87 € 191.455,81
PARABITA € 29.672,76 € 44.032,05 € 43.856,66 € 45.434,05 € 162.995,47
RUFFANO € 31.821,79 € 47.221,04 €47.032,95 € 48.724,53 € 174.800,31
SUPERSANO € 15.975,82 € 23.706,87 € 23.612,43 € 24.461,68 € 87.756.80
TAURISANO € 34.690,26 € 51.477,62 € 51.272,57 € 53.116,63 € 190.557,08
TOTALE AMBITO
€ 227.623,5
€ 337.775.50 € 336.430.00 € 348.530,00 € 1.250.359,00
Nella tabella seguente si riportano sinteticamente i dati relativi alla spesa sociale dei comuni registrata nel triennio 2014-2016.
Tab.spesa sociale dei comuni triennio 2014-2016
CASARANO 20.071 € 4.879.813,00 € 1.626.604,33 € 79,50
COLLEPASSO 5.979 € 231.000,94 € 77.000,31 € 12,13
MATINO 11.444 € 438.970,67 €146.323,56 € 12,78
PARABITA 9.047 € 673.994,41 € 224.664,80 € 24,83
RUFFANO 9.560 € 636.412,00 € 212.137,33 € 22,19
SUPERSANO 4.396 € 196.319,88 € 65.439,96 € 14,54
TAURISANO 11.770 € 638.726.98 € 212.909,00 € 18,83
TOTALE AMBITO 72.297 € 9.371.774,05 € 3.123.924,68 € 41,76
Dalla tabella sopra riportata emerge una differenza notevole tra la spesa sociale media pro-capite
sostenuta dal Comune di Casarano, dal Comune di Ruffano e dal Comune di Taurisano, sulla quale incide in modo esponenziale la spesa sostenuta per gli interventi indifferibili.
Inoltre, si evince l’eterogeneità dell’Ambito rispetto alla costituzione di un sistema di welfare locale, attraverso il quale rispondere ai reali bisogni espressi dal territorio; emerge, altresì, la presenza di un ambito asimmetrico rispetto alla popolazione totale che rischia di contraddire il principio cardine della L.
328/00, ossia il principio di sussidiarietà rispetto al quale l’Ambito si sforza di pianificare i servizi capaci di rendere armonico l’intero sistema di welfare locale rispondendo con molta razionalità ai bisogni dell’intera collettività del territorio dell’ambito di Casarano.
Colmare questa asimmetria, pertanto, è uno degli obiettivi che, su indicazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali, il Piano Sociale di Zona dell’Ambito di Casarano, nel triennio 2018-2020, intende perseguire, al fine di favorire l’omogeneità e l’uniformità nel Sistema di offerta dei Servizi Socio-sanitari locali.
La realizzazione di tale obiettivo non può prescindere da una pianificazione e programmazione pluriennale delle Politiche Sociali , nonché da economie di scala, già previste nel Piano di Zona, che i Comuni intendono adottare per allineare le spese pro capite inferiori a quella media di Ambito.