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Redditività delle vendite o return on sales (ROS):

REDDITO NETTO (RN)

1) Redditività delle vendite o return on sales (ROS):

dove GOP = reddito operativo della gestione caratteristica, CIGC = capitale investito nella gestione caratteristica. Tale indice si esprime generalmente con un valore percentuale e si assiste a un miglioramento dello stesso se si verifica un aumento e a un peggioramento nel caso contrario. Nonostante il calcolo del ROI illustri l’andamento della gestione caratteristica, è necessario procedere ad una ulteriore scomposizione di tale indice al fine di comprendere le cause del suo andamento. M.S. Avi sostiene che:

«l’andamento della gestione caratteristica di impresa è influenzato da due elementi:

 dalla gestione dei costi e dei ricavi caratteristici;

 dalla gestione del patrimonio investito nella gestione caratteristica. Il ROI è contraddistinto pertanto da un lato reddituale e da un lato patrimoniale»16.

Al numeratore del ROI, infatti, si trova il reddito operativo della gestione caratteristica, il quale, essendo dato dalla differenza tra i ricavi e i costi caratteristici, subirà un incremento se a parità di costi aumentano i ricavi, oppure se a parità di ricavi diminuiscono i costi. Al denominatore del ROI, invece, si trova il capitale investito nella gestione caratteristica, la cui riduzione, a parità di GOP, causa un miglioramento del ROI. Al fine di evidenziare la gestione dei costi e dei ricavi caratteristici e quella del capitale investito nell’attività tipica si moltiplica e si divide il ROI per il totale dei ricavi caratteristici, in tal modo è possibile riscrivere il ROI come prodotto di due indici:

dove GOP = reddito operativo della gestione caratteristica, CIGC = capitale investito nella gestione caratteristica, RIC. CAR. = ricavi caratteristici. Il primo indice esprime la redditività delle vendite e il secondo la rotazione del capitale investito nella gestione caratteristica. Di seguito verranno analizzati nel dettaglio i suddetti indici.

1) Redditività delle vendite o return on sales (ROS):

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Al numeratore di tale rapporto si trova il risultato economico generato dallo svolgimento dell’attività tipica, cioè il reddito operativo della gestione caratteristica, mentre il denominatore indica il volume dei ricavi, espressi in termini monetari, generati da tale attività. Pertanto, il ROS esprime il rendimento in termini di GOP generato da un’unità di ricavo, cioè il margine di profitto sulle vendite. Poiché al numeratore di tale ratio si trova il reddito operativo della gestione caratteristica, esso coglie l’aspetto reddituale del ROI, cioè evidenzia la relazione esistente tra ricavi e costi caratteristici. L’indice di redditività sulle vendite viene espresso in termini percentuali e si registra un miglioramento dell’indice qualora il suo valore aumenti, il quale determina, di conseguenza, un andamento positivo del ROI, viceversa nel caso opposto. La redditività della gestione caratteristica, infatti, migliora tutte le volte in cui si verifica un aumento del reddito operativo della gestione caratteristica rispetto ai ricavi. In base al fatto che l’indice di redditività sulle vendite assuma un valore positivo, negativo o pari a zero, si comprende se l’azienda è riuscita, attraverso lo svolgimento dell’attività tipica, a coprire i costi caratteristici. Se il ROS è maggiore di zero significa che i ricavi sono superiori ai costi, mentre se l’indice è negativo l’azienda non è riuscita a conseguire dei ricavi sufficienti per la copertura dei costi. Nel caso in cui il ROS sia nullo significa che i ricavi sono in grado solamente di coprire l’ammontare dei costi.

Le informazioni fornite dal ROS consentono di esprimere un giudizio sull’andamento della redditività delle vendite, tuttavia, il valore di tale indice non permette di risalire alle cause che lo hanno generato. È per questo motivo che si ritiene utile analizzare la struttura dei costi caratteristici rapportando le voci di costo al totale dei ricavi ed esprimendo in termini percentuali tale rapporto. Tale operazione ha lo scopo di evidenziare in che modo i vari costi influenzano il reddito operativo e di conseguenza di valutare il loro impatto sulla redditività delle vendite. Si vuole sottolineare che l’andamento dei costi deve essere analizzato rapportando il loro ammontare al totale dei ricavi, perché l’analisi dei valori assoluti non consente di giudicare positivamente o negativamente l’andamento degli stessi. Ad esempio, un costo può essere aumentato in valore assoluto da un esercizio all’altro, ma se è diminuito il suo peso percentuale rispetto ai ricavi, è possibile esprimere un giudizio positivo. M.S. Avi afferma che qualora si rapportino i totali dei cinque aggregati (costi di produzione, costi commerciali, costi di

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amministrazione, costi di ricerca e sviluppo, overhead cost) al fatturato totale si determinano le percentuali prime a (% I°a), mentre quando si rapportano le singole voci di costo ai ricavi totali si determinano le percentuali prime b (% I°b). Queste ultime, a differenza delle % I°a, consentono di analizzare analiticamente le cause che hanno determinato un miglioramento o un peggioramento della redditività delle vendite. Inoltre è possibile calcolare un altro tipo di percentuali, le quali servono per individuare eventuali cambiamenti di strategia messi in atto dall’azienda. Tali percentuali, definite % II, rapportano ogni singola voce di costo al totale dell’aggregato cui appartengono. In altre parole, ogni costo di produzione viene rapportato al totale dei costi di produzione e lo stesso avviene per le altre classi di costo.

2) Rotazione del capitale investito nella gestione caratteristica:

Essendo dato dal rapporto tra i ricavi caratteristici e il capitale investito nella gestione caratteristica, tale indice fornisce informazioni sulla capacità del suddetto capitale di generare ricavi, in quanto esprime il ricavo medio prodotto da un’unità di capitale investito nell’attività tipica. La rotazione del capitale investito nella gestione caratteristica analizza l’aspetto patrimoniale del ROI, perché indica quante volte il capitale investito riesce a ruotare attraverso la creazione di ricavi caratteristici. «Esso si configura come un indicatore di efficienza della gestione operativa caratteristica, esprimendo il numero di volte in cui le risorse impiegate si rinnovano per effetto delle vendite (ricavo medio per unità d’investimento)»17. Tale indice influisce positivamente sul ROI quando aumenta e negativamente quando diminuisce. La redditività della gestione caratteristica, infatti, migliora quando, a parità di ricavi, il capitale investito nella gestione caratteristica si riduce, oppure quando, a parità di capitale investito, aumentano i ricavi. Da ultimo è opportuno ricordare come la rotazione del capitale investito nella gestione caratteristica, esprimendo il numero di volte che il capitale riesce a rinnovarsi attraverso la creazione dei ricavi, non è un valore percentuale.

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CANTONI EMILIANO (2007), La capacità segnaletica degli indici di bilancio: riscontri empirici in condizioni di