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Breve presentazione della classe

Benché in questo triennio la classe 5LA (24 in tutto, tra studentesse e studenti) non abbia potuto beneficiare della continuità didattica sia in Storia che in Filosofia - fatto che, all’inizio dell’anno scolastico (il docente ha preso servizio il 2 ottobre 2021), ha lievemente allungato le tempistiche per una piena presa di consapevolezza da parte del docente del livello di competenze e conoscenze acquisito dal gruppo classe nelle annate precedenti -, ciò non ha influito sull’andamento didattico complessivo, tanto sul piano relazionale quanto sul piano strettamente conoscitivo. Il clima costruttivo, di dialogo e di collaborazione reciproca che si è venuto ad instaurare tra insegnante e studenti/esse ha consentito un superamento del deficit sopracitato e delle inevitabili difficoltà legate alle limitazioni dovute alla pandemia Covid-19 (in primis la riduzione delle unità orarie a circa 45/50 minuti). Tutto ciò, al di là della necessaria e ponderata revisione del programma da affrontare assieme, ha fatto sì che ciascuno/a abbia gradualmente e progressivamente potenziato la propria preparazione personale in entrambe le materie, come del resto richiede il normale andamento dell’ultimo anno di liceo.

Poste tali premesse, non può che essere positivo il resoconto finale del percorso intrapreso in Storia e in Filosofia, cammino che ha visto i/le ragazzi/e della classe, ognuno con le proprie peculiarità, emergere e divenire protagonisti/e attivi/e del processo di apprendimento.

1. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I SEGUENTI TRAGUARDI IN TERMINI DI:

1A. CONOSCENZE

I nuclei fondamentali che la classe è giunta a conoscere al termine dell’anno scolastico sono:

• l’acquisizione di saperi essenziali relativi al periodo storico compreso tra la fine dell’Ottocento (dal concerto delle alleanze al suo disfacimento) e la Guerra fredda: in altri termini, l’analisi e l’approfondimento dei principali snodi temporali, geografici e concettuali degli avvenimenti inquadrati in quella che comunemente viene definita età contemporanea;

• lo studio di alcune tematiche più specifiche, che spaziano dalla lettura di fonti storiche dirette, riferite chiaramente ad avvenimenti storici trattati, all’esame di nozioni e concettualità legate alla sfera dell’Educazione Civica.

Un gruppo di allievi e allieve, circa metà classe, ha sviluppato e dimostrato un buon interesse personale per la disciplina, riuscendo a coniugare conoscenze strettamente storiche ad uno spirito critico che permette di applicare tali conoscenze all’attualità. In tali casi, questa dinamica ha condotto a risultati sufficienti e discreti. L’altra metà classe, dal canto suo, ha saputo raggiungere conoscenze che si sono tradotte, in termini valutativi, in risultati buoni e, per un gruppo più ristretto, ottimi.

1B. ABILITA’

• utilizzo appropriato del lessico e delle categorie storiche: padronanza lessicale e concettuale;

• comprensione della storia come disciplina per rintracciare le radici del nostro presente e non come un mero susseguirsi di date ed eventi (posto che lo stabilire una corretta successione cronologica dei fatti è un passo fondamentale; nello studio della disciplina storica);

• abilità nell’esposizione orale dei contenuti appresi;

• capacità di saper contestualizzare, confrontare e collegare argomenti, tematiche ed eventi affrontati a lezione;

• abilità nel riuscire a sviluppare un discorso critico soggettivo a partire dai contenuti studiati e approfonditi.

Si ripresenta la divisione già vista in seno alle conoscenze: una metà della classe si è portata a livelli sufficienti e buoni in termini di abilità da padroneggiare; il gruppo restante ha saputo maturare tali abilità ad un livello buono, con una minoranza in grado di raggiungere ottimi risultati.

1C. COMPETENZE

Come detto per filosofia, la differenza con le abilità è labile. I nodi su cui è necessario insistere sono:

comprensione, utilizzo e connessione delle conoscenze acquisite durante le lezioni e nel corso dello studio individuale, al fine di pervenire ad una conoscenza tanto della disciplina storica (gli eventi, le date, le tematiche affrontate) quanto dei possibili collegamenti che si possono instaurare con le altre discipline e con la realtà attuale (ottica pluridisciplinare).

Una parte degli allievi e delle allieve (circa metà classe) ha sviluppato competenze ad un livello

sufficiente e discreto; la parte restante degli studenti e delle studentesse si è spinta a risultati buoni, in alcuni casi ottimali.

2. CONTENUTI, METODI, MEZZI, SPAZI, TEMPI, CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLA DISCIPLINA E LORO ORGANIZZAZIONE:

In forma estremamente riassuntiva, le principali tematiche affrontate sono le seguenti:

• l’evoluzione della società a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento;

• la nascita e lo sviluppo della questione operaia e dei movimenti socialisti e comunisti;

• la storia politica dell’Italia conseguente all’Unità: destra e sinistra storica ed età giolittiana;

• alleanze e contrasti tra le grandi potenze europee: dalla Realpolitik alla Weltpolitik;

• Prima guerra mondiale: motivazioni, caratteristiche, eventi e conseguenze;

• la Rivoluzione russa e la sua espansione in Occidente;

• la nascita dei totalitarismi tra le due guerre: fascismo, nazionalsocialismo e stalinismo;

• la Grande crisi del 1929 e i principi del New Deal di F. D. R.;

• la Seconda guerra mondiale: motivazioni, caratteristiche, eventi e conseguenze;

• il mondo tra 1945 e 1950, con riferimento particolare all’evoluzione italiana;

• cenni sulla situazione italiana tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta e sugli eventi principali concernenti la Guerra fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti d’America.

Di seguito, in forma più articolata e specifica - con il riferimento bibliografico al Manuale in adozione:

Storia. Per diventare Cittadini, Volume 3. Dal Novecento a oggi, Prosperi Adriano, Zagrebelsky Gustavo, Viola Paolo, Einaudi Scuola 2017 -, il programma svolto:

• Il mondo all’inizio del Novecento:

Cap. 1, §1, pp. 6-7: L’Europa della Belle Époque;

Cap. 1, §2, pp. 10-11: La nazionalizzazione delle masse;

Cap. 1, §3, pp. 16-18: Il nazionalismo razzista e l’antisemitismo: i movimenti nazionalistici antidemocratici; l’ideologia delle razze superiori; l’antisemitismo;

Cap. 1, §4, pp. 19-20: Tendenze dalla cultura europea del primo Novecento (cfr. Filosofia): tra evoluzionismo e positivismo; una visione irrazionalistica della storia; il disagio della civiltà;

Cap. 1, §5, pp. 20-21: Potenze imperiale europee: l’età dell’imperialismo, del progresso, della globalizzazione e del dominio coloniale;

• L’Italia tra fine Ottocento e inizio Novecento :

Breve ripasso: il Risorgimento, l’Unità d’Italia, destra e sinistra storica, crisi di fine secolo;

Cap. 2, §1, pp. 40-46: L’età del riformismo di Giolitti: la sinistra liberale di Zanardelli e Giolitti; Giolitti e la modernizzazione dell’Italia; l’intesa del governo Giolitti con i socialisti;

Cap. 2, §2, pp. 46-48: Sviluppo industriale e questione meridionale: il triangolo industriale; il divario economico tra nord e sud; l’insufficienza delle contromisure politiche al Sud;

Cap. 2, §3, pp. 50-54: Il nazionalismo italiano: Dogali e Adua; politica coloniale; guerra libica;

Cap. 2, §4, pp. 55-57: Nuovi scenari politici: la riforma elettorale del 1912 e il patto Gentiloni;

• La Grande Guerra (1914-18) :

Cap. 1, §7, pp. 30-32: Un nuovo sistema di alleanze (e contrasti) in Europa: Bismarck e la Realpolitik;

Guglielmo II e la Weltpolitik; la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa;

Cap. 3, §2, pp. 66-67: Il pretesto e le prime dinamiche del conflitto: Impero Austro-Ungarico e Serbia;

panserbismo; l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando; il sistema delle alleanze;

Cap. 3, §1, pp. 64-65: La tecnologia industriale e la macchina bellica: l’apparato industriale al servizio della guerra; il potenziale distruttivo degli eserciti;

Cap. 3, §3, pp. 69-72: L’inadeguatezza dei piani di guerra e le nuove esigenze belliche: la guerra di movimento; la stabilizzazione dei fronti; dalla guerra di movimento alla guerra di logoramento; la neutralità dell’Italia; la guerra sottomarina tedesca;

Cap. 3, §5, pp. 76-82: L’Italia in guerra: pacifisti e interventisti; gli interventisti di sinistra e di destra; i negoziati di Salandra e il patto di Londra; governo di unità nazionale;

Cap. 3, §6, pp. 82-85: La guerra di trincea causa milioni di vittime: le trincee e le perdite umane; l’uso di gas letali; le battaglie di Verdun e della Somme;

Cap. 3, §7, pp. 86-89: Il biennio 1917/18: la crescita del pacifismo; la pace di Brest-Litovsk; la disfatta italiana di Caporetto e la difesa sul Piave; l’inutile strage secondo papa Benedetto XV;

Cap. 3, §8, pp. 90-93: L’intervento degli Stati Uniti e il crollo degli Imperi centrali: l’appoggio degli Stati Uniti all’Intesa; la fine del conflitto; i quattordici punti del presidente Wilson;

Cap. 3, §9, pp. 94-98: I trattati di pace e la Società delle Nazioni: l’Europa dei trattati di pace; la nascita di nuovi Stati nazionali; la Società delle Nazioni (ideali e limiti politici);

Cap. 3, §10, pp. 99-101: I costi sociali e politici della Grande Guerra: l’impoverimento dei Paesi vincitori e vinti; la vittoria statunitense e la umiliante sconfitta tedesca;

• La rivoluzione comunista in Russia e la sua espansione in Occidente :

Cap. 4, §1, pp. 122-124: Il socialismo in Russia: l’autocrazia dello zar e le diseguaglianze sociali; la nascita del socialismo [cfr. Educazione Civica] e la distinzione tra bolscevichi (Lenin) e menscevichi;

Cap. 4, §2, pp. 125-127: La fallita rivoluzione del 1905: la protesta contro il regime zarista, la prima Rivoluzione russa e la nascita dei soviet; il Manifesto di ottobre e le tiepide riforme del governo zarista;

Cap. 4, §3, pp. 128-132: La rivoluzione di febbraio del 1917 e la caduta dello zarismo: l’abdicazione dello zar Nicola II; i partiti borghesi e le forze rivoluzionarie; le Tesi di aprile di Lenin, l’offensiva Kerenskij e il fallito colpo di Stato dei militari;

Cap. 4, §4, pp. 132-134: Il governo rivoluzionario e la dittatura del proletariato: la Rivoluzione d’ottobre; la pace di Brest-Litovsk e la rivoluzione modernizzatrice dei bolscevichi;

Cap. 4, §5, pp. 134-135: La guerra civile: i rossi e i bianchi, rivoluzionari e controrivoluzionari;

comunismo di guerra; la Terza Internazionale, il Comintern e i 21 punti di Lenin; la NEP;

Cap. 4, §6, pp. 140-143: Le rivoluzioni fallite in Europa: la Repubblica di Weimar e il colpo di Stato spartachista; la repubblica sovietica ungherese di Bela Kun;

• Le rivoluzioni nazionali-democratiche :

Cap. 5, §2, pp. 155-157: Il nazionalismo rivoluzionario in Cina: il movimento nazionalista e xenofobo dei Boxer; il KMT e i tre principi del popolo cinese di Sun Yat-Sen; la nascita della Repubblica cinese di Yuan Shi-Kai e il ritorno all’Impero; i signori della guerra; il Primo Fronte Unito e la spedizione del nord;

lo scoppio della guerra civile tra nazionalisti e comunisti;

Cap. 5, §3, pp. 159-161: La repubblica di Turchia e il Medio Oriente: la svolta autoritaria di Mustafa Kemal in Turchia e il genocidio degli armeni; l’antisemitismo e la nascita del conflitto tra Israele e

Palestina, dal caso Dreyfus al Libro bianco di Lord Passfield [cfr. Cap. 1, §3, pp. 17-18; cfr. Educazione Civica];

Cap. 5, §4, pp. 165-168: Il nazionalismo in India: lo Swaraj; il Partito del Congresso e la Lega musulmana; il nazionalismo e la non-violenza di Gandhi; la repressione inglese; la non cooperazione;

la prigionia; la disobbedienza civile e la marcia del sale; il viaggio nel Regno Unito e l’opposizione di Churchill;

• Il fascismo italiano negli anni Venti :

Cap. 6, §1, pp. 188-191: L’immediato dopoguerra in Italia: i movimenti ultranazionalisti; le aspettative di mutamento sociale e politico in Italia; l’impresa fiumana [cfr. §2]; biennio rosso;

Cap. 6, §2, pp. 191-196: La nascita del Partito comunista d’Italia e dei Fasci di combattimento;

Cap. 6, §3, pp. 196-199: Il Partito Nazionale Fascista e il ruolo dei grandi industriali;

Cap. 6, §4, pp. 199-202: Il biennio nero 1921-1922 e la fase transitoria del fascismo (1922-1925): le elezioni del 1921; la marcia su Roma e il nuovo governo; il Discorso del Bivacco, Gran Consiglio del Fascismo, Mvsn e Legge Acerbo; le elezioni del 1924 e il delitto Matteotti;

Cap. 6, §5, p. 205: La costruzione dello Stato totalitario (1925-1929): le leggi fascistissime;

Cap. 6, §6, pp. 212-215: La politica economica del regime fascista e il Concordato: i provvedimenti di politica agraria e demografica; i Patti Lateranensi; il cattolicesimo religione di Stato; miti e rituali fascisti;

• L’economia del dopoguerra in Occidente :

Cap. 7, §1, pp. 236-238: Gli equilibri economici mondiali nell’immediato dopoguerra: dalla svalutazione del marco tedesco all’occupazione francese della Ruhr [cfr. Cap. 8, §1, p. 265]; Piano Dawes e Piano Young; circolazione finanziaria triangolare; Roaring Twenties e contraddizioni; Harding, Coolidge e Hoover;

Cap. 7, §2, pp. 238-244: La crisi del 1929: bolla speculativa, giovedì nero, crollo del sistema finanziario, bancario e industriale, disoccupazione e perdita del potere d’acquisto; la Grande depressione mondiale;

Cap. 7, §3-4, pp. 245-252: Roosevelt e il New Deal: il ruolo attivo dello Stato nell’economia; statalismo; il potere e il consenso del presidente; John Maynard Keynes e il keynesismo;

Cap. 7, §5, pp. 253-255: La società americana fra gangsterismo e razzismo: proibizionismo; criminalità organizzata (Al Capone); l’odio razziale del Ku Klux Klan;

• Il nazionalsocialismo tedesco :

Cap. 8, §1-2, pp. 262-268: Dalla Repubblica di Weimar all’ascesa del nazionalsocialismo tedesco: la leggenda della pugnalata alle spalle e i colpi di Stato nazionalisti; Adolf Hitler e lo NSDAP; SA e Putsch di Monaco; Mein Kampf; risposta alla crisi; la forza elettorale dei nazisti e la nomina di Hitler a cancelliere;

Cap. 8, §2-4, pp. 269-277: Il terzo Reich come sistema totalitario compiuto: le strutture del regime secondo la Gleichschaltung; l’edificazione della Volkgemeinschaft (politica economica, bellica, ideologica, demografica); la legislazione razziale e la persecuzione delle minoranze;

• Il fascismo italiano negli anni Trenta :

Cap. 6, §5-7 pp. 205-219: Lo sviluppo dello Stato totalitario: la terza via e la risposta alla crisi; IRI;

dirigismo economico; autarchia, corporativismo, organicismo; sindacalismo nazionale e darwinismo sociale; politica natalista ed espansionismo militare: la Guerra d’Etiopia; la cultura razzista e antisemita del fascismo e le leggi della vergogna; repressione e associazionismo; la propaganda fascista del Minculpop; il radicamento della mafia [cfr. Educazione Civica];

• L’Unione Sovietica negli anni Venti e Trenta :

Cap. 8, §5, pp. 278-280: Lo scontro tra Trotskij e Stalin: paura e consenso; la lotta per il potere; le teorie della rivoluzione permanente e del socialismo in un solo paese; l’egemonia di Stalin; economia pianificata;

Cap. 8, §6, pp. 280-284: Il terrore: la collettivizzazione forzata dell’agricoltura; la repressione del dissenso come strumento di governo: Gulag e Grandi purghe; conservatorismo culturale;

Cap. 9, §2, pp. 305-306: La politica estera: il Comintern, il socialfascismo e i Fronti popolari;

• La Cina negli anni Venti e Trenta :

Cap. 9, §3, pp. 307-310: Il comunismo cinese: nazionalisti e comunisti di Mao tse-Tung; l’aggressione giapponese della Manciuria; le campagne di annientamento e la Lunga Marcia; Secondo Fronte Unito [cfr. §5, pp. 314-315]; la penetrazione rivoluzionaria comunista;

• Il dilagare del modello fascista in Europa : Cap. 9, §4, pp. 311-312: I regimi dittatoriali europei;

Cap. 9, §7, pp. 319-321: La Spagna prima della guerra civile: la dittatura di Primo de Rivera; la Repubblica democratica dei lavoratori; la vittoria del Fronte popolare; la divisione del Paese;

Cap. 9, §8, pp. 322-327: La guerra civile spagnola: il colpo di Stato di Francisco Franco; violenza di destra e di sinistra; le Brigate internazionali; la vittoria del Caudillo;

• La Seconda guerra mondiale :

Cap. 10, §1, pp. 334-339: Morire per Danzica?: la Società delle nazioni e la doppia illusione; l’Herrenvolk e il Lebensraum; l’Anschluss e il patto di Monaco; l’invasione della Cecoslovacchia; il patto d’acciaio italo-tedesco e il patto Molotov-Ribbentrop;

Cap. 10, §2, pp. 339-343: La guerra lampo e le vittorie tedesche: incidente di Gleiwitz e invasione della Polonia; una strana guerra; campagna di Francia; l’entrata in guerra dell’Italia;

Cap. 10, §3, pp. 343-346: Il collaborazionismo della Francia e la solitudine della Gran Bretagna:

Repubblica di Vichy; l’altra Francia del generale De Gaulle; la battaglia d’Inghilterra; le disastrose guerre parallele;

Cap. 10, §4, pp. 347-350: L’attacco tedesco all’Unione Sovietica: l’operazione Barbarossa; la guerra partigiana sovietica e la battaglia di Mosca; l’Italia nella campagna di Russia;

Cap. 10, §5, pp. 350-353, e Cap. 12, §1, p. 434: La guerra nel Pacifico: la Carta atlantica; l’attacco giapponese di Pearl Harbour; la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti;

Cap. 10, §6, pp. 354-358: Il nuovo ordine dei nazifascisti: il progetto giapponese per una Grande Asia orientale; l’ideologia nazista: Herrenvolk e Untermenschen; Generalplan Ost;

Cap. 11, §1-3, pp. 398-409: La soluzione finale del problema ebraico: la pianificazione dello sterminio; i criteri e i sistemi dell’annientamento; la devastazione fisica e morale nei Lager;

Cap. 10, §5, pp. 352-353, e §7, pp. 358-360: La svolta del 1942-1943: le vittorie statunitensi nel Pacifico;

la disfatta tedesca ad El Alamein e Stalingrado;

Cap. 10, §7, p. 360, e §8, pp. 361-364 e 367: La caduta del fascismo in Italia: la Conferenza di Casablanca; lo sbarco degli Alleati in Sicilia; la crisi del fascismo; la destituzione di Mussolini;

l’armistizio di Cassibile e la fuga del re a Brindisi; l’Italia divisa in due; la reazione tedesca, l’Operazione Quercia e la nascita della Repubblica Sociale Italiana di Salò;

Cap. 10, §9, pp. 364-369: La Resistenza: il Comitato di Liberazione Nazionale; le anime politiche della Resistenza e i suoi significati; Palmiro Togliatti, la svolta di Salerno e il governo di unità nazionale; le rappresaglie dei nazifascisti;

Cap. 10, §11, pp. 371-375, e Cap. 12, §1, pp. 434-436: La fine della guerra in Europa: Conferenza di Teheran; lo sbarco in Normandia; la liberazione dell’Italia; la fine del Terzo Reich; le conferenze di Jalta e Potsdam;

Cap. 10, §12, pp. 375-377: La bomba atomica e la fine della guerra nel Pacifico;

Cap. 10, §9, p. 366: Il colpo di coda violento della guerra: violenze e stupri in Europa; i partigiani comunisti jugoslavi, le foibe e l’esodo giuliano-dalmata;

• L’immediato dopoguerra :

Cap. 12, §1, pp. 436-439: Accordi internazionali: l’Organizzazione delle Nazioni Unite e i provvedimenti economici: gli accordi di Bretton Woods;

Cap. 12, §2, pp. 439-441: Il disastro morale della Germania: processi anti-nazifascisti;

Cap. 12, §3, pp. 442-450: Un’Europa divisa dalla Guerra fredda: le vincitrici della Seconda guerra mondiale; The iron curtain; dottrina Truman e Piano Marshall; il blocco di Berlino e la nascita delle due Germanie; i due blocchi: NATO e Patto di Varsavia;

Cap. 12, §4, pp. 450-452: La guerra civile in Grecia e lo “scisma” della Jugoslavia di Tito;

Cap. 12, §5, pp. 453-455: La nascita dello Stato di Israele: il movimento sionista; la migrazione ebraica prima, durante e dopo la Shoah; la Lega araba, la nascita dello Stato di Israele e la guerra arabo-israeliana del 1948; la Nakba e la questione palestinese;

Cap. 13, §4, pp. 485-488: L’indipendenza dell’India e la nascita del Pakistan;

Cap. 13, §5-6, pp. 489-494: L’estremo Oriente e la nascita dei Paesi non allineati (Jugoslavia);

Cap. 12, §6, pp. 459-463: Il blocco sovietico e comunista: Stalin e Nomenklatura; la nascita della Repubblica popolare cinese; la guerra di Corea;

Cap. 12, §7, pp. 463-465: USA: i gloriosi trent’anni social-democratici; CIA e maccartismo;

Cap. 14, §1-4, pp. 522-539: Italia: l’Assemblea Costituente, la Repubblica e la Costituzione democratica;

la rottura tra Democrazia Cristiana e i partiti di sinistra; le prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana; la contrapposizione tra DC e PCI;

Infine, in forma riassuntiva:

• Cap. 14, §5-7, pp. 539-553, e Cap. 15, §1-2, pp. 558-567: L’Italia repubblicana dal centrismo degli anni Cinquanta agli anni di Piombo;

• Cap. 12, §8, pp. 465-469, e Cap. 13, §3 e 8, pp. 482-485 e 497-503: Le principali tappe della Guerra fredda: dalla destalinizzazione alla costruzione del muro di Berlino; rivoluzione cubana e Crisi dei missili; l’evoluzione della questione israelo-palestinese;

Lettura diretta delle fonti:

• p. 93: I ≪quattordici punti≫ di Wilson, da E. Anchieri, Antologia storico-diplomatica, Ispi, Milano 1941;

• p. 131: Le Tesi di aprile, da N. Lenin, Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale, nel vol. XXIV delle Opere complete, Editori Riuniti, Roma 1966;

• pp. 158-159: La Cina depredata dalle potenze occidentali nell’analisi di Sun Yat-Sen, da Sun Yat-Sen, La storia contemporanea attraverso i documenti, a cura di Enzo Collotti e Enrica Collotti Pischel, Zanichelli, Bologna 1978, pp. 244-245;

• p. 203: Il ≪discorso del bivacco≫, da B. Mussolini, Scritti e discorsi, Hoepli, Milano 1934;

• p. 224: Il razzismo fascista: il Manifesto della razza, da A. Cavaglion-G. P. Romagnani, Le interdizioni del Duce. A cinquant’anni dalle leggi razziali in Italia. 1938-1988, Albert Meynier, Torino 1988;

• p. 225: Mussolini pone fine allo Stato di diritto in Italia: il discorso del 3 gennaio 1925;

• p. 276: Le ≪leggi di Norimberga≫;

• Prima vennero.., sermone del pastore luterano tedesco Martin Niemöller, tratto dall’articolo:

https://www.ilpost.it/2018/06/19/martin-niemoller-prima-vennero/

;

• p. 300: La morte nei Gulag sovietici, da J. Kotek e P. Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio. 1900-2000, traduzione di A. Benabbi, Mondadori, Milano 2001;

• Estratto dalla Lettera di Michail Bulgakov al governo dell’Urss, tratto dal sito:

https://gruppodiletturadelgiovedi.blog/michail-bulgakov/

;

• Estratto dal Discorso della Quarantena di Franklin Delano Roosevelt, da F. Foti, La quarantena e da cosa dobbiamo proteggerci, People, Gallarate 2020, pp. 20-24;

• p. 338: Il patto Molotov-Ribbentrop, da E. Collotti, La seconda guerra mondiale, Loescher, Torino 1973;

• p. 384: Benito Mussolini: ≪l’ora delle decisioni irrevocabili≫, da E. Collotti, La seconda guerra mondiale, Loescher, Torino 1973;

• p. 407: Primo Levi e i ≪salvati≫ di Auschwitz, da P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1980;

• p. 415: La banalità del male, Eichmann a Gerusalemme, H. Arendt, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 60-63;

• Proclama Badoglio, tratto da:

http://www.storiaxxisecolo.it/Resistenza/8_settembreh.htm

;

• p. 446: Il discorso di Churchill sulla ≪cortina di ferro≫;

• p. 475: Kruscev denuncia i crimini di Stalin, da P. Bushkovitch, Breve storia della Russia, trad. di L.

Giacone, Einaudi, Torino 2013, pp. 459-461;

Dossier cittadinanza [Educazione Civica]:

• pp. 178-183: La democrazia (e i suoi nemici):

- I significati e la storia del concetto;

- Le forme della democrazia nel tempo presente;

- La democrazia rappresentativa;

- La democrazia nella Costituzione italiana;

• pp. 418-421: Il rapporto fra lo Stato italiano e le Chiese:

- Dalla costituzione del regno d’Italia ai Patti Lateranensi;

- Dalla nascita della Repubblica al tempo presente;

• pp. 422-425: Modelli di Stato: democrazia e totalitarismo:

- Le forme della democrazia nell’Europa del primo Novecento;

- I totalitarismi: Hannah Arendt;

• il rapporto tra Stato e Cosa Nostra dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri.

2a. METODI

Le lezioni classiche hanno avuto perlopiù natura espositiva frontale.

Nella sua spiegazione, tuttavia, il docente ha interagito (e sollecitato) continuamente con la classe attraverso domande, richieste di riflessione personale, spunti logici e collegamenti con argomenti già affrontati. Di fatto, dunque, ogni lezione ha assunto natura interattiva e dialogata, con gli studenti e le

Nella sua spiegazione, tuttavia, il docente ha interagito (e sollecitato) continuamente con la classe attraverso domande, richieste di riflessione personale, spunti logici e collegamenti con argomenti già affrontati. Di fatto, dunque, ogni lezione ha assunto natura interattiva e dialogata, con gli studenti e le