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Archivio della Soprintendenza di Pisa, Chiesa di San Nicola, Foglio F. 124, Mappa C. 1903 21 Dicembre

Perizia per alcuni lavori di restauro da farsi all‟antico Campanile della Chiesa di S.Niccola in Pisa

1- Provvista e apposizione in opera di numero 4 staffe di rame a sostegno dei lastroni del ripiano della galleria esterna……….L 10 2- disfacimento del vecchio piano di smalto, nel ripiano all‟impostare della guglia, e formazione della nuova platea con ghiaia impastata con calce idraulica e cemento...L 37.50 3- Provvista e apposizione in opera della nuova ringhiera in ferro di riparo al suddetto ripiano, fermata con aste di quadrello e cimasa di regetta del peso approssimativo di Kg. 30 comprese due mani di minio, e verniciata a piombaggine………L 42 4- Restauro e verniciatura della ringhiera in ferro della scaletta che conduce all‟ultimo ripiano……….L 8 5- Restauro della scaletta di legno che conduce al ripiano anzidetto………...L 10 6- Restauro e muratura a gesso, di alcune maniglie di ferro della guglia……….L 10 7- Verniciatura a doppia ripresa di numero 4 mazzi delle Campane………L 15 8- Nuovo tubo di scarico di lamiera zincata del diametro di cm. 10, verniciato a doppia ripresa, per raccogliere le acque del campanile, compreso il restauro dei ferri, messo in opera………..L 44 9- Stuccatura a cemento delle commettiture dei lastroni del ripiano della galleria esterna, ed estirpazione, con apposite colate di tutte le erbe parassite si calcola………...L 30 Imprevisti……….L 23.50 Totale………..L 230

Roma, addì 9 Febbraio 1904 Ministero della Istruzione Pubblica Direzione Generale per le Antichità e le Belle Arti

La Direzione Generale del Fondo per il Culto, alla quale trasmisi la perizia dei lavori di ordinaria manutenzione al campanile della chiesa di S.Nicola in Pisa, affinché ne disponesse la esecuzione mi ha comunicato integralmente quanto ebbe già altra volta a dichiarare all‟Intendenza di Finanza di detta città, che faceva premura pei restauri a quella chiesa.

Trascrivo siffatta comunicazione: “ Essendo stata, con sentenza del Tribunale di Pisa 21 Agosto 1894 confermata con l‟altra della Corte d‟Appello di Lucca in data 1-9 Aprile 1895, riconosciuta l‟assoluta autonomia della parrocchia controdistinta, tanto che il Fondo per il Culto ebbe ad iscrivere un assegno netto di L 3000 a favore della parrocchia medesima, corrispondendo anche i relativi arretrati, i restauri riguardanti la chiesa e la canonica, divenute per effetto di quelle istanze proprietà dell‟ente parrocchiale, per lo meno dopo il passaggio in giudicato della sentenza della Corte, debbono rimanere a carico dell‟ente medesimo, senza alcuna ulteriore ingerenza né attività né passiva di questa Direzione Generale.

La onde, se per ragione di opportunità, non si è creduto conveniente reclamare il rimborso delle somme erogate per restauri alla chiesa e canonica suddette fino al 1895, non è giusto che per l‟avvenire i restauri ulteriori facciano carico a questa Amministrazione, la quale, anzi, avrebbe diritto a ricuperare come ne fa riserva, le L 134,32 che codesta Intendenza deve aver pagate, con i fondi a disposizione richiestami con la nota del 12 giugno 1896 per i lavori di riparazione alla latrina della canonica.

Mi avverte pertanto la Direzione Generale del Fondo per il Culto, che spetta all‟Economato Generale dei Benefici Vacanti di prendere gli opportuni provvedimenti in ordine ai lavori di riparazione di cui si tratta; e però io prego la S.V. di fare le necessarie pratiche con l‟Economato stesso, presentandogli la perizia, che, qui unita, Le restituisco. Il Ministro Sparagna

Pisa, li 10 Novembre 1906

Illustrissimo Sig. Direttore dell‟Ufficio Regionale per la conservazione dei monumenti della Toscana, FIRENZE

Mi pregio significarle, nella speranza di essere ascoltato, che il campanile della Chiesa di S. Niccola in Pisa, monumento nazionale di Nicola Pisano, trovasi in condizioni statiche ed estetiche tali, che urge provvedere a restauri interni ed esterni del medesimo, specie in ciò che più imperiosamente concerne:

1° La conduttura delle acque, che non essendovi più nessuna delle docce necessarie, ne pregiudicano sensibilmente la solidità e l‟estetica;

2° Le terrazze esterne, fra le lastre di pietra che servono al praticabile sono alcune rotte ed altre smosse in modo da presentare dei gravi pericoli;

3° La ringhiera di appoggio che limita dette terrazze è in gran parte ossidata e quindi malsicura.

Potrei ancora accennare ad altre deficienze ciò che non faccio poiché queste saranno direttamente constatate dal perito che la S.V. invierà sul luogo, per osservare quanto io le notifico e provvedere quindi ai rimedi più opportuni.

Nutro piena fiducia che la S.V. vorrà quanto prima dare risultati pratici alle mie osservazioni e a questa domanda, non suggerita che da un nobile desiderio e da un sentimento d‟affetto a un monumento così insigne, la cui bellezza potrebbe essere ammirata da tutti il giorno in cui la torre di Nicola Pisano venisse isolata dall‟abitazione che, per tanta parte, la avvolge e la nasconde.

Mi pregio pertanto di rassegnarmi con ossequio profondo

Umilissimi e Devotissimi Girolamo Tognocchi Parroco Roma, addì 20 Maggio 1908 Ministero della Istruzione Pubblica

In seguito a quanto la S.V. mi riferiva, circa i lavori di riparazione da eseguire al campanile della chiesa parrocchiale di S. Niccola in Pisa, ragguagliai il Ministero di Grazia e Giustizia del vero stato delle cose, e, significandogli che questo Ministero non era certo tenuto a sopportare le conseguenze della mancata manutenzione di quella chiesa, gli feci vive premure, affinché provvedesse in guisa che quei lavori venissero sollecitamente eseguiti, evitando così danni più gravi, e risparmiando una spesa maggiore per ripararli. Siffatte premure ho poi rinnovato a quel Ministro, ma nessuna risposta mi è ancora pervenuta.

A togliere siffatta questione dal circolo vizioso in cui da lungo tempo sembra aggirarsi, prego la S.V. di rispondere alle richieste dell‟Economato Generale dei benefizi vacanti, che questo Ministero non intende sostituirsi a coloro che hanno l‟obbligo di conservare una chiesa aperta al culto, eseguendo in essa i necessari lavori di manutenzione.

Che se spetti al parroco di provvedere in tutto o in parte a tali lavori, veda l‟Economato stesso di promuovere dal Ministero di Grazie e Giustizia solleciti provvedimenti, ai gravi danni che le acque piovane cagionano al campanile.

DAL CORRIERE TOSCANO 25 APRILE 1911:

Il monumentale campanile di Nicola Pisano verrà isolato.

La soprintendenza dei monumenti creata da pochi mesi a Pisa, in questo importante centro monumentale a cui volgeno gli occhi di tutto il mondo artistico, era una istituzione che s‟imponeva poiché da una continua vigilanza sul posto, meglio che da lungi, si curano ininterrottamente le condizioni di manutenzione e si osservano le esigenze di restauri che le nostre numerose e gloriose opere d‟arte possono reclamare.

Ed il vantaggio diviene ancor maggiore in Pisa, culla di arte immortale, quando si pensi che al nuovo importante ufficio è stato preposto un uomo di grande cultura nella storia dell‟arte a cui con vero amore dedica i propri studi, di estesissima competenza e di grande senso artistico qual‟è il dott. Peleo Bacci.

Poiché il sovrintendente non mira solo a che i tanti monumenti pisani siano conservati nel loro fatidico splendore ma converge i proprii studi a porre altresì nelle primitive condizioni quelli cui si tolse, nella epoca di decadenza, il carattere e la origine costruttiva.

Con questi intendimenti il dott. Peleo Bacci ha intanto completato lo studio solutivo per isolare il campanile della chiesa di S. Niccola opera monumentale di Niccola nostro. Al campanile, che sorse isolato, si tolse questa caratteristica erigendo il fabbricato che lo collega attualmente alla Chiesa omonima, fino all‟altezza del tempio; dall‟altro lato esso è contiguo adesso alla casa parrocchiale: dimodoché il campanile appare, attualmente, in breve tratto di facciata presentantesi sulla via S. Maria in linea con quelle della Chiesa e della casa parrocchiale.

Il lavoro, oltreché studiato, è progettato e stabilito definitivamente in accordo col Demanio e con l‟amministrazione del Patronato Regio nella cui giurisdizione trovasi il tempio e ad esso si porrà mano entro pochi mesi: si abbatterà lo stretto fabbricato intercedente tra la Chiesa e il Campanile, nonché un tratto della casa parrocchiale, dalla parte opposta, per una profondità fino allo spazio del retro chiostro in maniera da creare una piazzetta ad un lato aperto ed i cui altri tre lati, congiungentisi a due angoli, avranno per limite il fianco sinistro della Chiesa di S. Niccola (guardando la porta d‟ingresso), la fiancata destra della casa parrocchiale ed il muro di cinta di un retro giardino dell‟Intendenza di Finanza, la quale guarda la Piazza S. Niccola.

In tal modo il geniale monumento, tramandatoci dai secoli per l‟opera insigne dell‟immortale Nicola, si ergerà maestoso, nella sua bellezza architettonica ed artistica, in uno spazio libero di quattro metri per parte, di sette metri circa di profondità ed avente di fronte la via Santa Maria.

Il Campanile, eretto verso la metà del tredicesimo secolo per la chiesa dei frati Agostiniani (ed oggi Chiesa di S. Niccola), è di una architettura sua propria: è ottagonale all‟esterno, rotondo all‟interno, entro il quale sale una scala a chiocciola dal basso fino alla sommità. La scala, nel suo volgere ad ascesa forma al centro un vano libero a guisa di pozzo, che, all‟altezza del primo piano, si trasforma in un poligono di 16 lati i quali, esternamente adornano 16 colonne di marmo bianco isolate.

Sopra ogni quattro scalini, al limite verso il pozzo centrale, si osservano colonne con archi zoppi che girano intorno e sui quali posa la salita della volta: per cui quanti salgono la scala possono vedere di continuo coloro che stanno in basso, nella stessa condizione di quelli che dal basso guardano in alto.

Il Campanile isolato, pertanto, apparirà, ancor meglio nella sua declinazione di circa tre metri: declinazione in direzione opposta, però, a quella della Torre pendente in piazza del Duomo.

Questa magnifica opera d‟arte, considerata da tutti per la più bella, più geniale e più capricciosa di quante pur pregevolissime sono state create dal sommo ingegno del celebrato artista, desterà ancor meglio, pertanto, l‟ammirazione di coloro che vi si recheranno ed ai quali darà maggior occasione di andarla a visitare ed ammirare.

Il ripristino allo stato di origine costruttiva del Campanile di Niccola nostro, nel cui nome rifulge di gloria artistica Pisa nostra, ci cospinge a formulare l‟augurio che agli stessi concetti s‟ispirino altri lavori, e da ciò ci da affidamento l‟ingegno e l‟amore per l‟arte del dottor Peleo Bacci, a cui rinnoviamo il nostro sentito e sincero elogio.

Roma, li 30 Aprile 1925 Parrocchia di San Niccola di Pisa

Eccellenza, grazie all‟interessamento della Segretaria Particolare di S.E. il Presidente del Consiglio, noi stiamo attivamente lavorando per rendere almeno in parte all‟antico splendore la Chiesa e la Parrocchia di San Nicola in Pisa, la quale da qualche anno è divenuta un centro di opere destinate all‟educazione e formazione cattolica e italiana della Gioventù all‟infuori e al di sopra di ogni contingenza politica.

Purtroppo la ristrettezza dei locali e le esigenze sportive del dopo scuola e del circolo mi mettono nella necessità di chiedere la rimozione del bellissimo pozzo posto al centro del cortile destinato a Palestra scoperta; ormai dopo la chiusura da lungo tempo barbaramente fatta del claustro il pozzo non riceve lustro e decoro dalla sua ubicazione.

Richiamo invece l‟attenzione e tutto l‟interessamento di V.E. sul prezioso monumento del 200, lo splendido campanile incastonato fra due supercostruzioni che lo deformano.

Io ho chiesto al Direttore Generale del Fondo per il Culto che se non è più possibile isolarlo addirittura si abbatta l‟intercapedine che fin dal 1700 lo congiunge alla Chiesa, isolandolo così almeno in parte; e si facciano togliere i vespasiani che il Municipio di Pisa ha scavati in due angoli esterni del campanile.

Chiedo inoltre la facoltà di poter svecchiare e rinnovare gli arredi sacri vendendo i logori e i fuori d‟uso secondo l‟ultima ricognizione della Soprintendenza ai Monumenti.

Nella speranza che l‟E.V. voglia interessarsi personalmente e con cortese sollecitudine di queste mie domande esprimo tutta la mia riconoscenza.

Con ossequio dev/mo Aurelio Sac. Bonanni Parroco di S. Nicola Pisa, addì 15 Decembre 1925 R. SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI

PERIZIA DEI LAVORI OCCORRENTI PER IL PARZIALE ISOLAMENTO OVEST DEL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SAN NICCOLA, DAL FABBRICATO DELL‟INTENDENZA DI FINANZA SITUATO IN VIA SANTA MARIA A PISA. (DISEGNI ALLEGATI)

PIANO TERRENO

1 Demolizione del muro tra il campanile e il corridoio per il raddrizzamento m. 4,00 x 6,50

x 0,40 compreso il trasporto del materiale di rifiuto al pubblico scarico m. c 10,40………...L 145.60

2 Per la ricostruzione del muro suddetto per il raddrizzamento scavo di terra per la

fondazione m. 4,00 x 1,30 x 1,50 non compreso l‟eventuale prosciugamento con pompa m. c 7,80………...L 39.00

3 Trasporto della terra di fondazione ai pubblici scarichi (gli scarichi costano L 5.00 l‟uno) m. c 7,80………...L 46.80 4 Zatterone di quattro pini longitudinali a filagne di m. 4,00 a n° 7 catenelli trasversali di m. 1,30 posti a distanza di m. 0,60 circe fra asse e asse del diametro di 0,20 chiodati e posti

in opera ml. 25,10 x 0,102 x 3,14 per la lunghezza del muro stesso m. 4,00 x 1,30 m. c 0,788………...L 252.16 5 Calcestruzzo ordinario da malta di calce forte e ghiaia di Serchio fino sopra ai pini m. 4,00 x 1,30 x 0,50………..L 221.00

6 Fondazione di calcestruzzo e pietra fino a livello del terreno m. 4,00 x 1,00 x 1,30 m. c 5,20……….L 499.20

7 Muro di elevazione a muratura ordinaria fino al 1° piano, compreso l‟intonaco m. 4,00 x 0,45 x 6,50 m. c 11,70………..L 1310.40

8 Demolizione del muro divisorio fra le due stanzette e trasporto al pubblico scarico del materiale di rifiuto m. 2,25 x 0,30 x 6,50 m. c 4,39 idem del muro sulla strada m. 3,80 x 0,45 x 6,50 m. c 11,11 + 4,39 = 15,50………...L 217.00

9 Demolizione del pavimento a scavo di terra per splateamento fino al piano stradale m. c 21,82………...L 305.48

10 Demolizione delle volte reali della prima e seconda stanza 1° stanza m. c 2,38 2° stanza m. c 2,06 tot m. c 4,44………...L 62,16 PRIMO PIANO

11 Muratura ordinaria di elevazione del muro del primo piano nel corridoio, compreso l‟intonaco m. 4,50 x 0,40 x 4,60 m. c 8,28………L 927.36 12 Muratura di una finestra nel detto muro a corpo……….L 25

13 Demolizione del muro divisorio delle latrine e trasporto al pubblico scarico m. 2,60 x 3,80 x 0,30………..m. c 2,96

idem di un pilastro m. 0,50 x 0,25 x 3,80………...m. c 0,47 idem delle latrine m 3,50 x 2,25 x 0,90………..m. c 7,08 idem dei muretti m 0,50 x 2,00 x 0,60………m. c 0,60 idem di un pilastro m. 0,45 x 0,30 x 3,80………m. c 0,51 idem del muro sulla strada m. 3,80 x 4,00 x 0,55………m. c 8,36 demolizione della volta della latrina………m. c 3,15 idem della volta del locale in corrispondenza al corridoio…..m. c 2,17

per un totale di………m. c 25,30…………..L 354.20 SECONDO PIANO

14 Demolizione del muro divisorio m. 2,60 x 3,80 x 0,15….m. c 1,48 idem per il muro sulla strada m. 3,80 x 3,80 x 0,50…………m. c 7,22 idem della volta………m. c 4,88

per un totale di………...m. c 13,58…………L 190,12 15 Muratura di una porta m. 2,40 x 1,50 x 0,40………...m. c 1,44

altra porta m. 1,90 x 0,40 x 0,80………m. c 0,61

per un totale di………...……….m. c 2,05……...L 229.60 16 Demolizione del tetto e trasporto del materiale………L 184.80

17 Ricostruzione di un pilastro di pietra Verrucana al campanile m. 3,00 x 0,30 x 0,45 ……….m. c 0,40……….L 480

18 Scalcinatura e raschiatura e martellinatura del rivestimento in pietra del campanile m 6,00 x 17,32……….m. q 103,92………...L 363.72 19 Muratura ordinaria di elevazione del muro del secondo piano……….L 766.06

20 Ripresa di muri ove attualmente attestano i muri da demolire e intonaco del muro del fabbricato dell‟Intendenza che viene ad essere muro esterno per tutta l‟altezza del fabbricato stesso compresi i ponti di servizio………..m. q 121,24………...L 727.44 21 Pavimento di lastrico di Verrucano nello spazio che rimarrà libero e scoperto dopo la demolizione………..m. q 20,47………...L 1637.60 22 Cancellata di ferro battuto di m. 4 circa di larghezza disegno da stabilirsi, si pongono a corpo……….L 1500 Per lavori imprevisti………..L 1500 Totale……….L 11894.70

L‟Architetto Zocchi Pisa, li 9 Agosto 1926 Intendenza di Finanza di Pisa

All‟On. R. Soprintendenza all‟Arte Medievale e Moderna OGGETTO: Pisa Chiesa di S. Nicola. Isolamento del Campanile

Perché il locale Ufficio Tecnico di finanza possa dare il proprio parere in merito al richiesto concorso dell‟Amministrazione del Fondo per il Culto nella spesa relativa ai lavori di isolamento del Campanile della Chiesa in oggetto occorre che codesta On. Soprintendenza si compiaccia comunicare copia del progetto all‟uopo compilato.

E‟ necessario esaminare detto progetto anche per conoscere quanta parte dei locali adibiti ad uso d‟archivio di questa Intendenza intendesi abbattere ed avvisare il modo di ovviare agli inconvenienti che dallo abbattimento non potranno non derivare stante la insufficienza degli altri locali.

L‟Intendente Reggente Pisa li 17 Novembre 1927 Comune di Pisa Ufficio Tecnico

Oggetto: Chiesa di S. Nicola. Isolamento del Campanile. Contributo Illustrissimo Signor Soprintendente ai Monumenti di Pisa

Pregiomi partecipare alla S. V. Illma che l‟On. Giunta Municipale con deliberazione del dì 6 Agosto 1926 approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 9 Ottobre detto con atto N° 8419 decideva quanto appresso:

1° Di approvare il contributo del Comune con la somma di £ 2000 nella spesa d‟isolamento del campanile della Chiesa di S. Niccola, conforme il progetto della R. Soprintendenza ai Monumenti;

2° Di affidare al Sindaco di opportunamente interessarsi per la sollecita attuazione della nuova opera intesa ad accrescere il pregio artistico della città. L‟Ingegnere Capo

Archivio della Soprintendenza di Pisa, Chiesa di San Nicola, Foglio F. 124, MAPPA C. 9/1/44

S. Niccola sinistrata dai bombardamenti e dal fuoco.

Già le incursioni aeree del 24 Settembre e del 4 Ottobre, per le numerose bombe cadute a pochi metri dalla Chiesa e Convento di S. Niccola, avevano cagionato gravi danni a quel fabbricato, per cui la Chiesa si era dovuta sgombrare, riservando al culto la sola cappellina presso la Sacrestia. Anche l‟impianto elettrico aveva riportato dei guasti; per questi avvenne un corto circuito nella notte tra 14 e 15 che cagionò in essa un grave incendio. Il contatto si verificò verso mezzanotte, ora in cui i Religiosi Agostiniani si accorsero che la luce elettrica era venuta a mancare, ma che attribuirono - senza sospettare del disastro - a cause precarie esterne.

Verso le 5 però si avvertì da essi ancora il fumo, e allora si corse subito verso la provenienza di esso, e, visto con orrore la gravità della cosa, furono immediatamente avvertiti i Pompieri, che si recarono con lodevole sollecitudine sul posto del disastro, e che riuscirono dopo un‟ora di affannoso lavoro a scongiurare ogni ulteriore devastazione dell‟incendio. Ma purtroppo il danno era già stato grave: distrutto un 1/4 dei grandi armadi che circondano la Sacrestia, con tutto ciò che vi era dentro: cioè, 19 pianete ridotte in condizioni in gran parte irreparabili, altrettanti candelieri quasi tutti consunti, e molti libri e oggetti di devozione; e - quel che più è triste - sono andati pure distrutti diversi libri parrocchiali: ossia, 20 annate di stato d‟anime, e di Battesimi, 6 di Matrimoni e 14 dei Morti. Complessivamente i danni ascendono ad oltre duecentomila lire: dovuti pure, indirettamente, alle orribili devastazioni dell‟arma aerea sulla nostra povera città. Sue Eccellenza Mons. Arcivescovo si recò sul posto e visitò la bella Sacrestia ora ridotta ad un ammasso di rovine

Archivio Soprintendenza di Pisa, Chiesa di San Nicola, Foglio F. 124, Mappa C,fascicolo 1913/1959.

ANNO 1949 17 Gennaio 1949

All‟Ufficio del Genio Civile di Pisa. In relazione alla lettera del 15/11, si comunica che in riferimento alle strutture residue del cavalcavia esistente tra la Chiesa di San Niccola e il prossimo palazzo ex reale, la Soprintendenza non ritiene che ragioni statiche richiedano la conservazione del detto cavalcavia ma, al contrario, che sia logico la demolizione delle

strutture residue, determinando queste delle notevoli infiltrazioni di acqua piovana nella cappella di Santa Rita ed inoltre non potendosi in alcun modo prevedere la ricostruzione della parte distrutta del palazzo ex reale, al quale detto cavalcavia si univa. Il Soprintendente

ANNO 1958

8 Aprile 1958 Dall‟Ufficio del Genio Civile di Pisa, alla Soprintendenza ai Monumenti. Oggetto: riparazione dei danni di guerra della Chiesa di S. Nicola in Pisa.

In esito a verbale richiesta pregiomi trasmettere due copie del grafico del rosone del prospetto principale della Chiesa di S. Nicola in Pisa, che quest‟Ufficio ha elaborato sulla scorta dell‟allegata fotografia. Detto rosone sarà realizzato in profilati di ferro e vetri tipo cattedrale. Si prega codesta Soprintendenza di voler cortesemente esprimersi al riguardo restituendo una copia dei disegni e la fotografia.

Aggiunto a matita colorata: Aussant non è il caso di prendere questo orrore!! 18 Aprile 1958 All‟Ufficio del Genio Civile di Pisa

Oggetto: Chiesa di S. Nicola Riparazioni alla facciata principale

In relazione alla lettera di codesto Ufficio dell‟8 Aprile la Soprintendenza comunica che il ripristino del rosone sul prospetto principale della chiesa, realizzato in profilati di ferro e vetri colorati secondo il progetto trasmesso, non può essere assolutamente autorizzato, poiché la composizione grafica del disegno trasmesso- riproducente il precedente infisso in legno e ferro- ripete un pessimo esempio di schema di vetrata che non deve essere riprodotta. Pertanto, nel restituire l‟allegata copia del progetto trasmesso, si invita codesto Ufficio del Genio Civile a voler provvedere un nuovo e più semplice esempio di intelaiatura metallica, più adatto all‟importante architettura della chiesa, che potrebbe essere previsto in semplici elementi quadrangolari con vetri non colorati. Il Soprintendente