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ASPi, Corporazioni Religiose Soppresse, filza 1485. Pisa 25 Maggio 1808,

Gl‟infrascritti Popolani della Cura e Popolo di S.Niccola della Città di Pisa, umilissimi servi dell‟E.V. col più umile e profondo rispetto Le rappresentano qualmente la partenza dalla loro Parrocchia dei P.P. Agostiniani di S.Niccola di detta Città e la loro riunione al Convento di S. Francesco detto dei Ferri, gli fa temere la Soppressione della Cura delle Anime affidata ai detti Padri Agostiniani alla quale secondo lo stato antico erano riunite tre Cure d‟Anime e concentrate in Essa formavano un corpo rispettabile di circa duemila Persone, alle quali prestavano i detti padri Agostiniani il più esatto e fedele servigio spirituale.

La mancanza dunque di una tal Chiesa renderebbe difficile o incomodissimo l‟adempimento dei cristiani doveri per la privazione di altri sacri Tempi e Chiese che non esistono nella circonferenza della Parrocchia predetta capaci del ricevimento del Popolo per soddisfare ai doveri della Cattolica Religione onde

Supplicano umilmente L‟E.V. a volersi benignamente degnare d‟ordinare la perseveranza della detta Chiesa Parrocchiale di S.Niccola in Chiesa Curata anche sotto la vigilanza e Cura di due Religiosi dell‟Ordine predetto o in altra guisa o forma, che più piaccia all‟E.V. per l‟oggetto che il Popolo a detta Parrocchia sottoposto non manchi dei mezzi necessari all‟adempimento che prescrive la Cattolica Religione, Lo che fervorosamente implorano dall‟Innata Pietà dell‟E.V. Che detta Grazia

Seguono moltissime Firme.

ASPi, Comune di Pisa, Divisione E, filza 13.

Pisa, li 20 Luglio 1810 Al Chiarissimo Sig. Maire di Pisa

Carlo Lasinio Conservatore del Insigne Monumento del Campo Santo di questa Città. La Commissioni delle Belle Arti in Pisa delegata dal Sig. Commissario Generale Sig. Tommaso Puccini per l‟esecuzione degli ordini della Imperiale Giunta cioè di scegliere, e di raccogliere gli Oggetti di Belle Arti esistenti nelle Chiese e Monasteri Soppressi onde riunirli in un luogo a proposito per la loro conservazione pregano Voi Sig. che vogliate ottenere dal Molto Reverendo Padre Priore di S.Niccola di questa Città il quadro celeberrimo di Giotto che rappresenta le Stigmate di S. Francesco, [...] stato levato dalla

Sagrestia del Soppresso Convento di San Francesco e collocato sotto l‟organo di quello di S.Niccola [...] per collocarlo unito all‟altro celeberrimo di Cimabue dello stesso Soppresso Convento e riporlo in una delle Cappelle del Campo santo di questa Città e con ciò secondare le buone del Sig. Commissario Generale per questi due Capi d‟Opera.

Ricevete intanto la più sincera conferma del nostro rispetto. Carlo Lasinio Pisa, li 13 7mbre 1810 Al Chiarissimo Sig. Maire di Pisa

Carlo Lasinio Conservatore del Insigne Monumento del Campo Santo di questa Città. Sono troppo cari alla Patria i Monumenti delle Belle Arti perché debbono essere trascurati e negleti.

Formaron questi in ogni tempo uno degli oggetti i più interessanti ed istruttivi degli studi, che servono al decoro e all‟ornamento della Società e dello Stato.

Mosso da tali impulsi, non senza ascoltar le voci altresì dell‟onorifico Impiego di Conservatore che me lo impone, ardisco supplicandola, perché Ella Chiarissimo Sig. Maire, si degni invitare il Reverendo Padre Priore di San Niccola di questa Città a concedere il quadro delle nascita del nostro Redentore del celeberrimo Cigoli uno dei portentosi capi d‟opera della scuola toscana, che levato da S. Francesco fu appeso alla muraglia d‟una cappella di suddetta chiesa dietro un confessionale privo di lume affatto e quasi perduto per li studiosi, e che esso Religioso di buona voglia lo darà essendo molto geniale alle Belle arti ed alla nuova organizzazione per la conservazione del Campo Santo Patrio per decoro della Città di Pisa, e utilità della Studiosa Gioventù: così pure la supplico voler Ella ordinare al Dignitosissimo Sig. Giuseppe Bocani facente le veci del Sig. Operaio di questa Primiziale a permettermi di poter riporre nella cappella del Pozzo oltre a quello di Cimabue come Ella ha ordinato, tutti que quadri che io crederò degni a formare di questa il luogo più adatto per la conservazione de medesimi; ben inteso però provvisoriamente senza acquistar alcun divieto del Locale di Padronato dè Sig. della Cisterna.

La protezione che Ella Chiarissimo Sig. Maire Ruschi accorda a questo Sacro Locale del Campo Santo, Insigne Conservatorio di Belle Arti, mi da tutto il diritto di sperare dal conosciuto suo zelo il compimento de miei desideri, e di tutti quelli che amano la conservazione di que vari pezzi dell‟Arte che l‟antichità in mezzo alle vicende de tempi poté far giungere fino a noi.

Pisa, li 26 9mbre 1810

Sempre Carlo Lasinio, prega il Sig. Maire di poterlo autorizzare a portar via la ...bellissima statuina di Giovanni Pisano che stava sopra l‟Arco della Porta della Scala del Convento soppresso di San Niccola.

Il 29 7mbre 1810 è documentato lo stato di estensione territoriale e del perimetro delle cure comprese nel cantone di s. maria della comune di Pisa:

....Di S. Niccola m.q. 154000 Estensione territoriale e m.q. 1570 di perimetro

ASPi, Comune di Pisa, Divisione E, filza 2.

Un Decreto Imperiale del 13 Settembre, pronuncia la Soppressione nei Dipartimenti della Toscana di tutti gli Ordini Monastici o Congregazioni Regolari di ambidue i sessi ed ordina la chiusura dei Conventi.

Un documento del Comune di Pisa, divisione E, filza 2 dell‟ASPi, infatti parla di questo Decreto che fissa i giorni della chiusura definitiva dei Conventi:

- Visto l‟articolo 3 del Decreto del Sig. Prefetto del Dipartimento del Mediterraneo, Barone dell‟Impero, Membro della Legione di [...] del 28 7mbre 1810, che pre[...] le disposizioni da prendersi, affinché i Conventi di Uomini possino essere chiusi al più tardi il 15 Ottobre corrente, e perché le Proroghe, che potrebbero essere accordate per i Conventi di Donne non eccedano il 25 dello stesso mese.

Sentito il Sig. Cimitiere Verificatore del Demanio autorizzato a rimpiazzare il Sig. [...] Ricevitore, che trovasi presentemente ammalato.

Sentiti i Superiori respettivi delle Corporazioni Religiose DECRETA

1 I Conventi di Uomini esistenti nella Comune di Pisa saranno chiusi nei giorni Seguenti cioè:

Il Convento di S. Torpè il dì 9 Ottobre Corrente Il Convento di S. Eufrasia il dì 11 Detto

Il Convento del Carmine il dì 11 Detto Il Convento di S. Cuore il dì 12 Detto Il Convento di S. Niccola il 13 Detto Il Convento di S. Antonio il dì 14 Detto Il Convento dei Cappuccini il dì 15 Detto.

2 Sarà data conoscenza dei giorni fissati nel precedente Articolo per la chiusura dei Conventi di Uomini al Sig. Ricevitore del Demanio, ai Superiori dei Conventi, ed ai Signori Commissari Delegati, incaricati dell‟esecuzione.

3 I Conventi di Donne esistenti parimente nella Comune di Pisa, rispetto soltanto ai quali può avere Luogo una Proroga si chiuderanno nei seguenti giorni cioè

Il Convento di S. Silvestro il dì 20 Ottobre Corrente Il Convento di S. Giovanni dè [...] il dì 22 Detto Il Convento di S. Domenico il dì 23 Detto Il Convento di S. Benedetto il dì 24 Detto Il Convento di S. Marta il dì 25 Detto

La porzione della Fabbrica del Convento di S. Matteo abitata dalle Monache il dì 25 Ottobre Corrente.

4 La chiusura dei Conventi di Donne fissata all‟Articolo 3 portando un a proroga al termine stabilito, non potrà essere eseguita, che dopo l‟approvazione del Signore Prefetto a cui sarà immediatamente rimesso il presente Decreto

Pisa li 5 Ottobre 1810.

ASPi, Comune di Pisa, Divisione E, filza 13.

Livorno, li 22 Ottobre 1810 Al Sig. Maire della Comune di Pisa

Io vi autorizzo a mettere alla disposizione della Guardia Imperiale il Solito Convento di S.Paolo, non meno che l‟altro di S.Niccola per gli oggetti che [...] mi avete nella vostra lettera del 19 Ottobre.

Questa destinazione non potrà essere che provvisoria, e fintantoché il servizio della Corte di S.A. Imperiale e Reale lo esige.

Avrete cura di prendere le necessarie misure conservative, onde il Demanio dello Stato non risenta danno del fatto degl‟Individui che passeranno ad Abitarvi.

Gradite intanto la certezza della mia distinta Considerazione. Il Prefetto Barone dell‟Impero

Il 3 gennaio 1811 il Maire di Pisa fa una: Relazione sullo Stato delle Fabbriche dei Soppressi Conventi esistenti nella Comune di Pisa che possono essere impiegate in oggetto di Utilità Pubblica:

-Convento di San Niccola, Alloggio per la Guardia Imperiale d‟Onore e altre persone addette alla Corte in tempo di soggiorno di S.A.I. e di Madama la Gran Duchessa di

Toscana in Pisa; Si Intende quella parte di Convento che non è abitata dal Parroco. Le Fabbriche militari destinate per la truppa di Guarnigione non sono adattate a quell‟uso e la Città non presenta altri Locali da rimpiazzare il di Contro Convento, che ha serviti a tale oggetto nel 1810 ed anche sotto il Governo dei passati Sovrani e lo resero comune al Palazzo Imperiale.

ASPi, Sottoprefettura di Pisa, Dipartimento del Mediterraneo, filza 73. Anno 1812:

Sappiamo anche, grazie ad un documento del Dipartimento del Mediterraneo del circondario di Pisa dell‟anno 1812 , che lo stato della popolazione della Parrocchia di San Niccola ammontava a 1288 individui.

Grazie a questo possiamo vedere anche, che le Famiglie più importanti erano i Benedetti, i Bombicci, i Prini ed i Vaccà, le quali avevano diverse persone al loro servizio.

ASPi, Comune di Pisa, Divisione F, n° 941, c. 189-209.

Relazione dell‟Ingegnere Corrado Puccioni del Circondario di Pisa sopra la Chiesa di San Nicola di Bari e suoi annessi posta nella Comunità di Pisa, 1834.

TITOLO I: DESCRIZIONE DELLA CHIESA E DEI SUOI ANNESSI