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2.3. Determinanti principali del benessere a scuola: una ras-

2.3.2. Ricerche nazionali e internazionali

L’attenzione per le variabili di benessere è nata anche nelle più grandi indagini internazionali in campo educativo. L’indagine OCSE PISA del 2015 ha dedicato un intero rapporto, uscito nell’aprile 2017, allo student

well-being.

L’indagine PISA misura il benessere come fattore multidimensionale considerando gli aspetti riguardanti il funzionamento psicologico, cogni- tivo, sociale e fisico, con l’aggiunta di tutte le capacità di cui gli studenti hanno bisogno per vivere una vita felice e soddisfacente.

Partendo dalla considerazione che lo stare bene è un diritto e che numerose ricerche hanno dimostrato come lo star bene nelle fasi di svi- luppo porti a maggiori prestazioni e a una maggiore qualità di vita nell’epoca adulta, l’indagine PISA sottolinea come sia necessaria una fu-

sione tra il diritto dei minori ad avere una vita felice e la costruzione di un approccio mirato affinché il loro sviluppo sia positivo.

Uno degli scopi del focus sul benessere dell’indagine PISA è perciò porre attenzione alle modalità di formazione messe in atto per gli stu- denti durante la loro crescita negli ambiti sociali e istituzionali.

L’indagine indaga il benessere scolastico secondo le seguenti dimen- sioni, diverse ma strettamente connesse:

- la dimensione psicologica del benessere scolastico, che riguarda lo scopo della vita degli studenti, la consapevolezza di sé, gli stati affettivi e la forza emotiva; a supporto di essa concorrono l’autostima, la motiva- zione, la resilienza, l’efficacia, la speranza e l’ottimismo.

- la dimensione sociale del benessere scolastico, che riguarda la qua- lità della vita sociale vissuta dagli studenti e comprende le diverse rela- zioni che essi stabiliscono con la famiglia, i compagni e gli insegnanti.

- la dimensione cognitiva del benessere scolastico, che riguarda tutti gli aspetti conoscitivi su cui gli studenti devono essere formati, affinché possano partecipare attivamente alla vita sociale sia nel presente che nel futuro.

Con questa indagine per la prima volta in un contesto di valutazione internazionale, si è chiesto agli studenti di esprimere quanto si sentissero felici a scuola. È banale, ma considerando che uno studente passa più della metà della sua giornata a scuola non è da sottovalutare la conside- razione dei suoi stati d’animo che ha un enorme impatto sulla qualità della sua vita che comprende la relazione con i compagni e con gli inse- gnanti e la disposizione allo studio.

Dai risultati emerge come i Paesi che mostrano risultati di felicità a scuola sopra la media OCSE e mostrano di avere relazioni positive con insegnanti e studenti hanno migliori performance in matematica. Inoltre, confrontando studenti con background socio-economici simili e le loro performance in matematica, gli studenti che riportano di avere buone relazioni con gli insegnati (es. vanno d’accordo con molti insegnati; mol- ti insegnanti si interessano del loro benessere; molti insegnanti ascoltano veramente ciò che hanno da dire; ricevono aiuti “extra” dagli insegnati se necessario; e molti insegnanti li trattano in modo equo) si sentono maggiormente felici a scuola, riescono a stringere amicizie più facilmen- te, si sentono parte della scuola, e hanno un alto livello di soddisfazione in relazione alla loro scuola. Quando sono presenti punteggi che mo- strano buone relazioni tra insegnati e studenti, questi ultimi sono anche meno propensi ad arrivare tardi a scuola o a saltare le lezioni.

Concentrandosi sui risultati italiani, che riprenderemo nel capitolo successivo in merito all’ansia nel contesto scolastico, gli studenti hanno riportato un livello di soddisfazione di vita 6.9 su una scala che va da 0 a 10, dichiarando di ritenersi maggiormente soddisfatti coloro che perce- piscono un clima di disciplina e un forte sostegno allo studio da parte dei loro insegnanti.

Questa veloce presentazione di parte dei risultati sottolinea la neces- sità che i protagonisti della scuola credano che lo sviluppo sociale ed emotivo degli studenti sia tanto importante quanto la conoscenza della materia.

Un’altra indagine che esplora aspetti di benessere a scuola è lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti col- legati alla salute in ragazzi di età scolare). HBSC è uno studio interna- zionale svolto ogni quattro anni, in collaborazione con l’Ufficio Regiona- le dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa. L’indagine coinvolge i ragazzi di 11, 13 e 15 anni (www.hbsc.unito.it). Lo studio mette in luce aspetti legati alla scuola con l’agire o meno comportamenti di salute. Le analisi statistiche sono utilizzate per identificare sistemati- camente differenze significative nella prevalenza di indicatori sanitari e sociali per livelli di età, genere e benessere. Tra gli indicatori riguardanti la scuola si ritrova: la gradevolezza nei confronti della scuola intesa co- me fare esperienze positive, la percezione del proprio andamento scola- stico, lo stress collegato al lavoro scolastico e il supporto di classe perce- pito.

I risultati hanno mostrato come gli studenti più grandi in genere sembrano essere più sfidati dalla vita scolastica, mentre le fasce più gio- vani, si sentono meno sotto pressione dai compiti scolastici e general- mente riportano migliori prestazioni. La percezione di un clima di posi- tivo è maggiore tra gli studenti più piccoli. Il quadro legato allo stress scolastico è più complesso, poiché gli andamenti di genere cambiano in base all'età. Le prestazioni aumentano con l'aumentare della ricchezza, ma non sembrano esserci legati fissi tra ricchezza e apprezzamento ver- so la scuola, lo stress e il clima di classe. L'OMS ha utilizzato questi risul- tati per sottolineare l'importanza della scuola come contesto in cui in- fluenzare la salute e il comportamento dei giovani.

In merito all’indagine italiana, le dimensioni indagate dallo studio HBSC sono state associate con il ritardo scolastico e con i diversi livelli di apprendimento rilevati in Italia attraverso le prove INVALSI 2010 in matematica e in italiano per definire i determinanti dell’insuccesso sco- lastico (Berchialla et al., 2011). Per il primo scopo sono state prese in con-

siderazione il rapporto con gli insegnanti, il gradimento scolastico e il rapporto con i compagni. Per il secondo scopo è stata stimata l’associazione dei fattori relativi al clima di classe ed al benessere perce- pito con l’apprendimento.

All’interno dell’indagine, a conferma di quanto affermato fino ad ora sull’interdipendenza dei fattori emotivi e cognitivi, si legge di come il sostegno sociale fornito dagli insegnanti e dai coetanei all’interno dell’ambiente scolastico e dagli amici influenzi positivamente il rendi- mento scolastico, il benessere generale e le relazioni nei contesti sociali (Cauce, 1986; Dubow, 1989; Dubow, 1991; Zappulla, 2000). Un’altra di- mensione rilevante è il senso di appartenenza alla scuola (indagata an- che in questo studio attraverso delle domande preliminari che non costi- tuiscono una scala di misura e che non verranno prese in considerazione in questo articolo) alla quale si associano importanti elementi motiva- zionali, di atteggiamento e comportamentali che sono alla base non solo del successo scolastico ma anche, in senso più ampio, del benessere biopsico-sociale dei ragazzi (Vieno, 2005; 2007).

Continua a definirsi dunque la rilevanza della qualità delle relazioni insegnanti – studenti per il raggiungimento delle condizioni di benesse- re degli studenti che hanno un impatto sulla qualità della vita e sulla qualità dell’apprendimento.