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Il ruolo del Mobility Manager

Linea 10: nuova tangenziale tramviaria esterna, dal nodo di Ponte Mammolo a piazza di Cinecittà, intersecando ben 5 diametrali di penetrazione verso il centro della città: la linea B, la

5.5 Politiche di mobility management e per lo sviluppo della mobilità condivisa condivisa

5.5.2 Il ruolo del Mobility Manager

La figura del responsabile della mobilità aziendale “Mobility Manager” è stata introdotta in Italia con il Decreto Ronchi nel 1998. È nominata per le aziende private e pubbliche ed ha il compito di analizzare le esigenze di mobilità dei dipendenti della propria azienda ed individuare soluzioni puntuali efficaci. Il successivo D.M. 20/12/2000 (Decreto Bordon) ha esteso l’applicazione della figura del Mobility Manager a tutti i poli attrattori di mobilità anche in forma temporanea (aree commerciali, poli scolastici, fiere, etc..).

Il Mobility Manager (MM) ha un ruolo strategico all’interno della propria azienda/istituzione in quanto fornisce concrete soluzioni per facilitare lo spostamento sistematico casa – polo destinazione, sia esso luogo di studio, lavoro o altro luogo a forte attrazione di domanda di mobilità.

Per l’amministrazione di Roma Capitale la funzione del MM è preziosa per un efficace rapporto con il territorio. Costituisce un importante ed insostituibile nodo della rete di informazione sul sistema della mobilità, rete che deve essere sempre più alimentata e strutturata.

Forte delle proprie competenze in tutti i settori della mobilità urbana, RSM gestisce l’ufficio del Mobility Manager di Roma Capitale ed offre una serie di servizi specifici per supportare l’impegnativa attività quotidiana del Mobility Manager. Ad oggi sono oltre 200 i mobility manager nominati che rappresentano un sistema di circa 320.000 dipendenti che si muovono quotidianamente nel territorio di Roma Capitale.

Il ruolo del Mobility Manager aziendale, pur se introdotto nel 1998 dalla normativa, ad oggi però ancora non è pienamente riconosciuto all’interno delle aziende ed enti. Non sempre è ben compresa l’importanza di tutelare la mobilità dei dipendenti nello spostamento casa-lavoro.

L’impegno primario dell’amministrazione di Roma Capitale è stato, nel tempo, quello di sostenere tecnicamente la figura, fornendo il supporto e gli strumenti per svolgere al meglio la propria attività.

Di pari importanza è la figura del mobility manager scolastico, introdotto dalla legge 221/2015, in vigore dal 2 febbraio 2016. Essa prevede che tutte le istituzioni scolastiche provvedano alla nomina del Mobility Manager Scolastico (MMS).

È evidente come l'impatto della mobilità scolastica sul territorio urbano e sull’ambiente è significativo. È quindi interesse primario della collettività motivare i genitori, gli studenti ed il personale scolastico ad una mobilità dolce che porti all’aggregazione dei flussi casa – scuola, alla riduzione delle emissioni di gas nocivi, a liberare e migliorare lo spazio urbano.

Si ritiene quindi strategica la promozione di progetti concreti finalizzati a promuovere, attraverso la scuola la cultura della mobilità sostenibile, responsabile, dolce e condivisa. Roma Capitale per mezzo di RSM ha avviato un percorso che oggi coinvolge oltre 60 istituti scolastici per un contesto di circa 65.000 studenti, docenti e personale amministrativo.

Le principali linee di azione in materia di mobility management aziendale, sono:

 Sharing mobility: individuando percorsi di informazione, diffusione e di opportunità tra le società di gestione dei servizi e le aziende;

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 Car pooling: promuovendo l’uso di piattaforme per la condivisione dei passaggi per la singola azienda/scuola o per aziende di uno specifico bacino

 Ciclabilità: individuando per mezzo dei piani di mobilità aziendale e scolastica i principali itinerari ciclabili interessati dalle relazioni casa-lavoro o casa-scuola; realizzazione di facilities ed incentivazione della mobilità dolce

 Welfare: promuovendo l’utilizzo delle opportunità offerte dalla normativa sul welfare per azioni di mobilità sostenibile

 Lavoro agile: sostenendo le aziende che virtuosamente si impegnano nel processo di riorganizzazione del rapporto di lavoro al fine di favorire il lavoro agile, il coworking o il telelavoro

 Mobilità elettrica: individuando meccanismi che favoriscano la diffusione della trazione elettrica come scelta di fleet management o realizzando facilities di ricarica nei parcheggi aziendali

Nello specifico contesto di mobility management scolastico la prima azione è certamente orientata alla informazione in materia di mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Si attiveranno quindi concreti progetti per coinvolgere i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado alla mobilità sicura, dolce e condivisa.

In attesa di un aggiornamento normativo in materia di mobility management, con una nuova cornice di regole che consenta di elevare il ruolo del mobility manager all’interno della propria azienda o istituzione scolastica, è necessario individuare efficaci soluzioni incentivanti.

Un percorso, da approfondire nel breve periodo rispetto all’impatto economico complessivo, può essere quello di un bonus per le aziende che attuano una politica corretta di mobilità sostenibile.

Ciò può essere declinato in termini di riduzione del carico di tassazione locale o di benefici per l’azienda rispetto al quadro di limitazioni previsto dalla Pollution Charge.

Se l’azienda, l’istituzione o l’Istituto scolastico attuano azioni finalizzate a migliorare la qualità della mobilità dei propri dipendenti non operano solo in una corretta e sana cornice di welfare ma contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dell’intera collettività. In tal senso, sociale quindi, è corretto riconoscere questo sforzo, monetizzandolo.

Il percorso viene strutturato in analogia alla certificazione energetica. Il Piano annuale di mobilità aziendale (o Piano di Spostamento Casa Lavoro) o scolastica viene pesato e monitorato ai fini del riconoscimento di un benefico monetizzabile.

La procedura viene riconosciuta solo per le aziende, enti, istituzioni, scuole che nominano il mobility manager e redigono il piano annuale di mobilità casa – lavoro o casa-scuola, in coerenza con le indicazioni dell’Amministrazione Capitolina. Il Piano diviene un puntuale strumento di programmazione e monitoraggio del percorso intrapreso dall’azienda o istituzione. Esso può essere integrato con azioni pianificate con l’Amministrazione Capitolina quali interventi puntuali sull’offerta di trasporto pubblico, individuazione di punti fermata per le navette aziendali, sistemazioni viarie, messa in sicurezza di intersezioni stradali, interventi sul sistema semaforico, realizzazione di piste ciclabili o sistemazioni di percorsi pedonali.

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La rete dei mobility manager aziendali o scolastici assume il ruolo di strumento di analisi profonda e puntuale delle esigenze del territorio. Il sistema delle linee di desiderio degli spostamenti casa- scuola e casa-lavoro consente di tessere fondamentali rami della rete delle piste ciclabili e degli itinerari pedonali prioritari.

Attuando questa modalità di valutazione si ottiene il pieno riconoscimento anche del ruolo del mobility manager, che diviene figura centrale del processo.

Una attenzione particolare deve poi essere rivolta alle scuole per le quali, come già detto, l’attuale impalcato normativo non pone i necessari presupposti per la nomina del mobility manager scolastico, di fatto non vincolando le istituzioni al rispetto dell’adempimento. Occorrerà quindi individuare specifiche azioni incentivanti verso le istituzioni scolastiche e le figure docenti proattive.

E’ opportuno infine estendere la rete dei mobility manager anche ai grandi poli attrattori di mobilità anche per fini commerciali o ricreativi. L’obiettivo è creare una rete efficace di soggetti titolati a dialogare con l’amministrazione per analizzare le criticità di mobilità connesse ai diversi scopi di spostamento.

Lo Scenario di Riferimento

Complessivamente lo Scenario di Riferimento per l’azione Mobility Manager prevede:

Mobility management scolastico

Gli effetti di una capillare politica di mobility management si possono misurare nello scenario di riferimento nel 20% delle scuole del territorio di Roma Capitale che avviano progetti di diffusione e sostegno alla mobilità dolce nell’ultimo miglio del collegamento casa-scuola.

La promozione della cultura della mobilità condivisa comporterà una contrazione del 2% della quota di utilizzo dell’autovettura negli spostamenti casa-scuola.

Mobility management in generale

In analogia alla procedura di certificazione energetica, i piani annuali di mobilità aziendale (o Piano di Spostamento Casa Lavoro) o scolastica verranno misurati ai fini del riconoscimento di un benefico monetizzabile.

Una misura strategica è certamente quella della promozione della adozione dello smart working nelle diverse realtà lavorative nel territorio di Roma Capitale. Nello scenario di riferimento il target è la soglia del 10% dei dipendenti.

Verrà anche promosso un piano di smart working emergenziale. In condizioni di particolari criticità (metereologiche, di sicurezza pubblica o per eventi fortemente e imprevedibilmente impattanti con il sistema della mobilità) le aziende potranno comunicare ai propri dipendenti l’attivazione della procedura che consente, con le modalità preventivamente identificate, di limitare al minimo gli spostamenti casa-lavoro nella durata dell’evento.

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Alle misure di smart working il mobility manager nella predisposizione del proprio piano annuale potrà affiancare quanto precedentemente descritto, ossia sostegno alla mobilità dolce, condivisa e di minima emissione. In sintesi di minimo impatto ambientale.

Il piano potrà misurare anche interventi a favore della elasticità degli orari di ingresso ed uscita per ridurre l’impatto sui flussi veicolare cittadini di punta, servizi di welfare e sostegno al trasporto collettivo.

Nello scenario di riferimento è prevista, per effetto di questa serie di azioni, una contrazione del 4% della quota modale di uso dell’auto privata per gli spostamenti casa-lavoro.

200 Lo Scenario di Piano

Complessivamente lo Scenario di Piano prevede:

Mobility management scolastico

Le politiche di mobility management scolastico coinvolgeranno il 100% delle scuole di Roma Capitale attraverso una corretta azione di promozione e sostegno da parte della Amministrazione.

Di conseguenza gli itinerari di connessione pedonale e ciclabile dell’ultimo miglio e di accesso alle strutture scolastiche saranno ridisegnati per una percorrenza sicura e priva di barriere architettoniche.

La diffusione degli strumenti a favore della mobilità condivisa comporteranno una contrazione del 10% della quota di utilizzo dell’autovettura negli spostamenti casa-scuola.

Mobility management in generale

Il consolidarsi delle azioni avviate nello scenario di riferimento porterà un contrazione stimata del 14% della quota modale di uso dell’auto privata per gli spostamenti casa-lavoro.

Politiche tariffarie in favore di car sharing, moto sharing e bike-sharing

Adozione nuova delibera e verifica effetti con valutazione costante dei correttivi da applicare per diffondere la mobilità condivisa minimizzando effetti distorsivi

Politiche tariffarie in favore del carpooling

Per diffondere l’uso del carpooling, è opportuno fornire agli equipaggi un benefit in termini di regole di accesso alla ZTL e/o di costo della sosta.

Verranno quindi individuate soluzioni ad hoc, anche di riservazione di spazi su pubblica viabilità, in un’opportuna cornice normativa

Diffusione di piattaforme software privato - pubblico

Sostegno alla diffusione di piattaforme software che integrino servizi di sharing mobility con il trasporto pubblico in tempo reale, utilizzando gli open data di Roma Capitale

Taxi condiviso Supporto all’uso condiviso delle corse taxi, anche attraverso la piattaforma Chiamataxi di Roma Capitale

Sostegno allo sharing elettrico

Realizzazione di punti di ricarica nelle aree dedicate allo sharing, unitamente agli effetti di infrastrutturazione previsti dal piano capitolino della mobilità elettrica

Incentivazione dello smart-working

Definizione di meccanismi premianti e di supporto per le aziende virtuose nella riduzione della mobilità sistematica del personale

Incentivazione della cultura della mobilità sostenibile attraverso azione mobility manager

Definizione di meccanismi premianti nelle politiche di mobility management aziendale e scolastico

Tabella 5-35 Lista degli interventi di promozione della mobilità condivisa e supporto alle politiche di mobility management