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L’ ASSOCIAZIONISMO LAICO IN P ROVINCIA DI B IELLA

S OCIETÀ TRA LE A RTIERE E O PERAIE DI B IELLA

Fondata nel 1869, rappresenta una delle più importanti realtà associative femminili dell’intero panorama biellese. Muta l’originaria denominazione di Società di Mutuo Soccorso e Istruzione tra le Artiere e Operaie, in Società Generale

di Mutuo Soccorso tra le Artiere e le Operaie (1897) e, successivamente, in Società Generale delle Operaie. L’attività

principale del Sodalizio è rivolta all’assistenza e alla formazione delle socie e delle loro famiglie, attraverso la conces- sione di sussidi per baliatico, puerperio e per inabilità lavorativa. Questi ultimi sono attinti da una speciale cassa di soccorso destinata a raccogliere i fondi da distribuire alle socie inabili al lavoro. La Società si occupa anche dell’istru- zione delle iscritte e delle loro figlie, attraverso la creazione di una scuola elementare festiva che, attivata in alcuni locali di proprietà del municipio, è aperta anche a donne non appartenenti al Sodalizio alle quali, dietro il pagamento di un contributo annuale di 2 lire, è data la possibilità di frequentare i corsi e di usufruire della biblioteca circolante che ha sede nei locali della Società stessa. Nel 1869 le iscritte sono 520, un numero destinato a diminuire negli anni successivi: 260 nel 1873, 288 nel 1878, 254 nel 1885, 275 nel 1894, 226 nel 1904 e 280 nel 1933. Partecipa al- l’Esposizione Biellese del 1882 e all’Esposizione Nazionale Italiana di Torino del 1884 ottenendo in entrambi i casi la medaglia d’argento.

ANNO DI FONDAZIONE: 1869 BIBLIOGRAFIA

A.S. Cagna, Società tra artiere e operaie in Biella. Augusta patrona Margherita di Savoia graziosa Regina. Ricordo della festa del X anniversario, 8 .9.1880, Amosso, Biella 1880 (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)

Bianca Gera, Indagine sugli statuti, regolamenti e pubblicazioni delle società operaie di mutuo soccorso conservati presso le biblioteche civiche delle province

di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Vercelli, tesi di laurea, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienze Politiche, a.a. 1978-1979 (Biblioteca

dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”)

Bianca Gera, Diego Robotti, Cent’anni di solidarietà. Le società di mutuo soccorso piemontesi dalle origini. Censimento storico e rilevazione delle asso-

ciazioni esistenti, volume III, Le società di mutuo soccorso nella provincia di Vercelli, Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura, Torino 1989 (Bi-

blioteca Nazionale Universitaria di Torino)

Bianca Gera (a cura di), Donne in società. Storie di mutualismo femminile in Piemonte, Regione Piemonte - Assessorato alla Cultura, Torino 1994 (Biblioteca Fondazione Vera Nocentini di Torino)

Pier Carlo Mamino, Uno spazio di libertà. Associazionismo e politica nel biellese tra ‘800 e ‘900, Centro di documentazione sindacale Camera del lavoro di Biella, Biella 2006 (Biblioteca e centro di documentazione della Camera del Lavoro di Biella; Biblioteca Civica Centrale di Torino e Bi- blioteca Nazionale Universitaria di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Statistica delle società di mutuo soccorso, Regia Tipografia, Roma1875 (Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Statistica delle società di mutuo soccorso, Anno 1878, Stamperia Reale, Roma 1880 (Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Direzione Generale della Statistica, Statistica delle società di mutuo soccorso e delle istituzioni coo-

perative annesse alle medesime, Metastasio, Roma 1888 (Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Direzione generale della Statistica, Elenco delle Società di mutuo soccorso, Metastasio, Roma 1898 (Biblioteca Civica Centrale di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Ispettorato Generale del Credito e della Previdenza, Le società di mutuo soccorso in Italia al 31 di-

cembre 1904, Tipografia Nazionale G. Bertero e C., Roma 1906 (Biblioteca Francesco Ruffini del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università

degli Studi di Torino)

Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, Ispettorato Generale del Credito e della Previdenza, Società di mutuo soccorso giuridicamente ri-

conosciute. Elenco delle società esistenti al 31 dicembre 1912, Tipografia Nazionale G. Bertero, Roma 1913 (Biblioteca dell’Accademia delle Scienze

di Torino)

Società Generale di Mutuo Soccorso tra le Artiere e le Operaie, Statuto, Biella, Amosso 1884 (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)

C

AMERA DEL

L

AVORO

Nel corso dell’ultima metà dell’Ottocento, dirigenti e iscritti alle leghe di resistenza biellese, tengono incontri pre- paratori alla costituzione di una Camera del Lavoro cittadina, diffondendone le linee programmatiche attraverso le pagine di un opuscolo emblematicamente intitolato Organizziamo le Camere del Lavoro. Il 4 febbraio 1901, su spinta dei rappresentanti delle Associazioni di miglioramento di Biella e delle Unioni pannilana, cotonieri, fonditori, metallurgici, lavoratori del libro (i cui iscritti ammontano, complessivamente, a circa 1.200 unità), nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso si tiene la riunione di fondazione del nuovo organismo che, dopo un’intensa attività di propaganda svolta nei mesi successivi (a fine aprile gli aderenti alla Camera del Lavoro sono già 2.500) è ufficialmente inaugurato il 2 giugno 1901. Nata come organo di coordinamento delle leghe e dello spontaneismo sindacale di base, la Camera del Lavoro, che ha nella gestione delle politiche del lavoro il proprio ruolo principale, mira a diventare fulcro delle organizzazioni operaie, punto di ritrovo ed Ente di tutela di tutti i lavoratori del cir- condario. Riconosciuta come controparte nelle vertenze da industriali e governatori di matrice liberale, contraria- mente al sindacato cattolico, portatore di una linea tesa a solidarismo e conciliazione, con il quale, fin dalla nascita, non mancano momenti di duro scontro, l’organismo vede progressivamente crescere il proprio numero di iscritti, al punto da rappresentare nel 1910 una realtà seconda soltanto a quella di Torino. Un’affermazione che trova un ri- scontro diretto nelle cifre relative al numero degli associati passati dai 2.596 del 1902, ai 3.375 del 1907, fino ad arrivare ai 7.330 del 1908, ai 6.652 del 1910 e agli oltre 7.000 dell’anno successivo. Durante gli anni del primo conflitto mondiale, la Camera del Lavoro, che non nasconde le proprie tendenze pacifiste, si fa promotrice di una serie di interventi atti a garantire assistenza ai lavoratori e alle loro famiglie, sussidi ai disoccupati e ai familiari dei militari chiamati a combattere, stipulando contemporaneamente una serie di accordi che, dopo il ritorno dal fronte, assicurassero ai reduci il mantenimento del posto di lavoro. In questo periodo l’Ente non fa mancare il proprio ap- porto nemmeno al Comitato circondariale per l’assistenza civile, attivo a Biella con il compito di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie dei soldati. Un Organismo alla cui attività non viene meno l’apporto dei lavoratori: attraverso una sovrattassa settimanale di 25 centesimi (applicabile nel caso di una paga giornaliera di 1,50 lire), volontariamente pagata dai lavoratori, la Camera del Lavoro riesce a raccogliere cospicue somme di denaro da versare nelle casse del- l’Ente.

A ridosso del conflitto mondiale e nel periodo immediatamente successivo, il numero degli iscritti si mantiene su livelli decisamente alti: 13.783 nel 1917, 15.319 nel 1918 e 19.359 nel 1919. Un periodo florido, che conosce una drastica battuta d’arresto con la comparsa sulla scena del movimento fascista: infatti il 1 novembre 1922 le squadre fasciste, con la complicità delle autorità incapaci a opporsi al loro attacco, occupano la Casa del Popolo di Biella in- sediandosi nell’edificio. Inizia così un periodo drammatico e difficile per la Camera del Lavoro (che nel 1922 conta circa 17.000 iscritti) culminato con la demolizione delle leghe rosse e con la limitazione del loro funzionamento. Un’operazione facilitata anche dal fatto che oramai gli imprenditori identificano nelle rappresentanze fasciste gli unici interlocutori riconosciuti. Un quadro di fondo reso ancora più complesso da una serie di passaggi legislativi snodatisi tra il 1924 e il 1926: nel 1924 è approvato un decreto obbligante il prefetto a vigilare sulle associazioni operaie (sferrando così un colpo decisivo alla libertà di associazione), nel 1925 è stipulato il patto di Palazzo Vidoni, che affida alle confederazioni fasciste l’esclusiva rappresentanza delle vertenze tra lavoratori e industriali, mentre nel 1926 è promulgata la legge Rocco che toglie agli operai ogni possibilità di organizzare liberamente le proprie rap- presentanze. È in questo clima che si arriva al 4 gennaio 1927, data nella quale il consiglio direttivo della Confede-

razione generale del lavoro dichiara definitivamente cessata la propria attività, che potrà riprendere soltanto nell’aprile

del 1945, a liberazione avvenuta.

ANNO DI FONDAZIONE: 1901

ORGANIGRAMMA

Anno Segretario

1901 Foscale Massimo, tintore 1902 Rosso Quirino, panettiere 1903 Rosso Quirino, panettiere 1904 Rosso Quirino, panettiere 1905 Rosso Quirino, panettiere 1906 Rosso Quirino, panettiere 1907 Rosso Quirino, panettiere 1908 Rosso Quirino, panettiere 1909 Rosso Quirino, panettiere 1910 Rosso Quirino, panettiere

1911 Lena Arnolfo, impiegato 1912 Lena Arnolfo, impiegato 1913 Strobino Ettore, tessitore 1914 Strobino Ettore, tessitore 1915 Strobino Ettore, tessitore 1916 Cravello Guglielmo, tessitore 1917 Mombello Oreste, panettiere 1918 Mombello Oreste, panettiere 1919 Mombello Oreste, panettiere 1920 Mombello Oreste, panettiere 1921 Mombello Oreste, panettiere 1922 Mombello Oreste, panettiere

BIBLIOGRAFIA

CGIL Biella, Dalla nostra storia nella continuità per il rinnovamento. Verso la costituzione del centro di documentazione: Archivio storico, archivio fo-

tografico, emeroteca, biblioteca, CGIL, Biella 1981 (Biblioteca e centro di documentazione della Camera del Lavoro di Biella)

Marco Neiretti, La Camera del Lavoro di Biella. Dalle origini alla fine della prima guerra mondiale, in AA.VV., L’altra storia. Sindacato e lotte nel

biellese 1901-1986, Ediesse, Roma 1987 (Biblioteca Fondazione Vera Nocentini)

Renato Coriasso (a cura di), Il sindacato di Rinaldo Rigola. Le relazioni ai congressi della Confederazione generale del lavoro 1908, 1911, 1914, Camera del Lavoro di Biella, Biella 1987 (Biblioteca Civica di Biella)

Rinaldo Rigola, Ventun mesi di vita della Confederazione del lavoro, Tipografia Cooperativa, Torino 1908 (Biblioteca Civica di Biella) Carlo Cartiglia, Rinaldo Rigola e il sindacalismo riformista in Italia, Feltrinelli, Milano 1976 (Biblioteca Storica della Provincia di Torino) Pier Carlo Mamino, Uno spazio di libertà. Associazionismo e politica nel biellese tra ‘800 e ‘900, Camera del Lavoro, Biella 2006 (Biblioteca e centro di documentazione della Camera del Lavoro di Biella; Biblioteca Civica Centrale di Torino e Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino)

RIFERIMENTI ARCHIVISTICI

Le carte della Camera del Lavoro di Biella, dal periodo della sua fondazione ai giorni nostri, sono conservate presso il Centro di documentazione

sindacale e biblioteca della Camera del Lavoro di Biella.