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3. ATTUAZIONE DEL MODELLO “CONCENTRAZIONE DELLE FORZE”

3.2 S TRATEGIA

La Confederazione dovrà quindi concertare e coordinare le proprie azioni con i Can-toni. Questa cooperazione dovrà essere resa più semplice, più rapida e più diretta. A tal fine non vi dovranno più essere contestazioni quanto al foro competente e i procedimen-ti dovranno essere assegnaprocedimen-ti o riassegnaprocedimen-ti, senza inuprocedimen-tili complicazioni, in funzione degli indizi raccolti e dell’economia del procedimento. Se in un procedimento avviato a livello cantonale dovesse emergere che l’autorità competente è la Confederazione, il procedi-mento dovrà essere trasmesso alle autorità federali. Al contrario, se la Confederazione non è più l’autorità competente, il procedimento dovrà essere trasmesso alle autorità cantonali. Vige il principio do ut des. È quindi essenziale che la Confederazione e i Can-toni si informino reciprocamente per tempo, al fine di poter coordinare le proprie azioni.

3.2 Strategia

Nell’ambito dei lavori del progetto, il MPC e fedpol hanno elaborato congiuntamente la strategia descritta qui di seguito incentrata su un sistema di priorità a due livelli. Il primo livello di priorità riguarda i tipi di reati che possono essere perseguiti a livello fede-rale, mentre nel secondo livello vengono valutati singolarmente i procedimenti da con-durre.

Per quanto concerne le competenze obbligatorie classiche, anche in futuro i casi minori (“reati di massa”, quali moneta falsa in piccole quantità, delitti minori commessi con l’ausilio di esplosivi ecc.) saranno sistematicamente delegati ai Cantoni o, una volta

7La prassi giudiziaria pone requisiti particolarmente elevati per il crimine organizzato (DTF 6S.229/2005 20.7.2005)

trato in vigore il nuovo Codice di procedura penale svizzero, definiti con decreto d’accusa8.

Nell’ambito delle nuove competenze obbligatorie, occorrerà decidere rapidamente se il procedimento in questione deve essere condotto a livello federale, con quale priorità e con quali risorse, oppure se il procedimento deve essere sospeso. Le risorse ricavate dalla razionalizzazione saranno utilizzate per condurre i procedimenti in particolare nell’ambito delle nuove competenze facoltative (criminalità economica).

Lo stesso vale per le indagini condotte autonomamente dalla polizia prima che il proce-dimento sia avviato (accertamenti preliminari). Dopo aver indagato per un mese sui pro-cedimenti, la PGF li trasmetterà al MPC. Lo Stato maggiore operativo del Procuratore generale (SMO PG, cfr. capitolo 4.3) valuterà poi se gli accertamenti preliminari proce-dono nella direzione giusta e se vi sono sufficienti elementi per ritenere che i procedi-menti siano perseguiti a livello federale e quindi aprire, ulteriormente, l’indagine prelimi-nare di polizia giudiziaria.

3.2.1 Reati prioritari della strategia MPC/fedpol

Sulla base delle esperienze maturate e delle attuali minacce, il MPC e fedpol hanno sti-lato l’elenco seguente dei reati prioritari.

Terrorismo, finanziamento del terrorismo

Crimine organizzato connesso alla tratta di esseri umani e al traffico di migranti, agli stupefacenti, nonché i casi misti di riciclaggio di denaro, corruzione, ecc.

Criminalità economica rientrante nelle competenze obbligatorie (riciclaggio di de-naro, corruzione) e nell’ottica delle competenze facoltative della Confederazione Assistenza giudiziaria passiva e i relativi procedimenti penali di competenza fe-derale

Proliferazione/esplosivi/armi/legge sul controllo dei beni a duplice impiego Riciclaggio di denaro in seguito a comunicazioni MROS

Corruzione in Svizzera

Incidenti aerei

Violazione del segreto d’ufficio

Occorre qui sottolineare che le categorie di reato sopraindicate non possono far altro che sovrapporsi. Ciò accade spesso con il crimine organizzato e la criminalità economi-ca, ma anche con la corruzione e il riciclaggio di denaro che possono sovrapporsi al crimine organizzato e/o alla criminalità economica.

8Anche nell’ambito delle nuove competenze, i procedimenti potranno essere definiti in parte con un decreto di con-danna.

Priorità

La strategia elaborata congiuntamente dal MPC e da fedpol non prende in considera-zione la cibercriminalità (la criminalità in rete e su Internet) evocata nell’analisi della si-tuazione del Progetto Efficienza e nel documento elaborato dal Consiglio federale. Il termine “criminalità su Internet” utilizzato nel rapporto Uster fa riferimento alla “punibilità dei fornitori di servizi (provider)” e agli “insegnamenti tratti dall’operazione Genesis” (mo-zioni del consigliere di Stato Thomas Pfisterer e dell’ex-consigliera nazionale Regine Aeppli). Poiché l’elaborazione di un relativo progetto di legge è stata attualmente accan-tonata, la Confederazione, non disponendo della base giuridica necessaria, non può perseguire la criminalità in rete nell’ambito delle proprie competenze. Ciò nonostante non è escluso, che, sulla base dell’attuale legislazione, la Confederazione possa svolge-re una funzione di coordinamento (cfr. capitolo 6.1).

3.2.2 Minacce prioritarie

L’ordine delle priorità in funzione del tipo di reato, esposto nel capitolo 3.2.1, può essere modificato in seguito al manifestarsi di nuovi eventi o all’improvviso cambiamento delle minacce incombenti. Un reato considerato come una priorità “marginale” può così diven-tare una priorità “centrale”. In questo senso, nel perseguimento penale occorre far prova di grande flessibilità (minacce prioritarie). Spetta allo SMO PG decidere quali cambia-menti apportare all’ordine delle priorità.

centrale Terrorismo, finanziamento del terrorismo Crimine organizzato

Criminalità economica

periferica Assistenza giudiziaria passiva

Proliferazione/esplosivi/armi/legge sul controllo dei beni a duplice impiego

Riciclaggio di denaro

marginale Corruzione in Svizzera

Incidenti aerei

Violazione del segreto d’ufficio

3.2.3 Procedimenti prioritari

Prima che, qualora sussistano dei dubbi, il procedimento sia trasmesso ad un procurato-re, lo SMO PG esamina in modo approfondito il caso al fine di stabilire quale sia l’autorità competente (Confederazione o Cantone) e quale sia la portata del

procedimen-Priorität Priorità PrioritàPrioritàPriorità

to (ripercussioni sulla sicurezza, sulla società ecc.). Questo esame e la conseguente decisione (secondo la quale ad es. il procedimento deve essere perseguito a livello fe-derale perché vi sono sufficienti indizi dell’esistenza di un’organizzazione criminale, della partecipazione a un’organizzazione criminale o del sostegno a un’organizzazione crimi-nale) dovranno avvenire rapidamente.

Un altro elemento necessario per realizzare la strategia elaborata dal MPC e da fedpol (gestione delle risorse) è la creazione di un servizio centrale a livello delle direzioni del MPC e della PGF (SMO PG ampliato, cfr. capitolo 4.3) che stabilisca quali sono i proce-dimenti prioritari.

3.2.4 Verifica periodica della strategia

Le priorità fissate nell’ambito della strategia elaborata congiuntamente dal MPC e da fedpol devono essere verificate periodicamente (p. es. ogni quattro anni in concomitan-za con il cambio di legislatura) e, se del caso, essere adattate in funzione delle nuove minacce incombenti. La portata delle attività delle autorità inquirenti nell’ambito di queste priorità (ovvero il numero di procedimenti che possono essere condotti) dipende, non da ultimo, dai mezzi necessari e previsti a tal fine (budget). Risulta pertanto opportuno pre-sentare alle autorità politiche (Dipartimento, Consiglio federale) le priorità strategiche in materia penale alfine di ottenerne l’appoggio.

3.2.5 Controllo dei procedimenti

Un altro elemento essenziale della suddetta strategia consiste nel controllo regolare e sistematico (almeno ogni semestre), da parte della direzione del MPC, dei procedimenti in corso sulla base dei rapporti redatti sui casi e sui progetti. Sulla base di tali controlli e in funzione dell’avanzamento dei procedimenti, nonché delle probabilità di pronunciare una condanna, si deciderà quali procedimenti portare avanti e quali sospendere.

3.2.6 Delega dei procedimenti d’intesa con i Cantoni

I procedimenti dovranno essere trasmessi quanto prima dalla Confederazione ai Canto-ni, e viceversa, al fine di ridurre al minimo il tempo necessario per studiare il fascicolo, eliminare eventuali doppioni e condurre in modo efficace i procedimenti. Le relative mo-dalità dovranno essere definite di concerto con i Cantoni e con le autorità inquirenti can-tonali. Gli accordi sul foro conclusi fra la Confederazione e i Cantoni vanno mantenuti, poiché permettono di evitare un emendamento di legge, ai sensi del principio della per-petuatio fori, secondo il quale il foro non può essere modificato in un momento poco propizio dal punto di vista dell’economia del procedimento.

I rapporti con i Cantoni devono essere buoni. Le modalità di cooperazione possono es-sere definite nell’ambito di working agreement, ma soprattutto anche da una raccoman-dazione emanata dalla Conferenza delle autorità inquirenti svizzere (CAPS) che stabili-sca le regole generali degli accordi e della collaborazione in questo settore. Questo pun-to dovrà essere trattapun-to nella fase II (fase di attuazione) tenendo presente che, promuo-vendo l’attività investigativa della Confederazione, si può evitare di sovraccaricare di lavoro i Cantoni. Visto che la strategia e la sua realizzazione riguardano anche i Canto-ni, è opportuno che il DFGP li consulti, in modo appropriato, sul contenuto del presente progetto, ad es. tramite gli organi della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipar-timenti cantonali di giustizia e polizia (CCDGP) e della CAPS.

3.2.7 Profilo dei collaboratori, formazione e perfezionamento

La Confederazione continuerà a esercitare e sviluppare la propria funzione di centro di competenze nel settore delle priorità centrali. A tal fine, sarà necessario promuovere la formazione e il perfezionamento professionale dei collaboratori, ponendo l’accento sulla gestione di progetti, la revisione contabile e la criminologia economica. I procedimenti dovranno essere condotti in modo specializzato nell’ambito delle priorità periferiche e in modo efficiente nell’ambito delle priorità marginali. Le assunzioni dovranno orientarsi alle priorità della strategia. Il MPC e la PGF elaboreranno un programma di formazione e di perfezionamento professionale per tutti collaboratori nella fase II (fase di attuazio-ne).